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Il disegno di legge sull'editoria e la tassa sul macinat
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Zeus News
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MessaggioInviato: 18 Ott 2007 23:00    Oggetto: Il disegno di legge sull'editoria e la tassa sul macinat Rispondi citando

Commenti all'articolo Il disegno di legge sull'editoria e la tassa sul macinato
In periodo balneare il governo ha varato un disegno di legge che obbliga chiunque faccia comunicazione a iscriversi in uno speciale albo, ovviamente non gratis.
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{pippolo}
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 02:04    Oggetto: come la russia di stalin ... Rispondi citando

l'unica fonte di verita' sara' la pravda, esposta nei tazebao, c'era da aspettarselo dai comunisti al goevrno. Ma se io mi registro su un sito in un altroa nazione per pubblicare il NIENTE SPAM!, non sono assoggettato alle leggi italiane
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merlin
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 04:14    Oggetto: Inutili e goffi i tentativi di Gentiloni & C. Rispondi citando

Perché è ingiustificato e ingiustificabile quello che è avvenuto; il tentativo di scippo c'è stato ed è ancora in corso giustificando attenzione e pessimismo.
Tutti ricordiamo l'iter parlamentare della legge Urbani, delle promesse non mantenute di miglioramenti e via discorrendo, fino ad arrivare all'odierno obbrobrio (e pesanti conseguenze)
Perciò non crediamo a Gentiloni più di quanto potremmo dar credito a Urbani se si ripresentasse a vendere fumo politichese.
Se si è arrivati a tanto pur di difendere gl'ingiustificati interessi di cassetta di qualche migliaio di persone, che succederà ora che si tratta di difendere gl'interessi di pappa e ciccia di qualche migliaio di politicanti di professione?
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Boston
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 08:41    Oggetto: Rispondi citando

...e bene?????????

a parte tanto starnazzare, possibile ke nessuno faccia nulla??????

Un ricorso in Europa, una raccolta di firme...

Ma cavolo SIAMO STUFI DI SUBIRE DA STI POLITICI "MAGNONI" Exclamation
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 11:23    Oggetto: diritto costituzionale garantito, ma ben poco .... Rispondi citando

Certo che una costituzione -come quella italiana- che garantisce vari diritti ma molti dei quali con buchi di sicurezza (potremmo così dier con una terminologia infomraica) come i "salvo quanto disposto dalla legge", ecc.

non è purtroppo impossibile che qualcuno faccia leggi che limitino i diritti fondamentali.
Mad


p.s. e se uno pubblicasse all'estero?
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{Pessimista}
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 12:26    Oggetto: Re: e se uno pubblicasse all'estero? Rispondi citando

Cioè su un server/hosting all'estero?

Purtroppo se volessero multarci o arrestarci potrebbero farlo lo stesso perché per la legge conta il luogo dove lavora la redazione (è quello il luogo di pubblicazione) e non il luogo dove viene stampato (tipografia o server) il prodotto editoriale.

In altre parole dovremmo trasferirci all'estero per poter continuare liberamente a scrivere per i lettori italiani...
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 13:04    Oggetto: Re: e se uno pubblicasse all'estero? Rispondi citando

{Pessimista} ha scritto:
Purtroppo se volessero multarci o arrestarci potrebbero farlo lo stesso perché per la legge conta il luogo dove lavora la redazione (è quello il luogo di pubblicazione) e non il luogo dove viene stampato (tipografia o server) il prodotto editoriale.
Non si dovrebbe aplicare la legge del luogo dove si commette il (presunto) reato,
e cioè la pubblicaizone?
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ili07
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 14:03    Oggetto: Re: e se uno pubblicasse all'estero? Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
{Pessimista} ha scritto:
Purtroppo se volessero multarci o arrestarci potrebbero farlo lo stesso perché per la legge conta il luogo dove lavora la redazione (è quello il luogo di pubblicazione) e non il luogo dove viene stampato (tipografia o server) il prodotto editoriale.
Non si dovrebbe aplicare la legge del luogo dove si commette il (presunto) reato,
e cioè la pubblicaizone?


dipende.......in teoria (e salvo leggi speciali) si dovrebbe far riferimento al luogo di commissione dell'illecito (civile o penale che sia)....se uno scrive dall'italia e poi pubblica in inghilterra il luogo di commissione dell'illecito dovrebbe comunque rimanere "lo spazio territoriale italiano"...
ma è prescindere da questo è anche di un reato penale che stiamo parlando?(pardon ma io il testo della riforma non l'ho ancora letto
mi pare di capire di no visto che l'AgCom è un organo amministrativo e non può praticare repressione penale...per quello ci vogliono i tribunali ordinari....al massimo può comminare sanzioni amministrative...
Se invece la nuova legge prevedesse anche sanzioni penali si dovrebbe comunque far riferimento all'art. 7 del codice penale il quale recita che "è punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero [...] 5)ogni reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l'applicabilità della legge italiana"
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alessandro.polo
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 14:34    Oggetto: Rispondi citando

ringraziando i signori levi (non centra la rita) e prodi il 99% dei siti web italiani chiuderà, questo succede con il bel governo, dalla mentelità vecchia, sono tutte settantenni; non dico che prodi deve andare a casa, sennò ci sarebbe di peggio, ma di rinnovare le liste e di cambiare i politici con persone più giovani e adatte a portare avanti lo sviluppo.

invece di oscurare siti fatti da giovani che non si possono permettere questo lusso di essere registrati al roc, non possono fare a meno di dare motivo di lamentele e diffamie?
Pessimista ha scritto:
In altre parole dovremmo trasferirci all'estero per poter continuare liberamente a scrivere per i lettori italiani...
eheh! cantone ladino arrivo!
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 14:47    Oggetto: Rispondi citando

Non perdiamo di vista il fatto che una legge del genere paralizzerebbe la maggior parte del "mercato" fiorente dei blog e dell'Hosting rivolto ad un taget non professionale.
Alla lunga, una simile direttiva finirebbe per creare un tale malumore nel business informatico da finire rapidamente per essere modificata o annullata. Non è il dissenso dei cittadini a dare forma e sostanza alle leggi attuali, bensì gli interesi economici che muovono un mercato oceanico.
Faccio un esempio esasperato: sappiamo tutti molto bene che il traffico automobilistico è dannoso alla salute, non solo per l'incredibile percentuale di morti e feriti per incidenti stradali ma a nessuno verrebbe in mente di vincolarlo al punto da permettere la circolazione sono a chi piace alla classe politica. Gli interessi economici (alcuni del tutto legittimi) che vi sono dietro impedirebbero un ritorno alle carrozze a cavalli, così come adesso rallentano lo sviluppo di carburanti alternativi o di motori a basso impatto ambientale.
Limitare la libertà d'espressione? Non so che questo è lo scopo di questa classe politica che fa quel che meglio crede senza il consenso dei suoi ellettori. A me sembra solo una delle tante invenzioni del momento, uscite dalla fantasia di qualche burosauro con velleità pseudoinnovatrici.
Se volessero limitare davvero la nostra libertà d'espressione avrebbero ben altri mezzi e metodi. E assai meglio sperimentati.
Ciò non toglie che si debba sollevare almeno un sopracciglio in tono di stupore di fronte ad una simile iniziativa.
E magari continuare a lavorare per migliorare la qualità dell'informazione alternativa o meno (anche se per me il termine "alternativo" sembra più adatto ad una rappresentazione teatrale che ad una seria presa di responsabilità nei confronti di quanto si immette in circolazione).
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 15:01    Oggetto: Rispondi citando

alessandro.polo ha scritto:
ringraziando i signori levi (non centra la rita) e prodi il 99% dei siti web italiani chiuderà, questo succede con il bel governo, dalla mentelità vecchia, sono tutte settantenni; non dico che prodi deve andare a casa, sennò ci sarebbe di peggio, ma di rinnovare le liste e di cambiare i politici con persone più giovani e adatte a portare avanti lo sviluppo.

invece di oscurare siti fatti da giovani che non si possono permettere questo lusso di essere registrati al roc, non possono fare a meno di dare motivo di lamentele e diffamie?
Pessimista ha scritto:
In altre parole dovremmo trasferirci all'estero per poter continuare liberamente a scrivere per i lettori italiani...
eheh! cantone ladino arrivo!

Mi hai preceduto di pochi minuti. Concordo meno che su un particolare:
Non credo che l'immissione di giovani sia una garanzia di qualità e di competenza. Non generalizzerei su questioni in cui è più importante la preparazione e l'esperienza piuttosto che l'età. Conosco giovani che hanno una mentalità arretrata molto più di persone di età superiore.
Questa idea di mettere i giovani contro i vecchi e viceversa è un espediente del tipo "dividi et impera" che è utile proprio a mantenere lo statu quo dove a decidere sono semre i soliti, una sorta di "Cicero pro domo sua" che francamente ha già stufato. Vedrei meglio uno svecchiamento nei luoghi delle baronie universitarie e professionali ma senza fare distinzioni di età, allontanando le persone incompetenti o addirittura dannose per la carica che coprono.
Cosa non facile da fare, non possiamo lasciare il giudizio alla piazza od al malcontento giustificato delle persone vessate da anni di abusi.
Da ricostruire in termini di civiltà politica e legislativa c'è moltissimo, il nostro paese però reagisce con una deriva populista che aprirà solo le porte a nuove forme di soft-dictatorship.
Meglio rifletterci su.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 15:54    Oggetto: Rispondi citando

Poi mi pare paradossale che
testo unico ha scritto:
Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.


Norma inserita, presumo, per evitare solelvaizoni di lobby degli industriali, comemrncianti, ecc. : se chiunque pubblichi un catalogo, un volantino, ecc. dovesse iscriversi ....

Per cui una ditta può scrivere anche al pubblico.
Un privato no.

Per cui una ditta può fare una "informazione aziendale" (ma che vuol dire?) e comunqicare ad es. "per meglio fornire un migliore servizio alla ns. pregiatissima clientela, nei prossimi mesi realizzeremo dei corsi di formaizone per i nostri dipendenti, affinché siano in grado di comunicare anche nelle prncipali lingue straniere".

Uno di questi dipendenti torna a casa e vorrebbe scrivere sul proprio blog "Caspita, a me è toccato di studiare russo e giapponese. Qualcosa di più difficile no eh?", ma se passasse quella legge non potrebbe senza iscriversi a quella specie di albo.

La ditta sì e lui no. Assurdo!
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Boston
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 15:57    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Poi mi pare paradossale che
testo unico ha scritto:
Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.


Per cui una ditta può scrivere anche al pubblico.
Un privato no.


Io credo che l'indirizzo sia... BLOCCARE tipi come Il GRILLO Nazionale e molte altre "mosche" che hanno infastidito...

i nostri dipendenti! Twisted Evil
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 16:04    Oggetto: Grillo è l'unico che non rischia. Rispondi citando

Boston ha scritto:
Io credo che l'indirizzo sia... BLOCCARE tipi come Il GRILLO Nazionale e molte altre "mosche" che hanno infastidito...

i nostri dipendenti! Twisted Evil
Non penso proprio che Grillo corra di questi rischi: non può permettersi di pagare l'iscrizione al registro?

E come lui tutti i "professionisti" dei blog.

Mentre a riemtterci sarannoi veri blogger.
(ricordo che blog = web + log = diario in rete).
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Boston
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 16:08    Oggetto: Rispondi citando

...si ma da quanto mi sembra di aver capito...

il problema non diventa solo economico (lo è per i piccolini...)

ma ci sono anke altre restrizioni e... penalità!

Evil or Very Mad
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ivan ortega
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 19:13    Oggetto: Io ho 2 paure terribili. forse 3. Rispondi citando

ma non le dico.
dico solo che ho notato nell'editoriale di Veronica Ciarumbello "Disegno di legge sull'editoria, un fuoco di paglia?", nel quale nessuno è intervenuto, scrive "... Chiunque abbia uno spazio on line in cui pubblica ciò che gli passa per la testa...".
Non è necessario avere tanto (a buon intenditor...).

Non vorrei che si arrivasse a quello che sto pensando.
Allora sì che sono cazzi.
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ili07
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MessaggioInviato: 22 Ott 2007 20:47    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
alessandro.polo ha scritto:
ringraziando i signori levi (non centra la rita) e prodi il 99% dei siti web italiani chiuderà, questo succede con il bel governo, dalla mentelità vecchia, sono tutte settantenni; non dico che prodi deve andare a casa, sennò ci sarebbe di peggio, ma di rinnovare le liste e di cambiare i politici con persone più giovani e adatte a portare avanti lo sviluppo.

invece di oscurare siti fatti da giovani che non si possono permettere questo lusso di essere registrati al roc, non possono fare a meno di dare motivo di lamentele e diffamie?
Pessimista ha scritto:
In altre parole dovremmo trasferirci all'estero per poter continuare liberamente a scrivere per i lettori italiani...
eheh! cantone ladino arrivo!

Mi hai preceduto di pochi minuti. Concordo meno che su un particolare:
Non credo che l'immissione di giovani sia una garanzia di qualità e di competenza. Non generalizzerei su questioni in cui è più importante la preparazione e l'esperienza piuttosto che l'età. Conosco giovani che hanno una mentalità arretrata molto più di persone di età superiore.
Questa idea di mettere i giovani contro i vecchi e viceversa è un espediente del tipo "dividi et impera" che è utile proprio a mantenere lo statu quo dove a decidere sono semre i soliti, una sorta di "Cicero pro domo sua" che francamente ha già stufato. Vedrei meglio uno svecchiamento nei luoghi delle baronie universitarie e professionali ma senza fare distinzioni di età, allontanando le persone incompetenti o addirittura dannose per la carica che coprono.

Cosa non facile da fare, non possiamo lasciare il giudizio alla piazza od al malcontento giustificato delle persone vessate da anni di abusi.
Da ricostruire in termini di civiltà politica e legislativa c'è moltissimo, il nostro paese però reagisce con una deriva populista che aprirà solo le porte a nuove forme di soft-dictatorship.
Meglio rifletterci su.


daccordissimo con te Silent......
e comunque a prescindere non si può non dare atto che Prodi, con tutti i suoi difetti, è uomo sicuramente dotato di conoscenze di una certa rilevanza oltre che di esperienze internazionali di svariato tipo (il che per un capo del governo davvero non guasta se pensiamo alle figure indecenti a livello diplomatico che ha fatto il precedente)..
forse il problema è che anche lui sta chinando la testa verso poteri e lobby più forti che lo condizionano nelle priorità (possibile che le priorità del governo debbano essere queste regolamentazioni bagattellari??) e questo deve smettere di succedere in questo paese (andrò ot, ma il caso Mastella-De Magistris lo conferma)....
poi guarda caso le leggi passano molto in fretta al senato quando sono particolarmente sentite anche dall'opposizione...
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oldmax
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MessaggioInviato: 23 Ott 2007 07:25    Oggetto: Rispondi citando

Se non ci saranno più i nostri blog, forum ecc., ci penseranno le grosse case editrici, le quali da quando c'è Internet si vedono decurtato il loro giro di affari su carta, a fare i loro blog ecc. a pagamento per noi miseri consumatori, a tramite e-mail potremo fare i nostri interventi, rigidamente moderati e censurati.

Ragazzi, qua se fanno qualcosa del genere io mi vedo un casino di gente in piazza. Oggigiorno "toccami il prezzo del pane, la qualità del mangiare e la sanità ma non toccarmi Internet, telefonino e gadget vari!!!" e saremo tutti lì (parlo per me "vecchio" cinquantenne almeno).

Scherzi a parte, sarebbe un attentato alla libertà e basta ! Possono mascherarlo indifferentemente con che motivazioni vogliono.
E il cucire o limitare la bocca è stato un interesse di tutti i regimi, rossi verdi blu o neri che siano !

ciau
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ivan ortega
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MessaggioInviato: 23 Ott 2007 08:01    Oggetto: Bravo, hai dato l'idea. Rispondi citando

oldmax ha scritto:
Se non ci saranno più i nostri blog, forum ecc., ci penseranno le grosse case editrici, le quali da quando c'è Internet si vedono decurtato il loro giro di affari su carta, a fare i loro blog ecc. a pagamento per noi miseri consumatori, a tramite e-mail potremo fare i nostri interventi, rigidamente moderati e censurati.


Eccola qui la mia paura. (E pure le e-mail saranno a pagamento).
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oldmax
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MessaggioInviato: 23 Ott 2007 08:13    Oggetto: Rispondi

Ah si si, dimenticavo, a pagamento certo.

Vuoi essere libero ? PAGA !!!

Vuoi lavorare ? PAGA !!!

Vuoi essere sano ? PAGA !!!

Vuoi vivere ? PAGA !!!


Ma quanto durerà questo ? Shocked

Quanto "male" dovrà stare la gente per riuscire a incazzarsi davvero e scendere in piazza senza se e senza ma ?

Dovremo sul serio morire, essere arbitrariamente ammazzati, affamati e oppressi per fare una nuova rivoluzione francese ? Non dico di ripristinare la ghigliottina ma far prendere un po' di paura a sta gentaglia (non con la violenza s'intende) affinchè sti industriali e politici si decidano a rinunciare un po' ai loro rispettivamente guadagni e privilegi e lasciare un po' più corda alla plebe ?

Si sono dimenticati le rivolte contandine, la rivoluzione francese, quella d'ottobre ? Ma bisogna arrivare proprio a quel punto per cambiare le cose ? Speriamo di no dai.

ciau
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