Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
T-Fumo, la sigaretta che fa bene ai polmoni
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
spikexx84
Dio minore
Dio minore


Registrato: 15/09/09 09:58
Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 11:20    Oggetto: Rispondi citando

Dan ti devo scrivere un pvt, comunque pubblici complimenti per aver le palle di guardare la realtà in faccia e la capicità non indifferente di capire che non è quanto o cosa usi a fare il "tossicodipendente", ma è il COME usi a fare il "tossicodipendente", io conosco gente che tira di coca al compleanno, all'ultimo, a natale, a pasqua e se gliela offrono magari anche in altri giorni, ma non sono dipendenti (ad esempio se all'ultimo non la trovano o la buttano perchè vedono uno sbirro non è che fan la serata in menata....) e ragazzi stiam parlando di Cocaina, una sostanza molto più pesante della nicotina.

Quella che hai individuato Dan è una differenza sottile, che poche persone sanno cogliere, veramente poche, forse quasi solo quelle che hanno avuto o hanno a che fare con una dipendenza vera e cattiva e hanno avuto le palle per guardarla dritta negli occhi e Dan non sei un coglione, sei un dipendente coi coglioni è diverso direi, quanti tossicodipendenti conosci che non ammetterebbero neanche sotto tortura di esserlo? Te lo ripeto anche se non credo sia a te che serva, immagino tu lo sappia già più che bene, ci vogliono cinque paia di palle per ammettere "sono un dipendente, ho un problema, aiuto", non è facile.

@Dan, Mad
Io non credo voi siate gli unici "drogati di fumo" che hanno letto questa discussione, probabilmente siete gli unici a essere scesi in campo, la sigaretta è in termini di diffusione la seconda se non la prima droga presente al mondo (ma sono più propenso a dare il primo posto alll'Alcol), io stesso (che non avevo una dipendenza fortissima perchè due ore senza fumare le facevo) ci ho messo un anno per smettere del tutto, perchè stavo senza un pò e poi "ma si dai un tiro" oppure "sono nervoso solo una la fumo" e nel giro massimo di una settimana ero tornato al mio pacchetto e mezzo al giorno, un anno di autoflagellazzione che spero se riuscirete/vorrete smettere possiate evitarvi.

Un ultima cosa, se l'intervento di Dan servirà, se vi doveste accorgere che siete dei dipendenti, SCORDATEVI di controllare la vostra dipendenza, nessun dipendente decide quanto usare, o si smette o si sguazza nel problema, se riuscite a fumare 3 sigarette al giorno buon per voi, ma NON siete dipendenti, semplicemente dei viziosi (nulla di male in questo ci mancherebbe di non avere vizi che cazzo di vita di merdosa sarebbe)

@uomodeighiacci
Shocked Shocked Shocked Affrontare il Bullock con un semplice bastone??????? O mio dio, manda un email a Chuck Norris con scritto "sei gay" morirai molto più dolcemente Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 12:02    Oggetto: Rispondi citando

uomodeighiacci ha scritto:
madvero: premesso che non fumo e il fumo mi fa schifo, premesso che mi stai simpatica, premesso che non ti spiegherò il motivo (spero che tu lo capisca da sola), ma al posto della vecchia ti avrei preso a bastonate!!! Wink

Ciao

Questo non mi sembra corretto. Madvero aveva ragione a rimproverare la vecchia di cieco manicheismo e di vedere la pagliuzza nell'occhio dell'altro.
A ben vedere, al di là dell'educazione che consiste nel non aggredire maleducatamente al gente dandogli del maleducato, il problema della vecchietta era di squisita forma ideologica. Chi fuma va condannato al pubblico ludibrio, i musi rossi devono starsene chiusi nelle riserve, gli sporchi negri se ne devono stare in Africa, gli infedeli meritano di essere sterminati, gli ebrei sono una razza inferiore, ecc.

C'è una progressione geometrica che lentamente sta riemergendo, è un crescendo ad libitum che farà scoppiare l'orchestra, il golfo mistico, il palco, la platea, il loggione, tutto il teatro e il parcheggio circostante per poi estendersi al quartiere, alla città, alla regione, al paese, al continente e poi, alfine, a tutto il pianeta. A me, questo rigorismo intollerante conto i propri vicini di fermata o di sedia puzza di voglia di roghi che poi generano altro fumo.

Bastonare chi e perché? Al di là della battuta (spero che lo fosse) mi dici a che serve bastonare il servo e lasciare che il padrone continui a fare danni impunemente, facendoci pure un bel guadagno?

Perché la vecchia non si è scagliata contro chi gli ha creato tutt'intorno un ambiente avvelenato? Perché la vecchia non si preoccupa di chi gli avvelena l'acqua dell'acquedotto inquinando le falde e non si ribella contro gli amministratori che innalzano le quote permesse dei veleni, dei metalli pesanti, dell'atrazina ecc nell'acqua della sua minestra? Ma perché è più facile rifarsela con chi ti è vicino e magari ha più anni da vivere di te (in un mondo peggiore, reso peggiore da quelli della sua generazione).
Credo che la reazione di Maddina poteva essere più delicata ma il senso sarebbe rimasto lo stesso.

Sai quante volte mi è venuta la voglia di prendere maddina e batterla contro un baobab fino a quando non capisce quanto mi piacerebbe sapere che vivrà a lungo e non contribuirà ai veleni che respira aggiungendone altri? Ma sai quante volte non l'ho fatto rispettando il suo diritto a decidere della sua vita come meglio crede? Se vuoi veramente bene ad un amico devi accettare che sia come desidera essere e se non hai strumenti per impedirgli di farsi del male da solo, perché tormentarlo aggiungendovi il mio moralismo e il mio affetto egoistico?

Sono stato un tabagista per lunghi anni (e qui dissento vivacemente e incrollabilmente con Danielix) e se ho smesso è stato un atto di volontà consapevole identico a quello che mi ha aperto le porte del fumo. Non è stato un vizio (che è categoria morale) ma una necessità.
Vorrei porre l'accento su questo distinguo: ogni dipendenza è comunque una necessità. E la necessità prima di tutto va onorata.
Ovviamente dobbiamo assumerne le relative responsabilità e pagare, qual ora ci sia un prezzo da pagare, senza discutere sulla cifra. Ma come in ogni contratto c'è sempre un diritto di recesso e questo non è infamia o vigliaccheria ma libera scelta in libera vita.

Lo dico con fermezza! Tutti, nessuno escluso, hanno il diritto di sbagliare e di cambiare idea sulle cose e su se stessi, tutti abbiamo questo diritto che alle volte è doloroso da esplicare e far valere. Ma la rinuncia rientra nel diritto personale.

Sul senso della vita, sulla sua durata non discuterò perché è già merce avariata come la tocchiamo.
Nessuno sa, con certezza, quel che accadrà domani o fra pochi istanti. A giocare con il proprio destino si perde sempre la scommessa. E' un po' come cercare di azzeccare le previsioni del tempo, non solo nel lontano futuro da qui a 50 milioni di anni ma anche nel lontano passato.
Tutto quel che facciamo, è approssimazione, è un tendere a.
Ovviamente se metto le dita nella corrente so già che cosa potrà accadere e se nel contempo stessi leccando un francobollo, so che impiegherò qualche tempo a rimettere la lingua dentro ma non posso prevedere esattamente quando avverrà.

Chi fuma ha fatto come quello che gioca alla cieca, al Superenalotto. Non è detto ma potrebbe vincere il suo viaggio che gli interromperà la vita. Qualcuno ogni tanto vince. E, credetemi, non è nemmeno una questione di costi benefici. E' piuttosto una questione di convincimenti e di abitudini al male minore. Ma spesso il male minore è anche quello peggiore.

Perciò non mi esprimo e non dico a Maddina di smettere. Lo sa da sé, se voglio dimostrargli la mia amicizia devo accettare di tacere su questa cosa, se voglio dimostrargli la mia amicizia posso fare qualcosa per alleggerirgli la giornata con qualche battuta. E lo stesso farò e faccio con Danielix. Di più non posso, nessuno può, non siamo Dei: io, soprattutto, non sono Dio! Ci mancherebbe altro!
Io almeno esisto!
Top
Profilo Invia messaggio privato
uomodeighiacci
Dio minore
Dio minore


Registrato: 01/01/09 20:29
Messaggi: 769

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 12:51    Oggetto: Rispondi citando

peccato.. volevo buttare il sasso, o la battuta, e poi scappare, ma forse sapevo già che alla fine mi sare fatto coinvolgere..

Ti dirò semplicemente come la penso io, senza la pretesa di essere l'unico nel giusto.
La vita è misteriosa, ma ogniuno ha il suo posto, il suo scopo, anche se nemmeno l'interessato lo conosce.
La vecchia non può preoccuparsi dei problemi dell'inquinamento o della fame nel mondo, non perchè non sia gusto, ma perchè non vivrebbe più, i problemi del mondo sono molti, non se li può accollare ciascuno di noi singolarmente.
Però.. però.. se ogniuno cerca di raddrizzare le storture che di giorno in giorno incontra, se non se ne frega del vicino, se aiuti anche chi aiuto da te propio non ne vuole, avrai cambiato qualcosa, avrai cambiato il mondo.

Accettare che un amico si rovini fumando è sbagliato, perchè una cosa sbagliata è sbagliata anche se a farla è una amico.
Bisogna intervenire perchè in quel momento ci sei tu che puoi fare qualcosa, se non tu, chi altro? Tu che sei l'amico.
Il fallimento non è motivo di rinuncia, e per quanto all'amico possa dare fastidio la tua insistenza, sà che è per lui che lo fai, magari non capirà, ma continuerà a volerti bene.

E' inevitabile sbagliare, ma serve ad imparare, allora tu che già hai imparato, aiuta gli altri a capire.

non massacratemi troppo Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 13:36    Oggetto: Rispondi citando

No, ma che massacrare, dici cose assennate ma non è detto che gli ombrelli servano quando non piove o che spiegare ad un tabagista che fumare fa male lo salverà dall'essere investito dalla Batmobile. Ho avuto a che fare sia con il tabagismo che con amici tabagisti.
Credimi, è come cercare di convincere un depresso che la vita è bella. Tu sai che l'amico depresso gravissimo non sta bene, cerci di confortarlo inutilmente: lui ha scelto a sua depressone come rifugio dall'impossibilità di darsi altre risposte. E' come un malato terminale che sai non guarirà solo perché gli stai vicino. E non servirà dirgli che lui guarirà perché sai che non è in tuo potere fare niente e insistere con questa falsa speranza è trattarlo come un imbecille, è solo tormentarlo.

Dovremmo smettere di sentirci onnipotenti solo perché ci sembra d'aver capito le cose. Dirlo agli altri non è la soluzione.
La vecchia nel suo piccolo va a rompere i coglioni ad una persona innocente, che non gli ha sicuramente fatto del male. Non è maddina la causa dei mali del mondo. La vecchia si comporta come il lupo che rimprovera l'agnello di inquinargli l'acqua del ruscello mentre è il lupo che sta a monte dell'agnello. Quanto avrà inquinato la vecchia nella sua vita? A scagliare pietre, senza peccato o da peccatori incalliti si rischia sempre di prendere una in testa. Alle volte ricadono giù.

Credimi, non puoi aiutare chi non vuole essere aiutato perché ha scelto diversamente. Puoi fermare un amico che vuole buttarsi da un ponte ma non puoi evitare di farlo morire di tumore per fumo perché fra queste due possibilità c'è un abisso incolmabile che non puoi attraversare: la sponda dell'America non è uguale a quella dell'Eurasia.

Siamo impotenti davanti alla volontà degli altri, chi vuole evangelizzare il mondo con le proprie idee ha paura del mondo e di se stesso, teme che senza un controllo della ragione tutto si degradi. Se la vecchia vuole disinquinare il mondo cominci da se stessa controllando i suoi rifiuti, sprecando meno acqua, meno medicine e meno tempo a criticare chi non è la causa primaria dell'inquinamento. Per quanto il fumo passivo sia una cosa pericolosa non mi si parli di questo in mezzo al traffico di una città come Milano.

O cambiamo tutti quanti tenore di vita e abitudini oppure è meglio stare zitti.
Top
Profilo Invia messaggio privato
spikexx84
Dio minore
Dio minore


Registrato: 15/09/09 09:58
Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 13:52    Oggetto: Rispondi citando

Ma che cazz, mi fate lavorare stamattina?

Silent Runner ha scritto:
Sai quante volte mi è venuta la voglia di prendere maddina e batterla contro un baobab fino a quando non capisce quanto mi piacerebbe sapere che vivrà a lungo e non contribuirà ai veleni che respira aggiungendone altri? Ma sai quante volte non l'ho fatto rispettando il suo diritto a decidere della sua vita come meglio crede? Se vuoi veramente bene ad un amico devi accettare che sia come desidera essere e se non hai strumenti per impedirgli di farsi del male da solo, perché tormentarlo aggiungendovi il mio moralismo e il mio affetto egoistico?


UltraSuperMegaIper QUOTONE!!!!!!!!!!

E Standing Ovation pure ola ola ola ola ola ola ola ola

Uno dei più begli interventi che abbia mai letto su questo forum, forse il migliore in assoluto, voler bene significa voler il bene dell'altra persona, l'Amore (da notare la A maiuscola) vero NON È egoistico o quantomeno non dovrebbe esserlo mai.

Silent Runner ha scritto:
Sono stato un tabagista per lunghi anni (e qui dissento vivacemente e incrollabilmente con Danielix) e se ho smesso è stato un atto di volontà consapevole identico a quello che mi ha aperto le porte del fumo. Non è stato un vizio (che è categoria morale) ma una necessità.
Vorrei porre l'accento su questo distinguo: ogni dipendenza è comunque una necessità. E la necessità prima di tutto va onorata.
Ovviamente dobbiamo assumerne le relative responsabilità e pagare, qual ora ci sia un prezzo da pagare, senza discutere sulla cifra. Ma come in ogni contratto c'è sempre un diritto di recesso e questo non è infamia o vigliaccheria ma libera scelta in libera vita.


La dipendenza è dipendenza, dopo si attesta su vari livelli, ovvio che per tranciare le gambe a una dipendenza (di qualsiasi livello sia), ci vuole un grande atto di volonta perchè appunto la dipendenza fa da "tappo" ad una necessità e se la togli quella necessità deve essere soddisfatta in un altra maniera, perchè se era una necessità talmente grande da dover esser coperta con una dipendenza difficilmente sarà sparita (ciò non toglie che può succedere anche questo)

Silent Runner ha scritto:
Lo dico con fermezza! Tutti, nessuno escluso, hanno il diritto di sbagliare e di cambiare idea sulle cose e su se stessi, tutti abbiamo questo diritto che alle volte è doloroso da esplicare e far valere. Ma la rinuncia rientra nel diritto personale.


Scarosanto direi....

Silent Runner ha scritto:
Perciò non mi esprimo e non dico a Maddina di smettere. Lo sa da sé, se voglio dimostrargli la mia amicizia devo accettare di tacere su questa cosa, se voglio dimostrargli la mia amicizia posso fare qualcosa per alleggerirgli la giornata con qualche battuta. E lo stesso farò e faccio con Danielix. Di più non posso, nessuno può, non siamo Dei: io, soprattutto, non sono Dio! Ci mancherebbe altro!
Io almeno esisto!


Dalle mie parti si dice mi piace fess la tua concezione di affetto e di amicizia ma proprio fess fess (ovviamente fess signifca tanto), anche la battuta conclusiva non è male bell'intervento Silent Wink

@uomodeighiacci

Il tuo discorso fila abbastanza bene fino a qui
"Accettare che un amico si rovini fumando è sbagliato"

Ti dirò l'unica preghiera che recito e in cui credo

Signore concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di conoscere la differenza.

Allora ne tu ne nessuno può convincere un fumatore a smettere di fumare, solo il fumatore stesso può convincersi a smettere di fumare, o lui chiede aiuto (anche inconsciamente) e allora tu puoi intervenire facendo anche la differenza magari, altrimenti stai solo (perdonami la franchezza) rompendo i maroni a un povero cristo.

Qui sono intervenuti due accaniti fumatori, uno a chiesto aiuto e ha detto di voler smettere e l'altro no, ora che diritto ho io di andare da chi aiuto non ha chiesto a rompergli i maroni dicendogli cose che oltretutto sa già?

Io apprezzo la buona volontà del tuo discorso, ma secondo me dal momento che non possiamo far la differenza, questa è una cosa che va accettata e se ti/gli vuoi bene l'unica cosa fattibile è accettare, per te stesso che te la vivi meglio e per lei/lui perchè almeno non hanno nessuno attacato al deretano a rompere i maroni.

Se tu invece ritieni per un qualche motivo di poter far la differenza (senza forzare perchè se no vai a ledere la libertà del tuo amico) allora il discorso cambia, ma io non credo proprio che uno smette di fumare solo perchè un amico lo aiuta, uno deve VOLERE smettere di fumare
Top
Profilo Invia messaggio privato
madvero
Amministratore
Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42
Messaggi: 19510
Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 14:36    Oggetto: Rispondi citando

rispondo al volo a un paio di cose...

Danielix ha scritto:
Bè? Perchè non smetti?
ADESSO, STASERA. In questo momento.
Butta via la sigaretta che SO per certo hai tra le mani in questo momento mentre leggi, e finiscila lì!

no, avevo in mano la t-fumo !!!
ce l'ho anche adesso !!!

Jump Jump Jump

Danielix ha scritto:
Io ancora non ci riesco, e non mi reputo un coglione...

tu non ti reputi un coglione. io mi considero un genio, mi amo, mi stimo e mi idolatro anche un po' (quindi sono, di conseguenza, arrogante e supponente, dipende dalle occasioni).

sai che ho capito perchè non ci riesco, a smettere?
perchè sono un'invidiosa.

io posso chiudermi in casa una settimana, senza oggetti contundenti, solo con acqua e cibo e distrazioni... e smetto. lo so. posso farlo. sono capace di farlo.

però, se vedo qualcuno che fuma (dopo che ho smesso), io lo ammazzo.
per l'invidia.
credo che se il tabacco fosse una roba illegale, smetterei facilmente.
ne deduco che devo diventare imperatore d'italia, proibire bacco/tabacco/venere/videogiochi etc etc insomma tutto quello che crea una dipendenza a me. così non divento invidiosa e posso condurre una vita salubre.

va, mi tengo le mie marlboro, la mia tfumo e cerco di moderarmi.
poco poco.

uomodeighiacci ha scritto:
ma al posto della vecchia ti avrei preso a bastonate!!! Wink

premesso che non devi premettere niente, avresti fatto bene.
faceva figo ometterlo, però... la vecchiaccia il bastone ce l'aveva, e me l'ha scagliato contro.
ok, non mi ha fatto niente.
però ho preso educatamente il bastone e gliel'ho ridato senza dire nè a nè b.

silent ha scritto:
Questo non mi sembra corretto. Madvero aveva ragione a rimproverare la vecchia di cieco manicheismo e di vedere la pagliuzza nell'occhio dell'altro.

concordo e dissento fortemente, da brava schizofrenica.
ho risposto alla maleducazione con la maleducazione all'ennesima potenza, ma ritengo che occhio per occhio sia una cosa da evitare sempre.
quindi quando la vecchia m'ha lanciato il bastone, ho mollato il colpo.

spike ha scritto:
Qui sono intervenuti due accaniti fumatori, uno a chiesto aiuto e ha detto di voler smettere e l'altro no, ora che diritto ho io di andare da chi aiuto non ha chiesto a rompergli i maroni dicendogli cose che oltretutto sa già?

Shocked Shocked Shocked

ah sì? credevo che qui fossero intervenuti due accaniti fumatori, io e dan, ed entrambi vorrebbero smettere ma non possono.
cioè, alla fine ho scritto l'articolo sulla t-fumo proprio per offrire una chances agli accaniti come me.
Top
Profilo Invia messaggio privato
uomodeighiacci
Dio minore
Dio minore


Registrato: 01/01/09 20:29
Messaggi: 769

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 15:22    Oggetto: Rispondi citando

Solo scuse.
Non serve essere perfetti per far notare uno sbaglio, e non serve essere onnipotenti per poter fare qualcosa.

Silent non dare per scontato che per aiutare un fumatore gli direi che fa male, e che per aiutare un depresso gli direi di farsi coraggio.
Top
Profilo Invia messaggio privato
spikexx84
Dio minore
Dio minore


Registrato: 15/09/09 09:58
Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 16:08    Oggetto: Rispondi citando

Umhh, bhe se ho capito male meglio, ma avevo capito che tu non volevi smettere, ma calare, trasformare dipendenza in vizio e per un fumatore dipendente (attenzione sto sempre e comunque dicendo dipendente, non che ha il vizio) lo ritengo IMHO impossibile o quantomeno io non ho mai visto succedere questa cosa, esempio:

Un uomo col vizio di bere che va dal medico e si sente dire se non cala drasticamente l'alcol si gioca il fegato, riesce a calare se vuole, un alcolizzato che si sente dire dal medico la stessa cosa non riesca a calare (magari per un breve periodo si), ha solo due scelte, continua così o smette di bere.

Credo che il discorso sia uguale anche sulle sigarette se uno è dipendente dalle sigarette non riuscirà a calarle o quantomeno non riuscirà a mantenere un numero basso di sigarette a lungo, a meno che davvero la sua dipendenza non fosse quasi esclusivamente "gestuale", ma dal momento che la dipendenza "fisica" è data dalla nicotina e anche una buona parte di quella psicologica è legata alla sigaretta "vera" (per psicologica intendo che la necessità di fondo è l'apparire "trasgressivi" e per essere "trasgressivi" bisogna farsi del male da questo punto di vista) ritengo difficile che la dipendenza da fumo possa essere relativa solo alla gestualità del fumare.

Detto questo, se mi sto sbagliando e invece tu riesci a fumare poche sigarette con questo metodo benvenga, felicissimo di essermi sbagliato a valutare la questione, smettere sarebbe meglio (e in quel caso si che la T Fumo la posso vedere come un aiuto all'inizio), ma passare da 40 sigarette al giorno a 10.... bhe un quarto del male, un quarto della spesa, non è comunque un risultato su cui sputare.

Umhh..... A questo punto mi sorge spontanea questa domanda: tu vedi la questione come: "OHHHHH, adesso grazie alla TFumo riesco a fumare solo una decina di sigarette al giorno e me le godo, a smettere se mai ci penserò più in la ma adesso non mi interessa." (che era come l'avevo intesa io) oppure "Bene ora grazie alla TFumo riesco a calare le sigarette, poi appena mi sento pronta provo a smettere del tutto con quelle e resto solo con la TFumo per pararmi i momenti di maggior voglia."

Ovviamente puoi sembre rispondermi "sculta me fat i casi tò!"

Squeeze

Ps: non mi ero neanche accorto che l'avevi scritto tu l'articolo complimenti Wink

uomodeighiacci ha scritto:

Solo scuse.
Non serve essere perfetti per far notare uno sbaglio, e non serve essere onnipotenti per poter fare qualcosa.

Silent non dare per scontato che per aiutare un fumatore gli direi che fa male, e che per aiutare un depresso gli direi di farsi coraggio.


Ogni persona è libera, amico compreso, detto questo non è che far notare ad un amico che fumare è "sbagliato", sia una cosa errata in se, ciò che è errato nel tuo ragionamento te lo ripeto è "Accettare che un amico si rovini fumando è sbagliato", se quella è la sua scelta dopo che gliene hai parlato e hai visto che l'idea non la cambia DEVI accettare, se no che amico sei? Tu sei mio amico sollo alle mie condizioni?
Forse non riusciamo a farci capire ne io, ne Silent (scusa se ti tiro in mezzo, se dico cacchiate ti autorizzo a sbacchettarmi), quello che cerchiamo di dire e che se uno non vuole smettere o anche non riesce a smettere, noi possiamo offrirgli il nostro aiuto, ma sta a lui decidere se prenderlo o no, non possiamo imporglierlo, non ne abbiamo il diritto, ci possono essere dei casi estremi in cui si rende necessario "imporsi" alle persone a cui vogliamo bene, ma il fumare per quanto male faccia e per quanto sia una cosa stupida non rientra in questa categoria, strappare le chiavi della macchina di mano a un amico ubriaco marcio che vuol guidare invece si, anche se per farlo ci devi fare a botte, se sei mio amico davvero a costo di prenderle in quel caso provo a importi la mia scelta per il tuo bene, ma lo ripeto il fumo non rietra in questa categoria.

Un ultimo esempio, hai mai avuto in famiglia un tossico/alcolista? Io si e so che se questa persona non vuol smettere non ci sono santi e tu hai solo due scelte, fare quello che puoi per aiutarlo accettando che non potrai fermarlo (ad esempio andarlo a prendere quando è ridotto come uno straccio, cercare di parlargli, etc), oppure fare le stesse cose (non altrettanto bene perchè la fai di pura rabbia) odiandolo a morte e infuriandoti come un dannato perchè non riesci a farlo smettere.
Dopo ovvio che data la situazione ci sono state delle volte in cui mi son dovuto imporre, tipo telefonare ai carabinieri dargli un numero di targa, i bar probabili dov'era e dirgli per piacere fermatelo, fategli il palloncino e portategli via quella cazzo di macchina perchè nel migliore dei casi si ammazza nel peggiore oltre a ammazzarsi ammazza anche qualcunaltro, ma lo ripeto il fumare non rientra in quetsa categoria di cose, tantè che grazie al cielo lui a smesso di bere, ma fuma un pacchetto e passa di sigarette al giorno e da me non sente neanche bif.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 16:37    Oggetto: Rispondi citando

uomodeighiacci ha scritto:
Solo scuse.
Non serve essere perfetti per far notare uno sbaglio, e non serve essere onnipotenti per poter fare qualcosa.

Silent non dare per scontato che per aiutare un fumatore gli direi che fa male, e che per aiutare un depresso gli direi di farsi coraggio.

Capisco che il tema sia delicato e complesso ma parlare di scuse...
A parte il fatto che la discussione è ampiamente scivolata in un OT da split colossale io credo che il rispetto delle idee comporti anche il rispetto delle scelte.
Io non prevedo di avere ragione su ogni cosa che penso, pongo solo delle domande a me stesso, anche in luogo pubblico. Il tema della sigaretta elettronica ha scatenato una interessante discussione sulla libertà, sulle dipendenza e sul dovere del legittimo soccorso.
Non vorrei che fosse frainteso quanto ho detto. Non imporrei mai a nessuno di pensare o credere quel che credo oggi anche perché mi consento di cambiare idea quando mi accorgo che l'idea era sbagliata o incompleta.
Non do per scontato quello che dici e nemmeno quello che non hai neppure pensato. Ma non posso assolutamente pensare che, per il solo fatto d'avere l'idea di essere nel giusto, che questo mi permetta di tormentare gli altri per convincerli a smettere di fumare. La libertà di scelta passa anche attraverso il diritto di non vederci ricordare ogni istante che potremmo essere perfetti secondo criteri altrui.
La libertà è un concetto astratto, difficile applicarlo in concreto. Ecco perché non insisto.
Top
Profilo Invia messaggio privato
uomodeighiacci
Dio minore
Dio minore


Registrato: 01/01/09 20:29
Messaggi: 769

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 19:01    Oggetto: Rispondi citando

Il fraintendimento è stato reciproco.

Da parte mia non ho mai parlato di ledere la libertà della persona. Rompere le balle, intervenire magari con decisione, ma nei limiti.
Anche perchè.. rischierei di ottenere l'effetto contrario. Ma come dici: -La libertà è un concetto astratto, difficile applicarlo in concreto.-
Detto questo, ho interpretato il voler tirare in ballo la libertà personale, come la volontà di cercare una scusa a cui aggrapparsi, per non voler fare ciò che può essere fatto, e che (a parer mio) va al di là dell'accettazione dell'errore per il bene dell'amico e dell'amicizia.

Chiarito questo mi fermo, hai ragione, siamo decisamente o.t.
Spero di essere stato utile.
Top
Profilo Invia messaggio privato
madvero
Amministratore
Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42
Messaggi: 19510
Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 23:37    Oggetto: smettere sul serio Rispondi citando

stasera una mia amica in palestra mi ha parlato di un potente farmaco (non la sigaretta elettronica).
ci vuole la prescrizione medica.
si prende tranquillamente sta pillola tutte le sere, e si fuma come un dannato (come d'abitudine, insomma). dice che dopo un tot, l'organismo ha un forte rigetto nei confronti di nicotina e quant'altro. uno fuma, ma gli fa schifo.

Question Question Question
Top
Profilo Invia messaggio privato
madvero
Amministratore
Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42
Messaggi: 19510
Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Feb 2010 23:40    Oggetto: ... e poi mi tengo la sigaretta elettronica? Rispondi citando

... e poi mi tengo la sigaretta elettronica per supplire alla gestualità?
Top
Profilo Invia messaggio privato
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9755
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 07:53    Oggetto: Decisamente si: smettere, smettere... Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Sono stato un tabagista per lunghi anni (e qui dissento vivacemente e incrollabilmente con Danielix) e se ho smesso è stato un atto di volontà consapevole identico a quello che mi ha aperto le porte del fumo.

Mi rendo conto (me ne sono reso conto subito ma era troppo tardi per editare) che una mia affermazione nel lungo post della pagina precedente era scritta male, e invece di rendere la mia idea otteneva l'effetto dogma:
Danielix infatti ha scritto:
Toglietevi dalla testa infatti, che tutti i vostri eventuali conoscenti che hanno smesso facilmente di fumare, fossero dei “veri” fumatori, degli “schiavi”, a prescindere da quante sigarette fumassero al giorno.

È proprio sbagliata, a causa di quel "tutti" messo al posto sbagliato o comunque usato male (kristo, era un post lungo da correggere come bozza).
Ciò che intendevo dire è che "non tutti i vostri conoscenti che hanno smesso di fumare erano "veri" fumatori", la maggior parte di essi erano solo viziosi per i quali è stato facile.
Ciò non toglie che una minima percentuale di coloro che hanno smesso di fumare sia costituita da ex "veri" fumatori dipendenti (ne conosco anch'io), ma per i quali... non è stato affatto facile, non mi si dicano balle, e non credete alle loro.

E soprattutto mi vien da ridere davanti a espressioni come: "Di botto, dall'oggi al domani, senza problemi".
Come si può pensare che fossero davvero "fumatori", ossia dipendenti?
Era questo il senso, e continuo a ribadire con forza la mia affermazione, supportato da una vasta esperienza.

Con quanta facilità/difficoltà (e soprattutto tempo) tu abbia smesso non lo dici, pertanto non ti posso dire se fossi davvero dipendente, "schiavo"...
Però posso difendermi da una tua legittima, correttissima osservazione:
Silent Runner ha scritto:
Non è stato un vizio (che è categoria morale) ma una necessità

Silent, non ho certo bisogno di spiegarti come sia difficile far passare certi concetti per post, proprio a te, amante delle metafore... Wink
La distinzione lessicale tra "viziosi" e "schiavi" non aveva nulla di semantico: occorrevano solo una serie di lettere che messe insieme fornissero efficacemente due differenti percezioni per due differenti concetti.
Un po' come il tuo uso delle metafore, quando per dire una cosa ne dici tutt'altra...

Che "vizio" sia un termine di categoria morale è ovvio, ma sai bene come venga abusato, quindi ci stava... Wink
"Aver il vizio del fumo" è un'espressione che non ha alcun senso, né applicata a quelli che ho definito "viziosi" né a quelli che ho chiamato "schiavi".

Ma questa tua osservazione mi da modo di chiarire e ampliare meglio il concetto, anche se per farlo sul serio... azz, ci vorrebbe una conferenza, o un trattato...
Ed è per questo che ti avevo "invitato" a metter becco non appena ho nominato la dopamina: per uno solo era troppo!


E vabbè... n'ata vota: Dopamina. ( Phew )
Facciamo che lo dico in semi-bucolico, terra-terra e striminzito.
C'è chi per natura, carattere, retaggio culturale e background ne ha bisogno di più, e chi di meno.
Sto parlando di non fumatori, attenzione.

Antonio, non fumatore, è felicissimo come una pasqua già solo se è una bella giornata di sole, figuriamoci poi il giorno che riesce a comprarsi la moto che tanto desiderava! Lo vedi raggiante...
* Ha necessità di dopamina limitate o, quantomeno, gli basta pochissimo perché questa entri in circolo.
Di solito le chiamiamo persone "solari", quelle sempre di buonumore, e sempre pronte a trasmetterlo. (Ma è riduttivo, poiché non è sempre così).

Giovanni, non fumatore, perché "gioisca" ha invece bisogno di emozioni davvero forti, o comunque di situazioni gratificanti di difficile realizzazione, sia solo in termini di frequenza (cioè che non possono verificarsi spesso) oppure proprio in termini pratici (vorrebbe possedere un idrovolante e farci un giro tutti i giorni).
Se è una bella giornata di sole e Antonio glielo fa notare raggiante, lui guarda un momento fuori dalla finestra e dice: "Già".
L'evento non è tra quelli in grado di scatenare in lui il balletto della dopamina.
Quelle rare volte che lo vedi davvero felice, è capitato qualcosa che non si può ripetere con tanta facilità (facciamo... che l'Inter vinca lo scudetto? Rolling Eyes )
Per essere almeno di buonumore, gli occorrono circostanze particolari e articolate, difficili da creare intenzionalmente.
Non significa che sia sempre di cattivo umore, diciamo... neutro.
Per vedergli il viso illuminato di gioia vera, occorre essere con lui quelle rare volte che... che so: quando va a sciare e si fa delle belle discese volando.
Eh... ma lo può fare due o tre volte l'anno...
* Perché la sua dopamina entri in circolo gli occorrono situazioni non comuni nella vita di tutti i giorni, e perché si senta "contento" gliene occorre molta.

Un giorno diventano fumatori.
La nicotina inizia per entrambi ad aumentare i rispettivi livelli di dopamina, e per l'organismo comincia un'assuefazione a quei livelli, che occorre mantenere.

Ora togliamo per 24 ore le sigarette ad Antonio e a Giovanni, e facciamogli scendere i rispettivi valori di dopamina.
Non occorre che io continui, no? (anche perché scrivendo fumo il doppio)
Le proporzioni matematiche sappiamo farle tutti... Wink

Conclusioni:
Antonio potrà sempre farsi un viaggio di otto ore in treno senza una cicca, e potrà sempre smettere con facilità di fumare, ed è quello che ho chiamato "vizioso".
Ciò non toglie che possa farsi due pacchi di Camel al giorno.

Giovanni, invece, non ne esce più: è "schiavo". Allo scendere dei livelli di dopamina diventa nervoso, di cattivo umore, irascibile, ansioso.
Ed è inutile regalargli l'auto che sognava da tempo: non ha la dopamina sufficiente per saltare di gioia. Dopamina che è stata "inventata" da Madre Natura per questo, per saltare di gioia davanti l'auto dei sogni, o per ricavare semplice benessere davanti a un tramonto.
Giovanni, che già prima se ne sbatteva dei tramonti, adesso picchia addirittura chi gli di dice: "Guaaaarda! Guarda che spettacolo quel tramonto rosso!"


Ergo: che "tipo" di fumatore diventerai, non solo dipende ovviamente dal tempo totale trascorso inalando nicotina (un fumatore che spipazza da 10 anni non sarà mai uguale a uno che lo fa da 30) e dalla quantità assunta e con quale frequenza, ma soprattutto da "chi sei", "cosa sei" già da prima di diventar fumatore, e anche durante...


_____

Bè, Silent, mi sono sentito (e mi sento, rileggendo) un po' ridicolo nel semplificare in questi termini una cosa complessa come i meccanismi neurobiologici del sistema dopaminergico, e la loro "intricata" interazione con il sistema mesolimbico, cioè quella zona cerebrale sede del meccanismo di gratificazione, tanto ignorata.
E nel trattare un importante neurotrasmettitore come la dopamina, quasi come una volgare aranciata energetica, tipo Redbull, che so...

Però spero che sia servito. Mi auguro di esser riuscito nell'intento di semplificazione, e pazienza per il ridicolo.
Di meglio, a mezzo post su un forum, non si può fare. O meglio, secondo me Silent sa farlo... Rolling Eyes

Comunque, se siete contenti quando vostro figlio prende un buon voto a scuola, è perché s'è messa in moto "tutta quella roba lì", anche se voi (ovviamente) credete di avere altre spiegazioni un sacco "logiche" e sapienti.

Che c'entra?
C'entra, c'entra: se un amico (ma anche no) fumatore accanito non riesce a smettere, e se lo vedete isterico al cinema perché non può fumare... non lo trattate come uno che sta giocando a fare il drogato: tutta "quella roba lì" (la parte più importante del nostro cervello), che a voi sta funzionando perfettamente, in lui sta funzionando male, malissimo.

Teniamo presente, però, che ci sono i Giovanni, e gli Antonio... Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9755
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 08:26    Oggetto: No: cocaina e nicotina insieme no! Rispondi citando

Altri brani dal "Diario di un drogato informato".
Sulla nicotina e sulla cocaina: mettiamo i puntini sulle i!


spikexx ha scritto:
io conosco gente che tira di coca al compleanno, all'ultimo, a natale, a pasqua e se gliela offrono magari anche in altri giorni, ma non sono dipendenti (ad esempio se all'ultimo non la trovano o la buttano perchè vedono uno sbirro non è che fan la serata in menata....) e ragazzi stiam parlando di Cocaina, una sostanza molto più pesante della nicotina.

Spike, sent'ammè, visto che ora, grazie ai miei post, hai forse qualche tessera in più per il tuo puzzle:
dici bene: la cocaina è senz'altro molto più "pesante" della nicotina. Sai perché? Come "stimolante", stimola la produzione di dopamina in modo impressionante, rispetto alla nicotina.
Impressionante.

Infatti gli effetti li senti, e subito, mentre invece fumando una sigaretta no. Nessuno.
Al massimo alla prima, alla seconda della tua vita, avverti un leggero giramento di testa, e uno strano senso di benessere. Poi finisce lì.
Per il resto della tua vita di fumatore senti cazzi, giusto il raschiamento di gola.
Continui SOLO perché ti serve il mantenimento dei valori di dopamina.
Non ne ricavi una beata mazza, come droga. Solo fastidi. Ai quali purtroppo ti abitui e ci fai il callo.

Ma questo è solo perché la nicotina presente nelle sigarette è minima, giusto quella naturale contenuta nel tabacco; non è "pensata" per procurarti sensazioni: è solo deliberatamente mantenuta in loco da quei bastardi dei produttori per darti dipendenza. (Ringrazia che per legge non possono aggiungerne, i miserabili, altrimenti lo farebbero, per darti pure qualche "sensazione" in più e una dipendenza maggiore).
La coca (allo stato in cui la trovi sul mercato) è invece deliberatamente "pensata" - elaborandola in concentrazioni alte - all'unico scopo di procurarti sensazioni forti.

Diciamo che succede esattamente l'opposto: l'eventuale dipendenza da coca, è un fattore secondario inevitabile, rispetto alla sigaretta, dove invece rappresenta lo scopo primario, non offrendoti un cazzo in termini di "sensazioni artificiali". Nulla di nulla.
(Wè, parliamo delle multinazionali del tabacco, mica di Silvietto e della sua patetica Mediaset. Parliamo di quei mostri tentacolari che insieme alle Case Farmaceutiche (Roche leader) tengono il pianeta per le palle!)
Le popolazioni sudamericane dedite da sempre alla benevola e benefica masticazione delle foglie di coca... non è che ricavino chissà quali sensazioni "forti": giusto un po' di benessere, e una maggior resistenza alla fatica e alla fame...
E di certo... non sono dipendenti!!

Quella sul mercato, amico mio, è una sintesi, altamente concentrata.
La dopamina che è in grado di farti produrre è in quantità "eccessiva", infatti la semplice forte sensazione di benessere che dovrebbe procurarti, si estende fino al delirio di onnipotenza, quando i coglioni che ne fanno uso passano il limite lecito del buon senso.

Però... però...
Checché si creda comunemente, i dipendenti fisici da cocaina sono rari: la maggior parte dei consumatori "abituali" è dipendente da un punto di vista psicologico che sfiora la pateticità, giacché si basa sulla volontaria ripetizione di quella sensazione di... onnipotenza. Eh eh... Totalmente "fasulla", e lo sanno.
La cocaina (quando consumata con regolarità) è infatti "la droga dei deboli": i soggetti che la usano con regolarità si sentono - e nella maggior parte dei casi sono - delle nullità (ma questo ovviamente non lo sanno) e tendono a riprodurre quella sensazione artificiale di esser meglio di ciò che sono in realtà.
Tutto a livello inconscio, ovviamente (ma non sempre).

Diverso è il caso dei consumatori occasionali (la maggior parte) che, avendo sperimentato benefìci "divertenti" dallo stare sotto certi effetti, consapevolmente se li vanno ogni tanto a ricercare, giusto per.
(Ok, può capitare che gli serva per stare in piedi tutta la notte, o simili ragioni "pseudo-valide").
Niente da eccepire: è la stessa motivazione che spinge a fumare erba, della quale sono strenuo difensore. Anche se non riesco (ma è solo mio limite) a ignorare la sostanziale differenza: quest'ultima non è neppure in minima parte nociva, mentre la cocaina lo è sempre, e in modo rilevante, foss'anche una sola riga.
Vabbè, anche due Mojitos lo sono, e nessuno obietta nulla, men che meno io.


Perché tutti questi distinguo? Come mai sembra io ci tenga tanto?

Perché per loro fortuna (benché solo fortunata idiozia), i consumatori di coca - per quanto si creda ignorantemente il contrario! - non sono "drogati" come i tabagisti! Sono distanti dai loro problemi di dipendenza quanto la vicina di casa Anna, o Maria, lo è dai problemi di un eroinomane!

È aritmetica, manco matematica!
Facciamo... una striscia di coca un giorno sì e uno no? (ma anche una al dì, per i più menefreghisti consapevoli).
E quindi improvvisi sbalzi di dopamina subito tornati ai valori normali per parecchie ore? (20, 40..)
Occorre la calcolatrice per considerare come invece 40 sigarette al giorno, una ogni venti minuti, in modo costante, per venti anni consecutivi, abbiano un differente effetto devastante sul delicato sistema dopaminergico e mesolimbico?

Un conto è che con la sballata di una sera ti fai "il bagno" nella dopamina per divertirti e domani chi s'è visto s'è visto, e un conto è tenere costantemente "un semplice ditino" immerso però nella dopamina praticamente per sempre.
Eccolo di nuovo detto in termini ridicolmente semplificati.

Tra l'altro:
io, bimbo lecitamente coglione, inizio a fumare adolescente solo per "farmi bello" con gli amici. Non ne ricavo un cazzo infatti, in termini di effetti, ma continuo perché continua a garbarmi "farmi bello". Poi, senza che me ne renda conto, ho fottuto una parte del cervello che mi obbliga a continuare a fumare. Ormai non so più perché, giacché non sono più adolescente e quindi non m'interessa più "farmi bello", né ne ricavo qualcosa in termini di piacere artificiale, come non ne ho mai ricavato...
So solo che devo continuare, altrimenti sto male.

Chi si fa di coca, invece, procede così: "Massì, stasera la provo anch'io! Cazzo, lo fanno tutti!".
È "bello", quindi cerca di ripeterlo.
Non ne ha bisogno, ma è bello, quindi, pur conscio della nocività, è tentato di ripeterlo. I motivi li ho già detti sopra.
Ma la sera, già bell'e programmata, che gli va buca - perché non la trova, per sopravvenuti impegni, etc...- non ne fa un dramma: è solo una cosa piacevole che è sfumata.
Non "soffre".

L'analogia semmai è, palesemente, con gli eroinomani, anche se con differenti modalità di inizio e di successiva acquisizione di consapevolezza: "Vabbè, provo, và...". E l'effetto è incredibile, indescrivibile. Troooppo bello! Quindi cosa faccio, adolescente idiota? Lo ripeto.
Già la seconda volta non è la stessa cosa. Ma sempre trooooppo bello è.
Alla decima già non ne ricavano più un cazzo: serve solo a non farli star male. Si fanno solo per star bene come qualunque altro essere umano, non per accedere a chissà quali paradisi artificiali che gli ignoranti immaginano.
I forti crampi che coinvolgono tutto l'apparato muscolare non sono così semplici da sopportare: devono farli smettere e, ormai per eperienza, conoscono bene solo un modo: il buco.
E tornano normali.

L'analogia è forte, gente, e le sole (rilevanti!) differenze consistono nel fatto che le sofferenze del tabagista sono ovviamente di gran lunga minori, neppure comparabili, e nella differente consapevolezza.
Un fumatore comunemente "ignorante", infatti, non sa "coscientemente" esattamente perché prende la sigaretta dal pacchetto. E questo è esclusivamente dovuto al fatto che, avendo il tabacco un costo immensamente inferiore a quello di una sola dose di eroina, non gli manca mai, non deve pensare a come "procurarselo": ce l'ha sempre.
Non ha mai potuto sperimentare la vera astinenza, e quindi correlazionarla alla mancanza della sigaretta. Le quattro ore "senza", alla ricerca di un distributore automatico, non fanno testo: sono cosa ben differente dal "fare la ruota" (volontaria o no), che rende perfettamente consapevole un tossico della natura della sua dipendenza...
(Cosa significhi dire "fare la ruota"... chi vuole googli, o chieda.)

Io, dal mio cantuccio, la prova sulla pelle l'ho fatta, grazie a quindici giorni di ricovero ospedaliero. Ma ho trovato infermieri intelligenti e non prevenuti che mi hanno spinto in sedia a rotelle fino a un balcone dove mi hanno fatto fumare, a rischio del loro stesso posto di lavoro, e non erano fumatori: erano solo persone intelligenti e informate.

Allora... smettiamola una buona volta di fare i saccenti e gli struzzi: esistono le tossicodipendenze, sia come sia contratte poco importa (mi farebbe ridere assai esser "condannato" perché a dieci anni rubavo le MS a mia madre per fumarmele in garage con un amico dodicenne...): tra queste vi è il tabagismo.
Che ha forti analogie con la dipendenza da eroina.
Se sono un criminale io, lo sono anche tutti quelli dentro le comunità come S. Patrignano, che tutti invece compiangono e aiutano.

Ci siamo rotti il cazzo di litigare con camerieri di ristoranti vuoti, con ferrovieri su carrozze scelte vuote apposta. O siamo tutti "poverini!", o siamo tutti criminali. Compresi i diabetici che scassano le palle con l'insulina nei bagni dei treni.



Però, Spike, il post era per te, che meriti (per la risposta al pvt devi aspettare: ho un casino di cose da fare, e 'sti post mi rubano già metà del tempo).
Quindi torno a te in modo più diretto:

I cocainomani veramente "dipendenti" ci sono, Spike. Eeh... certo che ci sono!
Sai chi sono? Le vere "nullità" che si fanno 10 strisce al giorno ogni santo giorno, altrimenti non reggerebbero il peso della vita, poiché incapaci.

Se hai compreso abbastanza sui meccanismi che coinvolgono la dopamina, non è difficile capire perché: sarebbe come fumare 1000 sigarette al giorno, ogni giorno.
Non lasciano mai andar giù i livelli, come i fumatori accaniti, quindi hanno reso l'organismo schiavo.
Però... immagino tu ne conosca qualcuno: possedendo la cocaina proprietà nocive 1000 volte più dostruttive della nicotina, sono ormai dei rincoglioniti ai quali resta poco tempo da vivere, e tutto da esseri totalmente inutili.

Personalmente nutro per loro un disprezzo colossale.

Per la coca fumata sottoforma di cristalli, cioè il crack... alla prossima puntata: il mio "diario" è enorme... Wink



Ps: che sia chiaro, ci tengo: oltre al tabacco, non ho mai provato su di me neppure una sola delle sostanze di cui parlo (maria a parte, naturalmente, quella è d'uopo!), neppure una mezza striscia di coca.
Ma, a quanto pare, il tipo di vita che ho scelto mi ha portato a essere circondato quasi solo di gente che si faceva. Di tutto. E di più.


Ps generico: se qualcuno ritiene che io sia OT, splitti pure, o ne faccia richiesta.
Ma:
1) non è OT in quanto si parla di droghe e di come uscirne. Nicotina, cocaina, tutta stessa lurida roba.
2) ritengo con presunzione che nelle "alte sfere" i miei non vengano considerati OT nocivi, anzi.




spikexx ha scritto:
quanti tossicodipendenti conosci che non ammetterebbero neanche sotto tortura di esserlo? Te lo ripeto anche se non credo sia a te che serva, immagino tu lo sappia già più che bene, ci vogliono cinque paia di palle per ammettere "sono un dipendente, ho un problema, aiuto", non è facile.

Vedo che sei davvero ben informato, per essere un pischello... Wink

"È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago..., che un palese alcolizzato ti confermi di esserlo!" Ciao
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9755
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 08:54    Oggetto: I fumatori, questi criminali. Diciamogli di smettere! Rispondi citando

    Mezzo OT e mezzo IT:

@ uomodeighiacci:
lo so, hai scritto
Citazione:
Chiarito questo mi fermo, hai ragione, siamo decisamente o.t.

E, credimi: non ho alcuna intenzione di polemizzare con te, te lo giuro su qualsiasi cosa tu mi chieda.
Ti quoto e replico unicamente perché mi serve il tuo intervento per tornare a un tema che alla fin fine è IT, e al quale tengo.
Non sentirti in dovere di replicare: fallo solo se eventualmente "ti scappa" spontaneo.
Sempre tenendo presente che la mia non è nel modo più assoluto una "polemica" con te: mi "servi" soltanto... (perdonami il termine, che pare brutto...)




uomodeighiacci ha scritto:
@ madvero: premesso che non fumo e il fumo mi fa schifo, premesso che mi stai simpatica, premesso che non ti spiegherò il motivo (spero che tu lo capisca da sola), ma al posto della vecchia ti avrei preso a bastonate!!!

Io invece, al posto di Maddina (che in fondo è buona come il pane, e lo so con cognizione di causa) avrei preso a bastonate la vecchia. Ma forti, fino a farla sanguinare e lasciarla lì sul marciapiede.
Vabbè, io per natura posso diventare aggressivo e violento (specialmente se mi mancano le sigarette Rolling Eyes ) se qualcuno davvero se le cerca, altrimenti sono buono ancor più di Maddina.

E la vecchia (così torniamo un po' IT) non avrebbe fatto una piega se Maddi fosse stata lì - senza fumare - ma seduta su un vespino acceso, con la marmitta che sputava veleno.
Perché il suo intervento è stato dettato esclusivamente proprio da quella spinta massicia e ingiustificabile - ormai diffusa e propagandata - verso la criminalizzazione dei fumatori.
Madvero non le fumava in faccia: era distante ed erano all'aperto. Non la stava disturbando neppure in minima misura.

Ma, a quell'età - se non si è saggi e intelligenti - si sono accumulate tante di quelle piccole, velenose frustrazioni, che alla minima opportunità si cerca di scaricarle con gratuita veemenza su soggetti, o comportamenti, ove si sa di essere ampiamente spalleggiati!
E... meglio di un fumatore chi c'è, per sentirsi spalleggiati dalla società e quindi al sicuro, e certi pure di essere nel giusto? Uuhm... si, forse un rumeno, o un albanese, perché no.

Dal momento che il fumatore è ormai propagandato come criminale pericoloso per la società, invece che un povero cristo schiavo di una tossicodipendenza, per una vecchia imbecille e ignorante non c'è di meglio, per sfogare le proprie frustrazioni.

Ecco perché ho in puro schifo i "vecchi" - quando stupidi e gnoranti - più di un giovane stupido e ignorante: non hanno giustificazioni, e non servono a nulla, se non ad aumentare la spesa pubblica.
Amo invece la compagnia dei "vecchi" quando intelligenti e magari anche colti, la adoro, molto più della compagnia di miei coetanei.
Lo so, sono razzista. Ma me ne vanto, perché non sono ipocrita.


Ma torniamo ancora più IT.
uomodeighiacci ha scritto:
Accettare che un amico si rovini fumando è sbagliato, perchè una cosa sbagliata è sbagliata anche se a farla è una amico.
Bisogna intervenire perchè in quel momento ci sei tu che puoi fare qualcosa, se non tu, chi altro? Tu che sei l'amico.
Il fallimento non è motivo di rinuncia, e per quanto all'amico possa dare fastidio la tua insistenza, sà che è per lui che lo fai, magari non capirà, ma continuerà a volerti bene.

Ed è qui che ti sbagli! Si cominciano ad avere in antipatia quegli amici insistenti, e a evitarli con cura! Fidati!

Ma poi, io non ti capisco: nella pagina precedente ho scritto un post che misurato in cm e non in parole sarà un metro buono.
Da lì si evince facilmente ( Mr. Green ) che io sia un fumatore accanito, che io abbia deciso di smettere ma non riesco, però... metà del post non solo mostra quanto io conosca bene i danni del fumo, bensì mira subdolamente a illustrarli dettagliatamente a chi ancora magari non li conoscesse bene!
E credo ben meglio che un'ipocrita, falsa scrittina di merda "Il fumo uccide" stampigliata su un pacchetto...

Che senso ha dirmi: "Guarda, amico mio, che ti fai del male fumando, smettila, ascolta a me..."
Qual'è l'intento?
Come dice l'amico Spikexx, quello di cassariarmi le balle?
Di mostrarmi che mi vuoi bene e tieni alla mia salute?
Beh, hai tanti altri modi per farlo, senza venirmi a dire cose che sicuramente conosco meglio di te.

E non è che i miei argomenti siano validi solo perché io abbia già deciso di smettere.
Del resto, lo saprai, ci sono anche tantissimi medici che fumano, e non hanno ancora pensato di smettere.
Credi che avrebbe un senso dire a uno di loro, amico tuo: "Ehi, ma lo sai che fumare fa male?"

Ecchecaspita! se avessi una bronchite cronica che mi squarta, dici che occorrerebbe che venga a dirmelo un amico che è a causa di 37 anni di fumo???!
E che al sentire le sue parole io smetterei di botto? Dicendogli: "Ah, si?? Allora smetto subito! Grazie per avermelo detto!!" Squeeze


uomodeighiacci ha scritto:
Silent non dare per scontato che per aiutare un fumatore gli direi che fa male

Bè, allora fà finta di essere mio amico (e il compito ti è pure facilitato dal fatto che io ho già deciso di smettere: mi dici cosa mi diresti per aiutarmi, per favore?
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Danielix
Amministratore
Amministratore


Registrato: 31/10/07 16:30
Messaggi: 9755
Residenza: All'inferno. Con Jimi Hendrix. E con gusto.

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 09:01    Oggetto: Re: smettere sul serio Rispondi citando

@ Maddi: a te rispondo dopo: sono stremato.


Ma ci tengo, aspetta. Wink










@ amldc: anche a te.
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 11:25    Oggetto: Rispondi citando

Danielix, mi è difficile rispondere a tutto, mi ci vorranno settimane e mi chiedo se servirebbero (le mie risposte) a chi ci legge e non so nemmeno se abbia un senso insistere su alcuni distinguo quando sappiamo entrambi che qualche differenza di opinione non solo è fisiologica ma è anche espressione virile della nostra vitalità intellettuale e fisica.

La voglia di tenzone amichevole, il confrontarci fra noi a colpi di concetti, alabardate e mani sportivamente tese per rialzarci da terra fanno parte del gioco e, come ho detto, è espressione della nostra ENORME potenza virile (vi prego di cogliere l'autoironia, evitiamo insinuazioni berlustomachevoli) e del nostro orgoglioso narcisismo che fin qui ci ha spinto non solo ad esprimerci per metafore ma anche per dirette ammissioni, ammiccamenti coraggiosi e spudorate confessioni.

Detto questo (che so non verrà consegnato ai posteri) quel che mi ha colpito a una lettura superficiale è la tua "dichiarazione d'indipendenza" by smoke, cioè il rivendicare il tuo scegliere come se questo definisse in realtà una Magna Charta, una Bibbia del Corsaro, anzi, del Pirata (che non è meno nobile nell'immaginario, sebbene entrambi fossero dei gaglioffi) o anche solo (e qui apro le porte del possibile interpretare) un gioco fra amici dispettosi e feroci ma pur sempre pronti a levarsi il guanto prima di stringere la mano.
E di queste due proposte non ne salverei nessuna dal momento che non ho letto tutto con la necessaria attenzione, essendo stato catturato da abili affermazioni, messe lì come trappole perché io ci finissi dentro. Ed è un gioco fra amici, una burla logica ma al contempo serissima, perché l'argomentare si fonda su verità personali ben definite e fin qui, ammesse con (lo ripeto) lodevole coraggio.

E tutto questo è partito da un articolo che trattava di un banale e ingegnoso congegno elettronico, la cui esistenza deriva dalla necessità, anzi da due necessità. Fare soldi e trovare una via di fuga da una possibile dipendenza.
Se ho chiamato il vizio "categoria morale" era per diretta discendenza (origine) del termine mentre la necessità, per quanto abominabile è sempre frutto di un vacui orrido o doloroso, comunque scomodo.
Mi chiedo perché discutiamo di questo adesso.
Se io ho un'idea così precisa perché discuterne?
Da qui mi verrebbe il discutere di tutto l'impianto della scienza moderna e della sua parente stretta, la tecnologia. Stretta perché costretta.
La tecnologia ha un costo che può essere risolto solo con la ragione di un ritorno, e qui si affaccia un'altra necessità, quella che da origine al business. Perché dietro la ricerca che ha prodotto questa sigaretta elettronica c'è la necessità di fare soldi, non certo quella di consolare le genti dei propri vizi o bisogni.

E dunque noi due stiamo discutendo del sesso degli angeli mentre tutt'intorno a noi crolla l'universo mondo.
O siamo entrambi pazzi o siamo, invece, spinti da una necessità (che non è a mio avviso un vizio) ma vedo fra noi una lievissima differenza: entrambi siamo navigatori solitari, accompagnati da affetti profondi. Tu navighi su acque liquide e imprevedibili, procellose o calme, indifferenti, sotto di te si spalanca l'abisso oscuro e riempito, dove dormono, nel buio, come in una fiaba, "i mostri negli abissi del rosso mare".
Io invece navigo su un oceano di parole, sempre in movimento ma sempre irrisolto, sempre ricominciato come una risacca di vocaboli e frasi che si riversano su una spiaggia di punteggiature caotiche, rimescolate. Non ci sono isole all'orizzonte, un orizzonte convesso, navigo o galleggio sulla superficie di un mare verticale. Sotto di me si spalanca l'abisso della mia ambizione.
Sono nato uomo e non gorilla o paramecio, non e ho, suppongo, alcuna colpa.
Devo risolvere i miei affari scrivendo perché il semplice pensare non consente il rewind.
Ecco perché penso che questo discutere partendo della scienza e della tecnologia che ha consentito la realizzazione di questo marchingegno illusionistico che è la sigaretta elettronica porti con sé ben più che una discussione tecnico-filosofica sul tema proposto dall'articolo.

L'argomento di questo tema è, purtroppo, l'umanità nostra. Uomini e donne sono costretti a vivere il proprio corpo attraverso le concessone degli stereotipi sociali ma entrambi subiscono il danno e la fatica del vivere e la sigaretta, i cosiddetto vizio che io chiamo necessità, ci riporta al bisogno che ha spinto i primi ominidi a costruirsi strumenti per governare il mondo: armi, e strumenti per la manutenzione del mondo.
So che questo può sembrare un fuori tema. Ma se tutto quello che siamo dovessimo condensarlo in una discussione, credo che in questa dovremmo raccogliere tutti i commenti del forum, dalle discussioni sulla sicurezza informatica a quelli della politica e dei problemi hardware/software.

Non accusatemi di piaggeria, l'ho già fatto da solo, ben prima di voi, ma dovremmo veramente ringraziare chi ha avuto la folle idea di creare questo spazio virtuale, questo forum attento alle questioni più disparate, consentendo la riunificazione di intelligenze ed idee che altrimenti sarebbero rimaste lontane e disperse, come i pezzi di un congegno salvavita, sparpagliati nella scatola di montaggio che è il tempo e lo spazio.
...E il naugrafar m'è dolce in questo mare. Ironico

Ne ho scritte di cazzate eh?
Top
Profilo Invia messaggio privato
spikexx84
Dio minore
Dio minore


Registrato: 15/09/09 09:58
Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 12:05    Oggetto: Re: ... e poi mi tengo la sigaretta elettronica? Rispondi citando

Bene Dan se ti quoto non finisco più, quindi parlo in generale quotando tutto:

Sai cosa intendo quando dico che in pratica la sigaretta non da nulla?

"Infatti gli effetti li senti, e subito, mentre invece fumando una sigaretta no. Nessuno."

Esattamente questo, la sigaretta non sballa, perfino un eroinomane all'ultimo stadio il flash di quando si innietta l'eroina c'è l'ha, mentre un nicotinomane (esisterà questo termine Think) non ha nulla dalla sigaretta.

Però Dan concorderai con me che se la dipendenza da fumo fosse legata solo alla nicotina per smettere sarebbero di gran lunga sufficenti i cerotti alla nicotina, prima gli metti una dose uguale a quella che assumevi fumando, poi piano piano la cali fino a toglierla, ma non è così e tanto per fare un esempio questo metodo è uguale a quello che hanno ai sert con gli eroinomani, piglia il metano (metadone) così non hai l'astinenza fisica, eppure ancora una volta, dal momento che dici di conoscere parecchi "tossici" quanti ne conosci che si fanno sopra il metano? O quanti ne conosci che hanno ricominciato a farsi dopo una disintossicazione?

La dipendenza (o nello specifico la tossicodipendenza) ha sempre una componente psicologica e a volte anche una componente fisica, questa io credo sia la realtà, tu ritieni i cocainomani "patetici", io li ritengo semplicemente malati e in genere deboli.

La tossicodipendenza e l'alcolismo sono state definite malattie niente di meno che dall'associazione mondiale dei medici, non dal primo quaraquaqua che passa, il fattore fisico della malattia è la compulsione, quello psicologico l'ossesione, la dipendenza "fisica" è nella maggior parte dei casi è solo una coseguenza di queste due cose.

Ora scentificamente io non mi so spiegare e non ho un decimo delle tue conoscenze o di quelle di Silent, quindi non ti so dire cosa fisicamente nel cervello non funziona, ma ti posso dire che secondo me ridurre la dipendenza da fumo alla "semplice" dipendenza da nicotina è quantomeno errato e riduttivo.

La dipendenza da fumo secondo me comprende quella fisica da nicotina, quella fisica da gestualità, quella psicologica da autocondizionamento indotto, la paura del madonna come farò senza, la sigaretta poi è utile per toglierti dall'imbarazzo (compagnia nuova non dai che fare con chi parlare che fai? Fumi e almeno sembri impegnato...) e questo come minimo.

Sai chi è patetico secondo me? (va bhe dai diciamo debole e presuntuoso, patetico mi sembra un pò cattivo), chi non è dipendente dall'alcol ma il sabato sera bisogna bere da far paura se no la serata non è all'altezza......

L'estate scorsa io sono andato in ferie con dei miei amici che sono teoricamente "bevitori sociali", ok siamo andati in una discoteca in cui pagavi un fisso e bevevi quanto volevi a un certo punto io li ho mollati perchè non riuscivo a ballare per un quarto d'ora di fila, cazzo la schiumata parte e dopo due minuti "andiamo a bere?", così si sente che abbiam fatto il seratone "Uhao", serata allucinante, ci siamo divertiti da far paura, noi si che sappiam divertirci..... "Tu per diverirti hai bisogno dell'additivo?" Attenzione non usi l'alcol come quella cosa in più, ma per divertirti o fare il seratone ne hai bisogno nonostante tu non sia un alcolizzato e te ne bulli pure, ecco questo è patetico secondo me.

Il punto principale è che qui siamo su un forum, hai perfettamente ragione, è un casino spiegarsi, si scrivono chilometri di post, ma non sarà mai come parlarsi, se andiamo avanti su questo tono credo che ti chiederò il numero di telefono o non ne veniam più fuori, oppure organizziamo un bel rissone di opinioni in skype, invitiamo Silent, Maddina e chiunque sia talmente folle da voler venire

@Silent
Bhe, mi sembra che il tuo post più che una risposta all'argomento sia una descrizione dell'interazione che si può avere grazie a questo forum e sono pienamente daccordo, ma io non ringrazierò il creatore del forum perchè il disgrazioato mi ha battuto a scacchi...... Prrr

@Split
Credo che questa discussione vada divisa quantomeno in 3, uno quella originale, due quella sull'"insistere" nel far capire a qualcuno che deve smettere di fumare, tre quella sul fumo e i paragoni con le altre dipendenze, il problema mio è che ci sono dei messaggi che stanno bene in più di una di queste discussioni, quindi non sò bene che fare, ora vado a chiedere una mano in zona mod.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Khloe
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 08/04/07 18:52
Messaggi: 1514
Residenza: Nello spazio vuoto tra Internet e il mare

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 13:04    Oggetto: Rispondi citando

Qualche giorno fa, dopo aver visto per l'ennesima volta il cartello pubblicitario della sigaretta elettronica, ho deciso di googlare un pò e cercare di capire cos'era esattamente.

Ricerca rapida e veloce, conclusione: è "qualcosa" che non mi piace, è una cosa "finta", non fa per me.


Per caso ieri sera ho letto questo topic, mi era proprio sfuggito.


Non sto a quotare tutto ciò che approvo, che mi lascia perplessa e così via perchè impiegherei troppo tempo.


Io fumo

- per dipendenza ( su questo non ci piove)

-vizio se per vizio si intende il piacere che provo quando prendo l'accendino e accendo...,

-necessità, forse, però è meglio dire ogni motivo è buono per fumare: sono arrabbiata, sono triste, sono preoccupata, sono felice! ovvio devo festeggiare! se non fumo non sono più così felice.


Chi smette di fumare senza fatica non è un "fumatore", è quello che io chiamo il fumatore "pentito", inesorabile, cattivissimo e acido con chi ancora fuma.

Il vero fumatore che smette per necessità o perchè no anche volontà (grande forza di volontà) rimpiange le sue sigarette, ha nostalgia delle sigarette, molto spesso ama ancora perfino l'odore del fumo.

In tutti e due i casi ci sono le eccezioni, non siamo tutti uguali.


E accendo...con meno entusiasmo di prima, quello che ha scritto Danielix mi ha fatto un pò pensare...ma sicuramente domani sarà già tutto passato...
Top
Profilo Invia messaggio privato
madvero
Amministratore
Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42
Messaggi: 19510
Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 19 Feb 2010 14:35    Oggetto: Rispondi

visto che finirò di leggere stanotte... per il momento:

danielix ha scritto:
E soprattutto mi vien da ridere davanti a espressioni come: "Di botto, dall'oggi al domani, senza problemi".
Come si può pensare che fossero davvero "fumatori", ossia dipendenti?
Era questo il senso, e continuo a ribadire con forza la mia affermazione, supportato da una vasta esperienza.


quoto quoto quoto !!!

silent ha scritto:
Detto questo (che so non verrà consegnato ai posteri) quel che mi ha colpito a una lettura superficiale è la tua "dichiarazione d'indipendenza" by smoke, cioè il rivendicare il tuo scegliere come se questo definisse in realtà una Magna Charta, una Bibbia del ...

ma scherzi?

Shocked Shocked Shocked

io, al solo remoto pensiero... una roba tipo

Citazione:
da domani non appizzerò mai più una sigaretta

mi sento morire: piuttosto faccio harakiri.
la dichiarazione di dan vale quanto la magna charta, se non di più.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo
Pagina 3 di 5

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi