Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo Palladium e soci, nuovo pelo stesso vizio
Ennesimo cambio di nome per l'iniziativa controversa di creare un computer "fidato". Ma fidato per chi?

[Ospite]

Non sono preoccupato più di tanto: le tecnologie vincenti (quelle che vendono) le decidono gli utenti e non le multinazionali. Se un determinato sistema non piace agli utenti c'è ben poco da fare, è destinato all'insuccesso. Di esempi ce ne sono stati parecchi. Per quanto se ne dica, anche il peggiore degli "utonti" si rende conto di cosa vuole e di che cosa non vuole.

[Dario Rossi]

Ricordate il DAT? Permetteva registrazioni audio impeccabili... ma aveva un sistema di protezione che impediva di riversare i CD.
Risultato? Ne hanno venduti tre. Poi basta. E' morto.
Gli audiofili hanno vinto.
Chi ha orecchie per intendere...

[pippolo]

e' sempre in agguato, di riffa o di raffa pretende sempre di venderci quello che vuole. Stiamo con gli occhi aperti e le orecchie drizzate ..., oramai per colpa degli utonti potremmo trovarci a non poter usare il nostro beneamato pinguino

[Ospite]

Mi sembra che sia la solita trovata per distogliere noi, poveri "utonti" dalla realtà delle cose.Della "serie"...Chi ci capisce è bravo.
by frenk

[Ospite]

Questo tipo di iniziative, secondo me, apriranno le porte a nuove aziende che costruiranno computer non blindati.

[Ospite]

secondo me finirà come molte console in vendita oggi sul quale vige un sistema anticopia, si applica un chippino e tanti saluti alla protezione.
Comunque non posso lamentarmi dei miei attuali pc e quindi non li cambierò per passare a una tecnologia che mi impone qualcosa. Consiglio anche a tutti i lettori di comprare un pc nuovo o di fare gli ultimi aggiornamenti hardware prima che sia troppo tardi.

[Ospite]

Viene usato in ambito professionale e non per copiare i CD

[Ospite]

palladium è già iniziata.
Infatti quanti ute(o)nti che coomprano il PC sanno che non esiste solo Windows?
Quell'accrocchio vende soprattutto perchè è consegnati (e pagato) assieme al pc

[Paolo]

Tutto questo fumo per dirci che hanno fatto un sistema (HW) che permette di sapere se un programma à stato alterato o meno???

Eppure esistono soluzioni (le cui chiavi sono in mano agli utenti) che permettono di gestire cio' con la massima semplicità.

Una (per Linux) è stata presentata a Infosecurity l'anno scorso da un gruppo di studio dell'Uni di Napoli (mi pare)!

Saluti cordiali a a tutti.

[Ospite]

comunque penso che i ritardi di longhorn sia dovuti pi+ alla paura di immettere sul mercato un sistema che 99% verrà rifiutato dagli utenti che non dai problemi tecnici.

[Ospite]

Io penso che sia solo un'utopia pensare che sia l'utente a decidere cosa venderà e cosa non venderà. Il mercato lo decidono le multinazionali e in questo caso una associazione di nomi così potenti non potrà che trionfare sull'utente. Sono pessimista.
Stiamo tutti con gli occhi aperti.
PS: Concordo con il commento #10

[Ame]

Secondo me fra qualche anno (forse anke di meno.. speriamo di no...) dovremo stare molto attenti all' hardware che compriamo, anche se sono sicuro che questo progetto avrà successo perchè sicuramente uno che compra per la prima volta un pc è in grado di valutare queste cose fino ad un certo punto... e di persone che comprano un pc x la prima volta ce nè tante....

[Ospite]

.......ci stanno tutti i produttori. Tutti.

Poi fate vobis.

[AleNeo]

Zio Bill è uno spione!
Le multinazionali hanno un potere superiore agli stati nazionali, veramente pensate che non possono decidere cosa imporre sul mercato?
Basta guardare cos'hanno fatto a Netscape.
Se una corporation decide di imporre un prodotto lo fa, punto e basta.
Gli altri prodotti (anche se migliori) restano un settore di nicchia.

[Abulafio]

Dall'articolo :

"l'utente può "autocertificarsi" presso il proprio computer e dirgli "questo è un programma (o un intero sistema operativo) di cui mi fido" e il computer col chip "affidabile" ne crea una sorta di "impronta digitale", che viene verificata ad ogni esecuzione. I vantaggi in termini di sicurezza sono evidenti: per esempio, se un virus o un intruso altera il programma o il sistema operativo, l'hardware se ne accorge e lo blocca, tutto qui. Addio spyware e altre schifezze..."

Ma certamente l'utente userà un software per
fare ciò, che quindi potrà essere "scorporato" alla stregua di altri programmi... e una volta capito il trucco, voilà! nuova generazione di virus e spyware...

Insomma, fatico proprio a vedere lati positivi in queste manovre limitanti e comunque troppo drastiche da prendere in considerazione...

Complimenti per l'articolo,

Bruno

[Ospite]

uffa

[Paolo Attivissimo]

>Ma certamente l'utente userà un software per
fare ciò, che quindi potrà essere "scorporato" alla stregua di altri programmi... e una volta capito il trucco, voilà! nuova generazione di virus e spyware...

no, da questo punto il TCPA e' effettivamente un notevole bonus per la sicurezza. Siccome c'e' di mezzo un componente hardware (non alterabile), la certificazione puo' essere garantita molto piu' che in un sistema esclusivamente basato sul software. Ovviamente ci sono sempre i trucchetti psicologici (social engineering) per convincere l'utente a "certificare" anche lo spyware. Pero' perlomeno diventa pressoche' obbligatorio l'intervento dell'utente per autorizzare un programma.

Ciao da Paolo.

[Elio]

Sembra che qualcosa i questo senso si stia gia muovendo...visto che da un po di tempo il mio collegamento internet con SuSe è rallentato notevolmente,mentre prima era il contrario con XP.Magari è solo una mia impressione!

[Ospite]

Palladium prima o poi viene craccato !