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{Murdock} Ospite
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Inviato: 20 Feb 2025 10:30 Oggetto: |
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Questo ottimo articolo sintetizza benissimo la situazione odierna.
Purtroppo evidenzia anche come la stragrande maggioranza di chi si occupa di divulgazione tecnologica non ritenga necessario sottolineare queste cose al grande pubblico (giornalismo tecnico d'inchiesta?!), forse dipende dal business che c'e dietro!
mi chiedo da quale foto l' A.C.A. (agente computazionale avanzato) abbia dedotto che il coperchio del wc non si debba inserire nell'output. |
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getdown Mortale devoto

Registrato: 25/11/11 11:18 Messaggi: 14
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Inviato: 21 Feb 2025 05:54 Oggetto: |
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Mi pregio di essere uno dei "24" lettori di Calamari, al quale chiederei se tutte le riserve e precisazioni ("allucinazioni", false IA, mentecatti artificiali, ecc.) espresse si applicano anche ai modelli (es DeepSeek nella variante R1 - anche nota come DeepThink) comparsi solo recentemente, che qualcuno definisce "reasoning models" ed il cui funzionamento dicono vada oltre la mera "next-world prediction" degli LLM "tradizionali".
Di R1 trovo interessante la (maggiore o minore a seconda dei casi) trasparenza nello spiegare (per ora - almeno sul sito ChatStream org che sto usando - solo in inglese anche quando risponde in italiano) in che modo è pervenuto alle risposte. |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8129 Residenza: Atlantica
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Inviato: 21 Feb 2025 17:23 Oggetto: |
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{Murdock} ha scritto: | Questo ottimo articolo sintetizza benissimo la situazione odierna.
Purtroppo evidenzia anche come la stragrande maggioranza di chi si occupa di divulgazione tecnologica non ritenga necessario sottolineare queste cose al grande pubblico (giornalismo tecnico d'inchiesta?!), forse dipende dal business che c'e dietro!
mi chiedo da quale foto l' A.C.A. (agente computazionale avanzato) abbia dedotto che il coperchio del wc non si debba inserire nell'output. |
L'editore stabilisce cosa devi dire al grande pubblico, con la giustificazione che al grande pubblico se una roba non risulta interessante, non comprerà, visualizzerà, cliccherà sul contenuto che il giornalista abbia prodotto e se questo non avviene, l'editore non guadagna.
Prima che chiunque si metta in mente di additare che chi si occupa di divulgazione scientifica, sotto contratto editoriale, non ritenga necessario qualcosa, esso dovrebbe assicurarsi di aver verificato realmente la volontà di chi scrive, poiché bisogna ricordare che esiste una profonda differenza tra chi scrive per se stesso, divulga sul suo blog, su di un forum, o sul proprio canale YouTube, ed invece chi magari, ad esempio, uno su tanti, scrive per quella che una volta era una importante rivista di informatica del settore, che una volta apparteneva al gruppo mondadori, ed ora invece appartiene ad una società semi fallita di una tizia accusata di evasione e truffa ai danni dello stato.
Non credo proprio che il giornalista/divulgatore ( tanto contratti di giornalisti non li si fa a nessuno) abbia la minima autonomia nel decidere il taglio informativo dei "pezzi" da divulgare.  |
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{Murdock} Ospite
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Inviato: 24 Feb 2025 14:03 Oggetto: |
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@Zeross, apprezzo molto gli articoli su questa rivista/forum, la mia perplessita' (al netto di quanto hai detto sulla gestione dei giornali e dei giornalisti) e' che su certi temi non ci sia abbastanza obbiettivita' nel dare informazione. Il tema della IA e della sua gestione e informazione critica e' sicuramente quello piu' sensibile e pericoloso. C'e' chi si affida troppo a questa "soluzione".
Sull'autonomia giornalistica sfondi un portone, i media sono ipercontrollati, ma questo non vuol dire che vada bene o che sia una scusante per certi articoli che leggo o vedo in TV. |
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