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Fermare Alice per salvare Tiscali
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 06 Ago 2004 23:00    Oggetto: Fermare Alice per salvare Tiscali Rispondi citando

Commenti all'articolo Fermare Alice per salvare Tiscali
Se non si mette un limite all'espansione dell'Adsl di Telecom Italia, per Tiscali non c'è speranza di salvarsi e di non fare la fine di Parmalat.
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Victrix
Ospite





MessaggioInviato: 15 Ago 2004 18:16    Oggetto: MI dispiace Rispondi citando

ma non sono d'accordo. Allora salviato tutte le aziende in crisi o con problemi. Quando c'era bisogno dei miliardi per fondare Tiscali, se li chiedevo io, uno sconosciuto, mi mandavano a quel paese, a Soru li hanno dati. Lui non lo sapeva chi aveva di fronte? Per i risparmiatori mi dispiace però se giochi in borsa ti accolli dei rischi...troppo comodo altrimenti...se guadagni bene, se perdi copre lo stato.....che poi la "privatizzazione" delle telecomunicazioni sia stata una farsa questo è un altro discorso...ma Soru lo sapeva, fin dall'inizio. Saluti a tutti.
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MaX
Ospite





MessaggioInviato: 15 Ago 2004 20:07    Oggetto: be Rispondi citando

in effetti victrix non ha tutti i torti... però telecom in effetti e un monopolio praticamente!!!
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barabba
Ospite





MessaggioInviato: 15 Ago 2004 21:55    Oggetto: fermare telecom per salvare il libero mercato Rispondi citando

una soluzione drastica ma efficace? dividere telecomitalia in due società distinte e separate. Una commerciale e una tecnica. La parte tecnica sarebbe quella che si occupa dello sviluppo e manutenzione della rete del "doppino". Questa seconda azienda affitterebbe ad un prezzo equo di mercato la rete a tutti i gestori consentendo così a chiunque di poter creare una propria azienda telefonica. Sarebbe una soluzione un pò troppo semplicistica ma in breve tempo la concorrenza evolverebbe e tutti NOI ne trarremmo benefici. Altri benefit? meno scavi stradali per far passare i concorrenti dallo stesso posto, investimento unico sull'evoluzione tecnologica del "doppino" .In fin dei conti una rete tipo fastweb può gestire milioni di abbonati... mentre un gestore di telefonia cellulare deve fare i conti con i pochi canali gestibili dai pannelli posti sui tralicci. Ecco perchè vedo bene un gestore unico del solo lato tecnico/tecnologico
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victrix
Ospite





MessaggioInviato: 16 Ago 2004 08:38    Oggetto: Caro Barabba, Rispondi citando

vedo che i politici sono gli unici che non ci hanno pensato....e non credere, non è un asoluzione semplicistica; è una soluzione semplice ed efficace. In effetti l'unica. Ahhhh, dovevamo darci alla politica ;)))
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barabba
Ospite





MessaggioInviato: 16 Ago 2004 21:33    Oggetto: ^_^ Rispondi citando

la politica/partitica è per le persone oneste e lungimiranti? forse la "polis" al tempo degli antichi greci sì! ma come si sove dire "era meglio una volta" ... giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra... i politici aprono il paracadute e tutti noi sottoterra!!! (scusatemi questa mia escursione pindarica)
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Alex
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ago 2004 20:11    Oggetto: Arriverà un compratore Rispondi citando

Secondo me Tiscali verrà (S)venduta a qualche pollo rampante che crede ancora alla fiaba del gatto e la volpe...
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Livio
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ago 2004 21:03    Oggetto: prezzo e qualita' Rispondi citando

basta che tiscali abbassi il prezzo a pari qualita' di telecom.. cosa che in questo momento non fa.
mercato e' mercato.
io uso infostrada e vado piu' che bene.. mai casini e buona assistenza. Da quanto si legge nei newsgroup per tiscali non e' cosi'. E allora.. cosa vogliono?
Auguri...
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2004 11:33    Oggetto: L'altra verita Rispondi citando

Mi piacerebbe spiegare a signore in questione un paio di cose:

1-in borsa si deve investire solo una parte del capitale a disposizione, valutando una diversificazione significativa del rischio e MAI, dico MAI, investendo il 100% dello stesso. Disporre di una buona fetta di liquisità "diciamo un buon 30%, non fa mai male a nessuno, ed aiuta a non dissolvere i risparmi di una vita.

2-Chi opera col fai da te, deve essere consapevole che la borsa non è un gioco e come tale, si deve stare attenti. Tuttavia non mancano i casi di persone invitate all'investimento ad opera di persone "incapaci di avere un cuore e ancora meno scrupoli di ogni tipo".... non so se è il caso del signore.

3-Chi continua ad inserire il termine Parmalat accanto a quello Tiscali, non fa altro che dimostrare la sua totale Ignoranza sulle due vicende.... da un lato corruzione, falsificazioni, una vera e propria truffa, dall'altro un'azienda che non ha MAI fatto nulla di questo!

Trovo Imbarazzante che ci sia in giro un così tale livello di IGNORANZA e, a tratti mi viene in mente che sia un'IGNORANZA pilotata per puri scopi personali, di chi non sopporta Tiscali e parla per puro Sfogo personale. Mi auguro che non sia così e che la trasparenza dell'informazione sia sempre tutelata.

Tiscali, dal canto suo, ha fatto ingenti investimenti, chiedendo "come fanno tutte le aziende del mondo" una sottoscrizione dal mercato, in totale trasparenza e nel rispetto delle leggi.
Questo deve essere chiaro!

4-Qualcuno ha mai spiegato al signore di turno che Tiscali è presente in un innumerevole numero di altri Paesi: Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, ecc... ecc... e che il mercato italiano è uno dei tanti "se pur Blindato e poco libero alla concorrenza"?

5-Come sciogliere il nodo del bond da 250milioni di euro da restituire entro luglio 2005? Semplice, con quella che tutti conoscono con il termine di razionalizzazione della spesa e degli investimenti, concentrando il proprio core business nelle aree geografiche a più elevata redditività. Legiferando in materia di ultimo miglio Wireless, già sperimentato e mai attuato, per "ignote" volontà di chissà chi e chissà perche.

Diciamo che ci sono molte speculazioni sul titolo Tiscali e che la pressione è aumentata in maniera significativa proprio nel periodo pre e post elettorale, quasi a dimostrazione del fatto che certe figure ombra che governano ingenti capitali, optano per attacchi diretti sul mercato "forse con l'idea di indebolire l'immagine del neo Presidente Soru?". Io penso che questa visione non sia da escludere del tutto e penso che Tiscali riuscirà a sciogliere molti nodi nei prossimi mesi, anche se sono sicuro che le prese speculative sul titolo continueranno a lungo, salvo poi stabilizzarsi.... anzi, direi che nessuno è a conoscenza dei potenziali futuri investimenti aziendali.... quindi.... di certo non venderei le azioni a quattro soldi "allora si che si perde".

Un ultima cosa: la banda larga in Italia è anche Satellite e non solo cavo o fibra ottica e, se proprio vogliamo analizzare la situazione in tale direzione, anche l'UMTS è un sistema a banda larga "se pur economicamente svantaggioso rispetto alle altre tecnologie", tranne nel caso in cui non sia necessario disporre di Internet in mobilità.

L'ultimo appunto e concludo; nella speranza che il signore in questione, ma anche molti altri ci possano sentire:

non è lecito Bloccare Telecom, non è gradevole in termini di mercato; ma è più che lecito Sbloccare gli altri, ovvero la concorrenza, anche con leggi che vadano verso una maggiore opportunità di libero mercato. Per far questo ci vogliono leggi chiare e sanzioni pesanti per chi pone in essere azioni di vero e proprio monopolio di fatto "fin anche a centinaia di euro per ogni cliente acquisito in maniera poco ortodossa".

Cordialmente, Bruno LAI
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romeo
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2004 12:57    Oggetto: salvare tiscali? Rispondi citando

Io sono un ex utente di tiscali adsl: ho potuto sperimentare sulla mia pelle e sulle mie tasche l'inefficienza tecnica, la pirateria nelle parole e nei fatti, l'arroganza del call center e dell'ufficio legale di tiscali. Una vera odissea per uscirne. Credetemi: di aziende così l'italia non ha assolutamente bisogno.
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Enrico
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2004 14:57    Oggetto: E' tutto vrero, ma anche Tiscali ha le sue Rispondi citando

Vorrei però anche far presente che i servizi offerti da Tiscali non raggiungono un livello decente.
Ad esempio a me hanno cancellato un dominio per corretta scadenza dei termini di registrazione, ma senza neanche lo straccio di una mail di avvertimento, e il loro call-center mi ha detto che stava a me ricordare le mie scadenze: infatti ora sono da Aruba.
Un mio amico ha preso l'ADSL e dopo mesi di attesa del kit di connessione, e dopo infelici esperienze con il call-center, la ha disdetta.
Se avessero curato meglio i clienti forse non navigherebbero in acque così tempestose. D'accordo sul difendere la concorrenza, ma ognuno deve fare la sua parte !
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Antonio
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ago 2004 22:22    Oggetto: Il problema non è solo di Tiscali Rispondi citando

L'8 settembre 2004 prossimo venturo si riunirà il consiglio di amministrazione di una società di telecomunicazioni chiamata Noicom.
La Noicom non è quotata in borsa ma è una "piccola" società di tutto rispetto. Le ultime notizie la davano a 250.000 clienti.
Nonostante tutto, anche Noicom pare strozzata dal monopolio Telecom: l'anno scorso ha perso 25 milioni di euro e quest'anno farà altrettanto.
Il consiglio di amministrazione deve decidere se mettere liquidità in cassa o vendere.
La notizia ha occupato circa 120 secondi del telegiornale regionale piemontese di Rai3. Un po' poco, specialmente considerando i contenuti tecnici che tale compagnia offre e i posti di lavoro a rischio.
E' più che evidente che Telecom la sua partita la sta vincendo.
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 19 Ago 2004 12:54    Oggetto: l'ADSL non ha canone! Rispondi citando

Penso che i disservizi siano tipici di molte società, poi, giustamente, ognuno ha la propria esperienza personale che non posso mettere in discussione. Evidenzio tuttavia che il debito contratto da Tiscali non ha nulla a che fare e/o vedere con la voce disservizi. Il Bond era solo per finanziare l'espansione. Nel momento in cui il mercato non tira come previsto, è giusto che si operi nella direzione della vendita degli asset ritenuti non strategici. Tutto qui, non vedo perchè fare considerazioni affrettate o sparare a zero a tutti i costi. Comunque sono d'accordo con la visione di chi fa osservare che Telecom dovrebbe essere suddivisa in due branche, una servizi e l'altra rete. A proposito, a quel che mi risulta, se volete attivare un numero di telefono, occorre prima rimanere 365 giorni con l'ex monopolista, per poi passare alla concorrenza. Mi chiedo come mai! Non siamo nel libero mercato? E' vero che si può attivare una linea digitale senza pagare canone e senza avere linea telefonica non dati? Sarebbe bello un pochino di chiarezza in tale direzione.... si, perchè, se posso attivare una linea dati a costo canone pari a zero, non ha più senso pagare il canone "anzi farei disdetta" ed utilizzerei netphone di Tiscali o simili: già sperimentato verso numerazioni fastweb!

Ecco quindi la concorrenza vera, basata sull'informazione e non solo sulle notizie che leggiamo sulla stampa specializzata e non.

In tal senso, invito Pier Luigi a scovare queste notizie, lui è bravo nel farlo e sono sicuro che la questione del canone farà la felicità di molti lettori.
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Marcello
Ospite





MessaggioInviato: 20 Ago 2004 13:37    Oggetto: come dicevo... Rispondi citando

... gli italiani sono allergici alla concorrenza; quella poca che c'è serve a dimostrare ciò che appunto gli italiani pensano, e cioè che vince sempre il più forte e protetto. Gli stessi italiani, però, investono i risparmi di una vita in azioni di UNA SOLA azienda, sperando in guadagni a due cifre senza rischi e contravvenendo a tutti i principi basilari del risparmio familiare (diversificare SEMPRE e non illudersi di poter fare meglio del mercato). Tiscali era un buon affare qualche tempo fa, e ha fatto ricche un po' di persone. Oggi siamo alla resa dei conti e potrebbe essere una nuova Parmalat, annunciata nel disinteresse generale. in genere, chi è così sprovveduto da investire tutti i propri risparmi in un unico titolo è anche l'ultimo a sapere quali sono le leggi fondamentali dei mercati mobiliari e quindi non vende quando sarebbe il momento. Per sciogliere la matassa sarebbe opportuno avere la possibilità di chiedere per chi ha votato il nostro portiere alle recenti elezioni politiche... sicuramente per qualche paladino delle libera concorrenza... io tiro a indovinare...
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 20 Ago 2004 15:49    Oggetto: Mah! Rispondi citando

Continuo a non essere d'accordo sul paragone Parmalat-Tiscali, per le motivazioni già espresse a suo tempo.... Tiscali ha solo contratto un debito, Parmalat ha fatto carte false, il paragone davvero non regge.

Non discuto sul fatto che Tiscali dovrà far fronte al suo indebitamento "e lo ha fatto in questi giorni vendendo la divisione Austriaca per 12mln di euro", ma chiedo di essere coerenti nel fare paragoni.

Telecom è indebitata anche Lei... come mai nessuno
solleva alcunchè di dubbio? Il motivo è semplice,
la si vede come entità dello stato! Bene, ci sono altre entità statali "sul serio" in crisi... vedi Alitalia, lei si che ha un debito da panico, ma è messa molto più male di Tiscali.
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 20 Ago 2004 19:38    Oggetto: Disimpegno Tiscali Rispondi citando

Coerentemente a quanto previsto dalla nuova linea operativa, l'indebitamento societario continuerà ad essere ridotto come previsto.

E' stato siglato un accordo per la cessione della controllata SudAfricana "ricavi per 40mln di euro" più potenziali altri "5mln di euro" per il settore della telefonia mobile.

Totale 45milioni, che sommati agli altri 12mln della ex controllata austriaca "che ha già modificato il logo nel sito ex Tiscali", si arriva
e 57milioni di euro.

Questo vuol dire che sulla carta, in pochi giorni,
l'indebitamento della società è stato ridotto di oltre il 20%.... ma poichè il titolo, come detto più volte "è oggetto di fortissime speculazioni non tecniche" non sono convinto che in borsa possa
avere un balzo altrettanto marcato.
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elleby
Ospite





MessaggioInviato: 23 Ago 2004 17:10    Oggetto: Tengo il conto Rispondi citando

Con molta probabilità la controllata norvegese verrà venduta a 6 milioni di euro: 57+6=63 mln.

63/250=25% del totale disimpegni previsti.
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Davide
Ospite





MessaggioInviato: 27 Ago 2004 23:35    Oggetto: Mah....... Rispondi citando

Bruno Lai non vi sembra troppo animoso nel difendere Tiscali????
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 28 Ago 2004 10:20    Oggetto: Forse c'è più animosità nell'attaccar Rispondi citando

O in generale, nel non rendersi conto che c'è chi continua a speculare oltremodo sul titolo.

Penso che Bruno Lai difenda Tiscali "nel senso lato del termine", come un qualunque abitante di Maranello sia portato a difendere la Ferrari "nel senso lato del termine", come una persona qualunque di Catania, sia tendenzialmente portata a difendere la STMicroelecronics "nel senso lato del termine".

La mia non vuole essere un'azione animata e non ho azioni Tiscali nel cassetto, ne bonus premio da ritirare alla cassa, nè, nei miei interventi ho mai osato tirare fango su altre aziende. I dati e i fatti sono tutti a disposizione: non solo sulla stampa specializzata, ma anche online e offline.

Ciò che mi indispone è la facilità con cui si fanno paragoni che non reggono, capaci di far danno non alla sola Tiscali, ma a tutto il comparto. Si paragonano pere con pere e mele con mele... le mele sono diverse dai meloni come Tiscali è diversa da Parmalat.... purtroppo c'è chi ancora non ha compreso la differenza tra legale e illegale! Ovvio poi che faccio una distinzione e che porto fuori da tutta la vicenda i lavoratori, gli imprenditori ed i fornitori, ignari di tutte le manovre e manovrine di certe persone prive di ritegno.

Inoltre, chi investe, è bene che capisca che in Italia non esiste il libero mercato, così come non esiste in nessuna parte del mondo. Trattasi di UTOPIA! Piuttosto, ci sono ancora grossi blocchi di inerzia post monopolio, che non giovano di certo alla concorrenza e che rischiano di generare un prolungato stato di Posizione Dominante di fatto!

Il fato vuole che io, non solo abbia voglia di riequilibrare alcune stonature sulla vicenda Tiscali, troppo spesso fatta di patos, piuttosto che di dati veri; ma che mi esprima anche a favore di NoiCom "esempio di concorrenza" che si trova in difficoltà, forse anche perchè la posizione dominante esiste eccome.

Tuttavia, poichè i nostri sono giudizi superficiali, urgerebbe un'idagine in merito, che non sia altrettanto "emotivamente di parte" come quella che ho sentito negli ultimi tempi.... insomma, il garante ha parlato di segni di liberalizzazione.... io dico: lenta e poco incline al pluralismo, ovvero inutile alla concorrenza.

Per risolvere il tutto basterebbe l'attivazione dell'ultimo miglio wireless, ma ciò non accade e non so per quale motivo. A questo punto, direi che sarebbe il caso di dire che a partire dal 2005 e per 3/5 anni, un solo operatore non potrà disporre di oltre il 50% delle connessioni X-DSL, linee fisse e simili. Se già li possiede "è logico che non le verranno portate via", le tiene fino a quando non è il cliente a decidere di cambiare. Tuttavia, se ne hai il 60% e il 10% migra, quel 10% non potrà più tornare da te "prima del 2010", ammenochè tu non paghi un canone fisso all'azienda che li ha in gestione...

Comunque la cosa mi pare più utopica che mai... al contrario, ciò che può essere portata avanti è un'operazione di vera e propria PORTABILITA' del numero dal gestore A a quello B e viceversa. Se la cosa è fattibile per la telefonia mobile, credo che possa valere anche per quella fissa.

Il tempo di contratto per singolo operatore, su linea xdsl, dovrebbe essere ridotto da 12 a 4 mesi, di modo che possa essere attivata la portabilità della banda larga tra operatori, con una penalità pari a massimo 2 mensilità per chi recede prima dei 12 mesi, salvo disdetta per motivazioni più che valide "tipo servizio non consone agli standard di qualità promessi".

Insomma, liberalizzazione prima di tutto, nel desiderio di evitare posizioni dominanti de facto, come si direbbe.... e mi auguro che NoiCom possa continuare a lavorare "perchè lo merita", perchè noi meritiamo di poter scegliere.

Continuo a dire che Internet in Italia e Video-Online, che Internet Free in Italia è Tiscali: ovvero la CONCORRENZA!
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Bruno LAI
Ospite





MessaggioInviato: 28 Ago 2004 10:24    Oggetto: Forse c'è più animosità nell'attaccar Rispondi

O in generale, nel non rendersi conto che c'è chi continua a speculare oltremodo sul titolo.

Penso che Bruno Lai difenda Tiscali "nel senso lato del termine", come un qualunque abitante di Maranello sia portato a difendere la Ferrari "nel senso lato del termine", come una persona qualunque di Catania, sia tendenzialmente portata a difendere la STMicroelecronics "nel senso lato del termine".

La mia non vuole essere un'azione animata e non ho azioni Tiscali nel cassetto, ne bonus premio da ritirare alla cassa, nè, nei miei interventi ho mai osato tirare fango su altre aziende. I dati e i fatti sono tutti a disposizione: non solo sulla stampa specializzata, ma anche online e offline.

Ciò che mi indispone è la facilità con cui si fanno paragoni che non reggono, capaci di far danno non alla sola Tiscali, ma a tutto il comparto. Si paragonano pere con pere e mele con mele... le mele sono diverse dai meloni come Tiscali è diversa da Parmalat.... purtroppo c'è chi ancora non ha compreso la differenza tra legale e illegale! Ovvio poi che faccio una distinzione e che porto fuori da tutta la vicenda i lavoratori, gli imprenditori ed i fornitori, ignari di tutte le manovre e manovrine di certe persone prive di ritegno.

Inoltre, chi investe, è bene che capisca che in Italia non esiste il libero mercato, così come non esiste in nessuna parte del mondo. Trattasi di UTOPIA! Piuttosto, ci sono ancora grossi blocchi di inerzia post monopolio, che non giovano di certo alla concorrenza e che rischiano di generare un prolungato stato di Posizione Dominante di fatto!

Il fato vuole che io, non solo abbia voglia di riequilibrare alcune stonature sulla vicenda Tiscali, troppo spesso fatta di patos, piuttosto che di dati veri; ma che mi esprima anche a favore di NoiCom "esempio di concorrenza" che si trova in difficoltà, forse anche perchè la posizione dominante esiste eccome.

Tuttavia, poichè i nostri sono giudizi superficiali, urgerebbe un'idagine in merito, che non sia altrettanto "emotivamente di parte" come quella che ho sentito negli ultimi tempi.... insomma, il garante ha parlato di segni di liberalizzazione.... io dico: lenta e poco incline al pluralismo, ovvero inutile alla concorrenza.

Per risolvere il tutto basterebbe l'attivazione dell'ultimo miglio wireless, ma ciò non accade e non so per quale motivo. A questo punto, direi che sarebbe il caso di dire che a partire dal 2005 e per 3/5 anni, un solo operatore non potrà disporre di oltre il 50% delle connessioni X-DSL, linee fisse e simili. Se già li possiede "è logico che non le verranno portate via", le tiene fino a quando non è il cliente a decidere di cambiare. Tuttavia, se ne hai il 60% e il 10% migra, quel 10% non potrà più tornare da te "prima del 2010", ammenochè tu non paghi un canone fisso all'azienda che li ha in gestione...

Comunque la cosa mi pare più utopica che mai... al contrario, ciò che può essere portata avanti è un'operazione di vera e propria PORTABILITA' del numero dal gestore A a quello B e viceversa. Se la cosa è fattibile per la telefonia mobile, credo che possa valere anche per quella fissa.

Il tempo di contratto per singolo operatore, su linea xdsl, dovrebbe essere ridotto da 12 a 4 mesi, di modo che possa essere attivata la portabilità della banda larga tra operatori, con una penalità pari a massimo 2 mensilità per chi recede prima dei 12 mesi, salvo disdetta per motivazioni più che valide "tipo servizio non consone agli standard di qualità promessi".

Insomma, liberalizzazione prima di tutto, nel desiderio di evitare posizioni dominanti de facto, come si direbbe.... e mi auguro che NoiCom possa continuare a lavorare "perchè lo merita", perchè noi meritiamo di poter scegliere.

Continuo a dire che Internet in Italia e Video-Online, che Internet Free in Italia è Tiscali: ovvero la CONCORRENZA!
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