paolodegregorio Dio minore

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Inviato: 23 Set 2007 10:16 Oggetto: scelte pubbliche e partecipazione |
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- liste civiche, opportunità o pericolo? -
a cura di Paolo De Gregorio ? 22 settembre 2007
E? evidente che quando si afferma di voler distruggere i partiti, almeno come li conosciamo oggi, si deve proporre un progetto in cui sia possibile da parte dei cittadini intervenire il più sovente nelle scelte, a cominciare dal Capo dello Stato, via via fino al Presidente del Consiglio e ai nomi dei ministri, fino al direttore generale della RAI, per farla diventare un servizio pubblico e non già come ora, servizio ai partiti.
Come diceva Grillo qualche giorno fa, se avessimo saputo che il centro-sinistra si sarebbe inventato Mastella ministro della Giustizia avrebbe perso le elezioni.
Vorrei citare l?episodio accaduto all?Università di Stanford (USA), dove la dirigenza ha proposto di dare un incarico di docente al macellaio Donald Rumsfeld, ex ministro della Difesa Usa, e con rapidissima votazione on-line 2100 studenti e professori hanno chiesto che tale incarico fosse revocato.
Democrazia vorrebbe che una votazione del genere, opportunamente controllata nella sua validità, fosse vincolante e il metodo dovrebbe essere usato in tutte le ipotesi di scelte importanti, sottraendo così alle caste accademiche e baronali il monopolio delle decisioni, e la partecipazione reale alle scelte crea dei buoni studenti e buoni cittadini.
Tornando in Italia, e avendo come obiettivo la necessità di incrinare il potere dei partiti, lo strumento che più manca alla iniziativa di base è il REFERENDUM PROPOSITIVO, cosa che rende praticamente impossibile proporre e far passare una nuova legge elettorale, senza la quale qualunque sviluppo della democrazia è illusorio.
Per cominciare, è opportuno dare il buon esempio già nel movimento di Grillo: ogni decisione importante del gruppo dirigente deve essere convalidata, via internet, i risultati pubblicati, e questo deve essere un metodo costante di funzionamento.
L?idea di fare liste civiche per le prossime amministrative può essere buona per contarsi e misurare la crisi dei piccoli partiti, ma la gestione successiva può essere difficile ed è facile bruciarsi, soprattutto quando scattano meccanismi di infiltrazioni e di boicottaggio di cui la politica italiana è maestra.
I tre punti di salute pubblica li abbiamo votato in 300.000. Mi piacerebbe sapere quanti sono d?accordo nel presentare liste civiche alle prossime amministrative, o se vi sono dubbi su questa scelta.
Personalmente preferirei verificare la forza e la tenacia del movimento conseguendo una vittoria sulla legge di iniziativa popolare con una campagna che non sarà né facile, né breve, e portando avanti anche una campagna per una riforma della RAI che dia ai cittadini, in quanto proprietari e azionisti finanziatori della stessa, il potere di eleggere il direttore generale, con tutti i poteri di nominare il Consiglio di amministrazione, in concomitanza con le elezioni politiche (in carica per 5 anni, con il limite di due soli mandati), con certificato elettorale e canone pagato alla mano.
Una campagna di massa con questo obiettivo indebolirebbe moltissimo i partiti e ci consegnerebbe un risultato vistoso ed epocale.
Paolo De Gregorio
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