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Zeus News Ospite
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Inviato: 24 Lug 2004 00:00 Oggetto: L'Islam italiano sul Web |
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Commenti all'articolo L'Islam italiano sul Web
L'Islam non è solo integralismo, o peggio terrorismo, ma una delle religioni più diffuse in Italia. Uno sguardo sui siti islamici in lingua italiana. |
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Ospite
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Inviato: 02 Ago 2004 00:54 Oggetto: - |
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Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum. |
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Gio Ospite
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Inviato: 03 Ago 2004 21:41 Oggetto: |
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Perchè diritti e doveri degli islamici dovrebbero essere appositamente specificati e non dovrebero essere invece semplicemnte quelli di tutti gli altri, cittadini (se sono cittadini italiani) o immigrati (se tali sono)....
Il conferimento di diritti particolari, cioè di privilegi rispetto agli altri, non mi pare per nulla una buona idea.
Non c'è solo il pericolo del terrorismo, in vista. C'è anche il pericolo di aumentare il numero di fondamentalisti in giro. Dando un'occhiata al sito islam on-line per esempio si trova una pretesa confutazione dell'evoluzione dello stesso stampo del crezionismo dei fanatici della destra religiosa americana....
http://www.islam-online.it/alhikma/ingannoevoluzione.htm |
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amina salina Ospite
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Inviato: 10 Ago 2004 14:47 Oggetto: vedete anche questi siti |
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Vorrei segnalare anche la pagina Islam del sito www.ildialogo.org rivista digitale di pace e dialogo interreligioso.Ci sono altri siti islamici come www.alhuda.it sito dell'associazione islamica culturale in ItaLia, moschea al Huda di Roma ed il sito www.amislam.org della nuova Ami ,una associazione che si e' cmpletamente ricostituita
nei mesi scorsi.Altri siti si trovano in pecorsi italiani sul sito di Hamza PICCARDO.
IL MIGLIOR SITO EUROPEO E' SENZ'ALTRO WWW.WEBISLAM.COM IL SITO DELLA FEDERAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI ISLAMICHE DI SPAGNA dove trovate qualsiasi cosa riguardo all'Islam . |
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Abu Ibrahim Kalim Ospite
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Inviato: 24 Ago 2004 10:10 Oggetto: |
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Spettabile redazione di Zeus News,
Nella mia qualità di vice-segretario dell'Associazione Musulmana Italiana , e più in generale in quanto italiano musulmano, vi chiedo di poter replicare alle numerose inesattezze contenute nell'articolo "L'Islam italiano sul Web", firmato da Pier Luigi Tolardo.
L'autore precisa che "Identificare l'Islam con le sue versioni più integraliste o peggio con qualche pericoloso gruppo terroristico che potrebbe compiere degli attentati in Italia sarebbe un grave errore, esattamente quello che vorrebbero i terroristi stessi." Si tratta di una precisazione senz'altro pregevole e della quale gli sono grato, ma mi spiace dover rilevare come - nonostante questa premessa - invece di fare riferimento ai siti Web delle organizzazioni islamiche moderate attive in Italia, Tolardo paradossalmente menzioni soltanto a quelli riconducibili alla setta dei "fratelli musulmani", un'organizzazione integralista che politicizza l'Islam in senso estremista e che all'estero ha compiuto numerosi attentatati terroristici, al punto da essere illegale in molti paesi musulmani. La filiale italiana dei "fratelli musulmani" (cioè la cosiddetta "Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia", abbreviata in Ucoii) non ha mai compiuto attentati terroristici in Italia, ma ha comunque attivamente propagandato l'ideologia del terrorismo, al punto che alcuni dei suoi dirigenti sono stati espulsi dal territorio italiano, mentre altri sono stati condannati per reati penali. E' pertanto estremamente grave che l'autore affermi che quell'organizzazione "raggruppa tutte le comunità di religione islamica". Le cose stanno ben altrimenti: esistono in Italia altre organizzazioni e comunità islamiche, alcune sono preesistenti alla fondazione dell'Ucoii, sono da essa indipendenti e hanno anche preso pubblicamente le distanze dalle posizioni integraliste che l''Ucoii rappresenta.
Va poi precisato che non è "il portale dell'Islam italiano", ma soltanto la versione italiana del portale internazionale dei "fratelli musulmani". Ovviamente i "fratelli musulmani" non sono "l'Islam mondiale", e la loro filiale italiana non è "l'Islam italiano". Si tratta soltanto un gruppo di qualche centinaio di militanti su un totale di musulmani che ormai supera i cinquecentomila.
Quanto al curatore di quel portale, Roberto Piccardo è altresì il segretario dell'Ucoii, nonché un militante del cossidetto "Campo antimperialista", l'organizzazione che ha esaltato come "legittima resistenza" l'eccidio dei Carabinieri a Nasiriyya e che ha lanciato la sottoscrizione "dieci euro a testa" a sostegno dei terroristi saddamiti. Piccardo è inoltre noto ai media per i suoi enfatici proclami di sostegno al terrorismo suicida, denunciati dal giornalista musulmano Magdi Allam sul "Corriere della sera".
Nonostante quanto sostiene Tolardo, è evidente che un'organizzazione il cui segretario incita pubblicamente al terrorismo e partecipa alle raccolte di fondi a suo favore non può certo essere "l'interlocutore privilegiato per il Governo italiano". Lungi dall'attribuire qualsivoglia rappresentanza delle comunità islamiche a chi invece rappresenta soltanto un gruppuscolo estremista, il Governo ha anzi a suo tempo espulso due dirigenti dell'Ucoii - Omar Tariq ed Abu Jafar - con decreto del ministro dell'Interno, in quanto la loro presenza in territorio italiano era ritenuta "pericolosa per la sicurezza nazionale". Un'altro dirigente dell'Ucoii, Ali Abu Shwaimah, è stato condannato per lesioni colpose gravi su minore, ed è recentemente stato accoltellato durante una rissa con un altro militante integralista. Un altro dirigente dell'Ucoii, Ahmad Nacer Yassine, è stato condannato in primo grado dal tribunale di Napoli ad 8 anni per appartenenza al Gruppo islamico armato algerino (Gia).
Quanto all'intesa con lo Stato ex art. 8 della Costituzione, una richiesta in tal senso è stata avanzata dall'Associazione Musulmana Italiana (Ami), dalla Comunità Religiosa Islamica (Coreis) e dall'Ucoii. Il governo ha più volte fatto rilevare come, stante la frammentazione delle organizzazioni islamiche e le perduranti differenze delle rispettive posizioni, non è possibile procedere alla ratifica di un'intesa con lo Stato in quanto manca il soggetto in grado di poter rappresentare i Musulmani d'Italia nel loro insieme. Ciononostante, onde venire incontro alle esigenze di un rapporto più stretto fra le organizzazioni islamiche e le Istituzioni, il ministro Pisanu ha lanciato la proposta di un "patto con l'Islam moderato" e proceduto alla creazione di un tavolo informale di consultazione fra il Viminale e le organizzazioni islamiche moderate, contrarie al terrorismo e favorevoli all'integrazioen degli immigrati musulmani nella società italiana. Al tavolo hanno aderito l'Ami, la Coreis e la sezione italiana della Lega Mondiale Musulmana (Lmm). L'Ucoii è stata esclusa dall'organo consultivo, ed inserita nel novero delle organizzazioni monitorabili a causa del loro estremismo, assieme all'Istituto Islamico di Viale Jenner a Milano e all'Unione Musulmani d'Italia di Adel Smith. In una intervista con l'agenzia ApBiscom, lo stesso Piccardo ha definito la decisione del ministro "Un'infamia", ed ha accusato il Governo di voler "instaurare l'Islam di Stato". Come Magdi Allam ha avuto modo di rilevare nei suoi articoli, il monitoraggio da parte delle forze dell'ordine ha consentito di evidenziare come a tutt'oggi nella maggioranza delle moschee gestite dall'Ucoii si perseveri nella predicazione dell'estremismo, nell'apologia del terrorismo e nell'istigazione all'odio per i non-musulmani. E' questa la ragione per cui i musulmani moderati sono davvero contrariati quando qualcuno erroneamente accomuna le loro posizioni a quelle dell'Ucoii.
Coi migliori saluti,
Abu Ibrahim Kalim
Vice Segretario
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Associazione Muslmana Italiana
http://www.amislam.com
mailto:info@amislam.com |
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