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I preti giudicano la videocamera in chiesa
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 10 Nov 2005 00:28    Oggetto: I preti giudicano la videocamera in chiesa Rispondi citando

Commenti all'articolo I preti giudicano la videocamera in chiesa
Installare una videocamera in chiesa è opportuno e lecito? Alcuni sacerdoti e teologi dicono la loro.
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{Antonio}
Ospite





MessaggioInviato: 10 Nov 2005 08:54    Oggetto: Sono d'accordo ma ... Rispondi citando

Gentile Tolli, bell'articolo e ben documentato. Però la frase "le donne non possono, per ora, fare i preti" indica una tua illusoria speranza. Come da dottrina tradizionale della Chiesa, vedi documenti del pontificato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI quando era prefetto della Congrazione per la dottrina della fede, i sarcedoti cattolici sono stati, sono e saranno sempre e solo maschi.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 10 Nov 2005 09:01    Oggetto: (le donne non possono, per ora, fare i preti) Rispondi citando

per ora?
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 10 Nov 2005 10:06    Oggetto: ma che è questo.. Rispondi citando

...il forum di Famiglia cristiana?
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Nov 2005 10:41    Oggetto: le telecamere vanno sempre bene, con accorgimenti Rispondi citando

Premetto: quando ho letto il PRECEDENTE articolo sulla telecamera in Chiesa, dove veniva scritto "per la prima volta telecamere installate in una Chiesa", ho capito che Todardo non è granché praticante... né forse frequenta Chiese a fini turistici, dove ci sono quadri, affreschi, gioielli ecc. Infatti sono anni che in Chiesa ci sono telecamere di sorveglianza, compreso nei piccoli paesi come il mio.
Detto questo, la questione in generale, rispetto ad OGNI tipo di telecamera è questo. Nessuno che non compia atti illeciti ha da temere dalla presenza di videocamere. Anzi, magari a volte ci fossero state: ad esempio in occasione del G8 di Genova, quando gli studenti sono stati (probabilmente) malmenati dalla Polizia nella scuola. Se qualche videofonino avesse potuto riprendere.. E guardate che io sono tutt'altro che di sinistra.. ad es. Giuliani, con tutto il rispetto per uno che ci ha lasciato la pelle, è tutt'altro che un eroe, come in maniera (vergognosa) vuole farci credere ad ogni costo chi si sa. Io sono un democratico e per la verità, qualunque essa sia.
Detto questo, il problema privacy esiste. Da questo punto di vista la telecamera web che riprende in diretta una Chiesa è un problema reale. Diciamo che come minimo dovrebbe essere ben pubblicizzata, in maniera che chi frequenta la Chiesa ne sia assolutamente a conoscenza.
Invece, per le telecamere di sorveglianza, ben vengano! il problema è un altro, tecnico, e cioè: le immagini NON devono essere accessibili a chiunque a posteriori. Devono essere registrate al'interno di attrezzi (mobili, cassaforti) a cui possano accedere solo organi giudiziari. Quindi: le immagini, archiviate per periodi limitati (qualche giorno, una settimana) verrebbero analizzate solamente qualora si verificasse un fatto che lo richiedesse. Quindi: dopo un furto, un'aggressione ecc. Non quindi liberamente visualizzabili dal prete o da altri.
Del resto, questo è cioè che ha permesso a Firenze l'identificazione del "bischero" che attaccandosi al Biancone di piazza della Signoria gli ha staccato la mano.
Ecco, di fronte a questa modalità d'uso, a quale persona onesta può dare fastidio una telecamera? Nel mio paese ogni mattina qualche vaso del Corso è spaccato nella notte dai vandali. Magari poterli identificare! Certamente non beccheranno mai il sottoscritto, visto che io i vasi non li spacco.
Saluti Osfx
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 19 Nov 2005 16:13    Oggetto: non concordo col "pio" Don Vatti... Rispondi

Sono ancora Osfx, per commentare un'altra parte dell'articolo. Premetto: non sono prete, non ho una qualche "autorità" per argomentare: non sono un teologo insomma! Solo un modesto cattolico. Tuttavia, col vostro permesso, mi permetterò lo stesso annotare riguardo a questa parte dell'articolo:

"Don Vatti prosegue: "Penso che Dio intervenga nel momento migliore con mezzi svariati nella mia vita per condurmi secondo verità. Prevenire i furti è un grosso problema, io l'ho risolto con l'assoluta fiducia nel Signore: quando ero vicario parrocchiale a Roma ero tanto fiducioso che la Madonna mi proteggeva che lasciavo tutto in bella vista in camera mia. Entrarono i ladri diverse volte in casa (era facilmente apribile la finestra di cucina) hanno sempre portato via di tutto dalle stanze dei miei confratelli, da me al massimo un orologio; una volta addirittura hanno messo a soqquadro tutta la stanza, ma ho ritrovato i 400 euro che erano sulla mensola del telefono. Dica al suo parroco di pregare e avere fiducia. Io ho sempre lasciato la mia autovettura aperta con le chiavi dentro e lo stereo acceso (ho una Lancia Y multijet regalatami da mio babbo prima di morire, quindi una signora macchina) eppure non mi ha mai fatto nulla..."

Dietro questa argomentazione sta un concetto che mi lascia molto perplesso. Dirò che mi pare strano che il prete si sia espresso proprio in questo modo, forse c'è un equivoco oppure manca una parte del contesto.
Comunque: prendendolo per buono, allora spiego dove sta il problema. Il prete in sostanza dice: io sono buono, credente, pio, mi affido a Dio/Madonna e quindi non mi accade nulla di male. Quindi Dio è un antifurto, magari un antidolorifico, pure un salvavita? ecc... Mi pare un concetto molto pericoloso, se non altro perché la realtà dimostra diversamente e non è il caso che un credente si faccia questo tipo di aspettative, perché poi ne rimarrebbe deluso.
Mi spiego. Nel Vangelo a proposito di un disabile a Gesù viene chiesto "chi ha peccato, lui o i suoi genitori"? Per fortuna Gesù risponde né lui né i suoi genitori, scardinando quella che era una credenza radicata nel mondo dell'epoca (ma non solo), cioè che il male, anche fisico, le difficoltà nella vita, "la sfortuna" fossero frutto del peccato.
In realtà non è affatto così. La fede è più un saper accogliere le (inevitabili) difficoltà della vita avendo una visione che va oltre, piuttosto che un modo per pararsi dai problemi... La maggior parte delle persone che la Chiesa ci indica come esempi, cioè i Santi, hanno fatto... una brutta fine! Allora dovremmo desumerne che erano cattivi credenti?...
Nella Scrittura quando si legge "beato colui che crede nel Signore, non gli capiterà alcun male", non è il caso di fare una interpretazione letterale del testo: rimarremmo parecchio delusi. La cosa va letta (ovviamente) nel senso che colui che crede, anche nel dolore e nella sofferenza non cede alla diperazione, perché ha il senso di questi travagli.
Il Salve Regina descrive la vita come "questa valle di lacrime".
Dunque nessuna equazione: sono pio, dunque non verranno a rubarmi in casa... Spero di essermi spiegato. Un cordiale saluto.

ps - pazienza per il tizio che gli sembrerà ancora di essere su Famiglia Cristiana... o magari, viste le mie dotte disquisizioni... su Jesus!
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