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Non fotocopie, ma intercettazioni romanzate
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 12 Giu 2007 07:13    Oggetto: Non fotocopie, ma intercettazioni romanzate Rispondi citando

Commenti all'articolo Non fotocopie, ma intercettazioni romanzate
Grazie al divieto a fotocopiare il testo delle intercettazioni fra parlamentari e dirigenti Unipol, ogni giornalista sta romanzando la propria versione.
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Pejone
Eroe
Eroe


Registrato: 12/06/07 11:14
Messaggi: 59

MessaggioInviato: 12 Giu 2007 13:44    Oggetto: E che vi aspettavate? Rispondi citando

Già i giornalisti hanno molta fantasia.
Figurati con la scusa che non possono fare fotocopie come, come potranno raccontarcela.... Rolling Eyes
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{Pasquino}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Giu 2007 03:48    Oggetto: La Legge sulle intercettazioni è uno scandalo Rispondi citando

Qundo metti su famiglia ti viene detto - hai voluto la bicicletta? ora pedala caro amico - stessa cosa deve valere per i politici tutti visto che vivono (eccome vivono, non possono certo farsi mancare il gelato, mentre i panificatori annunciano una riduzione di vendita del 35% che è tutto dire...) di soldi pubblici, dovrebbero avere l'obbligo della trasparenza su ogni azione compiuta, invece si nascondono come ladri consapevoli, dietro leggi e leggine fatte ad hoc, immunità parlamentare (ma che vuol dire, forse che non sono responsabili delle proprie azioni?) chi si è messo in gioco deve stare al gioco, se non gli sta bene FUORI, vengono votati per gestire una nazione non i loro interessi privati.

Se i giornalisti si trovano nella posizione di dover "romanzare" è perchè si trovano obbligati dai politici, non certo perchè amano scrivere romanzi. E' la politica che allontana il cittadino, mentre il cittadino se potesse avere più voce in capitolo, avrebbe da insegnare a persone che dimostrano di non avere morale ne rispetto per chi li vota.
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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 13 Giu 2007 08:31    Oggetto: Re: La Legge sulle intercettazioni è uno scandalo Rispondi citando

{Pasquino} ha scritto:
Se i giornalisti si trovano nella posizione di dover "romanzare" è perchè si trovano obbligati dai politici, non certo perchè amano scrivere romanzi. E' la politica che allontana il cittadino, mentre il cittadino se potesse avere più voce in capitolo, avrebbe da insegnare a persone che dimostrano di non avere morale ne rispetto per chi li vota.

Non concordo del tutto su questa ultima osservazione: i giornalisti sono professionisti legati a filo diretto o indiretto ai propri referenti politici e ai propri editori (quando anche le due figure si sovrappongono).

Che l'imbarbarimento della politica, e della società civile sia un fatto evidente è davanti agli occhi di tutti: al di là di chi è stato il primo a cominciare non si può certo dire che l'altra parte abbia avuto maggiore senso di responsabilità.
Sembra quasi che la società civile non aspettasse altro per imbarbarirsi quando la classe politica italiana è collassata intorno a questioni di basso interesse monetario/politico e la corruzione si è rivelata in tutta la sua estensione.
La casta giornalistica (perché di casta di tratta), oggi resa ancora più arroccata intorno ai propri referenti politici ed economici (fatta salva l'enorme massa di giornalisti precari vittime di un ricatto simile ad un coltello a due lame, un coltello senza impugnatura che si può tenere in mano sono dalla parte della lama), non può certo tirarsi fuori da questo lerciume e uscirne immacolata.

I giornalisti, quelli che vediamo in tivù, o leggiamo sui giornali, segretamente vorrebbero poter scrivere romanzi (invidia di Crichton) e non potendolo fare sfuttano l'occasione romanzando tutto il romanzabile. E se sul mercato c'è solo merda di Gnù scriveranno un romanzo su Manzù (l'artista della famosa opera "Merda d'artista" oggi misteriosamente riscoperta nella sua iconoclasticità concettuale). Dal momento che gli escrementi (vedi recenti episodi sulle intercettazioni) non sono prodotto d'artista ma di ben altri insigni personaggi più facilmente chiacchierabili, il romanzo è presto fatto con la complicità di tutti, lettori compresi.

Sul fatto che la politica allontani il cittadino (io direi i politici e non la politica) si potrebbe fare un'altra precisazione: il cittadino se ne infischia della politica e se ne serve così come la politica s'illude di servirsi dei voti dei cittadini che, nel profondo, disprezza come il Re Sole disprezzava i suoi sudditi. E il popolo italiano ha sempre preferito la condizione di suddito perché assai più comoda di quella di cittadino impegnato e responsabile.

Ma oggi non siamo più sudditi, almeno sulla carta (anche se lo siamo nel cuore: basta vedere le folle adoranti di fronte a particolari figure carismatiche di politici e/o grandi prelati, per la verità assai ambigue e discusse) e se qualcosa conserviamo della sudditanza è il privilegio del disprezzo nei confronti dell'adorato Re che oggi incensiamo e domani impiccheremo a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo.

Concludo dicendo una banalità (alle volte è una necessità taumaturgica). Non tutte le figure qui descritte sono turpi: conosco personalmente alcuni appartenenti alla casta giornalistica e posso assicurare che sono persone degne e corrette, così come so dell'esistenza di politici intelligenti e incredibilmente onesti malgrado le occasioni e il fatto che piova.
E' nella massa che si confondono e spariscono alla vista i migliori e, in un'epoca di apparenze e di iconoclastia latente, la volgarità è l'estrema difesa di chi non ha niente da dire e vuole gridarlo più forte degli altri.
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{Giambattista}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Giu 2007 16:36    Oggetto: Grazie? Rispondi citando

Ma cosa vuol significare "Grazie al divieto di fotocopiare ... ogni giornalista sta romanzando la propria versione"?
Si dovrebbe dedurre che, in assenza di fotocopiatore, potrebbero esistere solo romanzieri.
Il vero problema è che la categoria dei giornalisti, come tutte le categorie professionali si son fatte piene zeppe di servi.
Non è questione di lobby né di corporazioni né di costrizioni: è conseguenza di scomparsa della dignità delle persone e del rispetto per il prossimo.
E, comunque, ci meritiamo tutti quello che sta succedendo.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Giu 2007 18:52    Oggetto: e qual'e' il problema? Rispondi citando

non si puo' fotocopiare? e allora basta leggere ad
alta voce il testo e usare un registratore o un telefono con una stenografa all'altro apparecchio.
Gab
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 13 Giu 2007 18:56    Oggetto: Re: La Legge sulle intercettazioni è uno scandalo Rispondi citando

{Pasquino} ha scritto:
Qundo metti su famiglia ti viene detto - hai voluto la bicicletta? ora pedala caro amico - stessa cosa deve valere per i politici tutti visto che vivono (eccome vivono, non possono certo farsi mancare il gelato, mentre i panificatori annunciano una riduzione di vendita del 35% che è tutto dire...) ...

Non so se sono troppo OT, ma col pane a 6 o anche+ euro al chilo (e non sto parlando di pane speciale) ovvio che se ne consumi di meno. Del resto, il pane in proporzione ha gli stessi costi della politica... Sad
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 13 Giu 2007 19:12    Oggetto: Peggio di così... si stava anche prima Rispondi

Ma che vuol dire, che ora si lavorerebbe di fantasia!? E prima, che succedeva? Frasi estrapolate, quando non accortamente accostate tra di loro ad acquisire nuovi (e più oscuri) significati, che poi naturalmente dovevano essere esplicitati al colto e all'inclita; perché, notoriamente, il popolo italiano ha costante bisogno di un tutor, in quanto è notoriamente composto da analfabeti o minus habens.
Perciò tutti si sentono in diritto e dovere di andare a fare il mestiere di un altro: l'imprenditore si butta in politica (in verità sin dai tempi in cui si "vestiva alla marinara") i magistrati si sostituiscono ai politici che non funzionano, i giornalisti a loro volta si improvvisano giallisti, magari con qualche talento sotto il profilo dell'inventiva.
Quanto ai politici onesti intellettualmente si possono contare sulle dita di una mano. Peccato che -causa l'età- loro, di mani, le debbano adoperare tutte e due per tenersi su i pannoloni
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