Olimpo Informatico

[ulisse]

Prendo spunto da un intervento appena letto in cui si sostiene la necessità di rispettare le leggi:

[juzo kun]

C'è da chiedersi nell'entropia generale dei rapporti umani le azioni del singolo quanto vanno a vantaggio o svantaggio. Rubi a un ricco, fai contento dieci poveri: non è onesto, ma lo trovo giusto perché magari mi frega più dei poveri che del ricco. Il ricco sono io? M'incacchio. Ma è solo un altro punto di vista, nonostante legge degli uomini dia ragione al ricco. Ma se il ricco è diventato tale con mezzi disonesti? L'onesto è Robin Hood. Ho sempre creduto che due torti non facciano una ragione, ma anche che la verità non è una sola e purtroppo neanche l'applicazione della legge. La mia risposta? Che l'onestà è come la bellezza: sta nell'occhio di chi la vede. E nelle speranze di chi ne subisce la mancanza.

Ma forse sto anche scrivendo un mucchio di bischerate senza senso, devono essere state le tre virgola cinque ore di sonno di stanotte.

Cià
JK

[CX500]

Non so la definizione di onestà, ma so che:

[rebelia]

[Gipi']

.
Io vedo due aspetti:

il primo e' l'onesta' individuale. Ognuno di noi ha un profilo di regole che vengono dai valori acquisiti e dal proprio contesto di vita: genitori, ambiente, scuola amici ecc. Se uno e' onesto con se stesso molto probabilmente lo sara' anche con il contesto con il quale si relaziona

il secondo, comunque non completamente slegato dal primo, e' la capacita' di rispettare TUTTE le regole imposte. Per mio carattere, sono del tipo che se c'e' una regola, piaccia o no, deve andare rispettata. Putroppo pero' la vita, (46 anni e' gia' qualcosa), insegna che esistono le eccezioni ed i compromessi. Quindi ritengo che i dubbi, tipo quello esposto da Reb, siano leciti.

Ne renderemo conto alla nostra coscienza.

Mi rendo conto che sono un po' ingarbugliato come esposizione, come sempre, ma ho poco tempo

.

[ulisse]

[GrayWolf]

@Ulisse
eccoti accontentato: "sono filato" a rispondere.

Robin Hood era disonesto ? si, se si guarda la cosa dalla parte degli arroganti baroni.
Era onesto? si, se si guarda la cosa da chi riceveva i frutti delle sue "espropriazioni".

Domanda sibillina che comunque scatena una diatriba senza fine.
come dice Gipi' gli aspetti sono due: quello individuale e quello sociale.
Occorrerebbe essere padroni della Verità Assoluta
(cosa che tranne qualche eccezione, non è materia propria degli umani).
Nessuno di noi ha nalla schiena il buchetto per la chiave con la quale caricarci alla mattina
per svolgere diligentemente il "nostro lavoro" di vivere.

Onestà secondo me, è un termine così astratto che può assumere qualsiasi connotazione.

Ho sentito una frase: "rubare ai ladri non è reato"
e io dico: "bravo, mettiti al loro livello!!"

Ecco, secondo me, il succo di tutto è proprio qui,
non mi approprio delle cose che sono di altri quindi non sono un ladro,
Sono onesto ? Certo !!
Contemporaneamente, aiuto gli amici che hanno bisogno, dando loro del mio,
poi picchio mia moglie (non ho moglie, è un esempio)
se si compra quello che che le piace perchè penso che abbia buttato dei soldi.
Sono onesto?

Lo sforzo del legislatore è quello di impostare delle regole
perchè tutti abbiano un trattamento equo,
non esiste una legge che possa contemplare tutte le situazioni.
Sia governante che governati sono umani e quindi imperfetti.

Se dovessi dare una definizione di onestà direi che consiste nell'accettare
la propria imperfezione cercando in ogni modo, di far si che diminuisca il più possibile.

edit: come al solito, sono così lento a scrivere che , nel frattempo si sono aggiunti altri posts.

[Gipi']

[Emmett Brown]

Secondo me essere onesti è non avere cattive intenzioni.