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.un lettore. Ospite
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Inviato: 14 Ott 2005 13:56 Oggetto: Primarie unione: privacy (quasi) in regola |
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Per le primarie dell'Unione il responsabile per il trattamento dei dati personali e' Marco Fredda, Piazza Santissimi Apostoli, 55, Roma 00187. Gli ho parlato poco fa e mi ha rassicurato su un falso allarme dovuto a una formulazione impropria, una svista, del regolamento elettorale presente sul sito ufficiale unioneweb.it
La notizia e' che i dati saranno trattati col massimo riservo, come e' giusto che sia, e che e' possibile richiedere cancellazione del proprio nominativo attraverso una semplice richiesta scritta come prevede la legge. Meno male.
Per chi fosse interessato, ecco la cronistoria di questo dubbio. Sul sito web si legge, cito testualmente, che ogni elettore per votare deve "dare l'assenso in base all?art.10 della Legge 675/96 per l'utilizzo dei dati forniti per fini connessi all'espletamento del voto nella Primaria 2005". Fin qui tutto bene. Inoltre tra gli Uffici trovo che c'e' un Collegio dei
Garanti che ha come presidente nientepopodimeno che Stefano Rodota'. Ma l'Articolo 7 comma 2 del regolamento elettorale recita: Citazione: | "[...] E? necessario, inoltre, che gli elettori diano un espresso assenso
affinche' il proprio nominativo sia inserito nell'elenco dei partecipanti
alla votazione e che l'elenco stesso sia reso consultabile da parte di
chiunque vi abbia interesse." |
Orrore! Elenco consultabile da chiunque vi abbia interesse? Gia' immaginavo aziende, curiosi, giornalisti e quant'altro tuffati nel gossip politico!
Addio voto segreto! Tutti a sapere chi vota per l'Unione e, di conseguenza, chi vota per Silvio! Con un margine d'errore (dato da essenteisti e "infiltrati"), certo, ma ... un incubo per la privacy. Cerco il recapito e il nominativo del responsabile, ma non e' indicato.
Chiamo il numero verde dell'Unione. Solita barriera del call center. "Legge sei sette cosa?!? Richiami domani, ci saranno i responsabili a cui chiedere". Chiamo (100 tentativi, perche' il numero verde e' sempre occupato a pochi giorni dalle elezioni) e il responsabile casca dalle nuvole e mi da' i numeri del coordinamento provinciale della mia citta'. Tentativo inutile come mi aspettavo, se non sanno nulla a livello nazionale figuriamoci a livello provinciale dove, tra l'altro, la conversazione si attorciglia sull'incredibile (una dei DS mi fa: "ma lo sa che in America ci sono le liste pubbliche? E' giusto che la gente sappia che lei ha votato per l'Unione, si assuma le sue responsabilita' come faccio io"). Mi sento sempre piu' alieno ...
Non mi scoraggio, chiamo Rifondazione, sede centrale, mi passano un responsabile che capisce l'argomento e non mi maltratta. E' il primo, finalmente. Ma non ha con se' il materiale, mi dice di chiamare l'Unione, non il numero verde ma quello nazionale (06 69190381). Solo 50 tentativi prima di prendere la linea, il centralino finalmente mi passa il responsabile. Ero commosso: stavo parlando non ad uno qualunque, ma al responsabile per il trattamento dei dati personali. Una figura mistica, di cui tanti coordinatori locali avevano negato l'esistenza e l'utilita'. "Ma e' proprio lei?", gli chiedo. Una persona cordiale che mi tranquillizza. "Non so chi abbia scritto l'articolo 7 ma le garantisco che i dati sono trattati col massimo riserbo" e mi conferma che il loro utilizzo e' riservato solo ad evitare che un elettore voti piu' volte o faccia il furbo. Mi conferma la procedura per la cancellazione e l'impossibilita' di accedere ai dati da parte dei terzi. Tratta la privacy come un diritto e non come un ostacolo o una cosa inutile. Ale'.
(lettera firmata) |
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emilio.roda Dio maturo


Registrato: 03/05/05 10:49 Messaggi: 3028
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Inviato: 14 Ott 2005 14:44 Oggetto: |
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Rispettando la richiesta di anonimato del lettore, pubblichiamo la sua lettera. |
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anyfile Semidio

Registrato: 27/08/05 17:20 Messaggi: 433
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Inviato: 14 Ott 2005 22:05 Oggetto: |
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Ma e' mai possibile che i politici quando gli viene sottoposto un problema anziche' risolverlo tentano sempre di farti credere che stai sbagliando tu e che non che il problema non esiste?
E questo avviene indipendentemente da che parte sta il politico. Deve essere una caratteristica professionale. Come quella dei bancari .... |
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