Olimpo Informatico

[dasio78]

salve a tutti,
so che è un argomento irto di spine, ma vorrei dire la mia sull'eutanasia, oggi, come altre volte è accaduto, tornata "di moda".
Ho notato che subito ne è nato un intenso dibattito politico in cui è intervenuta ora la destra, ora la sinistra, ora il Presidente della Repubblica, e infine, naturalmente, la Chiesa.
A mio modesto parere tutte queste persone, con i loro ideali e principi, dovrebbero starsene zitti e rispettare le volontà di chi sopravvive in un inferno che non è sicuramente vita. Perchè non lasciare nella piena disponibilità di ciascuno la scelta di come disporre della propria esistenza?? Cosa c'entra lo Stato? Dico questo nel pieno rispetto della dignità umana, che non ci venga più tolta in nome di uno spesso inutile e doloroso accanimento terapeutico.

[kluster]

[splarz]

concordo. non si può impedire a chi vive in uno stato vegetativo di andarsene, se così vuole. tantomeno perchè "la vita ce l'ha donata Dio". questa è imposizione della religione.
a me fa paura l'integralismo cattolico.

[madvero]

[dasio78]

Perchè perdi la testa facilmente???

[madvero]

non so... forse me la prendo troppo sul personale...

[Benny]

Per la chiesa anche il suicidio è peccato. Credo sia per il fatto che solo Dio ha potere di vita e di morte su di noi.
Senza scendere troppo sul teologico, credo che se il Signore ha deciso che è la tua ora, ha diversi modi per chiamarti a se e non dovremmo star qui a sentenziare sull'atto pratico.

Per quanto riguarda lo stato, parla di "diritto di morte" affermando che tale diritto non esiste, mentre accampa diritti sulla vita del cittadino. Negare la morte (e la fine delle sofferenze) significa obbligare alla vita e lo stato non può certo farlo.

D'altronde dire sì all'eutanasia, senza porvi dei limiti e delle regole è un errore e un pericolo (non dissimile da ciò che è accaduto con l'indulto).

[madvero]

l'indulto è sbagliato per principio, in sè e per sè come cosa.

[Benny]

[madvero]

ah, ok , avevo capito male.

[splarz]

le questioni non sono paragonabili, a meno che non troviate qualche ritorno economico in ambito di eutanasia (faccio notare che l'indulto è stato un pastrocchio che ha permesso a Previti di tornare a casa).

[dasio78]

Certo, una regolamentazione è necessaria, e non voglio certo avallare una cultura della morte; io credo che basterebbe lasciare un'attestazione di qualunque tipo (tipo testamento, anche olografo) che attesti la nostra volontà, ad esempio indicando se e per quanto tempo essere mantenuti in vita, o se tentare o meno rimedi sperimentali.
Penso che, ancor peggio della morte, siano i c.d. "viaggi della speranza"...