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P2P, comunicazione e controllori
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 15 Mar 2004 01:00    Oggetto: P2P, comunicazione e controllori Rispondi citando

Commenti all'articolo P2P, comunicazione e controllori
Le istituzioni di tutto il mondo richiedono sempre più rigidi controlli sulle informazioni che circolano attraverso il protocollo TCP/IP - ma non solo. La fine della libertà d'espressione globale?
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Pincopallino
Ospite





MessaggioInviato: 16 Mar 2004 18:14    Oggetto: Cambiato nome al partito? Rispondi citando

Forse mi sono perso la notizia, ma han cambiato nome al partito unico cinese?
Lo chiamate "partito nazional-popolare", a me risulta si chiami "partito comunista".
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Tommaso Lombardi
Ospite





MessaggioInviato: 16 Mar 2004 20:26    Oggetto: La controversia cinese Rispondi citando

Caro Pincopallino,
il problema principale è che non si sa più se definire "comunista" un partito che impone si' una presenza dello stato in ogni attività individuale, ma che in data 3 marzo (se non erro) ha deciso di tutelare costituzionalmente il diritto di proprietà privata.
Un regime comunista "ortodosso" non prevede alcun tipo di proprietà materiale che non sia statale e collettivizzata.
Pertanto ho deciso di chiamare "nazionalpopolare" il partito ai vertici del paese.
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Casella12
Ospite





MessaggioInviato: 17 Mar 2004 16:27    Oggetto: Censura e Internet Rispondi citando

Mi pare del tutto fuori luogo il richiamo che alcuni fanno all'illegittimita' dello scambio P2P di beni tutelati dal diritto d'autore. Inviterei quei signorini a verificare quali fossero copyright e compensi pretesi dagli artisti (quelli veri) prima della massificazione del prodotto industriale spacciato per prodotto dell'ingegno; e ad informarsi prima del costo industriale (comprensivo dei diritti d'autore) dei CD / DVD prima di trinciar giudizi che dimostrano solo l'ignoranza sull'argomento che trattano. Se i supporti delle opere "protette" fossero commercializzati ad un prezzo equo, immagino che nessuno rispermierebbe pochi Euri per avere un prodotto tutto sommato abbastanza scadente. Quanto ad Urbani, mi allieta la certezza che ci pensera' Telecom a saldargli il conto, mentre agli editori ci penseranno i soliti cinesi. Questi ultimi, purtroppo, con gli applausi della mafia; nostrana e d'importazione.
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Casella12
Ospite





MessaggioInviato: 17 Mar 2004 16:38    Oggetto: Censura e Internet (2) Rispondi citando

Per quanto attiene specificamente la censura, occorre forse fare una precisazione. Atteso che non delinquo e non ho a che fare (spero) con delinquenti, a me del controllo puro e semplice della corrispondenza non me ne puo' fregar di meno; ne' mi cale poco o tanto se l'autorita' controlla quel che faccio, visto che il controllo preventivo puo' essere una garanzia per tutti; purche' dei dati non si faccia alcun uso diverso dall'indagine penale. Diverso tuttavia e' il clima odierno, con la relativa alta domanda di benessere + sicurezza, da tutti i tempi storici che hanno preceduto l'attuale. Il Vecchio della Montagna, ad esempio, teneva sotto controllo i suoi fanatici con un mix di sesso + droga, ma li allevava in casa. Bin Laden (o chi per lui), invece, li alleva all'estero e li controlla via Internet.
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Socini Mauro
Ospite





MessaggioInviato: 17 Mar 2004 18:58    Oggetto: P2P comunicaxioni e controllori Rispondi citando

Sono completamente d' accordo sul contenuto di questo articolo. Occorre combattere ogni tentativo di censura sulle e-mail. Per quanto riguarda il "Decreto legge Urbani" non potremmo fare ricorso alla corte costituzionale? Mi pare che la nostra Costituzione, almeno per ora, garantisco il diritto di libera circolazione delle idee.

Posso far circolare questa news nel mio circuito di corrispondenti?

Grazie delle informazioni e cordiali saluti
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Tommaso Lombardi
Ospite





MessaggioInviato: 17 Mar 2004 20:57    Oggetto: - Rispondi citando

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.
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The King
Ospite





MessaggioInviato: 17 Mar 2004 21:28    Oggetto: Però sappiamo che è illegale. Rispondi citando

Lo ammetto, faccio file sharing. Per tanti motivi: i software che scarico non potrei mai comprarmeli (impensabile per uno studente acquistare un software da 7000¤). Per film e musica la solfa cambia: se è vero che internet permette di scaricare tutto quello che vogliamo con i P2P è anche vero che sappiamo benissimo quando stiamo scaricando qualcosa illegalmente, cioè quando violiamo i diritti degli autori. Se pagheremo le conseguenze sarà solo una conseguenza di nostre scelte di cui ci dobbiamo fare carico e non come al solito sbandierare la libertà solo quando fa comodo (anche i softwaristi vorrebbero la libertà di scrivere programmi senza che qualcuno li abbia a gratis). Altra storia ancora è il controllo che gli USA vogliono mettre in atto: in realtà questo controllo è già pienamente funzionante sotto il nome di Echelon, una rete in grado di intercettare a livello mondiale mail, sms, telefonate da fissi e mobili, fax etc... Niente di nuovo sotto il sole, anche perchè per gli americani l'aspetto economico è uno strumento per mantenere il controllo a livello globale e quindi un fattore di sicurezza nazionale e in quanto tale da rispettare e salvaguradare a qualsiasi prezzo. I risultati li possiamo vedere benissimo.
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Ospite






MessaggioInviato: 18 Mar 2004 11:53    Oggetto: Appendice Rispondi

Lombardi ha scritto: "Ma non finisce qui: pensate che la libertà d'espressione e di stampa ha dovuto attendere tutto il 1700 per affermarsi come valore portante della società illuministica, attraverso tortuosi percorsi in Inghilterra ed in Francia."
Forse e' utile aggiungere che il concetto di "Diritto d'autore" e' nato nel 1709 proprio in Inghilterra con il Copyright Act; in pratica, nel luogo dove e' nata la liberta' di stampa come concetto moderno, e' nato anche il principio di tutela dell'autore - contemporaneamente!
Forse dovremmo trarre conclusioni importanti da questo fattore di simultaneita', come ad esempio renderci conto del fatto che la violazione continua del diritto d'autore mette in difficolta' chi esercita l'attivita' di produzione culturale. Il discorso e' lungo e vasto...
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