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la decrescita impossibile
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paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 17 Ago 2007 15:42    Oggetto: la decrescita impossibile Rispondi citando

- la decrescita impossibile ?
a cura di Paolo De Gregorio ? 16 agosto 2007

Il frutto avvelenato del modello di sviluppo liberista infinito, cioè quello che non tiene conto della finitezza delle risorse e del collasso ambientale, è di tipo ideologico, in quanto diffonde convinzioni di massa di tipo irrazionale ed ottimistiche, che impediscono di percepire la gravità dei problemi.
La ?crescita infinita? è un dogma di tipo religioso, totalmente irrazionale e falso, che però è difficile attribuire ad una struttura economica che usa metodi razionali e scientifici nel produrre le merci.
Il vero problema del nostro tempo è che siamo dominati da una struttura economica globale che ?è? il vero potere, il cui fine, il ?profitto?, è in rotta di collisione contro qualunque forma di umanesimo politico, di programmazione, di regole, di sostenibilità ecologica che gli scienziati ci dicono essere indispensabile per conservare la vita sulla terra.
La scienza, quella vera, ci indica una strada obbligata di risparmi di riconversioni, di decrescita demografica, di diminuzione degli sprechi e dei consumi, di utilizzo di energie rinnovabili. Usa spiegazioni convincenti, ci fornisce cifre, parla di pochissimo tempo per non cadere nell?abisso del non ritorno, ma nulla cambia, anzi le emissioni globali di Co2 aumentano vertiginosamente e cambiamenti climatici devastanti già si vedono.
La cultura irrazionale dello sviluppo e dei consumi infiniti, alimentata ogni giorno di ogni anno da un apparato mediatico monopolistico, ossessivo, ha lavato i cervelli di uomini, donne e bambini, ha prodotto il ?pensiero unico? del CONSUMISMO e tutti sono certi che la felicità consista nel consumare sempre più.
Ma non basta, ti ricatta dicendoti che il posto di lavoro e il tuo futuro dipendono dal fatto che i consumi non devono fermarsi e che la logica irrazionale dello sviluppo infinito deve essere la tua logica e la tua religione.
Anche la politica, di destra e di sinistra, è subalterna a questa logica, accettano entrambe il potere ed il motore dello sviluppo capitalista, sindacati e padroni difendono entrambi lavoro e profitto che sono 2 facce della stessa medaglia, e sembrano non rendersi conto del processo distruttivo che si è innescato.
Comunque oggi in Italia non vi è una sola forza politica che metta in discussione la dittatura dell?economia. Gli attuali politicanti non possiedono né etica, né cultura scientifica, né prestigio per poter intervenire e guidare uno sviluppo diverso, ed è tremendamente urgente che affiori un movimento capace di portare razionalità e sostenibilità nei suoi programmi, e che si affermi una cultura alternativa, con altre priorità, altri poteri, nuove idee.
Se c?è una cosa che dimostra, oltre ogni dubbio, quanto sia stupida e irrazionale la logica seguita dal liberismo selvaggio, bisogna parlare della scelta dello stato più capitalista e aggressivo del mondo (gli USA) di destinare alla supremazia militare una cifra pazzesca all?anno (529 miliardi di dollari per il 2006, dato fornito dal SIPRI che è un Istituto internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla pace), a cui si devono aggiungere le spese delle guerre (vi sono 150.000 contractor civili in Iraq che affiancano l?esercito Usa), dello spionaggio, del sostegno in dollari e armi ai paesi ?amici?, dell?enorme peso sociale degli invalidi di guerra.
Tale politica, appoggiata incredibilmente dalla Chiesa Evangelica con farneticazioni del tipo che i marine sono ?legionari di Dio?, e dalle menzogne estreme che parlano di missione dell?America di portare democrazia e libertà in tutto il mondo, ha l?unico scopo di mantenere le materie prime strategiche (petrolio in testa) sotto il controllo Usa e il ruolo guida del dollaro.
Ebbene, se fossimo nella sfera del razionale e capaci di fare due conti, al di là della retorica e del desiderio di supremazia, si dimostrerebbe che la massa di denaro usata dagli Usa per armamenti, guerre, spionaggio, ecc. ecc, se investita nel settore energetico, con introduzione su larga scala di energie rinnovabili, riconversione dei trasporti e limitazione degli sprechi, darebbe dei risultati come la completa autosufficienza energetica, e, anche se non si volesse fare ciò, questa enorme massa di denaro basterebbe e avanzerebbe per comprarsi il petrolio sul mercato.
Credo che l?emergere di questa banalissima considerazione, renderebbe ancora più grottesche le ?guerre per la demokrazia? che costano tante vite che hanno creato la reazione ?terroristica?, hanno reso buona parte del mondo insicuro e invivibile, hanno reso l?America e i suoi alleati le nazioni più odiate del mondo, stanno compattando un miliardo e 300 milioni di islamici contro l?Occidente.
Preti e capitalisti, alleati di ferro, vogliono mantenere lo ?status quo?, uniti dalla irrazionalità e dal dogmatismo, rifiutano in toto la necessaria riconversione industriale guidata dalle conclusioni degli scienziati, rifiutano un programma di decrescita demografica, vogliono continuare le loro guerre alimentate dalle religioni e puntano allo ?scontro tra civiltà?, assicurandoci un futuro di massacri e distruzioni dell?ambiente.
Non credo che si possano avere dubbi su questa prospettiva. Se non si mettono in cammino quelle persone che desiderano la Pace, il rispetto dell?ambiente, il disarmo, che usano la ragione e la compassione per gli altri, che rifiutano la prepotenza, che accettano le evidenze scientifiche, NULLA POTRA? CAMBIARE.
Bisogna però avere la certezza che le passeggiate del pacifismo, le ambiguità dei cattolici, le illusioni della sinistra, sono armi spuntate e ridicole di fronte alla cifra dei problemi.
Pensiero e azione devono diventare intimamente coerenti, in ciascuno di noi la prospettiva della decrescita, della diminuzione dei consumi individuali, della sobrietà, del rifiuto di finanziare istituti di credito legati alle armi e di dare l?8 per mille alle religioni, fino a rifiutare di votare se non per persone e programmi nuovi, devono diventare regole di vita e i legami organizzativi, di affinità e di amicizia interpersonali devono essere le fondamenta di un movimento che deve essere visibile e militante tutti i giorni.
Ogni movimento politico o culturale nasce da una analisi. La nostra è che il liberismo ci ha portato guerre e distruzione dell?ambiente e che questo processo va fermato. Sul come c?è moltissimo da dire e da inventarsi, ma sulla necessità di fermare questa deriva incosciente e distruttiva dobbiamo comunicare e convincere, già da oggi.
Decrescere è impossibile se non si verificano due fenomeni: la compatibilità dello sviluppo va decisa dagli scienziati che, insieme a una nuova politica, devono indicare la sostenibilità del processo produttivo, dei trasporti, i metodi con cui devono essere costruite le case, lo smaltimento dei rifiuti, la riconversione agricola, ecc.
L?altro fenomeno, contemporaneo, deve essere quello di mettere a disposizione di questa riconversione il denaro che viene attualmente speso per gli eserciti (in Italia ogni anno vengono spesi 29,9 miliardi di dollari), affidando la Difesa ad una guardia nazionale con armi leggere solo difensive.
Passare dal consumismo distruttivo ad una sostenibilità scientifica e programmata non sarà una passeggiata.
Paolo De Gregorio
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 19 Ago 2007 09:24    Oggetto: la decrescita impossibile (2) Rispondi citando

- la decrescita impossibile (2) ?
a cura di Paolo De Gregorio ? 19 agosto 2007

Se vogliamo parlare concretamente di ?decrescita? dobbiamo immaginare uno scenario molto probabile, addirittura sicuro in tempi medi, in cui si diffonderanno notizie sulla reale consistenza delle riserve petrolifere (ingigantite dalle grandi multinazionali per dare più valore alle loro società), a cui si aggiungerà il fatto sicuro che una quota consistente del petrolio mondiale andrà verso CINA e INDIA, a cui si aggiungerà prima o dopo una perdita di influenza degli USA e di tutto l?Occidente nell?area mediorientale, mentre la recente alleanza militare russo-cinese significa una strategia che dagli Urali al Pacifico porterà a un?area integrata economicamente e militarmente di tale peso da scoraggiare qualsiasi prepotenza.
La concomitanza di qualcuno di questi fatti, l?abbandono Usa dell?Iraq, voci su una grande crisi petrolifera, porteranno il costo del barile a 150 dollari e tutta l?economia attuale andrà in crisi. La globalizzazione, favorita dai bassi costi dei trasporti (aerei, navi, TIR) andrà in frantumi e sarà necessario passare alla terza rivoluzione industriale in cui le nazioni per prima cosa dovranno pensare alla autosufficienza alimentare ed energetica (da energie rinnovabili), abolendo tutti gli sprechi, a cominciare dagli eserciti.
L?attuale follia per cui centinaia di Tir trasportano dall?Italia alla Francia bottiglie di acqua San Pellegrino, mentre altrettanti camion partono dalla Francia per l?Italia con bottiglie di acqua Badoit ed Evian, la follia per cui un vasetto di yogurt alla fragola venduto a Stoccarda percorre 9115 chilometri tenuto conto del percorso del latte, delle fragole coltivate in Polonia, dell?alluminio per l?etichetta e della distanza per la distribuzione, la follia per cui un agnello surgelato in Nuova Zelanda percorre 18.835 chilometri in aereo cargo per arrivare in Inghilterra, ebbene queste follie, che sono la sostanza della globalizzazione, saranno spazzate via dalla crisi petrolifera e dovranno essere sostituite da un imperativo buono per tutti: bisognerà cibarsi di alimenti prodotti in una dimensione locale (che è poi la raccomandazione che da 20 anni ci propone il ?contadino? Bovè).
Le nazioni che punteranno anticipatamente a ristrutturare settore energetico ed agricoltura in forme ecosostenibili e diventeranno autonome dalla globalizzazione, risparmieranno ai loro cittadini tragedie immense, anche se è lecito pensare che nulla si muoverà fino a quando i fenomeni sia del riscaldamento globale, sia la crisi petrolifera si manifesteranno.
Ricordo sommessamente che la nostra classe politica, pur avendo tutti i poteri per farlo, non impone ai palazzinari di realizzare le nuove costruzioni in cui vi siano due elementi strutturali obbligatori: le pareti rivestite di pannelli fotovoltaici proporzionate per dare 3 kilowatt a ogni appartamento, e un lastrico solare libero che convogli l?acqua piovana in una sottostante cisterna adeguata al volume dell?immobile. Praticamente avremmo case con l?autosufficienza energetica e l?autosufficienza idrica. E ciò costerebbe infinitamente di meno della urgente ristrutturazione di tutte le tubature che perdono per strada il 70% di preziosissima acqua. Ma il nostro ministro verde dell?ambiente, entusiasta difensore del suo appannaggio di 15.000 euro mensili, non disturba i palazzinari con queste ?farneticanti? richieste.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 20 Ago 2007 16:32    Oggetto: Rispondi citando

Bah! Confused
Tutte cose trite e ritrite da anni.

Più che altro mi sembra un insieme di informazioni derivate dagli spettacoli di Beppe Grillo. Che ripete puntualmente da diversi anni oramai.

Come si suol dire: niente di nuovo sotto il sole.
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 24 Ago 2007 19:20    Oggetto: la decrescita impossibile (3) Rispondi citando

- la decrescita impossibile (3) -
a cura di Paolo De Gregorio ? 24 agosto 2007

Nelle mie precedenti riflessioni sulla ?decrescita? spero di non aver dato l?impressione che questo sia un processo che è possibile determinare cambiando solo stili di vita, perché, come senza appello ci dicono i dati scientifici sull?inquinamento: 50% industria, 30% trasporti, 20% consumi delle abitazioni, anche se tutti i cittadini avessero nel privato comportamenti virtuosissimi, sono l?industria e il sistema dei trasporti a determinare l?80% di inquinamento che rende l?attuale economia insostenibile sotto il profilo ecologico.
L?altro fattore fondamentale, che determina squilibri strutturali per la capacità del pianeta di rigenerarsi, è quello della crescita demografica, inarrestabile, non combattuta, anzi incoraggiata dalle religioni islamica e cristiana, che hanno strategie globali di espansione della loro influenza su masse di poveri e disperati.
Questi sono i veri ?poteri forti?, proprietari delle industrie, dei mezzi di informazione e delle coscienze, che sono saldamente alleati nel conservare le proprie strategie di ?eterno sviluppo?, di competizione, di ?scontro tra civiltà?.
Non vi è nessuna entità, né politica, nè etica, né razionale, capace di fermare queste forze per loro natura anarchiche, dogmatiche, prepotenti, che hanno tutto in mano, anche se si è dimostrato scientificamente che ormai sulla terra si consuma più di quello che essa è in grado di rigenerare, le falde acquifere si stanno abbassando, e squilibri climatici, scioglimento dei ghiacci, desertificazioni già sono in atto.
Il mondo globalizzato ha enormemente accelerato il processo economico capitalistico, iperproduttivo, cancellando ogni differenza tra comunismo e capitalismo, che si sfidano spietatamente nella conquista dei mercati e delle materie prime, e per ottenere questi obiettivi non si preoccupano di inquinare e di distruggere.
La logica è questa, senza eccezioni, e oggi è possibile fare una operazione solo ?culturale? indicando i responsabili, i complici, la subalternità vile della politica (di destra e di sinistra) e il ruolo delle religioni che stranamente difendono ?LA VITA? ma non quella del pianeta terra.
Insomma, quando ascoltiamo Prodi che, prima delle vacanze, ci ricorda che senza crescita non si va da nessuna parte, e i cattolici organizzati che chiedono premi economici per le famiglie numerose, vediamo di riservare loro un sentimento di compassione, perché questi ignoranti, incompetenti, irresponsabili, non sono degni della nostra rabbia, non vedono nulla al di là del loro ombelico, sono completamente inadeguati a fronteggiare i problemi del nostro tempo.
La posta in gioco dunque è la guida dell?economia.
Il capitalismo, nella sua fase suprema di massima espansione e globalizzazione, dopo aver comprato la politica e averla annullata, quindi senza nessun ostacolo e nessun condizionamento, ha prodotto un mostro che non riesce a fermarsi, può restare in equilibrio solo continuando a correre, ma così facendo distrugge tutto ciò che incontra sul suo percorso, e continua anche se distrugge equilibri della biosfera, culture, intere regioni.
E? a questo punto che il termine ?decrescita? assume un significato ambiguo che va superato, perché sembrerebbe che può bastare un po? di buona volontà dei responsabili del disastro e le stesse forze possono rimanere al potere e correggere gli errori.
Ecco perché bisogna parlare di rivoluzione Copernicana e non di decrescita. Bisogna passare dalla logica del profitto di una economia irragionevole, distruttiva, consumista, alla impostazione razionale e scientifica di una economia sostenibile e compatibile con la prosecuzione della vita sulla terra.
Progettare una economia sostenibile è una cosa seria,materia per scienziati, biologi, fisici dell?atmosfera, esperti di colture agricole, geologi, ingegneri specializzati in energie rinnovabili, esperti del riciclo dei rifiuti, deve essere ipotizzata sulla propria nazione e quindi valutate le proprie risorse in rapporto al numero di abitanti.
L?autosufficienza alimentare ed energetica deve essere la priorità assoluta con strategie diverse da paese a paese, e, quando la crisi petrolifera e climatica fermerà la globalizzazione, chi sarà stato previdente e si sarà reso autonomo con sagge scelte eviterà grandi tragedie.
L?unica regione che conosco in Italia, capace di reggere una profonda crisi energetica è la Sardegna. E? abbastanza vasta per la sua popolazione di un milione e mezzo di abitanti, pochissimo industrializzata, ha una profondissima cultura agro-pastorale che utilizza terreni impervi senza uso di macchine. Con moderni impianti eolici e fotovoltaici può essere indipendente energeticamente, visto che sole e vento non mancano. In pochi anni, se il suo mare non fosse più arato e distrutto dai pescherecci a strascico, diventerebbe di nuovo ricchissimo di pesce che potrebbe essere pescato con piccole unità costiere. Praticamente un paradiso dove cercherebbero di sbarcare clandestinamente i leghisti in fuga dalla Padania.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 25 Ago 2007 06:45    Oggetto: Rispondi citando

Buon lavoro Twisted Evil
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bdoriano
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MessaggioInviato: 25 Ago 2007 16:15    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
vedo che continui imperterrito per la tua strada senza aprirti a un reale dialogo. I commenti a te fanno un baffo. Veramente interessante. Think
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MessaggioInviato: 25 Ago 2007 23:43    Oggetto: Rispondi citando

bdoriano ha scritto:
Ciao Paolo,
vedo che continui imperterrito per la tua strada senza aprirti a un reale dialogo. I commenti a te fanno un baffo. Veramente interessante. Think


Mi stavo giusto chiedendo anch'io se scriveva per aprire una discussione o gli piace semplicemente farsi delle seghe e poi pubblicarle sul forum.
Personalmente preferisco quelle che mi faccio da solo che queste non sono affatto divertenti.
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liver
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MessaggioInviato: 27 Ago 2007 11:59    Oggetto: Rispondi citando

Vista l'assenza di Paolo, anzi la sua presenza su più forum Wink , mi offro io di sostenere le sue teorie, che condivido nella sostanza. Si tratta di un tema a me particolarmente caro, che mi piacerebbe discutere con persone scettiche o filo-industrialiste.

In particolare:
bdoriano ha scritto:
Tutte cose trite e ritrite da anni. [...]mi sembra un insieme di informazioni derivate dagli spettacoli di Beppe Grillo. Che ripete puntualmente da diversi anni oramai.
Non comprendo per quale motivo la mancanza di novità di simili argomenti costituisca per bdoriano una sorta di loro banalizzazione.

Per me, semmai, si tratta di un'aggravante: sono anni che gli scienziati (e non solo Beppe Grillo) ripetono le stesse cose, e dall'altra parte non un cenno di confutazione.

Parliamone.
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MessaggioInviato: 27 Ago 2007 14:04    Oggetto: Rispondi citando

liver ha scritto:
Per me, semmai, si tratta di un'aggravante: sono anni che gli scienziati (e non solo Beppe Grillo) ripetono le stesse cose, e dall'altra parte non un cenno di confutazione.

Parliamone.


Io ne parlerei volentieri anche in assenza della "causa scatenante".
Vero è che le confutazioni non abbondano, o almeno non sono fragorose quanto le tesi da confutare, visto l'abbondante uso e abuso delle piazze che si fa per sostenerle ma, come dire, manca la verifica sostanziale delle tesi ambientaliste ovvero: l'uomo è ancora su questo pianeta e gode di ottima salute, ammessa l'attesa di vita media come indicatore di salute del genere umano anzi, sta sempre meglio! 8)
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GFP
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MessaggioInviato: 27 Ago 2007 15:34    Oggetto: Rispondi citando

Il ragionamento di Socrate non fa una grinza.. Stiamo vivendo in un enorme business, e tutto è vista ed analizzato esclusivamente sotto questa ottica.
Quando l'ecologia inizierà a "rendere bene" vedremo le Aziende convertirsi immediatamente.. ma fino ad allora...
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MessaggioInviato: 27 Ago 2007 21:41    Oggetto: Rispondi citando

GFP ha scritto:

Quando l'ecologia inizierà a "rendere bene" vedremo le Aziende convertirsi immediatamente.. ma fino ad allora...


Chiedi a Gateo che è dell'ambiente se l'ecologia proprio non rende alle imprese.
Ho avuto a che fare con un caso di smaltimento di eternit recentemente e lui sa di certo di cosa si tratta.
L'ambientalismo all'italiana anzi, all'europea è il vero affare della fine degli anni novanta ma, se volete continuare la discussione, mi saprò spiegare anche meglio.
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MessaggioInviato: 28 Ago 2007 08:50    Oggetto: Rispondi citando

Mi sono espresso male..
Intendevo dire quando produzioni "realmente" ecologiche.. ecc ecc.

Lo smaltimento dei rifiuti più o meno tossici o dannosi non li includevo direttamente "nell'ecologia"..
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bdoriano
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MessaggioInviato: 28 Ago 2007 09:04    Oggetto: Rispondi citando

liver ha scritto:
Vista l'assenza di Paolo, anzi la sua presenza su più forum Wink , mi offro io di sostenere le sue teorie, che condivido nella sostanza. Si tratta di un tema a me particolarmente caro, che mi piacerebbe discutere con persone scettiche o filo-industrialiste.

Oh ciao liver! Ciao
Ti avverto: con me, sfondi una porta aperta! Very Happy
liver ha scritto:
In particolare:
bdoriano ha scritto:
Tutte cose trite e ritrite da anni. [...]mi sembra un insieme di informazioni derivate dagli spettacoli di Beppe Grillo. Che ripete puntualmente da diversi anni oramai.
Non comprendo per quale motivo la mancanza di novità di simili argomenti costituisca per bdoriano una sorta di loro banalizzazione.

Per parafrasare un noto personaggio politico(?): "sono stato frainteso!" ROTFL
Il mio voleva essere uno stimolo per Paolo a scendere dalla cattedra e mettersi in mezzo ai comuni mortali per discuterne insieme... evidentemente non se ne sente capace. (parere mio)
Continuo a vedere suoi interventi tipo: lancio il sasso e ritiro la mano.
Non c'è più bisogno di gente così. (sempre parere mio)
liver ha scritto:
Per me, semmai, si tratta di un'aggravante: sono anni che gli scienziati (e non solo Beppe Grillo) ripetono le stesse cose, e dall'altra parte non un cenno di confutazione.

Parliamone.

Presente!
Si continua a parlarne come se solo la classe politica potesse fare qualcosa. E noi? Nel nostro piccolo? Che facciamo?
Ovvio, per il momento, non posso buttare giù la casa e costruirla come propone Paolo:
Citazione:
realizzare le nuove costruzioni in cui vi siano due elementi strutturali obbligatori: le pareti rivestite di pannelli fotovoltaici proporzionate per dare 3 kilowatt a ogni appartamento, e un lastrico solare libero che convogli l?acqua piovana in una sottostante cisterna adeguata al volume dell?immobile. Praticamente avremmo case con l?autosufficienza energetica e l?autosufficienza idrica

I palazzinari non le voglio costruire? E noi non compriamo le loro case ad alto consumo e ad alto impatto ambientale! (piccolo edit: mancava l'oggetto, Razz)
Se qualcosa smette di essere "vendibile" perché nessuno la compra, secondo me, smetteranno di farla! O sbaglio?
Io sto pensando di cambiare casa, e mi sto guardando intorno con in mente il risparmio energetico e il basso impatto ambientale. Costa di più? (5%, 10%, 20%) Si, ma a breve termine. A lungo termine rientro della spesa iniziale e ci guadagno pure, diventa economicamente conveniente!
Purtroppo abbiamo la mentalità del "qui, tutto e subito".
Un piccolo esempio: nell'appartamento dove abito ora (in un condominio di oltre 40anni fa) non possiamo fare grossi interventi di ristrutturazione (metti d'accordo 13 famiglie, sigh! Umpf). Però, qualche piccola modifica l'abbiamo fatta:
- finestre con doppi vetri
- pannelli termoriflettenti dietro i caloriferi
- elettrodomestici in classe A
- lampadine a basso consumo
- riduttori di flusso per ridurre il consumo di acqua
La mia domanda è: quali altre cose posso fare per migliorare la situazione nel mio piccolo?
I politici sono bravi solo a parole, nel pratico NON CI SONO!!!
Non diventiamo come loro!!! Non limitiamoci a parlare e basta. Very Happy


L'ultima modifica di bdoriano il 28 Ago 2007 09:30, modificato 1 volta
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GFP
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MessaggioInviato: 28 Ago 2007 09:26    Oggetto: Rispondi citando

Quoto in toto bdoriano.

Proposte chiare e semplici di cose già fattibili.

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liver
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MessaggioInviato: 28 Ago 2007 09:30    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
visto l'abbondante uso e abuso delle piazze che si fa per sostenerle ma, come dire, manca la verifica sostanziale delle tesi ambientaliste
Che mi dici di quel gruppo di cialtroni che si trovano ogni anno a Erice? E di quelli che hanno chiesto e ottenuto dalla politica la formulazione (anche se non il rispetto) del protocollo di Kyoto?

Mi rendo conto che si tratta di credibilità della massa enorme di informazioni che ci sommergono. Lo stesso De Gregorio fa un'allusione pericolosissima quando dice
Il grande assente ha scritto:
dobbiamo immaginare uno scenario molto probabile, addirittura sicuro in tempi medi, in cui si diffonderanno notizie sulla reale consistenza delle riserve petrolifere (ingigantite dalle grandi multinazionali per dare più valore alle loro società).

Pericolo! Se non possiamo fidarci delle notizie ufficiali, chi dobbiamo ascoltare? Credo che la risposta sia nella comunità scientifica, quando in sede plenaria dà delle indicazioni condivise.

Ha ragione De Gregorio quando dice che la politica, al soldo delle miopi multinazionali, preoccupate solo di far crescere gli utili del trimestre, non farà nulla. Né può bastare il cambio di stile di vita di pochi singoli, se non per smuovere un po' chi si bea del prosciutto sui propri occhi, giudicandolo di buona qualità.

Per bdoriano: scusami, sono un po' duro di comprendonio CinCin
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MessaggioInviato: 28 Ago 2007 11:22    Oggetto: Rispondi citando

liver ha scritto:
Mi rendo conto che si tratta di credibilità della massa enorme di informazioni che ci sommergono. Lo stesso De Gregorio fa un'allusione pericolosissima quando dice
Il grande assente ha scritto:
dobbiamo immaginare uno scenario molto probabile, addirittura sicuro in tempi medi, in cui si diffonderanno notizie sulla reale consistenza delle riserve petrolifere (ingigantite dalle grandi multinazionali per dare più valore alle loro società).

Pericolo! Se non possiamo fidarci delle notizie ufficiali, chi dobbiamo ascoltare? Credo che la risposta sia nella comunità scientifica, quando in sede plenaria dà delle indicazioni condivise.

Se non ricordo male, qualche anno fa gli scienziati non è che fossero proprio tutti d'accordo... o ricordo male? Rolling Eyes

Per l'informazione, non ci si può più fidare dei canali tradizionali, sono in mano a poche persone che hanno la convenienza a distorcere/filtrare/nascondere le informazioni stesse per ottenerne un vantaggio economico e d'immagine. Incupito

liver ha scritto:
Ha ragione De Gregorio quando dice che la politica, al soldo delle miopi multinazionali, preoccupate solo di far crescere gli utili del trimestre, non farà nulla. Né può bastare il cambio di stile di vita di pochi singoli, se non per smuovere un po' chi si bea del prosciutto sui propri occhi, giudicandolo di buona qualità.

C'è da sperare che i "pochi singoli" diventino sempre di più!
Dobbiamo far girare le informazioni giuste!!! 8)
liver ha scritto:
Per bdoriano: scusami, sono un po' duro di comprendonio CinCin

Non c'è problema, posso usare argomenti più "convincenti"! TapTap
Sbonk CinCin
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MessaggioInviato: 29 Ago 2007 07:17    Oggetto: Rispondi citando

liver ha scritto:

Che mi dici di quel gruppo di cialtroni che si trovano ogni anno a Erice? E di quelli che hanno chiesto e ottenuto dalla politica la formulazione (anche se non il rispetto) del protocollo di Kyoto?

Non vedo questa gran compattezza della comunità scientifica e anche a voler essere proprio maligni, come sono io, non si sa chi è al soldo di chì.
Tutta questa ignoranza, che è mia personale bada bene, mi mette un po paura nell'iniziare questa discussione.

liver ha scritto:
Pericolo! Se non possiamo fidarci delle notizie ufficiali, chi dobbiamo ascoltare? Credo che la risposta sia nella comunità scientifica, quando in sede plenaria dà delle indicazioni condivise.


Può darsi ti ripeto, sono estremamente disinformato, ma sui giornali gli interventi scientifici si contraddicono come le chiacchere che si fanno al bar dopo qualche brindisi CinCin
Non sono contrario per principio all'ambientalismo e il risparmio energetico e l'aumento del rendimento complessivo del sistema sono una strada obbligata anche per me ma quando, in momenti di crisi di fonti energetiche, si decide di bruciare 1,3 lt di gasolio per produrne 1 "biologico" dire che resto scettico è un modo per mascherare il mio vero pensiero che è: mi girano vorticosamente i ........ Confused
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 29 Ago 2007 17:18    Oggetto: la decrescita impossibile (4) Rispondi citando

- la decrescita impossibile (4) ?
a cura di Paolo De Gregorio ? 28 agosto 2007

- nel 1860 la terra aveva un miliardo di abitanti
- nel 1960 (dopo un secolo di rivoluzione industriale) la terra aveva 3 miliardi di abitanti
- nel 2006 la terra ha 6 miliardi di abitanti
- ogni aumento di un solo grado della temperatura provoca un ribasso del 10% dei rendimenti agricoli
- il dipartimento americano dell?Agricoltura sostiene che dopo gli anni ottanta si è registrato un ribasso di produzione; meno 11% per i cereali, meno 15% per vitello e pecora, meno 17% per pesci e crostacei
- secondo Lester Brown l?ondata di calore nel 2003 ha portato in Europa (dall?est della Francia fino all?Ucraina) una diminuzione del raccolto di cereali di 32 milioni di tonnellate.
Questi dati, accanto ai quali ribadisco quelli che riguardano l?inquinamento complessivo di cui sono responsabili per il 50% il sistema industriale, per il 30% il sistema dei trasporti, per il 20% i cittadini con le loro abitazioni, ci dicono che il problema dei problemi è il riscaldamento del pianeta, a cui si aggiunge quello demografico, e, malgrado ciò sia un dato scientifico acquisito, NULLA si sta facendo per contenere drasticamente le emissioni di Co2.
Ogni attività umana produce Co2 e quindi riscaldamento del pianeta. Sarebbe una dimostrazione di intelligenza e lungimiranza fermare tutte quelle produzioni di cose inutili, non necessarie alla vita, che costituiscono il nocciolo duro della ideologia consumista e industriale che sono la cultura dominante e la religione del nostro tempo.
?Avere per essere? questa è l?ideologia che condanna a morte il nostro eco-sistema. Non vi è alcuna iniziativa nel frenare emissioni di Co2 solo perché i profitti e gli interessi della CASTA capitalista prevalgono su tutto.
Per fare un esempio: oggi Internet è una tecnologia accessibile a tutti (si parla di un computer da 200 dollari grande come un tostapane con ricarica a manovella), e tutto il cartaceo, dai libri di scuola ai giornali, alle riviste, alle enciclopedie, agli archivi, può essere smaterializzato già domani, con risparmi di milioni di tonnellate di Co2 a giorno, e non si fa solo perché ci sarebbe una diminuzione di consumi e di profitti.
Ogni informazione, ogni novità, è già pronta in Internet, dal giornale quotidiano al testo universitario. Quasi tutti posseggono questa tecnologia, e noi non abbiamo di meglio da fare che procurare scoliosi ai nostri figli caricandoli di libri che ogni anno vengono aggiornati e buttati, e così se ne va in fumo buona parte del loro futuro.
Anche per quel 20% di energia consumata dalle nostre case vi è già pronta una tecnologia, quella fotovoltaica e quella del cosiddetto solare termico, che annullerebbe la Co2 derivante dalla combustione di petrolio e gas. Però nessuno parla di rendere autonoma energeticamente ogni abitazione, facendo di ogni lastrico solare una piccola centrale elettrica, e, per le nuove costruzioni, rendendo obbligatori impianti fotovoltaici già in fase di progetto, e compresa una cisterna sotterranea che raccolga l?acqua piovana dal tetto per rendere i condomini e le case autonomi anche idricamente.
Capire il perché queste semplici cose non si facciano, significa capire che siamo in mano ad una banda di irresponsabili, di menefreghisti, di avidi, in aperto comparaggio con una classe politica di subordinati che gli lascia campo libero.
La stessa classe politica, argutamente, si lamenta che gli italiani fanno pochi figli (che è la cosa più progressista accaduta in Italia alla faccia della Chiesa e dei capitalisti), vuole premiare con denaro le famiglie numerose, e ci procura invivibilità e guai futuri permettendo una immigrazione che serve solo agli sfruttatori.
Paolo De Gregorio
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liver
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MessaggioInviato: 29 Ago 2007 18:05    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
ma quando, in momenti di crisi di fonti energetiche, si decide di bruciare 1,3 lt di gasolio per produrne 1 "biologico" dire che resto scettico è un modo per mascherare il mio vero pensiero che è: mi girano vorticosamente i ........ Confused
Su questo punto anche tu sfondi una porta aperta: qui "qualcuno" si è sfogato contro quella che, dal punto di vista alimentare, potrebbe diventare una moda molto pericolosa.

Ma la mia critica è del tipo "quella è una pagliacciata, stiamo facendo troppo poco", mentre intuisco che la tua sia del tipo "quella è una pagliacciata, fermatevi".

O sbaglio?
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Socrate
Semidio
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MessaggioInviato: 31 Ago 2007 07:19    Oggetto: Rispondi

liver ha scritto:

Ma la mia critica è del tipo "quella è una pagliacciata, stiamo facendo troppo poco", mentre intuisco che la tua sia del tipo "quella è una pagliacciata, fermatevi".

O sbaglio?


Temo che non sbagli Crying or Very sad
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