Olimpo Informatico

[fdd]

Leggi l'articolo

[juzo kun]

Quarta. Diciamo che la possibilità che io possa modificare qualsiasi cosa non sia il logo è abbastanza remota a verificarsi (anzi, diciamo pure impossibile) ma è bello saperlo.

Assieme ai quattro mostri ho affiancato almeno un'alternativa Open, là dove l'ho trovata, di solito perché le versioni open aprono formati che i mostri non si fumano o hanno opzioni in più (devo ancora vederlo un vettorializzatore come Potrace... e adesso l'hanno incorporato in Inkscape!)

Il fatto che ci lavorino più persone, e che con questo meccanismo eventuali buchi o falle vengano turate talmente in fretta che si sente il bang sonico, è una notevole aggiunta.

A prò, è stato un bel testa a testa con la prima opzione

Cià
JK

[etabeta]

La 5 (non sopporto i monopoli) ad occhi chiusi.
Se non esistesse il software libero l'informatica sarebbe al medioevo con solo pochi che possono legalmente (la pirateria sappiamo tutti che esiste e quanto sia diffusa e l'invalso uso che se ne fa nel mondo di winzozz) permettersi di fruirne.
Grazie al FREE SOFTWARE (e non al generico Opensource che permette anche lo sfruttamento commerciale) chiunque a prescindere dal proprio reddito può fruire di strumenti e conoscenza informatica diversamente inaccessibili.
Grazie Stallman ''

[liver]

La seconda che hai detto: migliore qualità.
Ma avrei votato, in ordine numerico, anche la prima, la terza, la quarta, la quinta e anche la sesta, visto che ci sono professionisti sia in abito Opensource che free software. Anzi, mi pare che i meno professionali di tutti siano quelli che lavorano per M$. Senza offesa, sia chiaro

[kluster]

C'è più di una risposta che mi poteva andare bene, ma la quarta è decisamente quella che spinge di +.
Un esempio capitato la settimana scorsa, mi capita un software in C#, monocalendar , con il sorgente a parte, vedo che ci sono dei file .po che sono delle lingue (en.po, fr.po) e manca l'italiano, ne prendo uno, lo modifico traducendolo in italiano, lo spedisco all'autore ed ora c'è pure la versione in italiano del software.
E' una cazzatina ma la cosa trabiliante è che non ho scritto una riga di codice, quindi volendo anche senza saper programmare posso modificare il programma per renderlo più fruibile.
Tutto questo è meraviglioso, o sbaglio?

[Gateo]

Una volta avrei detto la 1, l'avarizia ha le sue ragioni, ma col tempo ho capito che il vero valore dell'open source e' la 2, le alternative open agli analoghi prodotti closed sono sempre dannatamente migliori.
Programmare e' come l'arte, se lo fai solo per soldi la qualita' e' quella che e', se lo fai per te stesso o per la gloria la differenza si nota.

[fdd]

Scartiamo la sei.
Mi sarebbe piaciuto poter rispondere la quarta, ma la mia incapacità a programmare alcunché non me lo permette. Mi sarebbe piaciuto poter dire la quinta, ma in assenza di vantaggi intrenseci al software Open Source difficilmente lo sceglierei.
E veniamo ai primi tre che rappresentano per me i reali vantaggi. Il terzo pesa poco, non perché non tenga alla privacy, quanto piuttosto perché nella maggior parte dei casi basta un controllino con un software adatto per verificare la presenza di spyware in qualunque programma.
I primi due sono i più importanti, ma dovendo scegliere mi butto sulla prima.

[lordbluto]

Andava bene una qualsiasi delle prime quattro,
la quinta fa un po' guerra di religione e di questi tempi ce ne sono già troppe.

certo la prima ha toccato nel profondo la mia genovesità. 8)

alla fine sono andato per la quarta, aveva quella vena di humor inglese...

[chemicalbit]

La spiegaizone del mio voto è un po' lunghetta, per questo non l'avevo ancora postata. Ecco quindi la mia analisi dettagliata ... forse pure troppo

Innanzitutto perché non ammettere che ero tentato di votare "Di solito è gratuito"? Chi non preferirebbe avere una cosa gratis piuttosto di una analoga (a pari qualità, servizi accessori, ecc.) a pagamento?

Però questo riguarderebbe qualsiasi software gratuito (freeware o PD, anche non Open Source), mentre il sondaggio riguarda l'Open source.
Quindi in cosa io preferisco il software Open source rispetto a quelli genericamente gratuiti?

Come utente molti dei motivi elencati tra le scelte sono in effetti dei buoni vantaggi: software sviluppatato da più persone (magari con competenze ed esperienze precedenti compeltamente diverse, ecc. , il che stimola il confronto, nuove soluzioni, attenzione ad aspetti diversi ); la possibilità di controllare che non ci siano spyware o backdoor; ecc. ecc. .

La cosa che mi affascina ed interessa di più è però, come (potenziale) autore, possibilità di personalizzare ed ampliare i programmi (soprattutto se per utilizzarli in ambiti e situazioni ai quali gli autori -in prevalenza programmatori professionisti- non immaginavano neppure l'esistenza) contribuendo alla crescita e allo sviluppo di quel software. Certo io so pochissimo di programamzione per cui -come detto nella stessa possibilità di risposta- "Non lo farò mai, ma è bello sapere che potrei".

Però mi può capitare di contribuire segnalando bug, indicando parti di documentazione che non si capiscono o che andrebbero aggiunte, facendo notare le mie impressioni d'uso (se particolari o interessanti), ecc. ecc. .
Certo questo l'ho fatto anche nel caso di software proprietari e a pagamento, ma -a parte che non poche volte mi è stato risposto "compri la nuova versione", senza neppure minimamente ammetttere che si trattassse di un bug- mi sono sentito un utente[/u] che segnalava una cosa.
Nel caso del sw open source, [i]mi sono sentito un contributore allo sviluppo e al miglioramento di quel software. Come se (un pochettino) ne fossi autore anche io.

In ultima analisi quindi mi piace l'open source come modo di fare, di considerare tutti come potenzialmente utili ad un progetto al quale si partecipa volontariamente, quindi come scelta etica. E quindi ho votato la 5.

[marcOpera]

Ho scelto la quarta, che però andrebbe lievemente modificata: non solo mi sarebbe piaciuto, ma l'ho pure fatto!
Mai accontentato di fare solo l'utilizzatore, io DEVO capire come funziona la maggior parte delle cose con cui ho a che fare, e possibilmente piegarle al mio volere.
Sarà per questo che il mio primo approccio con un computer è stato armato di saldatore, tester e oscilloscopio: era in scatola di montaggio (mitica Nuova Elettronica!).
Ed appena montato, che me ne facevo se non sapevo come programmarlo? Detto fatto, imparato a programmare. Non sia mai detto che un ammasso di silicio possa avere la meglio su di me!
E visto che mi piaceva, ne ho fatto la mia professione.
Ai bei tempi consideravo OpenSource anche i motorini, le moto e le macchine mie e dei miei amici, "adattandole" alle mie/loro esigenze...

Ciaociao.

Marco