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L'Authority e l'impossibile scorporo di Telecom
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 26 Lug 2006 00:32    Oggetto: L'Authority e l'impossibile scorporo di Telecom Rispondi citando

Commenti all'articolo L'Authority e l'impossibile scorporo di Telecom
Nella sua relazione annuale l'Authority invoca la divisione amministrativa tra Rete e Mercato, invece dello scorporo, ma si tratta di un provvedimento inutile.
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{Iso}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Lug 2006 11:20    Oggetto: Memoria corta? Rispondi citando

Perché quando si parla di TELECOM spunta fuori sempre e solo il nome di Colaninno? E quello degli Agnelli e dei signori dell'1% che, grazie alla loro dissennata gestione, hanno permesso il calo del titolo fino a soglie di acquistabilità? Perché non si ricorda che Bernabé fu l'unico a cercare qualche alternativa e offrire ai dipendenti di sentirsi davvero parte dell'azienda? E perché non si ricorda che nei corridoi, durante l'OPA, si sentivano solo cori inneggianti agli imprenditori del nord che avrebbero aftto piazza pulita di dirigenti incapaci? Perché non si ricorda che tanti, ma proprio tanti dipendenti TELECOM aderirono entusiasticamente all'OPA? E perché non si dice che dietro Colaninno c'erano i "furbetti del quartierino" Gnutti & C.? E che dire di quelli che permisero all'ENEL di costituire Wind, sempre con soldi pubblici, e della sua successiva svendita agli egiziani? E di chi permise la vendita di Infostrada e Omnitel per garantire l'OPA? Tutte cose di cui non è responsabile un uomo solo o un governo solo, ma un sistema. E del disagio che pagarono i dipendenti dell'ex ASST/Iritel con la fusione che diede vita a TELECOM con buona pace del sindacato?
Come i dipendenti TELECOM di allora, oggi fanno festa i tifosi di Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina. E non sono ancora contenti. E come i dipendenti di TELECOM si ritroveranno presto a dover scegliere se vergonarsi di aver pensato all'immanente o al futuro.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Lug 2006 16:02    Oggetto: Niente è impossibile! Rispondi citando

Si potrebbe ad esempio creare una società partecipata da tutti gli operatori/provider (che sono i primi soggetti interessati al buon funzionamento delle infrastrutture) e vendergli la Rete...
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ioSOLOio
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Registrato: 12/09/03 19:01
Messaggi: 16342
Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 26 Lug 2006 19:07    Oggetto: Re: L'Authority e l'impossibile scorporo di Telecom Rispondi citando

Citazione:
la divisione amministrativa tra Rete e Mercato, invece dello scorporo,

in pratica "pensano" che in questo modo la mano sinistra non sappia cosa sta facendo la destra ?

un tempo si sarebbe detto ci sei o ci fai ?
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CMAPC
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 15/12/05 11:18
Messaggi: 7
Residenza: ROMA

MessaggioInviato: 27 Lug 2006 09:39    Oggetto: lo scorporo non è anche una divisione amministrativa? Rispondi citando

utente anonimo ha scritto:
Si potrebbe ad esempio creare una società partecipata da tutti gli operatori/provider (che sono i primi soggetti interessati al buon funzionamento delle infrastrutture) e vendergli la Rete...

sono d'accordo con te: o si riprende tutto lo stato o la tua potrebbe essere un'ottima alternativa a questa ipotesi.
e' chiaro che la divisione amministrativa, come dice ioSOLOio, è una non soluzione del problema. Del resto, quanto affermato dal buon Calabrò, potrebbe anche configurare uno scorporo (lo scorporo non è anche una divisione amministrativa?) ma detta così potrebbe incontrare, sulle prime, meno ostacoli burocratici per poi precisarsi meglio e, magari, nel senso che vorremmo noi, cioè di uno scorporo.
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{Iso}
Ospite





MessaggioInviato: 31 Lug 2006 19:08    Oggetto: Tavaroli, Bove, scorporo... Rispondi citando

Lo scorporo va a beneficio del solo MTP che potrebbe tenersi la gallina dalle uova d'oro (la Rete), buttando a mare il resto. Caso strano se ne riparla con lo "scandalo" intercettazioni. Le virgolette sono d'obbligo perché la differenza tra oggi e ieri sta solo nel fatto che ieri SIP/TELECOM era di proprietà pubblica.
Lo scorporo non è impossibile e non è improbabile, e l'uscita del portatore nano di demagogia a favore del suo amico e avversario lo dimostra. Il vero scandalo è Renato Farina, ma su di lui non una parola, se non su Repubblica. Neppure il Corriere, e sì che è stato strapazzato non poco dal nostro.
Io temoo che gli ex colleghi della Rete facciano meglio a non dormire sonni tranquilli, al pari di quelli dell'ex mercato.
Prevedo che entro l'anno MTP venderà La 7 e che il nano rinfoltito sarà accolto a braccia aperte in TELECOM. Del resto, Mediaset non va già in video a condizioni di favore, e cifrata, su Tim?
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Set 2006 18:41    Oggetto: chi ha detto che i creditori vanno indennizzati? Rispondi citando

uno stato sovrano ha il potere di impedire che gli investitori stranieri divantino proprietari della rete solo anche se una società non riesce a pagare i suoi debiti.

può venire meno alle obbligazioni sottoscritte.

qualche creditore si troverà con un pugno di mosche in mano.pace,se c'è in gioco il futuro di un asset strategico dell'Italia.

l'interesse nazionale viene prima di quello di privati (soprattutto se stranieri).certo una cosa del genere farebbe scappae gli investitori dall'Italia.

l'errore non è stato privatizzare telecom con una forte partecipazione estere ma pensare che un infrastruttura strategica (la rete telecom) fosse ipotecabile, potesse garantire un debito.

quanto alla nazionalizzazione oltrechè costosa è inutile.lo Stato conserva la golden share che gli da poteri di indirizzo strategico sullo sviluppo della rete, manutenzione e ammodernamento anche se il controllo della proprietà passi in mani non italiane.occorre rinforzare i poteri che lo stato ha con la golden share, non solo passivi di veto, ma attivi per proporre e indirzzare la politica della wholesale.
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ioSOLOio
Amministratore
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Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 14 Set 2006 14:42    Oggetto: privatizzare con i soldi dello stato Rispondi citando

{utente anonimo} ha scritto:


l'errore non è stato privatizzare telecom con una forte partecipazione estere ma pensare che un infrastruttura strategica (la rete telecom) fosse ipotecabile, potesse garantire un debito.


l'errore è stato privatizzare all'italiana....che significa vendere una rete pubblica costruita con i soldi pubblici facendola pagare due soldi...

Si poteva vendere e privatizzare Tim. Si poteva vendere e privatizzare i servizi e la gestione di Telecom. Ma la struttura, la rete è stata -rispetto ai competitor avversari- regalata.
E quindi ovviamente non ci può essere quella concorrenza libera che dovrebbe portare la privatizzazione e la liberalizzazione del mercato.
Un mercato privatizzato e liberalizzato a questo modo risulta solo "drogato" creando maggiori squilibri ancora.
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fuffo
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MessaggioInviato: 17 Set 2006 23:40    Oggetto: la Rete allo Stato ? Rispondi

Il Tronchetto Primavera ha dato le dimissioni: non c'è più ? Ma "manco pe' gnente", attraverso Pirelli è il grande controllore di Olimpia che con un misero 20% controlla T.I. Quindi probabilmente, nel prossimo C.d.A., invece che stare seduto davanti al quadro con la torre radio di Rozzano, starà di fronte alla finestra, cioè cambierà poltrona ma non perde il suo potere. Il "nuovo-vecchio" Rossi ha già dichiarato che non cambierà nulla delle decisioni dell' 11/9/2006: dovrebbe convincere i suoi partner a cedere allo Stato quel qualcosa che lo Stato, pentito, considera ancora suo, e che aveva incautamente svenduto negli anni '90?
E consideriamo anche l'intervento (telefonico !) dell'ex padrone d'Italia, il puffo azzurro (o nano) che ha rivendicato il suo titolo di difensore dei diritti delle Imprese private, come è di fatto la T.I., contre le pretese del nuovo stile "nostalgik-IRI" del nuovo Premier? Ma anche Prodi è un borghese capitalista, non ha nulla dello stalinista accentratore. Che il puffo abbia qualche celato interesse (finanziario, non politico, e marcatamente personale) in gioco ? E' in ballo la multimedialità ! Ne vedremmo delle belle, I suppose ...
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