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[Zeus News]

Commenti all'articolo Unico: per una volta ha ragione Telecom?
L'Authority blocca il lancio del telefono fisso/mobile di Telecom Italia, perché la concorrenza non lo potrebbe replicare. Ma a rimetterci sono solo gli utenti.


Foto di Charlie Balch

[{utente anonimo}]

L'Authority inglese, molto più severa della nostra, non ha avuto niente da dire sul lancio da parte di British Telecom di un analogo telefonino fisso/mobile: non si vede perché l'Italia debba subire ritardi sull'innovazione tecnologica e dei servizi.

Perchè l'Italia è il paese dei cachi e dei re papponi. Le authority permettono quello che non dovrebbero permettere e bloccano quello che dovrebbero permettere

[{utente anonimo}]

British Telecom ha subito la separazione della rete fisica da parte del garante inglese, visto che era una rete pubblica poi privatizzata. Telecom Italia, che è riuscita a mantenere la proprietà della rete, se fa offerte che includano la rete wireline senza renderle replicabili dalla concorrenza (tutti, anche infostrada e fastweb, che non raggiungono un centesimo degli utenti Telecom con le loro reti) ABUSA di posizione dominante. Equivale a Microsoft che uccide un browser concorrente preinstallando il proprio browser su Windows.

La posizione assunta del garante è a tutela delle pari condizioni di accesso al mercato, ergo della concorrenza, che è quella cosa che finchè esiste consente agli utenti di scegliere ed evita che uno o pochi privi di concorrenza facciano cartello e spremano degli utenti che non potrebbero mai rivolgersi ad altri.

[Pier Luigi Tolardo]

La sproporzione fra Telecom Italia e i suoi concorrenti è sotto gli occhi di tutti: 60% del traffico voce gestito da Telecom, 70% del traffico dati, più il wholesale, cioè la fornitura di traffico e connessioni ai suoi stessi concorrenti, che costituisce il grosso dei ricavi Telecom Italia.
E' responsabilità solo di Telecom Italia, questa situazione o anche dei suoi concorrenti che, soprattutto, per carenza di mezzi finanziari non sono riusciti a opporre una valida concorrenza fatta di reti alternative, qualità dei servizi e della disponibilità verso i clienti?
Comunque, se si vuole incrementare la concorrenza bisognerebbe procedere allo scorporo della Rete e altre operazioni più serie e radicali che dire non ad una novità che qualifica il mercato e può essere ritenuta valida dai clienti. Sullo scorporo della Rete però l'Authority non ci sente. Mi sembra difficilmente dimostrabile, invece, affermare che l'offerta non sia replicabile: basta che un gestore mobile si accordi con uno fisso e come l'ha fatta Telecom Italia la può fare chiunque, i terminali dualmode fisso-mobile sono realizzati da costruttori come Samsung che sarebbero lieti di venderlo anche agli altri gestori. L'Authority non può negare qualcosa agli utenti solo perché gli altri gestori hanno pigrizie, inefficienze, problemi, semmai obblighi gli altri ad offrirla pena il ritiro dell'autorizzazione.

[GunsRoses]

A mio avviso l'Agcom ha fatto benissimo a bloccare l'offerta, ma doveva fare un passo ulteriore, cioè dire... volete l'integrazione fisso mobile allora aprite agli operatori virtuali, solo in questo modo tutti gli operatori potrebbero tentare di competere con TI, altrimenti l'incumbent aumenterebbe ancora il proprio dominio su telefonia fissa-mobile-dati.
Anche in questo caso si dovrebbe evitare che gli accordi avvengano sotto banco tra operatori, per scongiurare i cartelli, vedi costi di ricarica e costi sms.
Link
Ci dovrebbe essere l'obbligo per gli operatori licenziati, TIM Vodafone Tre Wind, di concedere l'utilizzo delle proprie reti agli altri operatori e le tariffe dei servizi all'ingrosso, dovrebbero essere fissate da AGCOM secondo il metodo cost plus, cioè basandosi sui costi effettivi sostenuti dagli operatori che "affittano" la rete agli operatori virtuali.

[{Antonio}]

Secondo me l'Autority, nei termini in cui tutela la concorrenza, ossia fa sì che nessuno degli offerenti sul mercato goda di condizioni di favore esogene che gli rendano possibile estromettere dal mercato gli altri concorrenti creando un oligopolio od un monopolio, tutela l'utente. Unico consentirebbe a Telecom Italia di incrementare la già incredibile quota di mercato usufruendo, unica sul mercato, delle sinergie fra possesso della capillarissima rete fissa e possesso della licenza di gestore mobile. L'estromissione dei vari gestori di telefonia (soprattutto fissa, infatti dobbiamo ricordarci che i consistenti costi hanno fatto sì che fino ad oggi abbiano sempre chiuso con perdite), rigetterebbe il settore delle telecomunicazioni in un monopolio, con l'immediato peggioramento delle tariffe applicate all'utente. Il possesso della rete fisica è stato creato in situazione di monopolio ed è, a tutt'oggi una fonte di enorme vantaggio concorrenziale. Solo se Telecom Italia fosse costretta a separare la gestione della rete fissa anche in termini societari (con il vincolo del pareggio di bilancio o la destinazione a beneficienza dell'eventuale utile della gestione della rete) e la sua divisione commerciale dovesse acquistare da quest'ultima agli stessi costi degli altri concorrenti ci si potrebbe avvicinare ad una situazione di parità di condizioni fra i concorrenti (anche se Telecom Italia avrebbe ancora l'enorme vantaggio di una base clienti gigantesca). Ed in quest'ultimo caso, sarebbe il più efficiente dei concorrenti a vincere la competizione, dando maggiori servizi a prezzi più bassi.