Olimpo Informatico

[dasio78]

Nulla, niente, nessuno. È ciò che sento e che vedo attorno a me. Perché dovrei credere che esiste un senso, un fine? Attorno c?è solo indifferenza, solo una marea di ?gente?, persa nel vano cercare una felicità fatta di pellicce, gioielli, case o macchine? Ci si ammazza per 10 euro, ci si ammazza tra fratelli in nome di un Dio lontano milioni di anni luce, che guarda un attimo verso di noi, che gioca scherzi assurdi alle nostre vite prima di continuare il suo eterno vagare. Siamo soli, le nostre esistenze sono meno di un istante nella logica perfetta ed infinita dell?universo, i nostri enormi problemi sono niente, e non interessano a nessuno. Ci affanniamo a crearci una famiglia, una posizione sociale, scendiamo a compromessi per uno spazio nostro, un posto di lavoro, non alziamo più gli occhi dal nostro piccolo buco? ma come si fa a non vedere cosa siamo diventati?? Due terzi del mondo soffre la fame, muore di sete e di malattie, viviamo in una piccola oasi sperando che la furia degli eventi ci risparmi ancora per un giorno, e poi ancora un altro. La regola è truffare, barare, fare di tutto pur di raggiungere una posizione, e questo ad ogni livello: è una guerra tra poveri, cani che si sbranano tra di loro, e che non porterà che morte e tristezza. Lo so che il bene non fa notizia, che quel mostro infernale che è la televisione ci tartassa ogni giorno con i peggiori allarmismi, racconti di stragi e di disgrazie: quello che più mi sconcerta, è però che, dopo averci parlato dell?ennesima autobomba in Iraq, o di una nuova strage in qualche famiglia, si passa tranquillamente a raccontare le avventure di quei ciglioni del grande fratello, o dell?ennesimo flirt tra qualche anoressica e rifattissima velina o qualche calciatore che, a venti anni e con la quinta elementare, guadagna quello che una persona, magari che si è fatta il c**o per laurearsi, non vedrà mai in una vita. Nulla, niente, nessuno. O meglio: soldi, compromessi, e solitudine. Scusate lo sfogo. Passo e chiudo.

[liver]

Chiudi?

Ma no, dai. Parliamone.

Da dove vuoi che cominciamo? Qui qualcuno ha ripreso una vecchia idea (l'ha lanciata Cuore, inserto dell'unità) una quindicina di anni fa, per opera di Gino e Michele.

Da noi, il topic non è mai decollato ma, come insegna Gateo, non bisogna perdere la speranza.

Intanto ti do alcuni risultati classificati da Giudizio universale

Top seven

-l?amicizia
-l?amore
-la libertà
-l?anarchia
-i baci
-il sesso
-il cibo

sogni proibiti

-trovare un lavoro
-fare pipì quando proprio non ce la fai più
-osservare dal vivo lo chef tony alle prese con miracle blade III, la serie perfetta
-assistere ad un?irruzione dei carabinieri durante il processo di biscardi e vedere moggi, melli e corno (tutti, va) portati via in manette (e non è che ci siamo andati tanto lontano)


Ma altre perle le trovi gironzolando tra i blog, come

Lo sguardo seducente di una bella ragazza...
oppure
Leggere il proprio giornale preferito seduto sul water
o ancora
la marijuana

Stai ancora pensando a pellicce, gioielli, case o macchine?

[dasio78]

Motivi per vivere??
1) l'amicizia, il bene più importante
2) l'amore, in tutte le sue dimensioni
3) la musica, specie se con la voce di Ruggeri
4) il cielo delle dolomiti
Anch'io mi rendo conto delle cose belle della vita, di quelle per cui vale vivere.
Il mio sfogo nasce dal vedere però c'è qualcosa di storto, di malato, in questa società: si vive guardando con un occhio solo, escludendo dalla nostra realtà tutto ciò che è diverso, o, come si dice, tutto ciò che non è "normale"!
Il problema è che oggi si sono persi i valori, siamo inflazionati di falsi eroi, fatti di plastica e lucine luminose.
Lo sò, niente di nuovo sotto il sole, ma anche se sembrerà banale, il brutto è che non si fa niente per rimediare... il mondo resta "a misura di mediocre", la cultura fa scalpore... e bisogna aspettare che sia uno come Benigni a declamare la Divina Commedia!!Più in basso c'è solo Costantino che ci insegna Storia dell'Arte...

[madvero]

dasio, in parte la penso come te, però...
alla fine della fiera, cosa possiamo farci?
il mondo è quello che è.
io nel mio piccolo faccio quello che riesco per cambiare le cose che non mi vanno giù, ma non basta. anche tu farai lo stesso, suppongo.
ma non basta.
e quindi? cosa vogliamo fare?

[Jeppo59]

Il tuo sfogo nasce da un momento particolare della tua vita, che stai attraversando.
Tra le altre cose c'è anche l'innamoramento non ricambiato verso una tua amica, se non ricordo male.
Hai soltanto aperto un po' più gli occhi.
Ti sei fermato un attimo a guardarti dentro ed intorno; hai incominciato a vedere con occhio più obiettivo le cose e le persone che ti circondano ed adesso le giudichi.
Ci sono sempre state, ci hanno sempre sbattuto in faccia la loro ricchezza e ci hanno sempre rinfacciato la nostra povertà.
I miti e gli eroi li abbiamo creati (e li creiamo) noi.
Chi guarda Costantino in TV o corre nei locali che lui va a visitare (sotto lauto compenso); chi va allo stadio o compra gli abbonamenti TV; chi compra i prodotti che sponsorizzano i "campioni" (sigarette varie, scarpe ed indumenti vari, telefonini ed operatori telefonici, etc. etc.)
Quante volte, prima, ti sei soffermato a guardare qualche documentario orientato nei ghetti poveri di qualche paese del terzo mondo o senza andare troppo lontano, orientato negli entroterra nostrani, od orientati sulle conseguenze delle guerre, invece di vederti qualche bel programma o bel film o qualche partita.
Hai mai sentito parlare del Vietnam, delle prime due guerre mondiali e possiamo andare ancora più indietro.
Fa tutto parte della vita; fa tutto parte degli equilibri della natura.
Certo ce la stiamo mettendo tutta per alterarli a nostro sfavore (vedi i cambiamenti climatici).
Ha ragione Mad. Lei nel suo piccolo cerca di cambiare le cose che non vanno bene e ti garantisco che anch'io cerco di farlo e ce ne saranno tantissimi altri che lo fanno.
Fallo anche tu e non ti curare troppo di quello che ci gira intorno.
L'importante è continuare a tenere in piedi sempre quell'equilibrio naturale che esiste tra il bene ed il male, tra il povero ed il ricco, tra il bello ed il brutto, tra il giorno e la notte, etc. etc.
Vieni pure sul forum e sfogati; fai bene a non tenerti niente dentro. Troverai sempre persone che la pensano come te e persone che la pensano nella maniera totalmente opposta.
L'importante e non lasciarti mai sconfiggere senza lottare.

[dasio78]

"Spesso il male di vivere ho incontrato... " scriveva un grande della letteratura. Sò bene che ben altri prima di me hanno scritto, pensato, urlato il loro disagio, e sò ancora meglio che poi, sostanzialmente, il mondo ha contituato a girare sempre nello stesso verso. Tutto questo, però, torna periodicamente a rimbalzarmi in testa, a ricordarmi di ricordare. Tutto quì. Sono contento che tanti, come me, continuano ad usare la testa, a porsi delle domande e a non farsi anestetizzare da T.V. & C.
Per quanto riguarda Madvero, posso rispondere solo dicendoti di continuare, ogni giorno, ad essere "diversi" in una società che ci vuole ad ogni costo "tutti uguali, belli e bravi".

[GrayWolf]

C'è stato un altro grande (a mio parere) della letteratura che ha scritto: "Il mestiere di vivere"
Ora, al di là del contesto dell'opera (ma nemmeno tanto)
forse la considerazione da fare è proprio questa:
"Vivere è un mestiere"
Possiamo fare bene il nostro mestiere e saremo contenti della nostra opera.
Possiamo considerare il nostro "mestiere" come un obbligo e saremo sempre infelici.

Che tu ti definisca un nichilista, ci può anche stare, però vorrei obiettare una cosa:
non mi sembra che tu stia negando l'esistenza di valori, ne senti la mancanza, è ben diverso.
In questa tua visione non ti accorgi, o forse sì e ti senti solo, che la tua esigenza di un mondo migiore è un valore.

Il tuo sfogo è corretto, tutti, penso, nella loro vita si sono posti le stesse domande;
qualcuno forse ha anche rinunciato perché il "mestiere" si era fatto troppo pesante.

Con quello che dirò in seguito, NON voglio dirottare la discussione sul tema religioso o della fede, sarebbe fuori luogo.
Ultimamente ho letto una frase detta da S.Francesco che mi ha fatto riflettere:
"Dio dammi la forza di accettare ciò che non posso cambiare"
Ripeto, non è un dirottamento della discussione su un altro tema o dire che la fede può essere la soluzione di tutto.
La stessa frase vista in un contesto laico, ha la stessa valenza:
"Se non posso cambiare il mondo, posso cambiare me stesso accettando l'ineluttabilità di una situazione, non soggiacendo ad essa ma facendome una ragione e vivendo secondo un ideale che ritengo corretto, riconoscendo che altri diversi da me seguono la stessa via".

[dasio78]

Il mio nichilismo non vuol'essere negazione di valori, ma percezione della loro mancanza, e incapacità di accettare questo vuoto chiudendo gli occhi.
Stimo immensamente la figura di San. Francesco, e spesso condivido il suo pensiero, ma penso anche che lo stesso Cristo ha urlato la sua rabbia nel tempio, colpito dalla depravazione dell'uomo. Neanch'io voglio aprire un dibattito religioso, ma solo dire che in passato in tanti si sono ribellati a ciò che riteneva loro sbagliato, spesso a costo della propria vita, e che oggi, invece, sembriamo tante pecore, succubi di scelte altrui, annichiliti dalle chiacchere di politici corrotti o presentatori televisivi.

[GrayWolf]

[zaefich]

[Jeppo59]

[madvero]

fischiano anche le mie, di orecchie...

[zaefich]

Però!... ce ne sono di intertristi!.... ..

..che dovrei dire allora da ex-laziale che siamo ancora a -11..

Lo vedi Dasio quanti drammi seri ci sono in giro?.. altro che morose, guerre, carestie... ci sono tanti di quegli intertristi che non hai idea... quelle sono disgrazie...

[Gipi']

[arizona69]

Ciao Dasio, e ciao a tutti.
Stamattina in televisione (si, proprio quell'orribile elettrodomestico!), ho visto un programma sulla mafia.
Si parlava in particolare di Falcone, Borsellino, Chinnici, Dalla Chiesa, i vari agenti di scorta.. Direi che esempi di eroismo ne possiamo trovare anche in tempi relativamente recenti, che dici?
Ci sono sempre state persone che, per merito personale e per occasione, hanno avuto modo di essere dei "fari" per le masse. Considerare "eroi" i calciatori che questa estate hanno fatto vincere il Campionato del mondo di calcio all'Italia mi e' sempre sembrato un po' eccessivo, anche se le gesta degli atleti sono da sempre motivo di orgoglio per i loro sostenitori.
Per fortuna non tutti gli eroi sono necessariamente morti (anche se tendenzialmente aiuta).
Amici con problemi di lavoro, o affettivi, o di salute.. Tanta gente che tira avanti la carretta come puo', senza avere modo di poter guardare molto piu' in la' di oggi e domani, ma sempre a testa alta. Sempre alzandosi la mattina e guardando la sfiga negli occhi, apostrofandola con un bel "e tu che cazzo vuoi?", ed un bel sorriso. Ma, soprattutto, e nonostante tutto, potendo guardare se' stessi negli occhi, in quello stesso specchio, ogni giorno, e continuando a riconoscersi ed accettarsi.
Ed anche a scherzarci sopra, cosa che in effetti aiuta sempre. A volte mi ritrovo a ridere con amici, altre da solo, magari in auto, anche per delle cose semplici semplici.. Ti garantisco che finora non mi hanno ancora messo il "camice bianco con le manicone lunghe".
E poi, puo' sempre andare peggio. Non esiste il fondo del barile..
Intorno tutto fa schifo? Si, spesso e' vero. Ma a volte, anche solo per qualche secondo, tutto diventa cosi'.. perfetto. A me fa questo effetto la natura, ad altri la religione, a qualcuno una buona serie di bicchieri di vino.. Ad ognuno il suo
Coraggio! E grazie.

[dasio78]

Di veri eroi ce ne sono a bizzeffe, e non si trovano per forza dietro ad una toga o ad una divisa. Vivono in mezzo a noi, affrontano la vita vedendola in tutto il suo bene e il suo male, per poi sparire nel silenzio.
mi accorgo ogni giorno di più che non è vero che l'erba del vicino è sempre più verde, che di toppe e magagne è piena la vita di tutti, nessuno escluso.
Io, per mia (s)fortuna, sono astemio, perciò gioie e dolori me li devo vivere da sobrio.
Cerco imparare a capire la gioia degli attimi, ore, mimuti o secondi che valgono una vita, ma non posso comunque ignorare che, dietro allo specchio magico, c'è tanta solitudine.
vi è mai capitato di sentire la notizia di un suicidio o di una strage in famiglia, alla tv o ai goirnali?? Per gli intervistati sono tutte persone brave, belle stupende e per bene. Ma secondo voi, chi è che li conosceva veramente?? chi ascoltava, e capiva, i loro dolori e le loro tristezze?? nessuno, penso io, tutti troppo occupati a guardare la partita, o chiusi nella fortezza invincibile che ci creiamo attorno. Sono contento di non essere solo.
buona abbronzatura a tutti!!! (v. retro)

[zaefich]

[Silent Runner]

Caro Dasio la prima cosa di cui dobbiamo tener conto è questa: non permettere alla felicità di rovinarci la vita!

E facile uscirsene con una battuta od un Koan (se preferisci) e non saranno certamente gli apoftegmi a risolvere la questione "Ne vale la pena o meno", "Perché siamo qui invece che un po' più in là", "Dove sono finiti i valori di un tempo", "Non c'è più il futuro di una volta" etc.
Ma come avviene spesso nelle cose umane, l'errore più frequente è quello del rovesciamento.
Confondiamo la causa con l'effetto e viceversa. Non è poi così male se qualche volta derapiamo e cappottiamo uscendo di strada usando la logica, sorretta e giustificata dai sentimenti che proviamo. L'importante è non dimenticare che siamo noi a derapare e non la strada.

Già, perché più che un problema di logica, il tuo (e cioè il nostro), a me sembra più un problema di sentimenti, di percezione di sé, un "fuori registro" per il quale addossiamo la colpa (se ce n'è una) al mondo che gira male o che non gira per niente.
Ed in mancanza di altri referenti accessibili, addossiamo anche la colpa a noi stessi che non abbiamo saputo ribellarci e cambiare quel frammento di mondo con cui interagiamo.
So di dire delle banalità ma è di banalità che è costruito il reale. Piccole cose che diventano grandi solo per effetti fisici o psicologici e sociali che non possiamo controllare perché l'universo è organizzato così. E ti assicuro che, paradossalmente, l'universo non lo abbiamo creato noi ed è solo il nostro destino (ma solo per circa 15-18 secondi poi entra di mezzo il caso) che è nelle nostre fragili mani, fragili perché attaccate a due braccia che sono collegate ad un tronco sul quale poggia una testa che contiene un cervello che crede di aver capito tutto e lo pretende a modo suo.
Ma le cose non vanno così.

Possiamo solo immaginarci di cambiarle e lo possiamo anche fare, ma sempre all'interno di un disegno in cui le cose le decidiamo noi, felicità ed infelicità comprese. Abbiamo poche possibilità di manovra e la maggior parte sono manovre di aggiustamento emotivo.
Darsi da fare, incontrare ostacoli, risolvere problemi, è i nostro modo di interagire con la realtà e se questa non ci piace, siamo sempre noi a decidere perché e quanto.
E' pure vero che se non mi piace la minestra di ali dipipistrello non posso farmela piacere per forza ma una cosa posso sempre fare: uscirmene dalla fiaba dove viene servita questa pietanza.
La metafora è un po' contorta ma non conoscendo le cause del tuo diagio esistenziale, non posso usare altro che metafore.
Si tratta dunque di individuare quello che ti piace veramente, chennesò, un cuscino emotivo un po' più comodo e di mettertelo sotto la testa.
Perché, come ho detto all'inizio, non dobbiamo permettere alla ricerca della felicità di ridurci infelici e rovinarci così, l'unico straccio di vita che abbiamo.

L'uomo è una creatura di desiderio e questo lo spingerà a cercare ogni sorta di compensazioni ai suoi bisogni. Se il tuo anelito si fa rarefatto, tu coloralo con scelte realizzabili. Non hai alternative: nessuno le ha se la strada di montagna curva a destra ed a sinistra c'è la roccia. Voler girare a sinistra non sarà possibile anche avendo la testa molto dura.
Io ho smesso molto tempo fa di imbufalirmi per le cose che non vanno per il verso giusto. Ho scoperto una infinità di cose che posso fare in alternativa a quelle che avevo immaginato in un primo momento. Ma sono cose che appartengono a me, al mio gusto personale ed all'ironia che ho ricevuto in dono insieme a due enormi emisferi crerebrali sempre in conflitto fra loro. E mentre loro litigano e si perdono in sofismi e freudiane padelle, io mi invento altre cose da fare.
E cerco di farle, malgrado le avversità.
Tanto, quelle vengono lo stesso.
Tu puoi scegliere altre cose, quelle che più ti piacciono, purché realizzabili senza diventare una medusa a forza di lottare contro le avversità (non dimenticare l'universalità della legge di Murphy e la sua nemesi che dice: "se la legge di Murphy può andar male lo farà").

Io credo che tu abbia una sensibilità ed una intelligienza sufficiente per cavartela malgrado il tuo malumore ed il tuo disincanto. Non ti dico che passerà e domani sarà un'altro giorno perché direi una stupidaggine. Non esite nessun domani, per noi umani esiste solo il presente e quello è alle volte un po' pesantuccio da sopportare.
Ma hai mai provato a sfogliare un libro e cercare di leggere contemporaneamente più di una pagina alla volta? E' impossibile.

Ed a me è sembrata questa l'origine segreta del tuo disagio. il voler cambiare quello che fuori di te non funziona come dovrebbe. Non ti piace il mondo, non trovi un senso che ti sembri accettabile in tutto quello che accade?
Vabbé, ma mica è colpa tua.
I libri sono fatti così, devi applicarti ad una sola pagina alla volta e leggere una riga alla volta e così fino a che non l'hai finito. Ed i libri sono infiniti (o quasi, malgrado i premi letterari). E se non ti piace quello che leggi, puoi cambiare libro o provare a riscriverlo.
Non è facile?
E chi ha detto che è facile?
Magari non lo è ma può sempre essere divertente.

C'è una cosa che tutti quanti dimentichiamo ed è che il piacere nasce sempre dentro i noi e non viene mai dall'esterno.
Buffo no?
Tutto questo arrabattarsi per cercare mondi migliori e non approfittiamo del nostro.
Ne abbiamo uno solo, siamo noi, ed a casa nostra possiamo reinventarci tutto.
Anche decidere di essere felici gratis.

[zaefich]

...ecco!... mo' se non s' ammazza, avemo risolto...

[Silent Runner]