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Sviluppo di una superficie laterale
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Sofy
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MessaggioInviato: 23 Feb 2006 09:13    Oggetto: Sviluppo di una superficie laterale Rispondi citando

Ciao a tutti!

è la prima volta che scrivo su questo sito e ho un problema.. Sad

Devo disegnare lo sviluppo della superficie laterale di un tronco di cono con base ellittica..

Qualcuno mi sa dire come si fa?

Grazie mille!! Very Happy
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horus
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MessaggioInviato: 23 Feb 2006 09:22    Oggetto: Rispondi citando

Benvenuto, ho modificato il tuo titolo per renderlo più leggibile, scrivere solo aiutooooooo non invoglia certo alla lettura.

Per il tuo problema purtroppo non posso aiutarti in quanto non ricordo praticamente nulla di disegno tecnico.
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Eugy
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MessaggioInviato: 23 Feb 2006 20:01    Oggetto: Re: Sviluppo di una superficie laterale Rispondi citando

Sofy ha scritto:
Ciao a tutti!

è la prima volta che scrivo su questo sito e ho un problema.. Sad

Devo disegnare lo sviluppo della superficie laterale di un tronco di cono con base ellittica..

Qualcuno mi sa dire come si fa?

Grazie mille!! Very Happy


Se gli ellissi sono simili (proporzionali) non viene un trapezio isoscele ??

Adesso mi ci metto....
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madvero
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MessaggioInviato: 23 Feb 2006 21:53    Oggetto: Rispondi citando

da che disegno parti?
assonometria isometrica, monometrica o cavaliera?
oppure è il classico disegno con le proiezioni di fronte, dall'alto e di lato?
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Eugy
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 00:24    Oggetto: Ehm... Rispondi citando

madvero ha scritto:
da che disegno parti?
assonometria isometrica, monometrica o cavaliera?
oppure è il classico disegno con le proiezioni di fronte, dall'alto e di lato?


Ehm... Mad...

se mi parla di sviluppo, non si intende "rendere piana" la superficie laterale, tutta intera ?
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madvero
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 00:48    Oggetto: Rispondi citando

hai ragione: capito un cavolo, come al solito.
la devo piantare di leggere due post al secondo, altrimenti continueranno a sfuggirmi particolari fondamentali (e direi che non è una cosa insolita).
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Benny
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 10:31    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
capito un cavolo, come al solito.

Pensa che io avevo capito che dovesse calcolare la superficie laterale... e mi son pure messo a fare i conti con tanto di integrali e cambio di coordinate! Shocked
Quando si legge di fretta al lavoro, le cose sfuggono sotto gli occhi!

Se riesco a trovare il tempo per tirare due linee ci riprovo!
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ulisse
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 17:24    Oggetto: Rispondi citando

Allora... vediamo cosa ho partorito...
Qualcuno verifichi che non sia un aborto perché mi sono ricavato tutto di sana pianta (tranne l'eq. dell'ellisse in coordinate polari).

Innanzi tutto un po' di lettere.
Servirebbero due figure. Chissà che qualche anima folle non le produca...

La prima rappresenta il cono a base ellittica.
In tale cono chiamo:
h la sua altezza
a il semiasse minore dell'ellisse di base
b il semiasse maggiore dell'ellisse di base
rho il raggio dell'ellisse di base (e quindi avremo a<=rho<=b)
phi l'angolo che il raggio forma col semiasse maggiore.

L'ellisse di base, in coordinate polari, sarà dunque una funzione dell'angolo phi (la scrivo al quadrato perché così ci servirà dopo e ora mi risparmio una radice):

rho^2=[(ab)^2]/[(a sen phi)^2 + (b cos phi)^2]

Chiamiamo inoltre r la distanza tra un punto dell'ellisse di base e il vertice del cono (mi verrebbe da chiamarla apotema ma son certo sia sbagliato).

Col teorema di Pitagora si ricava r^2=h^2+rho^2
Poiché rho=rho(phi) avremo che anche r=r(phi).

Ora passiamo alla seconda figura: ci serve lo sviluppo della superficie laterale del cono.
L'obiettivo è disegnare tale sviluppo su un piano cartesiano facendo coincidere il vertice del cono con l'origine degli assi cartesiani.
Se riusciamo a scrivere l'equazione della linea costituita dallo sviluppo dell'ellisse di base del cono abbiamo raggiunto il risultato.

L'idea è quella di scrivere tale linea in coordinate polari perchè l'unico problema che abbiamo è sapere quanto vale r in ogni punto dell'ellisse.

Che risultato dobbiamo aspettarci?
Se il cono fosse quello classico, r sarebbe costante e lo sviluppo della circonferenza di base del cono sarebbe semplicemente l'arco di circonferenza sotteso da un angolo theta.
L'angolo theta si ricava facilmente: l'arco di circonferenza è lungo theta*r ma è anche lungo 2*pigreco*rho.
Uguagliando le due formule ricaviamo theta=2*pigreco*rho/r ovvero theta=2*pigreco*rho/radq(h^2+rho^2).

Nel caso in esame, l'ellisse di base si sviluppa in una linea che sarà comunque sottesa da un angolo theta e tale angolo, in prima approssimazione si calcola con la formula precedente in cui come rho prendiamo la media dei semiassi: (a+b)/2.

Ora siamo pronti.

Ricaviamo r=r(phi):

r=radq(h^2+[(ab)^2]/[(a sen phi)^2 + (b cos phi)^2])

Ma phi descrive l'ellisse e non il suo sviluppo.
Ci serve un nuovo angolo (chiamiamolo alpha) per descrivere lo sviluppo dell'ellisse.
Sappiamo che 0 <= alpha <= theta.
Anzi sappiamo che alpha : theta = phi : 2*pigrego
Quindi phi = 2*pigrego*alpha / theta = alpha*radq(1+(2h/a+b)^2).

Sostituendo phi=phi(alpha) in r=r(phi) ricaviamo la funzione r=r(alpha) cercata.

Buttata in un programma che plotta le funzioni (tipo Mathematica o Derive - io ho usato quest'ultimo) si ricava il grafico cercato.

Ecco un esempio del risultato con dati a, b, h a capocchia. Lo sviluppo è completo con un ottavo di angolo giro.




p.s.
Una curiosità: ma a che cappero ti serve 'sta roba?
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Eugy
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 19:57    Oggetto: Rispondi citando

Per dire che lo sviluppo è una trapezio isoscele ho fatto una cappella mostruosa...

Cmq... Ulisse... a intuito la superficie laterale mi sa che non può avere lo sviluppo da te disegnato...
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Benny
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MessaggioInviato: 24 Feb 2006 21:20    Oggetto: Rispondi citando

ulisse ha scritto:
Chissà che qualche anima folle non le produca...

Chiamato?

Intanto ti posto la Figura 1:

(è un po' scura, ma ingrandita rende meglio...)

Inoltre credo che Eugy abbia ragione... lo sviluppo della superficie non dovrebbe discostarsi troppo da quella del cono "classico", quindi dovrebbe assomigliare a un settore circolare.
Quella che hai plottato mi pate più che altro la funzione r(phi) in coordinate polari...
La stessa funzione andrebbe plottata su un piano cartesiano con phi in ordinata e r in ascissa... ma così a mente non mi viene bene... Wink
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madvero
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MessaggioInviato: 25 Feb 2006 17:33    Oggetto: Rispondi citando

ma sofy che fine ha fatto?
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ulisse
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MessaggioInviato: 25 Feb 2006 20:09    Oggetto: Rispondi citando

@ Mad: L'ipotesi più plausibile è che abbia risolto in altro modo il suo problema.
Oppure in perfetto stile Marcovaldo ha costruito un modello di cono a dimesione umana e quando si è trattato di incollare la superficie laterale è rimasta chiusa dentro...

@Benny: wow! grazie per la figura!

Confermo che quella che ho plottato è effettivamente r=r(alpha) dove (alpha,r) sono le coordinate polari e alpha è compreso tra 0 e theta.

Nel grafico di esempio theta=pigreco/8 quindi la superficie laterale del cono ellittico si ottiene ritagliando la figura come se fosse un centrotavola e prendendo poi da essa solo un settore pari a un ottavo di angolo giro.

La procedura è la stessa che si dovrebbe usare nel caso del cono tradizionale.

Per verificare che effettivamente non ho sbagliato dovrei stampare l'immagine, ritagliare il centrotavola, prendere un settore, chiuderlo e vedere se assomiglia a un cono ellittico.

Non l'ho ancora fatto ma sono certo che la forma finale debba essere di quel tipo ovvero una linea che oscilla intorno ad una circonferenza.
Di più: come suggerisce Benny, considerando (alpha,r) come coordinate cartesiane la curva risultante è una sinusoide i cui punti di minimo si presentano in corrispondenza dell'asse minore dell'ellisse di base e quelli di massimo in corrispondenza dell'asse maggiore.
Per verificarlo basta:
derivare r=r(alpha)
risolvere r'(alpha)=0 e chiamare alphamin e alphamax le due soluzioni nell'intervallo (0,theta/2)
valutare se effettivamente rho(phi(alphamin))=a e rho(phi(alphamax))=b
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MessaggioInviato: 26 Feb 2006 15:14    Oggetto: Dunque Rispondi citando



Io ho pensato in questo modo, solo che non mi viene facile andare avanti...

edit1:

Lavorando col cartoncino ... Wink ho capito che per la circonferenza la cosa funziona perchè la curva che si ottiene lavorando come ho detto sopra è anch'essa una circonferenza, quindi è perfettamente simile a qualunque altra circonferenza, si possono rendere concentriche, e la simmetria è assoluta, quindi rende indifferente la scelta del punto ove "taglilare il <<pacman>> ".
E soprattutto c'è una corrispondenza biunivoca tra l'angolo e la lunghezza dell'arco...

L'ipotesi che faccio ora è di usare il parametro dell'angolo tra 0 e 2pi.greco per descrivere (muovermi lungo) l'ellissi di base per determinare la rotazione del mio segmento, ma che si debba usare un altro parametro (tipo la lunghezza dell'ellissi di base in funzione dell'angolo) per capire quando fermarmi nella generazione della nuova curva che rappresenta il modo cin cui l'ellissi di base si "apre" su un piano...

(contorto, eh.. )

Ora mi ci metto...
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MessaggioInviato: 26 Feb 2006 17:41    Oggetto: Rispondi citando

@Ulisse & Eugy: i vostri ragionamenti mi paiono abbastanza simili, e senza dubbio sono corretti.

Ma c'è qualcosa che mi manca, un passaggio che non riesco a definire...

Cerco di spiegarmi a parole coadiuvato da qualche disegnino:

Se "tagliamo" lungo due diverse linee, lungo l'apotema maggiore (OB) o quello minore (OA) (credo sia assurdo scegliere linee di taglio diverse da queste),
plottando la funzione r(theta) (o l(theta) secondo la denominazione di Eugy), mi immagino di ottenere due diverse figure:
La prima partendo da OB,


La seconda partendo da OA,


Sostanzialmente sono la stessa cosa, con punti di partenza diversi, e ricalcano il disegno plottato da Ulisse, quindi diciamo che mi sono ricreduto rispetto le mie prime affermazioni.
Ho scritto "mi immagino", poiché questi disegni sono fatti a sentimento, senza nessun tipo di conto.

Ora, siamo tutti d'accordo che la lunghezza del tratto ABCDA' (o BCDAB') deve essere uguale al (perimetro? circonferenza?) dell'ellisse.

Nel caso riportato da Ulisse, lui dice che lo sviluppo è completo per 1/8 di angolo giro, probabilmente perché ha voluto lui che fosse così (giusto?), ma questa non è una regola, ma uno dei vari casi.
Quindi, poiché si cerca una regola che vada bene per tutti i casi, bisognerebbe trovare in maniera univoca l'angolo theta.
Il passaggio che mi manca è proprio quello di trasformare l'angolo solido al vertice del cono, nel corrispondente sviluppo in un angolo piano.
Qualcuno sa come si fa? Think
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MessaggioInviato: 26 Feb 2006 19:30    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me ragionando in coordinate polari diventa tutto più semplice.
Il mio primo intervento, ho verificato, è corretto.
Provo comunque a "riallineare" i ragionamenti fatti e a evidenziare discrepanze, imprecisioni, omissioni e puntualizzazioni.

DISCREPANZE
I conti fatti da Eugy in coordinate cartesiane (con qualche rapido passaggio alle forme parametriche) sono gli stessi fatti da me in coordinate polari.

Il parametro che Eugy chiama t altro non è che l'angolo phi che descrive l'ellisse di base del cono sul piano XY.

Altra differenza già notata da Benny: Eugy chiama l il segmento che spazza la superficie laterale del cono mentre io l'ho chiamato r.

Benny invece chiama theta l'angolo che il segmento r forma con l'apotema (o con un qualunque r scelto come sezione di taglio per sviluppare la superficie laterale sul piano).
Io quell'angolo l'ho chiamato alpha riservandomi il nome theta per l'estremo destro di alpha.

IMPRECISIONI
Quando Eugy scrive la forma parametrica della linea corrispondente all'ellisse di base (nello sviluppo sul piano della superficie laterale) usa ancora il parametro t (il mio angolo phi) imponendo che questi sia limitato tra 0 e 2pi.greco. In realtà va usato un altro parametro (ad es. s ma io l'ho chiamato alpha) legato a t da una proporzione lineare (vedi mio primo intervento).

OMISSIONI
Da tale relazione lineare si vede che quando phi compie un angolo giro, alpha descrive l'angolo theta.
L'angolo theta è una costante del problema e dipende unicamente dal rapporto tra h e il raggio "medio" dell'ellisse di base.
Ho scritto medio tra virgolette perché, se non erro, non è la media aritmetica che ho usato io in prima approssimazione ma quella integrale.

PUNTUALIZZAZIONI
Abbiamo detto che il rapporto tra alpha e phi è lineare.
Ricordo che la relazione è:
phi = 2*pigrego*alpha / theta = alpha*radq(1+(2h/a+b)^2).

A seconda del valore assunto dal coefficiente di proporzionalità ovvero a seconda dei valori h, a, b assegnati avremo sostanzialmente tre casi.
Osserviamo che la curva r(alpha) è periodica e il periodo è dato proprio da quel coefficiente che qui chiamo k. Quindi:
k=n è intero (come nel mio esempio in cui valeva 8 )
allora la linea rappresentante il bordo dello sviluppo è una linea che si chiude su se stessa in un solo giro e dalla figura chiusa possiamo ricavare n sviluppi completi
k=p/q è razionale
allora la linea si chiude su sé stessa dopo q giri
k è irrazionale
allora la linea non si chiude mai
In entrambi questi ultimi due casi (k razionale e irrazionale) da un settore corrispondente a un angolo giro potremo ricavare INT(2pigreco/theta) superfici laterali complete.

L'esempio che ho plottato io aveva il valore di k preso a casaccio ma intero ed ecco perchè la mia figura è chiusa.
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Eugy
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MessaggioInviato: 26 Feb 2006 19:39    Oggetto: Rispondi citando

Io l'andamento sinusoidale non lo "visualizzo": secondo me otteniamo una figura completamente convessa.

In corrispondenza del punto A con OA semiasse maggiore avremo anche l'apotema maggiore, di qui ogni punto della curva dista sempre meno dal centro, fino a raggiungere la distanza pari all'apotema ZB, con Z vertice del cono e OB semiasse minore dell'ellissi di base.

Qui confermo la mia precedente imprecisione, ovvero non aver introdotto il rapporto di proporzionalità tra i due angoli.

Dato che deve esserci una corrispondenza biunivoca tra i punti della curva dello sviluppo ed i punti dell'ellissi di base io immagino che il rapporto tra l'angolo t (che nella mia equazione parametrica, andando da 0 a 2 pi; descrive l'ellissi di base) e l'angolo t' individuato dal punto che sto "Plottando", e che è l'angolo che descrive la curva dello sviluppo, debba in qualche modo essere in relazione col rapporto tra la lunghezza dell'ellissi di base e la lunghezza della curva (teorica) dello sviluppo.

Costituendone quindi una sorta di correzione retroazionata.

Mi spiego: nel caso della circonferenza, l'apotema è costante ed indipendente dall'angolo, quindi disegnare tutto il cerchio di sviluppo e poi prenderne solo una parte (esattamente la parte lunga quanto la circonferenza di base di partenza) funziona.

Nel caso dell'ellissi invece no, perchè l'apotema DIPENDE dall'angolo e la curva di sviluppo dipende pure lei dall'angolo.

Secondo me... e a fare i conti c'è da ridere (integrali ellittici), prima si calcola quanto viene lunga la curva di sviluppo parametrizzata nel mio precedente post, poi si fa il rapporto tra la lunghezza dell'ellissi di base e questa lunghezza: poniamo k questo rapporto.

E poi si ridisegna la curva di sviluppo, sempre per t che va da 0 a 2pi, ma scrivendo parametrizzando in questo modo:
x=l(t) cos (kt)
y=l(t) sin (kt)

Grosso modo funziona, perchè per t=0 ho la lunghezza giusta dell'apotema, ma poi, essendo k<1, "finirò" la curva prima di aver fatto un giro completo.

In buona sostanza, ipotizzando che il rapporto in questione sia 0,8, tanto per dare una cifra, ecco cosa suppongo che debba essere lo sviluppo laterale del CONO:



Secondo me questa figura, se ritagliata, si richiude in un cono ellittico.

edit: CONFERMO...

L'ho ritagliata Very Happy

Diventa un cono ellittico...
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ulisse
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MessaggioInviato: 27 Feb 2006 12:34    Oggetto: Rispondi citando

Abbiamo usato riferimenti (e notazioni) differenti ma siamo arrivati al medesimo risultato e ciò, anche se non probante, conforta sulla correttezza dei risultati.

Mi pare però che siamo entrambi fermi sulla relazione tra t e t'.
Io ho affermato che il legame è lineare ma comincio ad avere dei dubbi a riguardo.
Certamente è vero nel caso del cono circolare. Forse, dico forse, qualcosa si salva nel caso la generatrice del cono sia un'ellisse ma nel caso la generatrice sia una curva qualsiasi (purché continua e chiusa) mhh... senza conti non so cosa affermare.
Comincio a pensare che il legame tra i due angoli sia differenziale e coinvolga anche il raggio. Stanotte mentre mi stavo addormentando mi è venuto in mente Keplero in barca a vela. Mi ha fatto pensare alla velocità areolare e alla "bombatura"delle vele. Chissà se c'entrano...

C'è una cosa che non mi quadra, Eugy, quando dici che l'ellisse di base e il suo sviluppo non hanno la stessa lunghezza. Forse intendevi dire che la formula per il calcolo della lunghezza (un integrale di linea) cambia rispetto al sistema di riferimento (t piuttosto che t')?
In tal caso saremmo allineati anche qui.
Mi toccherà prendere carta e penna e cominciare a fare qualche conto! Very Happy

Domanda che mi attanaglia:
Secondo voi è sempre vero che theta<2*pigreco ovvero che il settore circolare è sempre meno ampio di un'intero cerchio o può succedere che se la generatrice del cono è particolarmente deforme (ad es. una circonferenza con una protuberanza lunga lunga lunga) lo sviluppo della superficie laterale sia un settore circolare che copre più di un cerchio?
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MessaggioInviato: 27 Feb 2006 13:19    Oggetto: Rispondi citando

ulisse ha scritto:
Abbiamo usato riferimenti (e notazioni) differenti ma siamo arrivati al medesimo risultato e ciò, anche se non probante, conforta sulla correttezza dei risultati.

Mi pare però che siamo entrambi fermi sulla relazione tra t e t'.
Io ho affermato che il legame è lineare ma comincio ad avere dei dubbi a riguardo.

Io suppongo che il legame, una volta che le lunghezze delle due curve siano determinate, sia lineare, vedi sotto cosa intendo per due curve
Citazione:

C'è una cosa che non mi quadra, Eugy, quando dici che l'ellisse di base e il suo sviluppo non hanno la stessa lunghezza. Forse intendevi dire che la formula per il calcolo della lunghezza (un integrale di linea) cambia rispetto al sistema di riferimento (t piuttosto che t')?
In tal caso saremmo allineati anche qui.
Mi toccherà prendere carta e penna e cominciare a fare qualche conto! Very Happy

ATTENZIONE ! quando dico curva di sviluppo intendo, la prima volta, l'intera curva, cioè la lunghezza della curva di sviluppo se spazzo tutti i 360°

Il meglio che ho pensato finora è questo:
data ellissi di lunghezza e
dato che la curva di sviluppo, se la faccio tutta viene lunga s
allora suppongo che mi devo fermare con lo "spazzamento" a 2pi*e/s
Quindi nella mia parametrizzazione della curva di sviluppo lascio t nella formula dell'apotema, indicata con l(t) e introduco la variabile t' come parametro, con t'=te/s

In questo modo ho che per t=0 l'apotema è lungo giusto, e l'angolo è giusto, e ciò avviene anche all'altro capo della curva di sviluppo, cioè quando t=2pi, apotema=lo stesso di t=0 (perchè quella curva si deve chiudere e i lembi debbono combaciare) MENTRE L'ANGOLO è OVVIAMENTE MINORE DI 2pi

Avendo introdotto proprio un coeff. prop. basato sulle lunghezze delle due curve mi aspetto che la curva che ho disegnato sia lunga esattamente quanto l'ellissi di partenza. Bisognerebbe calcolare gli integrali ellittici, magari ora lo faccio...


Citazione:

Domanda che mi attanaglia:
Secondo voi è sempre vero che theta<2*pigreco ovvero che il settore circolare è sempre meno ampio di un'intero cerchio o può succedere che se la generatrice del cono è particolarmente deforme (ad es. una circonferenza con una protuberanza lunga lunga lunga) lo sviluppo della superficie laterale sia un settore circolare che copre più di un cerchio?


Secondo me è sempre meno di un giro...
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Benny
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MessaggioInviato: 27 Feb 2006 13:43    Oggetto: Rispondi citando

ulisse ha scritto:
Domanda che mi attanaglia:
Secondo voi è sempre vero che theta<2*pigreco ovvero che il settore circolare è sempre meno ampio di un'intero cerchio o può succedere che se la generatrice del cono è particolarmente deforme (ad es. una circonferenza con una protuberanza lunga lunga lunga) lo sviluppo della superficie laterale sia un settore circolare che copre più di un cerchio?

Questa è una domanda che mi sono posto anch'io...
Purtroppo non ho il supporto di programmi che plottino le funzioni matematiche (per questo per lo più ipotizzo...), ma la risposta che mi sono dato è questa:
L'angolo theta dipende in parte dall'altezza del cono.
In modo particolare
theta-->2pi per h-->0 (il cono si riduce alla circonferenza o ellisse di base)
theta-->0 per h-->infinito (il cono degenera in quella che si può approssimare ad una retta)
Mi vien da dire che theta<2pi in ogni caso (a parte il caso estremo)

Come ripeto, io ipotizzo, magari vedete voi se riuscite a tradurre in fatti ciò che dico, e magari smentirmi... Wink
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MessaggioInviato: 27 Feb 2006 14:19    Oggetto: Ho visto la luce Rispondi

E soprattutto l'andamento pseudo sinusoidale...

In effetti, coi dati da me ipotizzati, il rapporto tra ellissi e sviluppo viene circa 0,5 !

Quindi la mia curva di sviluppo "aperta" su un angolo di circa 180° presenta proprio l'andamento detto da ulisse

Ho rifatto la prova con un cono alto solo 4, ellissi di base sempre 6 e 3 di semiassi ed ecco il risultato:



blu= sviluppo con rotazione 360°
rosso= ellissi base
nero = sviluppo

Rimane la questione che il programma che ho usato dice che la curva nera NON è lunga quanto quella rossa...

Ora magari mi trovo un programma che calcoli gli integrali in modo preciso...
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