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* L'angolo della poesia...
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madvero
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Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.

MessaggioInviato: 07 Feb 2006 00:50    Oggetto: * L'angolo della poesia... Rispondi citando

anni ed anni fa avevo perso molto tempo per cercare una poesia: non conoscevo ancora internet (che probabilmente era ancora appannaggio di pochi eletti) e ricordando solo alcune strofe non ero riuscita a venirne a capo.
mi sono tornate in mente stasera... eadesso basta scrivere due parole su google per trovare il mondo intero !!!
ecco la poesia in questione (se vi fa schifo, amen):

Breus

Viveva con sua madre in Cornovaglia:
un dì trasecolò nella boscaglia.
Nella boscaglia un dì, tra cerro e cerro
vide passare un uomo tutto ferro.
Morvàn pensò che fosse San Michele:
s'inginocchiò: "Signore San Michele,
non mi far male, per l'amor di Dio!".
"Né mal fo io, né San Michel son io.
No: San Michele non poss'io chiamarmi:
cavalier, si: son cavaliere d'armi".
"Un Cavaliere? Ma che cosa è mai
guardami o figlio e che cos'è saprai"
"Che è codesto lungo legno greve?"
"La lancia: ha sete, e dove giunge, beve".
"Che è codesta di cui tu sei cinto?".
"Spada, se hai vinto; croce se sei vinto".
"Di che vesti? La veste è pesa e dura".
"E' ferro. Figlio, questa è l'armatura".
"E tu nascesti già così coperto?".
Rise e rispose il cavalier:; "No, certo".
"E chi la pose, dunque, indosso a te?".
"Chi può". "Chi può?". "Ma, caro figlio, il re!".

Il fanciullo tornò dalla sua mamma,
e le saltò sulle ginocchia: "Mamma,
mammina (cinguettò), tu non lo sai!
ho visto quello che non vidi mai!
un uomo bello più del San Michele
ch'è in chiesa, tra il chiaror delle candele!".
"Non c'è uomo più bello , figlio mio,
più bello, no, d'un angelo di Dio".
"Ma sì, ce n'è, mammina, se permetti,
ce n'è mammina, cavalier son detti.
E io, mammina, voglio andar con loro,
e aver veste di ferro e sproni d'oro".
La madre a terra cadde come morta,
che già Morvan usciva dalla porta;
Morvan usciva e le volgea le spalle,
ed entrò difilato nelle stalle;
nelle stalle trovò sol un ronzino:
lo sciolse, vi montò sopra: in cammino.
Egli partì, nè salutò persona
eccolo fuori, ecco che batte e sprona:
eccolo già lontano dal castello,
dietro quell'uomo, ch'era così bello.

Dopo dieci anni, dieci tutti interi,
Breus, il cavalier de cavalieri,
sostò pensoso avanti a quel castello.
Era fradicio e rotto il ponticello.
Entrò pensoso nella corte antica:
c'era tant'erba, c'era tanta ortica.
Il rovo vi crescea come una siepe,
e la muraglia piena era di crepe.
L'edera aveva la muraglia invasa:
l'erba copria la soglia della casa.
E l'uscio era imporrito e tristo a mo'
di tomba. Egli picchiò, picchiò, picchiò..
Ecco alfine una donna, ecco una donna
antica e cieca, che gli aprì. "Voi, nonna,
mi potete albergar per questa notte?".
"Albergar vi si può per questa notte,
albergar vi si può di tutto cuore,
ma l'albergo non è forse il migliore.
Ché questa casa è tutta in abbandono
da che il figlio partì, dieci anni or sono".
Era discesa una donzella in tanto,
che appena lo guardò, ruppe in pianto.

"Perché piangete, buona damigella?
perché piangete, cara damigella?".
"Io voglio dirvi, sire cavaliere,
io voglio dirvi, che mi fa dolere.
E' un mio fratello che dieci anni fa
(ora sarebbe della vostra età),
ci abbandonò per farsi cavaliere.
Io piango appena vedo un cavaliere.
Se vedo un cavalier presso il castello,
piango pensando al mio dolce fratello".
"Non avete la madre, o damigella?
non un altro fratello? una sorella?".
"Nessuno... almeno ch'io li veda in viso:
son, fratelli e sorelle, in paradiso.
La mia madre morì dal dispiacere
quand'e' partì per farsi cavaliere.
Ecco il suo letto presso il limitare,
ecco il suo seggio presso il focolare.
La sua crocetta porto sopra me.
pel mio povero cuore altro non c'è".

Mise un singhiozzo il cavalier d'un tratto.
Ella il pallido alzò viso disfatto.
La damigella alzò con meraviglia
gli occhi che aveano il pianto sulle ciglia.
"Iddio la mamma ancora a voi l'ha presa
c'ora piangete, che m'avete intesa?".
"Ancora a me la mamma prese Iddio;
ma chi gli disse: Prendila! fui io".
"Voi? Ma chi siete? Qual'è il vostro nome?".
"Morvan il nome, Breus il soprannome.
O sorellina, io son pien di gloria:
ogni giorno ho contata una vittoria:
ma se potevo indovinar quel giorno,
che non l'avrei veduta al mio ritorno,
o sorellina, non sarei partito!
o sorellina, non sarei fuggito!
Oh! per vederla qui sul limitare,
per rivederla presso il focolare,
per abbracciare qui con te pur lei
le mie vittorie tutte le darei:
sarei felice, pur ch'a lei vicino,
di strigliar tuttavia quel mio ronzino!".
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 07 Feb 2006 02:07    Oggetto: Rispondi citando

qui un'interessante interpretazione della poesia
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madvero
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MessaggioInviato: 07 Feb 2006 02:28    Oggetto: Rispondi citando

grazie per la segnalazione, è fantastica, anche se lascia con l'amaro in bocca...

luigi grande ha scritto:
No, mi ripeto, non tornare mai più, Breus. Tu mi riporti l'infanzia ed essa non è più mia; poiché è murata, murata irrimediabilmente in una tomba.

io sono molto contenta di aver riletto la poesia, stasera, con lo stesso animo e lo stesso stupore di quando da bambina ascoltavo rapita i miei genitori declamarmela per farmi addormentare.
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Brujeria
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MessaggioInviato: 07 Feb 2006 16:36    Oggetto: anche io..anche io..! Rispondi citando

vedo con piacere che la simpatica mad apre sempre spunti interessanti..

dopo aver letto la "sua" poesia, se mi è permesso, ne incollo qua una anche io
non è mia, ma di un poeta di Rezzato (BS), che fu professore di un mio ex compagno di classe... Confuso (casino eh?!?)
non ha nulla a che vedere con la precedente, ma visto che questo sarebbe "l'angolo della poesia", quale miglior posto?
a me fa morire per alcune similitudini che utilizza l'autore...
buona lettura..


"Non sono qui per le solite cose
sono qui per te
l'ansia è nel sacco dello sporco
settembre è incantevole
se esci questa sera sarà la volta buona
Stamattina mi son svegliato
c'era il vecchio maleducato Dylan che urlava
rincorreva una poltrona a due gambe
o forse una turca
quasi fosse una fuoriserie Cadillac
E allora ho pensato
il tempo corre
due ciclamini nei denti il tre perfetto in tasca
cinque dita al campanello son qui per te
stasera può andar bene
La strada non l'ho vista
il simpatico Charlot mi ha invidiato
sono qui sulla tua soglia
è molto bello vedere casa tua
da fuori specialmente
se esci presto sono per te
Ormai sai chi sono come la penso
le mie fotografie e le lettere piene di contenuti incontenibili
le hai osservate col microscopio russo
se esci è la fine della teoria
Non sono qui per dirti come stai
lo so che non sei una carcassa di galeone spagnolo o portoghese
mi balla in corpo una frenesia cinese
esci stasera
o addento la maniglia d'ottone
Vedi come è universale mondiale il mio discorso
comprende tutto e lo esaurisce
resti tu
con le pappucce a naso in su
se becco quell'asino da cui le hai prese
gliele metto sulle orecchie finchè è sordo
Non sto qui da ore per le solite storie
il callo duole
domani di sicuro piove poi è domenica e suonan le campane
è meglio se mi affronti stasera
Rocki riderà dei nostri terribili rounds
ma sarà eccezionale
Non farmi parlar troppo
spreco le energie migliori
sono qui per te
non puoi resistere oltre
il mio sorriso lo respiri ormai come ossigeno
le mie mani le sfiori con la scusa che son calde
ti dico che sudo tutto
l'equatore è qui per te
Non perdere questo treno diretto
accelera i tempi
apri la porta
devi vedere che stile possiedo
sono qui come Adamo nell'Eden
la vecchia gobba del piano di sotto
mi ha già perdonato tredici volte
cosa aspetti
esci zuccherino mio
il tuo caffe è pronto."

DICHIARAZIONE D'AMORE IN BLUES - Giorgio Scroffi
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madvero
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MessaggioInviato: 07 Feb 2006 21:16    Oggetto: Rispondi citando

grazie, brujeria !!!
la tua poesia mi è piaciuta moltissimo.
tanto che, per ricambiare, mi sono di nuovo buttata sotto il letto ad impolverarmi per cercare un libro di hikmet (sarà in soffitta in qualche altro scatolone di libri: penso che prima o poi regalerò tutto il contenuto a chiunque decida di sgomberarmela !!!)
ovviamente, al quarto scatolone mi sono arresa, perciò cito un brano di quel che cercavo a memoria (ma non sono affidabile):

la terra è un pezzo di sapone:
scivola tra le mani.
ogni creatura ha casa in qualche posto
il lupo non ha casa in nessun posto
e quando la terra ti scivola tra le mani
diventi un lupo...

mancano dei pezzi, lo so.
anzi, chi me la ritrova per intero vince in premio uno scatolone impolverato
(contenuto ignoto: si va da perchè io credo in colui che ha fatto il mondo a cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, leggi dalle stelle alle stalle)...
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MessaggioInviato: 07 Feb 2006 23:37    Oggetto: Rispondi citando

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò? che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già?,
allora imparerai come si vola.



da quel meraviglioso libro..........Il gabbiano Jonathan Livingstone !!!!!!!


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MessaggioInviato: 08 Feb 2006 00:00    Oggetto: Rispondi citando

quel che voleva essere uno sfogo notturno di un'anima delirante comincia ad avere un serto seguito... e se facciamo cambiare il titolo del topic in "citazioni libere"?

trovato hikmet, la citazione di prima era giusta.
ne copio un'altra.

non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura
nella natura
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano al mare alla terra
ma soprattutto all'uomo.
ama la nuvola la macchina il libro
ma innanzitutto ama l'uomo.
senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell'animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell'uomo.
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MessaggioInviato: 08 Feb 2006 02:36    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
...sarà in soffitta in qualche altro scatolone di libri: penso che prima o poi regalerò tutto il contenuto a chiunque decida di sgomberarmela


Parliamone! Quanti libri negli scatoloni?
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MessaggioInviato: 08 Feb 2006 02:49    Oggetto: Rispondi citando

non lo so.
non so cosa ci sia negli scatoloni, in effetti... libri, quaderni, appunti...
ho regalato centinaia di libri, molti altri sono sotto il letto (in altri scatoloni) e altri ancora sopra i mobili (ancora scatoloni). ovvio che la libreria in sala si sta spaccando, ma come fai a liberarti di umberto eco, orwell, huxley, omero, kaplan, einstein etc?
diciamo che faccio bookcrossing vis a vis: gli amici passano e prelevano.
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MessaggioInviato: 09 Feb 2006 20:04    Oggetto: Rispondi citando

Visto che si cita liberamente...

Nubi.
S?addensano minacciose,
S?insinuano come dubbi nella mia mente.
Oscurano la vista.
Mi rendono cieco
E perdo di vista cose importanti.

Vento.
Sferza la mia pelle.
Il turbinio dei miei pensieri
In esso si confonde.
Mi gela l?anima
Che via d?uscita pare non esserci.
Ogni cosa per sempre perduta.

Piove.
Gocce cadono su di me,
Trasportate dal vento,
M?inebriano la mente.
Lacrime scorrono sul mio viso
E con esse si confondono.
Piango ed il cielo con me,
Unico compagno in questo momento.

Sole.
Improvviso, insperato
Ma a lungo desiderato.
M?illumina il viso,
Mi scalda il cuore.
La mente si libera,

Tutto m?è chiaro.
Come un fiore in primavera
L?anima mia rinasce.
Nuova vita scorre in me.
Ritrovo ciò che pareva perso.
Ciò che in realtà mai avevo perduto.
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MessaggioInviato: 10 Feb 2006 12:41    Oggetto: Rispondi citando

Brava Mad, bel topic

madvero ha scritto:
...
non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura
nella natura
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano al mare alla terra
ma soprattutto all'uomo.
ama la nuvola la macchina il libro
ma innanzitutto ama l'uomo.
senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell'animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell'uomo.

Bellissima questa, e secondo me e' la descrizione di uno dei naviganti di questo forum.
(E lui sa di chi sto parlando Wink )
.
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MessaggioInviato: 10 Feb 2006 13:02    Oggetto: Rispondi citando

oh, grazie !!!
secondo me sarebbe carino se quelli del forum, quando leggono qualcosa che li colpisce, la postassero qui (anche due o tre frasi di un romanzo, ad esempio)

chi sa che si sta parlando di lui è pregato di battere un colpo, perchè io sono una curiosona.
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solaria
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MessaggioInviato: 18 Gen 2007 19:24    Oggetto: Rispondi citando

Nazim Hikmet....uno dei miei poeti preferiti!
Le mie preferite sono queste:

"Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d?estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro"

e

"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l?ho ancora detto."


L'ultima modifica di solaria il 18 Gen 2007 19:31, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: 18 Gen 2007 19:26    Oggetto: Rispondi citando

Ma un'altra, sempre di Hikmet, che mi piace molto è questa:

"Amo in te
l?avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l?audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l?impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.

amo in te l?impossibile
ma non la disperazione."
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MessaggioInviato: 19 Gen 2007 13:05    Oggetto: Rispondi citando

a me d'amore più di tutte piace

Citazione:
ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi dio sia lodato son vivo.


e poi mi piaceva anche quella che diceva:
Citazione:
finito dirà un giorno madre natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa
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dasio78
Dio maturo
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MessaggioInviato: 20 Gen 2007 22:55    Oggetto: Rispondi citando

Bello questo topic!!!

Se posso, ne aggiungo una mia...

Lo sguardo e il volo
.

Lo sguardo a perdersi
in uno stormo d?ali insicuro
lungo lo scoglio frastagliato dell?orizzonte,
come alla ricerca, quasi un vano saziarsi,
di perdersi in quell?imperfetta bellezza,
di sfiorare i contorni di quei frammenti di vita,
che percorrono, distanti,
le tortuose esistenze che ricamano il mondo,
reso piccolo
da quel vetro sempre chiuso.

Quando il tempo si dilata,
seduto dietro a quella finestra,
la traiettoria di un pensiero,
l?impeto di uno strappo nel monotono rintocco del pendolo,
lo portano altrove e in nessun luogo,
disegnando strade inesistenti
e case dalle finestre aperte,
in cui intravedere,
lambire,
annusare,
quella vita che non può avere.

La fantasia diviene il suo vascello,
quelle gambe troppo deboli,
che non lo hanno mai portato nel mondo,
regalandogli quel diritto di esistere
che aveva solo letto, sfiorato, immaginato,
nella sua alcova di carta e inchiostro.
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sacrire
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MessaggioInviato: 04 Feb 2007 17:06    Oggetto: Rispondi citando

Troppo belle .... Embarassed tutte ....
Benny .... la poesia che hai scritto di chi è? ...

Io cito...

"Io sono qui per amarti, per stringerti fra le braccia, per proteggerti. Sono qui per imparare da te e ricevere in cambio il tuo amore. Sono qui perchè non c'è nessun altro luogo in cui vorrei essere."

Nicholas Sparks - Le parole che non ti ho detto
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dasio78
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MessaggioInviato: 04 Feb 2007 21:13    Oggetto: Rispondi citando

Ancora Hikmet...

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono così, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà un giorno, mia rosa, verrà un giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

Semplicemente splendida...
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dasio78
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MessaggioInviato: 04 Feb 2007 21:17    Oggetto: Rispondi citando

sacrire ha scritto:
Io cito...

"Io sono qui per amarti, per stringerti fra le braccia, per proteggerti. Sono qui per imparare da te e ricevere in cambio il tuo amore. Sono qui perchè non c'è nessun altro luogo in cui vorrei essere."


Bellissime...

Citazione:
Nicholas Sparks - Le parole che non ti ho detto


Sbaglio o è anche un film?
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MessaggioInviato: 04 Feb 2007 21:33    Oggetto: Rispondi

sacrire ha scritto:
Troppo belle .... Embarassed tutte ....
Benny .... la poesia che hai scritto di chi è? ...

Mia, di qualche anno fa... era un periodo particolare...
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