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Avviso di Garanzia a Mastella e fanno fuori De Magistris
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ili07
Dio maturo
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MessaggioInviato: 24 Nov 2007 19:29    Oggetto: Rispondi citando

lo stavo guardando proprio ora........

quanti soldi hai capito che ci deve restituire Mastella??? Confused

io non ci sono mica stata dietro......

anzi...mi era quasi venuta voglia di regalargli casa mia ma non è di mia proprietà quindi nulla.... Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused Confused
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kluster
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MessaggioInviato: 24 Nov 2007 19:32    Oggetto: Rispondi citando

ili07 ha scritto:
lo stavo guardando proprio ora........

quanti soldi hai capito che ci deve restituire Mastella??? Confused

guarda qui ili per i dettagli
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ili07
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MessaggioInviato: 24 Nov 2007 19:53    Oggetto: Rispondi citando

ho visto Kluster....


che si fa?

si va a stare tuitti a casa di Mastella???

tanto è tutta roba nostra.....
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andrea1975
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MessaggioInviato: 08 Dic 2007 16:28    Oggetto: Rispondi citando

Nuove accuse contro De Magistris
«Illecite le intercettazioni di Mastella»


Citazione:
Nuova azione disciplinare nei confronti del sostituto procuratore di Catanzaro, Luigi De Magistris. Il Pg della Cassazione - con un atto datato 6 dicembre, inviato al Csm - lo ha "incolpato" per aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche del ministro della Giustizia senza la preventiva richiesta di autorizzazione alla Camera di appartenenza, così come previsto dalla legge Boato del 2003.
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kluster
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MessaggioInviato: 08 Dic 2007 17:17    Oggetto: Rispondi citando

patetico Mastella, accusa ridicola, ma tanto i giornali danno risalto ad ogni dichiarazione di questo coglione.
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ili07
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MessaggioInviato: 08 Dic 2007 18:19    Oggetto: Rispondi citando

andrea1975 ha scritto:
Nuove accuse contro De Magistris
«Illecite le intercettazioni di Mastella»


Citazione:
Nuova azione disciplinare nei confronti del sostituto procuratore di Catanzaro, Luigi De Magistris. Il Pg della Cassazione - con un atto datato 6 dicembre, inviato al Csm - lo ha "incolpato" per aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche del ministro della Giustizia senza la preventiva richiesta di autorizzazione alla Camera di appartenenza, così come previsto dalla legge Boato del 2003.


Ma Cr..........cribbio.....
ma in quale cavolazzo di paese il ministro di grazia e giustizia si può permettere di incolpare un magistrato per avere intercettato LE SUE comunicazioni

in quale cavolo di paese sempre sto cavolo di ministro (che del suo lavoro ancora non si è minimamente interessato) può permettersi di chiedere lo spostamento di un magistrato e l'avocazione di un indagine perchè questo magistrato sta indagando su di LUI

in quale cavolo di paese un ministro che si trova così spudoratamente immalgato e in conflitto di interessi con l'organo giurisdizionale, sta ancora comodamente seduto su quella cavolo di poltrona senza che nessuno faccia una piega...

persino Putin quando deve fare qualcosa di losco è più discreto di Mastella...
...ma ci rendiamo conto che peggio di noi a sto punto c'è solo la Cina?????????????????....forse.........
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dasio78
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MessaggioInviato: 09 Dic 2007 23:41    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei aggiungere anche il caso "Forleo", sempre per aver "osato" intercettare onorevoli intoccabili.
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Gateo
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MessaggioInviato: 10 Dic 2007 12:02    Oggetto: Rispondi citando

Una cosa e' certa, Berlusconi e' un poverino.
In 15 anni non e' riuscito a fare quello che han fatto Mastella e i DS in poco piu' di un anno e mezzo: liberarsi di tutti i magistrati rompitasche.
E il tutto senza tante leggi e leggine raffazzonate, semplicemente piangendo con qualche amichetto del CSM.
Non trovo la dichiarazione del tizio del CSM che diceva che era importante che Forleo e De Magistris apparissero come "cattivi magistrati", qualcuno l'ha presente?
Edit: trovata:
Citazione:
La stessa vicepresidente ieri, a margine della riunione preliminare, così si esprimeva sulla Forleo e sul collega di Catanzaro Luigi De Magistris, anch'egli oggetto di richiesta di trasferimento: "Credo che sia necessario che emerga che sono cattivi magistrati e non perché fanno i nomi dei politici ma perché si basano su posizioni e non su prove".
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 10 Dic 2007 14:43    Oggetto: Rispondi citando

andrea1975 ha scritto:
Nuove accuse contro De Magistris
«Illecite le intercettazioni di Mastella»


Citazione:
Il Pg della Cassazione - con un atto datato 6 dicembre, inviato al Csm - lo ha "incolpato" per aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche del ministro della Giustizia senza la preventiva richiesta di autorizzazione alla Camera di appartenenza, così come previsto dalla legge Boato del 2003.


se così fosse -equo o non equo- avrebbe ragione il Pg ovviamente.
De Magistris ha già ribadito che conosce bene le leggi e dunque non ha mai intercettato alcuna utenza intestata a un parlamentare tanto meno a Mastella.

Quindi si suppone che le intercettazioni siano state effettuate su utenza diverse cui il ministro Mastella telefonava restando "intercettato" come parte terza.
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ili07
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MessaggioInviato: 10 Dic 2007 16:09    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Una cosa e' certa, Berlusconi e' un poverino.
In 15 anni non e' riuscito a fare quello che han fatto Mastella e i DS in poco piu' di un anno e mezzo: liberarsi di tutti i magistrati rompitasche.
E il tutto senza tante leggi e leggine raffazzonate, semplicemente piangendo con qualche amichetto del CSM.
Non trovo la dichiarazione del tizio del CSM che diceva che era importante che Forleo e De Magistris apparissero come "cattivi magistrati", qualcuno l'ha presente?
Edit: trovata:
Citazione:
La stessa vicepresidente ieri, a margine della riunione preliminare, così si esprimeva sulla Forleo e sul collega di Catanzaro Luigi De Magistris, anch'egli oggetto di richiesta di trasferimento: "Credo che sia necessario che emerga che sono cattivi magistrati e non perché fanno i nomi dei politici ma perché si basano su posizioni e non su prove".



cattivi magistrati????

al CSM non gliene può fregare di meno dei cattivi magistrati...

A Ravenna abbiamo un giudice terzo livello completamente impazzito.....fa le sentenze girando e sbraitando per l'aula, gridando che della Cassazione non gliene può fregare di meno, perchè la giurisprudenza la fa lui.....e che quelli della Corte d'Appello sono un branco di ragazzotti deficenti con la testa montata......

spara ordinanze e sentenze al grido di "oggi non rompetemi i maroni avvocati, che non è giornata"

è già stata fatta più di una richiesta al CSM per vedere di mettere questo signore a riposo considerato che dovrebbe anche già essere in pensione....

e sapete che fa il CSM???????????????

NIENTE!

cattivi magistrati.......
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ili07
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MessaggioInviato: 21 Dic 2007 00:58    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Dal Blog di Beppe Grillo: link
L?Espresso ha pubblicato la conversazione tra lo psiconano e l?Olivo-Saccà. Ascoltatela a digiuno per non vomitare.


Qualcuno ha visto ANNO ZERO questa sera?

Come va la bile ragazzi?

la mia ha già dato da tempo...
....al punto tale che l'intercettazione Silvio-Saccà quasi mi ha fatto ridere.....(anche se consiglio a tutti di ascoltarla per sapere "come vi frega un italiano che si è fatto da solo")

E' una conseguenza naturale...quando si finiscono le lacrime si inizia a ridere di isterismo...si ride perchè ormai in un paese dove l'80% di coloro che stanno in posizione istituzionale rilevante, rubano, commetttono atti di concussione, favoritismi, compravendita di ogni tipo di personaggio (dal finanziere al senatore), per non citare reati peggiori, che ci vuoi fare...quasi ci scherzi...perchè sei abituato...perchè più nulla ti sconvolge....

quando lo schifo diventa troppo, gli occhi si abbituano....le orecchie anche, e non ti stupisci che non ci sia fine alla vergogna di un paese al collasso che non fa nulla per salvarsi dalla morte totale....

Beppe Grillo così ha scritto:

Citazione:
Riserve indiane e riserve italiane
A breve pubblicherò sul blog il Calendario 2008 dei Santi Laici d?Italia. Se ci sono proposte scrivetele nei commenti, anche se i giorni vuoti sono pochissimi.

Introduzione al Calendario:
?E? meglio un giudice morto ammazzato o un giudice trasferito, deriso, inquisito, deferito? Meglio Livatino o De Magistris? Questo è il problema. Meglio vivere nella pax politico mafiosa o combattere come hanno fatto Borsellino, Falcone e centinaia di nostri cittadini e finire dimenticati sotto una lapide?
Chi si fa i fatti suoi vive cent?anni, per questo siamo tra le popolazioni più longeve del mondo. Come si fa i cazzi suoi la maggioranza degli italiani non se li fa nessuno. Esistono però sacche di resistenti. Pochi milioni, meno del 10%. Per ora rumoreggiano, mormorano, mugugnano, bloggano. Sono come le riserve indiane, sono le nuove riserve italiane. I nostri Cavallo Pazzo, Toro Seduto e Geronimo si chiamano Travaglio, Abbate, Saviano.
Le tribù dei Lakota hanno stracciato i Trattati firmati 150 anni fa con gli Stati Uniti. Non si considerano più cittadini statunitensi. La nazione Sioux si è ritirata unilateralmente dal resto del Paese. I Sioux d?Italia per ora non sono arrivati a tanto. Vogliono rimanere nella legalità. La loro, ovviamente, perché della legalità dei politici e delle lobby si è persa ogni traccia. Qualche milione di cittadini onesti vive nella sua riserva personale, in un appartamento con il mutuo a tasso variabile con la famiglia e gli amici. Sono piccole enclavi sparse nel Paese che aspettano il loro Little Big Horn e lo scalpo del Generale Custer.
La divisione tra Paese onesto e disonesto è palese, i delinquenti non si nascondono più. Non hanno nulla da temere dalla legge. La magistratura è stata sconfitta, omologata. Il Parlamento è un luogo extragiudiziale, di servi, di pregiudicati e qualche brava persona capitata lì per caso. Nessuno di loro è stato eletto dagli italiani.
Le enclavi degli onesti però si parlano attraverso la Rete, fanno proseliti e cercano soluzioni a livello locale. Sputtanano i consiglieri comunali corrotti, bloccano gli inceneritori, lottano per avere l?acqua pubblica. Si sostituiscono ai politici, diventano cittadini prestati alla politica. Come dovrebbe essere in un Paese civile.
Il calendario 2008 ha quasi tutte le caselle dei giorni occupate, ma quasi nessun nuovo caduto. Ormai è sufficiente una legge, un?interpretazione, un comma, un giornale compiacente che pubblica notizie riservate e il gioco è fatto: il colpevole diventa il giudice. La politica si è evoluta, non ha più bisogno di tritolo. Oggi Borsellino sarebbe ancora vivo. Il CSM lo avrebbe condannato. Mastella ne avrebbe chiesto il trasferimento. I media lo avrebbero messo in croce. Sarebbe finito in una riserva italiana, dove è finito Caselli, dove finirà la Forleo.
Una volta ci si chiedeva se saremmo morti democristiani, oggi ci chiediamo se moriremo in un Paese senza legalità.
I Sioux scalpavano i nemici, noi non possiamo fare neppure quello. I nostri nemici hanno solo parrucchini e capelli di plastica.? Beppe Grillo
Dal Blog di Beppe Grillo: link


QUOTO!!!!!!!!!
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kluster
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MessaggioInviato: 21 Dic 2007 02:04    Oggetto: Rispondi citando

quoto pure io.

gioco d'anticipo: il primo che parla di qualunquismo e demagoria gli auguro si prenda la ca'aia tutta la notte Mr. Green
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kluster
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MessaggioInviato: 21 Dic 2007 12:30    Oggetto: Rispondi citando

Un (misero solo) articolo del (solo) Corriere.it

Citazione:

Il verbale interpretato nella trasmissione di santoro
In una fiction la verità di Clementina
Ricostruita la scena chiave in cui viene comunicata alla Forleo la telefonata di D'Alema

ROMA ? «Vieni, Clementina. Accomodati sul divano che ti devo parlare di una questione delicata...». Il «giudice Forleo», interpretato dall'attrice Sabrina Pellegrino, si siede e subito, senza esitazioni, si sente dire dal suo «vecchio amico Mario Blandini», il procuratore generale di Milano che l'ha vista crescere fin da quando era il suo capo all'ufficio Gip: «Senti, ha chiamato D'Alema... Non me direttamente, ma ha chiamato. È preoccupato che vengano depositate telefonate di carattere privato. Attenta, se vengono fuori, ti faranno a pezzi...».
Ieri sera ? appena due ore dopo il confronto tra il giudice Forleo e il pg Blandini, convocati nel pomeriggio dai pm di Brescia? «Annozero» ha proposto ai telespettatori di Raidue una «docu-fiction» di Sandro Ruotolo in cui la scena forte è fedelmente incardinata alla versione dei fatti fornita e verbalizzata in più sedi dal gip del caso Unipol/Bnl: D'Alema «ha chiamato», «D'Alema è preoccupato» e per questo ? forse «per il tramite del senatore D'Ambrosio che si è rivolto agli ex colleghi Greco e Bruti Liberati» ? avrebbe cercato di interferire con il giudice delle scalate bancarie del 2005.
Invece l'altra verità ? quella illustrata da Blandini al Csm e probabilmente ribadita ieri a Brescia ? è stata proposta ai telespettatori di «Annozero» come «versione di parte», non sceneggiata come la prima, raccontata dall'attore interpellato da Sandro Ruotolo. Al giornalista che entra in scena, l'attore/Blandini risponde: «Non mi ha telefonato D'Alema, non mi ha telefonato nessuno. Chi mi conosce sa bene che non sarebbe servito a nulla. Sì, la Forleo l'ho incontrata per darle dei consigli amichevoli, per raccomandarle di selezionare bene le parti penalmente rilevanti da tutto il resto... Sinceramente mi sembra che alla dottoressa Forleo fossero saltati un po' i nervi».

A chi credere, dunque? Agli attori che hanno interpretato la scena del divano nell'ufficio del pg oppure alla «versione di parte» fornita dall'attore Blandini? Lo stesso vale per la rappresentazione dello scontro con il tenente dei carabinieri Pasquale Ferrari di Francavilla Fontana, con cui il giudice ebbe un'alterco finito con una querela dell'ufficiale: è buona la versione della «docu-fiction» sceneggiata (la Forleo dice a Ferrari che è un incompetente perché non ha saputo indagare su un incidente d'auto in cui morirono i suoi genitori dopo che la famiglia Forleo aveva subito molte minacce ai tempi delle scalate bancarie) o la versione «di parte » fornita dal tenente-attore a Ruotolo?

«Annozero», tornando poi alla realtà dello studio, ha messo a confronto Massimo Brutti (Pd) e Alfredo Mantovano (An) sull'ordinanza con cui la Forleo chiese al Parlamento l'utilizzabilità delle intercettazioni in cui figuravano le voci di sei parlamentari e attribuì loro «un disegno criminoso» sebbene non fossero indagati. Brutti ha visto la fiction chiedendosi: «Mi sembra che intorno alla Forleo ci sono stati molti suggeritori: Blandini, suo interlocutore istituzionale, il prefetto di Milano, l'ex magistrato Imposimato che dice cose gravissime sul pg della Cassazione...». Mantovano ha attaccato Letizia Vacca (Csm) che ha una parte importante nella «docu-fiction»: «Ai tempi della vicenda Imi-Sir, il pm Ilda Boccassini disse che la Cassazione era "un territorio occupato militarmente" e il Csm non disse niente. Oggi, invece, il consiglio si muove come un carrarmato contro la Forleo...». Al professor Franco Cordero, Santoro ha chiesto un parere sulla solidità delle incolpazioni contro il gip: «L'atto di accusa contro la Forleo è basato su atti che non valgono nulla».
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MessaggioInviato: 06 Gen 2008 19:00    Oggetto: Rispondi citando

mentre Mastella pensa a fare del bene a Contrada:
Citazione:

Nove parlamentari sono stati intercettati dal pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock nel corso di un' indagine, tuttora in corso, su presunti casi di corruzione nel settore della sanità in Basilicata. I nove parlamentari - secondo quanto si è saputo da fonti informate - sono il ministro della giustizia Clemente Mastella, deputato dell'Udeur (la notizia dell'intercettazione che lo riguarda è già trapelata nei giorni scorsi), il sottosegretario allo sviluppo economico Filippo Bubbico (senatore dei Ds), i deputati Salvatore Margiotta (Margherita), Mauro Fabris (Udeur) e Paolo Del Mese (Udeur) e i senatori Antonio Boccia (Margherita), Emilio Nicola Buccico (An), Giancarlo Pittelli (Forza Italia) e Stefano Cusumano (Udeur).

Tutte le intercettazioni telefoniche - che risalgono al primo trimestre dello scorso anno - sono state indirette, dal momento che i telefoni sotto controllo erano quelli degli interlocutori dei parlamentari.

Ora il pm Woodcock vuole utilizzare le telefonate registrate ed ha chiesto al gip Gerardina Romaniello di inoltrare richiesta di autorizzazione al Parlamento. Il gip ha già svolto un'udienza in camera di consiglio e, prima di decidere sulla trasmissione delle intercettazioni alla Camera e al Senato, ha disposto la trascrizione delle conversazioni telefoniche che riguardano i nove parlamentari. Tra gli interlocutori dei deputati e dei senatori ascoltati dagli investigatori, vi sono diversi esponenti del mondo politico ed istituzionale lucano, i cui telefoni erano stati posti sotto controllo su richiesta del pm Woodcock: tra questi, il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo (era controllato il telefono di un suo stretto collaboratore), l'attuale assessore regionale alla sanità ed ex senatore dell'Udeur Antonio Potenza, l'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza (la più grande della Basilicata) Michele Cannizzaro e il direttore generale della Asl del potentino Attilio Nunziata, gli ultimi due indagati nel procedimento.

Nei giorni scorsi era trapelato il contenuto di una telefonata, del marzo scorso, tra il ministro Mastella ed il presidente della Regione Basilicata De Filippo, nella quale il primo chiedeva le dimissioni di Cannizzaro dalla direzione generale dell'azienda ospedaliera San Carlo, in seguito al coinvolgimento della moglie di quest'ultimo - il magistrato Felicia Genovese - nell'inchiesta giudiziaria "toghe lucane", condotta dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris. L'ufficio stampa dell'Udeur aveva fatto sapere che quella del ministro era stata una considerazione di carattere esclusivamente politico. In altre intercettazioni telefoniche - secondo quanto è trapelato - emergono una richiesta di intervento fatta ad un senatore presso una non meglio precisata "commissione di vigilanza" e colloqui finalizzati all'assegnazione di alcuni incarichi pubblici, alle nomine di alcuni commissari e subcommissari in enti pubblici e in alcune fondazioni, e sollecitazioni per la "sistemazione" di alcuni disoccupati. Alcune conversazioni intercettate, infine, sono di carattere generico o di cortesia (gli auguri per una nomina), ma il pubblico ministero chiede di poterle ugualmente utilizzare per descrivere la rete dei rapporti emersi nel corso dell'inchiesta.
Ansa


apriamo il Toto WoodCock
Dove lo trasferiamo?

o il Toto Dichiarazioni di Napolitano/Bertinotti
Che diranno?
Io voto per
"L'ennesima violazione della privacy con conseguente fuga di notizie per un inchiesta in fase di sviluppo, turba nuovamente la fiducia del cittadino nelle istituzioni e in questo particolare momento storico, l'italia non ha bisogno di questi inutili processi di piazza. La Magistratura si adopri per chiarire le sue azioni ed evitare che il popolo italiano intero ne esca sconfitto."
+ o meno, la devo organizzare meglio.
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MessaggioInviato: 08 Gen 2008 00:21    Oggetto: Rispondi citando

Ecco un quadro lineare per capire cosa vuol dire paese senza legalità.

Apri un inchiesta e dove apri apri arrivi subito al vertice ossia alla politica.
E cosa succede?

Un fuoco a tappeto da tutte le parti. Uno schifo completo dalla Finocchiaro a Violante e Napolitano.

Perdete 10 minuti per sentire le dichiarazioni di questo schifo che ci rappresenta (bipartizan):
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ili07
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MessaggioInviato: 19 Gen 2008 20:28    Oggetto: Rispondi citando

Dal sito www.puntoebasta.it - Rete per la Calabria

Citazione:
VICENDA CSM/DE MAGISTRIS: INGIUSTIZIA E? FATTA

Oggi il Consiglio Superiore della Magistratura, evidentemente appesantito in maniera determinante dalla sua componente politica, con la decisione della sua sezione disciplinare di disporre il trasferimento di sede ed il cambio di funzioni giudiziarie per il dr. Luigi De Magistris ha scritto una delle pagine più dolorose e ingiuste della sua storia.

I componenti del Csm, presieduti dall?ex democristiano avellinese Nicola Mancino, anziché dare un segnale di coraggio e di dignità istituzionale, hanno deciso di chinare il capo pavidamente schierandosi dalla parte dei poteri forti.

Quei poteri che De Magistris aveva inchiodato, per la prima volta nella storia della Calabria, alle loro immonde responsabilità di predoni e responsabili del latrocinio pluridecennale che aveva portato un fiume enorme di denaro nelle loro tasche, facendo scivolare la Calabria sempre più in basso nelle classifiche nazionali per disoccupazione, povertà, disperazione.

Quei poteri forti che tramite alcuni rappresentanti giustamente inquisiti da De Magistris non hanno avuto remore a dire esplicitamente nelle loro losche telefonate che bisognava ?farlo fuori?.

E così oggi ingiustizia è fatta.


Incredulità e sgomento sono i primi sentimenti che ci sentiamo di esprimere di fronte alla sentenza della sezione disciplinare del Csm. Questa condanna non solo ha il sapore della beffa, ma ci indigna nel pensare al ghigno di sollievo che nell?ascoltarla avranno avuto i ben noti personaggi pesantemente coinvolti nel sacco della Calabria.

Anche se Luigi De Magistris dovesse aver commesso qualche errore formale, qualche imperfezione burocratica nelle sue procedure, riteniamo che molto più sereno e benevolo doveva essere il giudizio disciplinare, soprattutto in considerazione dell?enorme mole di lavoro svolta, con pochissimi mezzi, da questo giovane magistrato.

Oggi invece questi possibili errori e queste umane imperfezioni sono stati presi, a nostro avviso, a pretesto per comminare una condanna non al metodo, come ci si vuole far credere, ma al merito delle inchieste.

Noi tutti ci stringiamo attorno al dr. De Magistris, gli testimoniamo pubblicamente la nostra stima immutata e lo incitiamo a percorrere tutte le strade possibili per appellare questa iniqua decisione.

Non lo faccia solo per il suo onore, lo faccia per tutti i calabresi onesti e per i centomila cittadini italiani che hanno sottoscritto la petizione a suo favore.


Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo;

Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe;

Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino;

Aldo Pecora, portavoce di ?Ammazzateci tutti?;

Emiliano Morrone, direttore resp. ?La Voce di Fiore? e autore di ?La società sparente?;

Giovanni Pecora, coordinamento ?Rete per la Calabria?;

Giorgio Durante, presidente ?Calabrialibre?;

Francesco Lo Giudice, Movimento del Sole,

Francesco Saverio Alessio, Ass. Emigrati.it e autore di ?La società sparente?;

Francesco Precenzano, presidente ?Gens?;

Francesco Siciliano, legale associazioni antimafia calabresi;

Gianfranco Saccomanno, legale associazioni antimafia calabresi e presidente Ass. ?Città del Sole?



Nulla da aggiungere se non che "De Magistris dovrà anche lottare....ma sarebbe ora che il paese lottasse anche per queste persone invece di stare a guardare inerme"
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ili07
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MessaggioInviato: 21 Gen 2008 13:06    Oggetto: Rispondi citando

Proviene da qui

ili07 ha scritto:
Dal blog di Grillo



Citazione:

De Magistris può restare a Catanzaro, ma non come Pubblico Ministero, rimane solo se non indaga più.
Gli hanno tolto le inchieste e anche otto mesi di anzianità.

La macchina usata non ancora. A questo punto gli indagati Mastella e Valium Prodi sono colpevoli, chi abusa della propria posizione per bloccare la magistratura è colpevole a priori. Anzi colpevole due volte.



togliere 8 mesi di anzianità ad un magistrato vuole dire togliergli non solo uno scatto di stipendio, ma anche uno scatto di "esperienza" ai fini lavorativi...
è un AVVERTIMENTO MAFIOSO per chiunque altro abbia la brutta idea di indagare su un politico di spicco.....la tipica PENA ESEMPLARE......
ed è pari come se ad un impiegato togliessero quasi un anno di lavoro che lo avrebbe fatto salire di livello sia lavorativo che economico....

e personalmente non so ai fini contributivi se vi siano conseguenze ma temo di sì!

mentre in parlamento dopo tot mesi hai la pensione assicurata a spese degli italiani anche se ti chiami Previti!!!!





kluster ha scritto:

P.s ma de magistris, ora che cosa puo' fare a livello di legge? ricorrerere? Passare a qualche organo superiore?


Non essendo un magistrato fatico un po' a sapere come funzionano le procedure disciplinari interne all'ordinamento giudiziario....

magistrati e avvocati "sottostànno" a organi di controllo differente..

A naso ti posso rispondere: quale organo superiore? Sad

il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) è l'organo superiore...

è stato pensato per preservare l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati dei tribunali ordinari contro le ingerenze del potere politico e dell'esecutivo e trova la sua legittimazione nella Carta Costituzionale...

A questo punto non ho idea di cosa possa fare De Magistris....

Contro l'avocazione dell'inchiesta "Why not" aveva 10 giorni di tempo per impugnare il provvedimento davanti alla Procura generale della Cassazione. E lo aveva fatto.....ma eravamo un passo prima dal riconosciemento formale di sue responsabilità...

iniziare un processo penale contro lo stesso CSM per difendere i diritti lesi di De Magistris???mhhhh Confused

Se provo a ragionare su tutte le Supreme Corti, di logica dico:

la Corte Costituzionale non può intervenire...non è stata messa in dubbio la costituzionalità di alcuna norma di legge.......

per il discorso dell'anzianità credo sia possibile ricorrere ai Tribunali amministrativi come fece Carnevale


Citazione:
Carnevale stende il CSM
Scritto da Fonte: Il Legno Storto quotidiano
martedì 12 dicembre 2006
* da www.legnostorto.com - Corrado Carnevale dovra' recuperare sei anni, sei mesi e 24 giorni di attivita' in magistratura. La decisione in una sentenza del Consiglio di Stato del 7 dicembre scorso. Al supremo organo amministrativo si era rivolto il Consiglio superiore della magistratura dopo che il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso contro il Csm dell'ex presidente della prima sezione penale della Cassazione giudice, con il quale si intimava all'organo di autogoverno della magistratura di concedere il nulla osta al ritorno di Carnevale in Cassazione. Nella sentenza il Consiglio di Stato stabilisce che il giudice dovra' essere inserito nell'organico della magistratura con il ruolo di presidente di sezione della Cassazione. Non e' stata accolta, invece, la richiesta di Carnevale di essere inserito nei ruoli della Suprema corte come presidente aggiunto. La sentenza del Consiglio di Stato e' inappellabile e il Csm dovra' soltanto applicarla. Dovrebbe cosi' chiudersi una vicenda che si trascinava da oltre due anni, da quando il Csm, guidato dall'ex vicepresidente Virginio Rognoni e dal relatore della pratica, l'ex ministro diessino Luigi Berlinguer, si oppose in tutti i modi al rientro in magistratura di Carnevale disapplicando la legge che prevedeva per i pubblici dipendenti il recupero degli anni di servizio perduti a causa di inchieste giudiziarie dalle quali erano poi stati assolti. Il ritorno di Carnevale in Cassazione potrebbe determinare una serie di stravolgimenti negli organigrammi disegnati dalle correnti del Csm per le prossime nomine. Il giudice, infatti, ha una anzianita' di servizio senza pari, oltre 15 anni in piu' rispetto a tutti gli altri, e intende concorrere a tutti i prossimi bandi.


in merito ai provvediemti presi dal CSM contro De Magistris (e quindi per poter successivamente far valere la pretesa in tribunale in ordine all'eventuale lesione dei diritti di questo in conseguenza dei provvedimenti presi dal consiglio), dubito che sia ancora possibile ricorrere in Cassazione......
.....non so fino a che punto queste decisioni siani inappellabili, ma so che il cerchio prima o poi si chiude e a quel punto l'appellabilità viene meno....
se lo è sicuramente i termini per farlo sono brevi e in questi giorni si dovrebbe sapere.....ma ho i miei dubbi sull'ulteriore possibilità di esplicare un tentativo.....

se qualcuno ne sa di più, ben venga l'intervento......
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dasio78
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MessaggioInviato: 21 Gen 2008 13:37    Oggetto: Rispondi citando

Può ricorrere in Cassazione, che decide a Sezioni Unite.

Nel frattempo il provvedimento del CSM resta sospeso.
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ili07
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MessaggioInviato: 21 Gen 2008 13:40    Oggetto: Rispondi citando

Edit Ili07:come non detto.......trovato....correzione a quanto detto in precedenza


....avevo pensato anche io alle S.U della Cassazione ma non volevo dire una castroneria...invece per quanto riguarda la richiesta di trasferimento....


Citazione:

19 Gennaio, 2008

De Magistris trasferito - Mano pesante del Csm sul Pm di Catanzaro che ora può ricorrere alle Sezioni Unite della Cassazione
ROMA - Il pm Luigi De Magistris deve essere trasferito da Catanzaro e non potrà fare più il Pm. Lo ha deciso ieri sera la sezione disciplinare del Csm.
Il trasferimento, comunque, non sarà operativo prima di cinque-sei mesi, se pure venisse confermato dalle Sezioni unite civile della Cassazione, a cui è certo che il magistrato presenterà ricorso.
Si tratta di un calcolo approssimativo e che tiene conto degli ulteriori passaggi legati alla sentenza. Per il deposito delle motivazioni ci vorranno almeno 30 giorni; un termine simile o poco più è previsto per proporre impugnazione davanti alla Sezioni unite.
In media i tempi davanti alla Cassazione per la decisione su questi ricorsi sono pari a qualche mese. Per questo se anche i giudici supremi lo confermassero, il trasferimento di De Magistris arriverebbe intorno all?estate.
Sulla decisione del Csm il vice presidente, Nicola Mancino, ha detto che c?è stata una serena discussione ed una condivisione unanime?.
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, conversando in serata con i giornalisti dopo aver confermato che tutto si è svolto in un clima di serenità, ha aggiunto che ?certamente decisione di questo genere non si prendono allegramente?.

Il Pm: ?Dal Csm una sentenza davvero ingiusta?

ROMA. ?Il Csm ha scritto una pagina ingiusta nei confronti di un magistrato che non ha fatto altro che esercitare il proprio dovere?, applicando l?articolo 3 della Costituzione sull?uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Così il pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, scuro in volto, ha commentato quella che ha definito una decisione ?totalmente inaccettabile e grave?.
De Magistris comunque non si dichiara per vinto: ?Utilizzerò ogni strumento previsto dall?ordinamento democratico per dimostrare la correttezza del mio operato e quanto sia grave la decisione del Csm?, una gravità che riguarda soprattutto la misura del trasferimento d?ufficio, sia pure come pena accessoria e dunque non nella forma chiesta dall?ex ministro della giustizia, cioé immediatamente operativa.
?Sono convinto che prima o poi le cose saranno chiare a tutti? ha aggiunto.

Il Giornale di Calabria
http://www.calabrianotizie.it/2008/01/19/de-magistris-trasferito-mano-pesante-del-csm-sul-pm-di-catanzaro-che-ora-pu-ricorrere-alle-sezioni-unite-della-cassazione/


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Citazione:
Il pubblico ministero dovrà abbandonare Catanzaro e la Procura. Il pg della Cassazione aveva chiesto la sola cessazione dalle funzioni di pm. Ma il magistrato non si arrende: «Dimostrerò la mia correttezza»

ROMA ? Trasferimento ad altra sede e ad altre funzioni. La sezione disciplinare del Csm ha disposto il trasferimento del pm Luigi De Magistris da Catanzaro e dalle funzioni di pm. Il procuratore generale della Cassazione non aveva chiesto il trasferimento, ma solo la cessazione dalle funzioni di pm. Il trasferimento, stabilito dal tribunale delle toghe dopo oltre quattro ore di Camera di consiglio, non sarà immediatamente esecutivo, poiché si tratta di una sanzione accessoria e non di un provvedimento cautelare, che era invece stato richiesto, nel settembre scorso, dall?allora guardasigilli Clemente Mastella. La sezione disciplinare del Csm ha ritenuto De Magistris responsabile di alcune delle incolpazioni contestategli dalla procura generale della Cassazione, per le quali ha inflitto a De Magistris la sanzione disciplinare della censura. In particolare, il tribunale delle toghe ha condannato De Magistris per aver trasmesso a Salerno gli atti dell?inchiesta Poseidone dopo che questa gli era stata revocata, per l?abnormità del decreto di perquisizione a carico del procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano e altri tre indagati, nonché per non aver informato l?allora procuratore capo Mariano Lombardi di questa perquisizione e di un?altra, a carico di altri magistrati, nell?ambito delle?inchiesta ?toghe lucane?. La sanzione disciplinare della censura, inflitta a De Magistris, riguarda anche la mancata richiesta di convalida del fermo al gip per 26 indagati nell?inchiesta Poseidone e la secretazione in un armadio blindato della procura dei nomi del senatore Giancarlo Pittelli e del generale Walter Lombardo Cretella. Il pm di Catanzaro è invece stato assolto ?per essere rimasta esclusa la sussistenza degli addebiti? dalle incolpazioni inerenti i sospetti su colleghi del suo ufficio giudiziario, il disinvolto rapporto con la stampa, la scarsa attenzione alla riservatezza delle indagini e all?onesta vigilanza per evitare la divulgazione di atti d?inchiesta, nonché per non aver informato il suo capo su una perquisizione avvenuta nell?ambito dell?inchiesta ?toghe lucane?.

Le richieste. Nel pomeriggio il pg di Cassazione, Vito D?Ambrosio, aveva chiesto per il pm di Catanzaro il trasferimento dalle sue funzioni, che doveva essere immediato, «secondo la richiesta dell?accusa, «perché la situazione a Catanzaro è tutt?altro che rasserenata». In sostanza, la procura generale riteneva che fosse da accogliere, almeno sotto il profilo dell?urgenza, la richiesta di trasferimento d?ufficio che era stata avanzata da Clemente Mastella, in qualità di ministro della Giustizia. L?accusa aveva anche chiesto per De Magistris la sanzione della perdita di anzianità di otto mesi.

«Non rispondo al pg». Prima della formulazione della richiesta del procuratore, il pm di Catanzaro aveva deciso che non si sarebbe sottoposto all?esame da parte della procura generale della Cassazione nel processo disciplinare che lo vede accusato di aver violato doveri e regole di procedura nella conduzione delle inchieste Toghe lucane, Why not e Poseidone. Lo aveva annunciato lui stesso, spiegando di compiere questa scelta per «non violare il segreto investigativo».

La difesa. «De Magistris ha avuto l?esigenza di far sentire la sua voce anche in funzione difensiva. Ha avuto difficoltà enormi per portare avanti le sue inchieste, è comprensibile che possa aver usato espressioni forti diffuse dagli organi di stampa». E? quanto affermato da Alessandro Criscuolo, difensore di De Magistris, durante la sua arringa davanti alla sezione disciplinare del Csm. «De Magistris non ha arrestato nessuno ingiustamente - aveva detto Criscuolo, chiedendo l?assoluzione del suo assistito da tutti gli addebiti contestatigli - è attento e scrupoloso sui provvedimenti di libertà personale, è un gran lavoratore e si trova in un contesto ambientale estremamente difficile». Per il difensore del pm, inoltre, non c?erano gli estremi per emettere un trasferimento provvisorio, come invece richiesto dal pg e, nel settembre scorso, dall?allora guardasigilli Clemente Mastella, poiché «l?esigenza cautelare è superata - aveva rilevato il difensore - non c?è alcuna grave urgenza, sono passati quattro mesi e non ci sono situazioni tali per giustificare un provvedimento simile». Inoltre, a De Magistris «vanno concesse tutte le attenuanti possibili - aveva detto Criscuolo - non ha arrecato danno a nessuno». Il difensore, nel contestare punto su punto le accuse mosse al pm dalla Procura generale della Cassazione, si era soffermato a lungo sulla questione delle fughe di notizie inerenti le inchieste: «De Magistris non ha dato in alcun modo le notizie ai giornali - aveva ribadito il suo difensore - e le fughe di notizie hanno danneggiato in primo luogo lui, tenendo conto che possono essere avvenute attraverso altri soggetti con interesse alla delegittimazione». Nella sua arringa, Criscuolo si era soffermato anche sulla fuga di notizia riguardante l?iscrizione sul registro degli indagati del presidente del Consiglio Romano Prodi nell?ambito dell?inchiesta Why not: «Questa notizia è stata desunta dalla relazione del consulente che era stata depositata davanti al Tribunale del Riesame».

Non andrà subito via. Non sarà operativo prima di cinque-sei mesi il trasferimento da Catanzaro e dalla procura del sostituto Luigi De Magistris, se pure venisse confermato dalle Sezioni unite civile della Cassazione, a cui è certo che il magistrato presenterà ricorso. Si tratta di un calcolo approssimativo e che tiene conto degli ulteriori passaggi legati alla sentenza. Per il deposito delle motivazioni ci vorranno almeno 30 giorni; un termine simile o poco più è previsto per proporre impugnazione davanti alla Sezioni unite. In media i tempi davanti alla Cassazione per la decisione su questi ricorsi sono pari a qualche mese. Per questo se anche i giudici supremi lo confermassero, il trasferimento di De Magistris arriverebbe intorno all?estate.

Anche un?assoluzione. Tra le incolpazioni dalle quali la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha assolto il pubblico ministero di Catanzaro, Luigi De Magistris, c?è anche quella relativa alla fuga di notizie relativa all?iscrizione sul registro degli indagati del presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, nell?ambito dell?inchiesta ?Why not?, poi avocata al magistrato napoletano. Tale notizia, come rilevato dall?accusa, era stata diffusa da un sito internet di un settimanale nello stesso giorno in cui l?iscrizione era stata eseguita dal magistrato.

«Dimostrerò la mia correttezza». «L?organo di autogoverno ha scritto una pagina ingiusta nei confronti di un magistrato che non ha fatto altro che esercitare il proprio dovere con riferimento all?articolo 3 della Costituzione, secondo il quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge». Lo ha detto il pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, lasciando Palazzo dei marescialli dopo il verdetto della sezione disciplinare. «E? una decisione ingiusta - ha sottolineato il pm - totalmente inaccettabile, utilizzerò ogni strumento previsto dall?ordinamento democratico per dimostrare la correttezza del mio operato e quanto sia grave e infondata questa sentenza». La richiesta di trasferimento cautelare che era stata avanzata dall?allora ministro della Giustizia, Clemente Mastella, quattro mesi fa è stata respinta, ma per De Magistris è «molto grave il trasferimento d?ufficio stabilito dalla sezione disciplinare come pena accessoria. Sono convinto che prima o poi le cose saranno chiare a tutti». De Magistris non dovrà lasciare la procura di Catanzaro fino a che non ci sarà la pronuncia definitiva da parte delle sezioni unite civili della Cassazione, di fronte al quale il pm può impugnare il verdetto del tribunale delle toghe. Il provvedimento, infatti, di fronte a un ricorso in Cassazione resta sospeso, proprio perché si tratta di una sanzione accessoria e non di un trasferimento cautelare, come quello richiesto da Mastella, con il quale invece De Magistris avrebbe dovuto subito andare via da Catanzaro e non esercitare da ora le funzioni requirenti. Bisognerà attendere ora il deposito delle motivazioni del Csm, che per legge avviene entro trenta giorni, ma per il quale possono esserci rinvii, e dopo di esso il pm potrà preparare un ricorso alla suprema corte. Si può prevedere, dunque, che passeranno molti mesi prima che si arrivi a scrivere la parola fine su questa vicenda. «C?è stata una serena discussione, una condivisione unanime». Lo ha poi detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, dopo la sentenza della sezione disciplinare. «Certo - ha aggiunto - certe decisioni non si prendono allegramente». «Oggi il Csm, evidentemente appesantito in maniera determinante dalla sua componente politica, con la decisione della sua sezione disciplinare di disporre il trasferimento di sede ed il cambio di funzioni giudiziarie per De Magistris ha scritto una delle pagine più dolorose e ingiuste della sua storia». A sostenerlo sono stati, in un comunicato, associazioni antimafia della Calabria. «Anche se De Magistris dovesse aver commesso qualche errore formale, qualche imperfezione burocratica nelle sue procedure - si legge - riteniamo che molto più sereno e benevolo doveva essere il giudizio disciplinare, soprattutto in considerazione dell?enorme mole di lavoro svolta, con pochissimi mezzi, da questo giovane magistrato. Oggi invece questi possibili errori e queste umane imperfezioni sono stati presi, a nostro avviso, a pretesto per comminare una condanna non al metodo, come ci si vuole far credere, ma al merito delle inchieste. Noi tutti ci stringiamo attorno a De Magistris». La nota è firmata da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo; Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe; Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino; Aldo Pecora, portavoce di Ammazzateci tutti; Emiliano Morrone, direttore responsabile La Voce di Fiore e autore di La società sparente; Giovanni Pecora, coordinamento Rete per la Calabria; Giorgio Durante, presidente Calabrialibre; Francesco Lo Giudice, Movimento del Sole, Francesco Saverio Alessio, associazioni Emigrati. it e autore di ?La società sparente?; Francesco Precenzano, presidente Gens; Francesco Siciliano, legale associazioni antimafia calabresi; Gianfranco Saccomanno, legale associazioni antimafia calabresi e presidente associazione Città del Sole.

Fonte IlDomaniOnline.it

http://calabriaindipendente.wordpress.com/2008/01/19/speciale-de-magistris-il-csm-trasferisce-il-pubblico-ministero-ad-altre-sedi-e-funzione-ma-il-magistrato-non-si-arrende-dimostrero-la-mia-correttezza/


a quanto pare se De Magistris, come pare di capire, farà ricorso, rimarrà sospeso ancora per parecchi mesi....

alla fine è comunque un procuratore con le mani legate...... Sad
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MessaggioInviato: 21 Gen 2008 18:21    Oggetto: Rispondi

ili07 ha scritto:

...
a quanto pare se De Magistris, come pare di capire, farà ricorso, rimarrà sospeso ancora per parecchi mesi....

alla fine è comunque un procuratore con le mani legate...... Sad


grazie della risposta, ora la leggo per bene e faccio una ricerchina.
Cmq in ogni caso ci sono riusciti, inchiesta why not, gia' bloccata da Novembre, ora è andata a puttane definitivamente.
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