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Zeus News Ospite
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Inviato: 03 Mar 2007 18:32 Oggetto: Wind mantiene i costi di ricarica |
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Commenti all'articolo Wind mantiene i costi di ricarica
L'operatore arancione ha deciso di non osservare nei confronti di tutti gli utenti il decreto del governo che taglia i costi di ricarica, seguendo un parere legale del neo presidente di Alitalia.
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Nik Semidio


Registrato: 29/10/05 19:44 Messaggi: 204 Residenza: Grosseto - Maremma
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Inviato: 03 Mar 2007 23:15 Oggetto: |
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vomitevole
ma non sorprendente... e questo è quel che è peggio |
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{Gianni} Ospite
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Inviato: 04 Mar 2007 00:07 Oggetto: Se in Italia ... |
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... fossimo intelligenti, da Lunedì Wind sarebbe subissata dalle richieste di portabilità verso altri operatori, che stavolta si sono dimostrati meno disonesti (non dico più onesti, sarebbe esagerato). |
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budspanzer Eroe in grazia degli dei


Registrato: 31/01/07 01:05 Messaggi: 80
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Inviato: 04 Mar 2007 01:11 Oggetto: sms per wind |
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Ma se tutti gli utenti wind minacciassero un avvio in massa verso il gestore che abolisce le ricariche... chissà, forse... |
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dasio78 Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05 Messaggi: 6282
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Inviato: 04 Mar 2007 01:30 Oggetto: |
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Tranquillo, che anche gli altri troveranno il modo di... farcela pagare... vodafone, ad esempio, abolendo i tagli di ricarica da 3 e da 10 euro!!! |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 04 Mar 2007 03:43 Oggetto: |
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Ma per il sig. Berardino Libonati, il termine "conflitto d'interessi" non esiste?!!!
O meglio..., è come dare una botta al cerchio ed uno alla botte!!!  |
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{M.B.} Ospite
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Inviato: 04 Mar 2007 10:52 Oggetto: |
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Libonati non rappresenta nessun governo: il presidente di una società privata (pur se a partecipazione pubblica) non "rappresenta" il Governo. In secondo luogo, non vedo come si possa sventolare lo spettro del conflitto d'interessi (che è ciò che si fa, nemmeno troppo velatamente, qui sopra): Alitalia non c'entra nulla con la vicenda Wind o con la telefonia in generale. Libonati, in quanto presidente Alitalia, è chiamato a rispondere dei risultati dell'azienda agli azionisti, tra cui lo Stato; il suo studio viceversa è stato chiamato a rendere un parere sulla praticabilità, dal punto di vista giuridico, di alcune strategie aziendali, e in questo deve rispondere unicamente al cliente. Nessuna attività è in conflitto con l'altra. Nel senso, precisamente, che dirigere in modo proficuo Alitalia non danneggerà Wind, e fornire consulti a Wind non danneggerà Alitalia (nè lo Stato attraverso Alitalia).Più di questo non è concesso chiedere, a meno di non essere del partito che vede (populisticamente) pervasivi conflitti d'interesse in qualunque somma di cariche o di ruoli. Il nome dello studio legale, infine, è Jaeger-Libonati. Piergiusto Jaeger. |
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Pier Luigi Tolardo Semidio

Registrato: 09/04/05 14:17 Messaggi: 312 Residenza: Novara
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Inviato: 04 Mar 2007 13:45 Oggetto: E' vero ma..... |
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Wind opera nella telefonia mentre l'Alitalia nel trasporto aereo perciò non ci sarebbe conflitto di interesse.
Sul piano formale è vero ma ci si può chiedere se tra tutti i possibili bravi avvocati o affini era il caso di nominare, perché è il Governo che lo ha nominato, come azionista di maggioranza assoluta, una persona così impegnata già ad alto livello e in "affari" che comunque hanno a che fare con la politica e le decisioni del Governo non a piccolo livello ma a livello così importante come Libonati? La gente cosa può pensare? Che, essendo Libonati un uomo così di stretta fiducia del Governo, abbia influito in qualche modo sul decreto rendendolo impugnabile o aggirabile sotto certi aspetti oppure che il Governo potrebbe essere in difficoltà ad andare contro le tesi del nostro Libonati. Che Libonati porta avanti contemporaneamente, sia pure in settori diversi, due interessi: da una parte quello del Governo , i cui interessi come azionistache lo ha nominato deve tutelare come Presidente(oltre a quelli degli altri azionisti anche di minoranza, certo) e in questo caso gli interessi del Governo dovrebbero essere il più possibile vicini a quelli del Paese se non , giustamente, come dovrebbe essere coincidenti e dall'altra fa gli interessi di un privato straniero. In questo caso, oltretutto, giustifica legalmente una manovra che aggira palesemente la legge e danneggia i consumatori-utenti di un servizio come Wind: non è un bel vedere per un presidente di Alitalia che dovrebbe agire per privatizzare Alitalia in forte sintonia con il Governo e migliorando il servizio per gli utenti-consumatori.
Non c'è un conflitto di interessi formale, in violazione ad una legge o comunque nello stesso settore, ma c'è un problema di opportunità che lo stesso Libonati avrebbe potuto affrontare rifiutando la consulenza propostagli da Wind o rinunciando, per meglio seguire gli affari del suo studio, all'incarico propostogli dal Governo, non si può avere e cumulare tutto nella vita, questo Libonati da buon professionista lo dovrebbe sapere.
Anche la dicrezione in Wind non abbonda: infatti è libera Wind di affidare consulenze a tutti gli avvocati che vuole ma è il caso(non è una cosa che si fa spesso, anzi mai) di far sapere a tutto il mondo che il parere legale è stato espresso dallo studio di Libonati come dire: " se lo dice Libonati che è giusto, uno come lui che è stato scelto dallo stesso Governo per un incarico così difficile, allora la nostra posizione è giusta e in fondo anche il Governo è d'accordo". Libonati, magari per vie private e senza dare pubblicità alla cosa, potrebbe far sapere a Wind che in Egitto ci si comporterà così ma in Italia anche solo allo stile noi ci teniamo, o spera di avere altre consulenze? |
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marcelloby Eroe

Registrato: 14/12/06 10:44 Messaggi: 44
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Inviato: 04 Mar 2007 14:23 Oggetto: |
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Personalmente concordo con quanto postato da M.B., che inviterei a registrarsi al forum.
Libonati - chiunque egli sia - è un professionista i cui servizi interessano da una parte il governo, dall'altra un'azienda privata (e Wind lo è). Non vedo alcun conflitto di interessi né problemi di opportunità - concetto piuttosto vago se non fotografato da precise norme di legge.
E' anche strano che critichi il fatto che Wind abbia dichiarato la fonte del proprio parere legale: secondo voi sarebbe stato meglio se avessero detto "facciamo così, e non vi diciamo neanche chi cel'ha consigliato"?
Anche l'idea di "aggirare legalmente" una norma mi pare fumosa. Un comportamento è legale oppure non lo è; nel nostro sistema è solo particolarmente costoso accertarlo, visto che ci vogliono molti giudici e molto tempo. Se Wind ha torto, tra qualche mese lo scopriremo. Se ha torto, non sarà stato "legalmente", se ha ragione, non sarà stato "aggirare".
Soggiungo che questa faccenda dei costi di ricarica è andata avanti in modo piuttosto paradossale, dall'audizione dell'Authority concessa a quello strano personaggio di D'Ambra, alla strumentalizzazione da parte del ministro Bersani che ne ha fatto una bandiera di liberalizzazione mentre si tratta dell'esatto contrario, all'Antitrust che ha impiegato mesi per analizzare il fenomeno ed è stata poi improvvisamente scavalcata.
L'abolizione per legge dei costi di ricarica è un'altra dimostrazione, di cui non avevamo bisogno, che il nostro capitalismo è piuttosto rudimentale. Ovvio che le aziende aumentano i prezzi in altre maniere per garantire gli introiti: che altro dovrebbero fare?
Chi è a favore dell'abolizione ope legis dei costi di ricarica deve necessariamente essere anche a favore della regolamentazione rigida delle tariffe telefoniche. Non si può essere liberalisti solo quando sembra convenire ad una non meglio identificata opinione pubblica che vuole tariffe libere quando scendono e regolamentate quando salgono, senza conoscere i meccanismi di formazione dei prezzi. |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 04 Mar 2007 14:34 Oggetto: scelta acuta |
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Concordo che non ci sia "conflitto di interessi".
Concordo che una cosa o è legale o non lo è..quindi occorrerà vedere come si evolveranno le cose eventualmente.
Ma -come nel caso di Rossi per Telecom- è indubbia la scelta acuta (e di sottile presa per i fondelli aggiungerei) di Libonati come consulente legale. |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 04 Mar 2007 14:54 Oggetto: E' OPPORTUNO sottolineare... |
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E' opportuno sottolineare che, qualunque sia la scelta di Wind, nessuno può infrangere la legge.
Il cliente, non si rivolge direttamente a Wind per avere la sua ricarica, ma a degli intermediari (tabaccai, bar, edicolanti, bancomat, ecc.); ne consegue che se qualcuno di essi si rifiuta di vendere una ricarica senza spese COMMETTE A SUA VOLTA REATO. Davanti quindi a un rifiuto ostinato, per il cliente sarà sufficiente entrare nella rivendita accompagnato da un vigile e chiedere che vengano rispettati i suoi diritti (come prevede la legge). Se il negoziante non vuole essere accusato di favoreggiamento, non potrà far altro che adeguarsi.
NATURALMENTE, il negoziante avrà poi TUTTI I DIRITTI di RIVALERSI su Wind per ottenere giusta soddisfazione. |
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{gianluca quaglia} Ospite
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Inviato: 04 Mar 2007 16:55 Oggetto: solo in Italia.. |
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vergognoso ennesimo esempio della furberia italica. questo modo di comportarsi ancora una volta dimostra quanto l'interesse per il paese e in generale l'onesta' non rientrino nel Dna della maggior parte della popolazione. comincio seriamente a vergognarmi di essere italiano. |
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OXO Dio maturo


Registrato: 10/05/05 18:30 Messaggi: 1942 Residenza: Scandicci
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Inviato: 04 Mar 2007 19:04 Oggetto: Guai a fermarsi alle etichette... |
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marcelloby ha scritto: | Caro Tolardo, personalmente concordo con quanto postato da M.B. ... |
Io invece non sono d'accordo: il punto non è se si tratti o meno di conflitto di interessi, ma che ancora una volta in Italia si assiste ad un accavalarsi di cariche pubbliche, di commistioni e intrecci che lasciano quantomeno nascere il dubbio che tutta una serie di decisioni siano prese in maniera poco trasparente.
marcelloby ha scritto: | ...E' anche strano che critichi il fatto che Wind abbia dichiarato la fonte del proprio parere legale: secondo te sarebbe stato meglio se avessero detto "facciamo così, e non vi diciamo neanche chi cel'ha consigliato"?... |
Su questo sono pienamente d'accordo con te, ma con tutti gli studi legali che ci sono in Italia, era proprio il caso di affidarsi a quello di Libonati?
marcelloby ha scritto: | ...Soggiungo che questa faccenda dei costi di ricarica è andata avanti in modo piuttosto paradossale, dall'audizione dell'Authority concessa a quello strano personaggio di D'Ambra, alla strumentalizzazione da parte del ministro Bersani che ne ha fatto una bandiera di liberalizzazione mentre si tratta dell'esatto contrario, all'Antitrust che ha impiegato mesi per analizzare il fenomeno ed è stata poi improvvisamente scavalcata... |
Questa parte del tuo discorso mi risulta invece poco comprensibile: che ha di così strano D'Ambra? Di quale strumentalizzazione è stato colpevole il Governo? Se tutti i gestori si mettono d'accordo nello stabilire che oltre alle telefonate il consumatore è obbligato a pagare un "balzello" e una norma dello Stato proibisce tale cartello, come fai a dire che si tratta dell'esatto contrario di una liberalizzazione?
marcelloby ha scritto: | ...L'abolizione per legge dei costi di ricarica è un'altra dimostrazione, di cui non avevamo bisogno, che il nostro capitalismo è piuttosto rudimentale. Ovvio che le aziende aumentano i prezzi in altre maniere per garantire gli introiti: che altro dovrebbero fare?... |
Sull'arretratezza del nostro capitalismo non ci sono dubbi: se fosse stato maturo, non avremmo neanche mai avuto il costo di ricarica, vecchio retaggio culturale legato all'abbonamento ad un servizio pubblico che deve finanziarsi al di fuori di una logica di mercato. Le aziende serie si garantiscono gli introiti tramite politiche aziendali e commerciali efficaci, non tramite inconcepibili costi assolutamente slegati al servizio offerto.
marcelloby ha scritto: | ...Chi è a favore dell'abolizione ope legis dei costi di ricarica deve necessariamente essere anche a favore della regolamentazione rigida delle tariffe telefoniche. Non si può essere liberalisti solo quando sembra convenire ad una non meglio identificata opinione pubblica che vuole tariffe libere quando scendono e regolamentate quando salgono, senza conoscere i meccanismi di formazione dei prezzi. |
Non mi risulta che il Governo abbia fatto il benché minimo accenno ad una qualsivoglia forma di regolamentazione dei prezzi: mi pare invece che una molto ben identificata opinione pubblica, ovvero la totalità degli italiani, ha giustamento chiesto di mettere la parola fine su un ingiusto furto perpetrato dalle compagnie di telefonia mobile nel corso di tutti questi anni. Senza tener conto che tali disposizioni sono state giustamente allargate a tutte le forme di ricarica (per es, le schede per la PPV del digitale terrestre) e proibiscono anche qualsiasi forma di limitazione temporale del credito regolarmente pagato.
Il fatto poi che in Italia permanga l'abitudine di sparare a zero sul Governo (di qualunque colore esso sia), anche quando prende decisioni serie, importanti, che vanno incontro alle legittime attese dei cittadini/consumatori, dimostra che è anche il nostro livello di cultura sociale ad essere arretrato: il tutto è tradotto dal classico detto "piove, Governo ladro!"
Detto questo, mi addolora profondamente questa decisione di Wind, di cui sono da sempre soddisfattissimo cliente: io personalmente non ho mai pagato neanche un cent di costi di ricarica (dato che Wind non li prevedeva per tagli da € 40 in sù), ma la delusione è tanta. Speriamo solo che il sistema giustizia italiano non ci riservi un'ulteriore beffa... |
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Pier Luigi Tolardo Semidio

Registrato: 09/04/05 14:17 Messaggi: 312 Residenza: Novara
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Inviato: 04 Mar 2007 20:49 Oggetto: Non vedo...... |
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Ribadisco il concetto che Wind non aveva nessun obbligo, tantomeno di trasparenza, di rendere noto il fatto che lo studio Libonati gli aveva consigliato come legale una discutibile, impopolare, e molto probabilmente illegale, interpretazione del decreto Bersani. In genere si suppone che tutte le grandi aziende abbiano degli uffici legali al proprio interno che studiano le più importanti decisioni con l'ausilio di studi legali esterni, a volte anche più di uno e che, a volte, esprimono pareri differenti, questo lo sa l'opinione pubblica, quello di Wind è uno dei pochi casi che l'azienda ci tiene a farci sapere qual'è l'avvocatone che li ha consigliati. Sarebbe interesse anche di Libonati prendere le distanze, magari non pubblicamente, da una prassi che in caso di sconfessione da parte del Governo farebbe fare brutta figura a Libonati per primo. Lo hanno reso noto solo a scopo pseudointimidatorio e di legittimazione della loro decisione.
L'intervento del Governo era legittimo e di liberalizzazione almeno sui punti che introduce il principio che il crddito non scade ed era un fatto doveroso: in genere i crediti vanno in prescrizione molto tempo dopo degli 11 -12 mesi esistenti e per la possibilità di svincolarsi da un contratto con un gestore telefonico o Internet prima dei 12 mesi, salvo una penale che il gestore può richiedere, perché questo agevola, oggettivamente, la possibilità da parte dell'utente di cambiare gestore e quindi favorisce la concorrenza. Si tratta di 2 norme di vera liberalizzazione.
Quanto ai costi di ricarica: anche l'Antitrust e l'Agcom hanno accertato che non c'era concorrenza reale fra i gestori per i costi di ricarica, tutti facevano pagare la stessa cosa, c'era un cartello, quindi era necessario intervenire, anche se non solo ed unicamente con l'abolizione pura e semplice, per ripristinare condizioni di concorrenza su questo punto.
E' vero che l'Authority per le Comunicazioni aveva da tempo aperto un'istruttoria e aveva invitato i gestori mobili a moderare e ridurre costi di ricarica così alti mentre i gestori non hanno accettato l'invito e l'Authority per le Comunicazioni sarebbe intervenuta in Marzo con una sua decisione se il Governo non l'avesse precedeuta con il decreto Bersani.
L'Authority, a differenza del Governo, è competente in materia di regolamentazione delle tariffe telefoniche, questo in tutti i Paesi europei(tranne in Inghilterra) e lo riconoscono anche i gestori mobili , quindi si può discutere se il Governo era legittimato ad intervenire, in luogo dell'Authority, ma è certo che questa lo ha fatto, lo fa e lo farà in futuro in base a precisi obblighi di legge.
Il Governo, secondo me, ha il potere ed il dovere di intervenire in materia di contenimento e raffreddamento dei prezzi e delle tariffe, il Governo Berlusconi non lo ha mai voluto fare ed ora ci troviamo con stipendi e pensioni che hanno perso il 30-40% di potere di acquisto rispetto a 5 anni fa. Quindi il Governo, a mio parere, ha fatto bene, poi si può discutere se l'intervento sui prezzi, che fa parte di ogni buona politica economica, debba avvenire in maniera autoritaria o concertativa, cioè concordata con produttori e sindacati, ma lo fa dappertutto, per esempio 3 anni fa il Governo francese di centrodestra del liberale Raffarin ha bloccato l'aumento da 10 a 12 centesimi per Sms che i gestori mobili francesi volevano introdurre.
Quanto a D'Ambra mi sembra un bravo ragazzo,ricco di iniziativa e ce ne fossero tanti giovani come lui che invece di farsi gli affari propri o picchiare i poliziotti allo Stadio si pongono obbiettivi di giustizia e li perseguono democraticamente ed è stato un dovere per il Parlamento ascoltarlo come ha ascoltato anche i rappresentanti dei gestori mobili, il Parlamento ha il dovere costituzionale di ascoltare tutti non solo i lobbisti e i loro avvocati. |
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{Daniel} Ospite
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Inviato: 05 Mar 2007 22:16 Oggetto: wind? no grazie! |
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puerile da parte della wind cercare di mantenere profitti sui costi di ricarica per i vecchi piani tariffari!!ho necessità di ricaricare il telefonino e non ho certo il tempo di aspettare che un nuovo piano tariffario (magari con tariffe opportunamente lievitate) venga attivato! per questo domani stesso sarò in un centro tim a cambiare operatore! e spero che come me faranno i molti consumatori che per l'ennesima volta si sentono presi in giro |
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fuffo Eroe in grazia degli dei


Registrato: 02/09/05 19:28 Messaggi: 111 Residenza: Roma
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Inviato: 06 Mar 2007 01:00 Oggetto: Così parlò ... mr. Wind |
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Eh già, molto astuti gli uffici commerciali Wind ... da Mondowind (il sito commerciale di Wind, vende cellulari e ricariche on-line): il taglio minimo è 50 Euro: senza costi di ricarica, cioè come prima, ma sono scomparsi i due tagli inferiori: da 10=8+2 e 25=20+5 (occhio! la "tassa" era il 25%).
Per non pagare la tassa, e comunque usufruire di tagli "piccoli" (10 e 25, oltre al 50 euro), è necessario passare a un nuovo profilo, ecco ad esempio come è prospettato il new! Wind 12 (copio/incollo dal sito Wind):
Wind 12 (tutti gli importi si intendono IVA inclusa)
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I clienti Wind con piani tariffari attivati prima prima de 4 marzo 2007 che:
utilizzano tagli uguali o superiori a 50 euro, che già non prevedevano contributi di ricarica, potranno continuare a fruire del servizio alle condizioni preesistenti;
utilizzano tagli inferiori ai 50 euro e che non intendono corrispondere il contributo di ricarica possono migrare gratuitamente verso i nuovi piani tariffari richiedendo di aderire, attraverso i consueti canali, a uno dei nuovi piani senza contributo di ricarica in vigore dal 4 marzo 2007.
.
- Chiamate verso tutti i numeri nazionali, fissi e mobili : 12 centesimi/Min
- SMS e notifica SMS : 15 centesimi
- MMS : 60 centesimi
- Addebito alla risposta: 16 centesimi con tariffazione a scatti ogni 30 secondi
- Videochiamata verso cellulari Wind: 50 centesimi al minuto
- Videochiamata verso numeri di altri operatori: 1 euro al minuto
.
La tariffa si applica a tutte le chiamate voce nazionali, ad eccezione di quelle effettuate verso direttrici preferenziali, numerazioni a tariffa speciale e chiamate dati/fax.
Con il piano tariffario Wind 12 è possibile utilizzare le ricariche da 10 euro, 25 euro e 50 euro, senza contributo di ricarica. E' inoltre possibile utilizzare le ricariche indicanti contributi di ricarica nei tagli 8 + 2 euro e 20 + 5 euro. Saranno comunque ricaricati, rispettivamente, 10 e 25 euro di traffico telefonico.
Il primo cambio piano è gratuito; i successivi hanno un costo di 7 euro.
Commento: Questa "offerta", sostituisce la precedente Wind 10, che aveva questi costi:
- Addebito alla risposta: 15 cent.
- Chiamate verso tutti i numeri nazionali, fissi e mobili : 10 centesimi/Min
- SMS e notifica SMS : 10 centesimi
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Parli a soli 5 centesimi al minuto e SENZA CONTRIBUTI DI RICARICA
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- Chiamate verso tutti i numeri nazionali, fissi e mobili : 5 centesimi/Min, IVA esclusa (= 6 cent/min)
- SMS e notifica SMS : 12,50 centesimi, IVA esclusa (= 15 cent)
- MMS : 50 centesimi, IVA esclusa (= 62,5 cent)
.
Con il piano tariffario Wind 5 New è possibile utilizzare le ricariche da 10 euro, 25 euro e 50 euro, senza contributi di ricarica. E' inoltre possibile utilizzare le ricariche indicanti i contributi di ricarica nei tagli 8 + 2 euro e 20 + 5 euro. Saranno comunque ricaricati, rispettivamente, 10 e 25 euro di traffico telefonico.
Il primo cambio piano è gratuito, i successivi hanno un costo di 5,83 euro, IVA esclusa.
Qualsiasi commento, mi sembra inutile ...  |
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al_pacino Dio maturo


Registrato: 13/04/05 15:16 Messaggi: 1331 Residenza: Versilia
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Inviato: 06 Mar 2007 22:28 Oggetto: |
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alla fine qualcuno ha letto bene le noticine riportate in minuscolo e la farà franca.... |
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serix Mortale devoto

Registrato: 04/05/05 08:28 Messaggi: 19 Residenza: mare e sole
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Inviato: 09 Mar 2007 10:41 Oggetto: |
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mi pare che dal 5 marzo i costi di ricarica siano stati aboliti per tutti gli utenti wind, vecchi e new |
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OXO Dio maturo


Registrato: 10/05/05 18:30 Messaggi: 1942 Residenza: Scandicci
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Inviato: 10 Mar 2007 22:31 Oggetto: |
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Sembra che stavolta gli organi dello Stato deputati a fare le leggi e a farle rispettare abbiano deciso di fare sul serio... Speriamo che si continui su questa linea: era ora che anche in Italia si cominciasse a tenere comportamenti da Paese civilizzato  |
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