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A che gioco giochi, Mister Zalm?
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Mov. Libero
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MessaggioInviato: 16 Ott 2007 21:11    Oggetto: A che gioco giochi, Mister Zalm? Rispondi

Di Gianluigi Premazzi (direzione nazionale Movimento Libero)

Leggiamo, senza alcun stupore, che Gerrit Zalm (in lingua olandese zalm = salmone), l?uomo che più a lungo nella storia ha interpretato la parte di inflessibile ministro delle Finanze dei Paesi Bassi; nonché uno dei politici olandesi apertamente più critici sui deficit e il debito pubblico dell?Italia (ricordate l?Italietta di Siniscalco?!), dopo essersi dimesso dal governo di Den Hague lo scorso febbraio, ricoprirà (lautamente ricompensato?) la carica di consigliere di un grande fondo britannico di ?private equity?. Private? cosa?! Ma sì, quei fondi non quotati specialisti nelle scalate societarie a debito (imprese in difficoltà, da comprare, sanare in fretta e furia, e poi rivendere guadagnandoci sopra), come nel caso della Northern Rock, la ormai famosa banca gravemente esposta alla crisi dei mutui immobiliari subprime negli USA e miracolosamente ?salvata? in extremis dalla Banca d?Inghilterra: in altre parole, salvata dalle grinfie di questi fondi, mossi per lo più da logiche speculative (come riferiscono accreditati esperti, non certo il sottoscritto). Poco male, se qualche anima bella della City di Londra abbia ironicamente paventato una possibile nazionalizzazione della Northern Rock da parte del governo rosso laburista. Ben altra (amara) ironia soggiace al sospetto, tutt?altro che infondato, che quegli stessi governanti attratti, alla fine della loro carriera politica, dall?allettanti offerte di questi fondi, generalmente ritenuti destabilizzanti per l?economia mondiale, in quanto - così si dice - essenzialmente speculativi (fondi che, perciò, non esiterebbero a mettere a frutto la rete di conoscenze maturate negli anni da questi politici) siano esattamente le stesse persone che, in precedenza, hanno ricoperto ruoli di grande responsabilità politica, tra coloro che più si sono prodigati ? in modo visibilmente ipocrita ? al varo di piani e regole che preservassero le economie dei loro rispettivi Paesi al riparo dagli effetti delle grandi crisi finanziarie mondiali. Soprattutto, personalità dell?Ecofin, organismo che riunisce i ministri finanziari di quei Paese membri UE che hanno adottato l?Euro (il cosiddetto, piuttosto chiassoso e tormentato, ?Eurogruppo?), tutte o quasi, presumibilmente, destinate a vestire i panni dei grandi destabilizzatori del domani. Qualche maligno potrebbe, perciò, domandarsi per che mai un ex governante, ora al libro paga di un fondo di Private Equity, che contribuisca direttamente o indirettamente a destabilizzare la nostra economia, possa ancora vantare la pretesa di voler essere ricordato come grande statista che fu. Signori, uno statista vero pensa al bene delle prossime generazioni, non a ?certe? prospettive emergenti dei mercati finanziari!
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