Olimpo Informatico

[Silent Runner]

Parte da qui.
Tutto è cominciato con una dichiarazione all'apparenza del tutto banale ma subito qualcuno ha insinuato il sospetto. E non direi che ci si possa limitare alle preferenze sessuali bensì all'immagine che abbiamo di noi stessi come maschi e dell'immagine che le nostre compagne, amiche, amanti, aspiranti tali o aspiranti in fuga da, ci restituiscono.
Vogliamo parlarne con ironia e magari coraggio?
Se ne avete un po'.

Nota: tutto quello che direte NON sarà usato contro di voi.

[alessandro.polo]

io e gigio non abbiamo problemi d'identità

[Silent Runner]

[alessandro.polo]

[Silent Runner]

[Gateo]

A me sembrava perfettamente IT.
Evidentemente Silent il tuo preambolo non e' chiaro per niente.
Inizia con la tua personalissima esperienza, su!

[Silent Runner]

Mi spiace Gateo ma hai toppato.
Dato l'argomento, non era necessario un preambolo con disegnino accluso. Se i pivelli si vogliono inserire nei discorsi dei grandi succedono cose come queste.
ho scritto un preambolo che può essere non compreso solo se si è dei pivelli o si è in malafede.
E con te siete in due.

Il fatto che poi sia IT o meno non è rilevante, soprattutto detto da te che sei per tua natura un dio smodato ed hai una dichiarata avversione personale nei confronti del buon vecchio Silent. E' evidente che qualsiasi tua asserzione nei miei confronti sarà viziata da pregiudizio, per cui non significativa.
Ma ti voglio bene lo stesso.

[liver]

Bah, l'argomento non mi pare dei più interessanti, con tutto il rispetto che ho per il vecchio Silent.

In rete, l'identità sessuale (anzi "di genere", per non far inca@@are le femministe) non esiste. Ed è forse per questo che qualcuno tende a estremizzarla, come fanno molti machisti oppure le nostre amichette di qualche tempo fa.

Siamo eterei, la nostra fisicità non conta. Alcuni di noi, per esempio, non esistono nemmeno, come i poliziotti di Matrix, altri hanno un'identità collettiva, spesso di coppia (vi ricordate Andrea1975 che ha creato, per partenogenesi, Gavilan), altre mono-persone fisiche hanno più identità nell'olimpo (non posso fare esempi, pena la scomunica).

In sintesi: abbiamo problemi con l'identità fisica, che ca@@o ce ne frega di quella di genere?

Entrando IT: mia moglie lavora, probabilmente becca più soldi di me, o poco ci manca, sicuramente lavora meglio, comunque. Lei lava la biancheria, io faccio da mangiare. Sul fai-da-te domestico siamo entrambi delle frane.

Dove sta l'identità maschile? Solo nel senso di colpa: per quanto lei faccia per le figlie, per la casa, per me, avrà sempre la sensazione di non essere una brava donna di casa. Perché confrontandosi con sua madre, che non lavorava, sarà sempre perdente.

Invece io, per quanto poco faccia, mi sentirò sempre un figo della madonna, perché mio padre è sempre stato una vera schiappa (anche col fai-da-te ).

[Silent Runner]

[Silent Runner]

Comunicato ufficiale del Barman:
Probabilmente la visita di Bush è stata contagiosa e mi vedo costretto ad una precisazione.
Ho proposto ai maschietti di parlare dell'immagine che hanno di se stessi confrontandola anche con l'immagine che le loro compagne amiche etc. restituiscono loro.

E' cosa nota che i maschi non parlano facilmente dei loro sentimenti, e soprattuto non parlano dell'immagine che hanno di se stessi.
Come maschio posso assicurarvi che anche noi abbiamo problemi con la nostra immagine, esattamente come avviene nella stereotipizzazione delle donne.
E non parlo della lunghezza del pene o della sua durezza, massa critica e colore. Parlo di come vediamo noi stessi nell'insieme. Aspetto fisico, senso di adeguatezza fisica, sociale e relazionale.

Quando si parla di maschi si parla sempre dei loro sensi di colpa o si finisce nella macchietta da cabaret. Volevo andare oltre lo stereotipo.
Se poi siete pigri e leggete una riga su due e per questo non capite la proposta del Thread, provaste a leggere anche le righe che avete saltato.

[madvero]

[Silent Runner]

thank U. Madver

[madvero]

oh, di niente!!!
e vedo con piacere che non ha replicato nessuno...

[brain]

al contrario di liver, trovo l'argomento molto interessante.
io non penso mai a me come uomo/maschio, di solito penso a me come persona. e credo che anche la mia compagna faccia altrettanto. credo che quel che voleva dire alessandro.polo all'inizio sia piu' o meno questo.
se poi si deve parlare del fai da te, di chi fa i panni e via dicendo, credo che anche fare i panni renda l'uomo piu' Maschio.

bah io c'ho provato!!!!

[madvero]

[disturbatore]

La questione è complicata, il tempo scarso, le idee fluttuanti...

Credo che i problemi d'identità nascano all'origine, cioè proprio dal tentativo di identificare, di etichettare, di classificare.

Noi tendiamo a farlo continuamente per semplificare il mondo e comprenderlo meglio, col che facciamo almeno due errori: banalizziamo per eccesso di semplificazione (come diceva anche Einstein), e pensiamo erroneamente di aver compreso qualcosa.

Non mi pare che le etichette maschio e femmina possano continuare a reggere (se mai l'hanno potuto) la continua estensione della complessità umana, io cerco di prescinderne il più possibile. Non ogni fenomeno può essere indagato con dicotomie e tassonomie (ad albero), anche nel campo dell'intelligenza (o vita) artificiale si sono sviluppati tanti altri metodi (e pure quelli sono spesso insufficienti).

Biologicamente sono maschio, ma a volte la mia cinestetica è stata interpretata come affine all'omosessualità, ma in realtà sono eterosessuale, ma una mia amica una volta mi disse che il avevo il cervello più femminile che aveva mai visto in un maschio, ma in alcune relazioni sono stato etichettato come "proprio un maschio", ma in altre come "così diverso dal solito maschio", ma ma ma ma

Probabilmente affrontiamo questa (come altre) curiosità con strumenti spuntati e inadatti allo scopo, ma fare luce è (forse troppo) complicato, forse nemmeno così importante.

Scusate lo sproloquio

[brain]

[Silent Runner]

[maxismakingwax]

Concordo con l'opinione diffusa che ormai le caratteristiche delle sessualità mi sembrano sempre più sfumate. Si sono persi i ruoli che una volta ne determinavano l'essenza. Mi sa che se vogliamo sentirci veri maschi dobbiamo prescindere da questi ed affidarci ai modelli.

La mia ex-ragazza mi ha lasciato perché lavoravo troppo. Abitando distanti ormai ci vedevamo solo sporadicamente, non posso darle torto. Però è proprio il lavoro che a me fa sentire MASCULO. Non che le donne per me non lavorino, ma come dicevo ho dovuto attingere dai miei modelli di Mascolinità, primo fra tutti mio padre. Mi ricordo quando ero bambino che quasi non lo conscevo, si alzava a orari incredibili e soprattuto d'estate rincasava tardissimo, era un'impresa aspettarlo alzato. Eppure capivo che si sacrificava per me: era il mio idolo! Ecco che oggi, inopinatamente single, mi ritrovo alla ricerca della mia identità sessuale anche e soprattutto cercando di assomigliare il più possibile al modello di uomo che ho introiettato da bambino.

... cavoli ora il client ha finito l'installazione, non posso più far finta di lavorare... stasera copio e incollo.


P.S.: Visto che la discussione sembra orientarsi sul tipo: "Uomini sull'orlo di una crisi di post" propongo di vietare l'ingresso all'universo femminile! Così... per tirarcela un po' e soprattutto per attirare maggiormente la loro attenzione.

[madvero]