Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo Il P2P sui Pc aziendali ti può fare licenziare
Nelle maggiori aziende italiane, in seguito alla Legge Urbani, aumenta il peer to peer sui Pc aziendali; ma le aziende si preparano a contrastarlo.

[Bruno LAI]

è che se stai in azienda e l'azienda non è la tua,
i file te li scarichi da casa, soprattutto se non facenti parte di circuiti legali.

Se poi i manager decidono diversamente, che dire,
ognuno ha la responsabilità che si merita.

Inoltre è vero che la sicurezza della rete può essere messa a rischio, soprattutto se il fai da te viene prima di tutto il resto.... esistono al
mondo "persone" che installano nel PC aziendale di tutto, cosa discutibile direi per aspetti di sicurezza, legalità, performance della postazione.

Al più, una società un poco avanti nei tempi "e ce ne sono" potrebbe mettere a disposizione una sala PC con abilitazioni particolari, capaci anche di aperture verso chat e simili, ma solo a scopo ricreativo e comunque su una linea blindata e non condivisa col resto dell'azienda.

Ciò non vuol dire che il P2P illegale debba essere consentito, anzi, anche li verranno installati software per soli circuiti legali.

Ma così il lavoratore non si diverte?
Si, ma gli autori si divertono per caso nel lavorare "gratis"?

[Rita]

Sacrosanto quanto scrive Damiano! E poi scusate, quanti firewall aziendali sono aperti a winmx e compagnia bella?

[Bruno LAI]

Comunque, in molti casi, parte delle responsabilità sono appunto legate ad alcuni, "troppi" eccessi permessi.
Faccio un esempio senza nomi e senza localizzazione geografica.
Call center medio grande con oltre 400 operatori, con possibilità di vivacchiare in rete a piacimento. Persone "poco responsabili" che spesso prendono un luogo di lavoro per una sala giochi o un Internet cafè.
Riscultato?
Banda satura, rendimenti da "campeggiatore", pericolo di attacchi quotidiani.
Chi scarica illegalmente?
I primi, spesso e volentiari sono i responsabili di alcuni servizi tecnici.
Secondo me, così non si lavora e il P2P va stangato a piè pari se illegale.
Se su circuiti legali, deve, "eventualmente essere permesso" salvo approvazione dei responsabili di struttura, dopo un consulto tra tecnici e responsabili delle risorse umane.

[nino.dago]

Molto sta all'intelligenza dei protagonisti, sia da una parte sia dall'altra.
Il P2P non è il diavolo comunque. Se usato intelligentemente è utile e non dannoso.