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Zeus News Ospite
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Inviato: 13 Mar 2004 01:00 Oggetto: L'Adsl di Tiscali diventa Mega |
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Commenti all'articolo L'Adsl di Tiscali diventa Mega
Dopo la scelta di Telecom Italia di raddoppiare la velocità dell'Adsl 256 Kbit/s adesso è Tiscali a portare la 640 Kbit/s a 1,25 Mbit/s. |
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fabrizio Ospite
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Inviato: 16 Mar 2004 14:49 Oggetto: decreto urbani |
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Il contenuto è allucinante, ma di questi tempi ormai gli Italiani si sono abituati ad una continua riduzione della libertà e dei principi fondamentali dei diritti dell'uomo.
Se una ventina di anni fa qualcuno vi avesse detto che era legittimo entrare nelle case dei cittadini e verificare se erano in possesso di film o musica copiata da un amico o conoscente, vi sareste indignati...oggi no....dopo l'11 settembre abbiamo anche noi firmato un atto patriottico.....una cambiale in bianco firmata al governo a cui si delega il potere di rimettere in discussione tutto!
Controllare il contenuto che liberi cittadini si scambiano per verificare la violazione dei diritti d'autore è qualcosa di inammissibile; come si fa ad ammettere che per evitare una violazione amministrativa si passi sopra a dei diritti fondamentali quali quello della libertà di scambio di informazione?
Accettereste che qulacuno venisse a leggere la vostra posta nella cassetta postale per verifcarne il contenuto?
Ebbene mi chiedo come faranno a controllare lo scambio illecito senza controllare anche quello lecito?
Se un video "no profit" della comunità no-global o una trasmissione della Guzzanti o di Luttazzi (reperibili solo su internet) sono scambiati con le stesse identiche modalità dei film, come faranno i controllori a fare questi controlli senza farmi prima di tutto i fatti nostri (inoltre maliziosamente aggiungo che anche la trasmissione della guzzanti e quella di luttazzi sarebbero protette da diritti e quindi illegali)?
Ebbene siamo in mano a dei personaggi che in virtù della logica del profitto sono disposti a sacrificare tutto..in particolare i diritti inalienabili degli altri.
Stranamente, perchè le case disco-cinematografiche non si sono accordate per ridurre del 50% i loro lauti guadagni sulle vendite "legali" dei loro prodotti? In qualsiasi mercato quando la domanda cala, cala anche il prezzo! Un CD venduto a 40¤ ha un costo "reale" di meno di 2¤. Il resto non sono costi ma tasse sul valore aggiunto e ricarichi (cioè guadagni). Ebbene questi ricarichi si devono ridurre! Magicamente si scoprirebbe che il numero di pezzi venduti aumenta in ragione della riduzione di costo.
Dobbiamo dirlo a chiare lettere; il problema vero che il filesharing ha messo in luce due aspetti:
- che c'è una quota enorme di persone potenzialialmente interessate a dei contenuti, che però non possono accedervi per il loro costo eccessivo
- il valore aggiunto dato dalla distribuzione, pubblicizzazione, packaging, riproduzione ecc al contenuto base (cioè l'opera in sè) è bassissimo e quindi i consumatori preferiscono prendersi il grezzo (cioè il brano MP3, magari pagandolo pochissimo) per poi masterizzarlo od addirittura cancellarlo.
La libertà non ha prezzo ed è limitabile solo quando il suo esercizio autonomo limita intrinsecamente la libertà degli altri.
La libertà non ha prezzo......la musica e i film invece hanno un prezzo......però e troppo alto. |
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