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la pubblica amministrazione"della nebbia":CANONE R
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Autore Messaggio
ili07
Dio maturo
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Registrato: 29/05/07 22:58
Messaggi: 3913

MessaggioInviato: 02 Nov 2007 00:17    Oggetto: la pubblica amministrazione"della nebbia":CANONE R Rispondi citando

Citazione:
Canone/tassa Rai. La trasparenza svedese e l'opaco italico di Domenico Murrone
Le istituzioni non sono cattive per un destino cinico e baro. Alcune sono limpide come l'acqua montana, altre non sanno cos'e' la trasparenza. Non e' solo questione di correttezza. La trasparenza fa anche risparmiare tempo e denaro. Cosi', come ha raccontato un servizio della trasmissione di Rai3 Report, in Svezia tutti i cittadini possono sapere quanto e' costato il viaggio istituzionale del ministro o del sindaco. In Italia non si riesce a sapere chi e' tenuto a pagare una tassa come il canone Rai.

Qui Svezia. I documenti possono essere richiesti in ogni modo, telefonando, scrivendo una lettera, anche solo una mail, o un fax, e devono essere consegnati in tempi brevissimi. . La conseguenza immediata e' che ogni funzionario pubblico fa molta attenzione a non spendere denaro in eccesso. Oltre al rispetto di un principio (chi amministra soldi di tutti deve spiegare come spende), si innescano meccanismi virtuosi che generano notevoli risparmi. Neppure gli amministratori svedesi per loro natura sono parsimoniosi.
Un giornalista ? ha chiesto di consultare tutta la documentazione relativa alle spese telefoniche dei singoli ministri e ha scoperto cifre sbalorditive ... tutti hanno urlato allo scandalo. ?quando 6 mesi dopo lo stesso giornalista e' tornato per consultare nuovamente quei documenti ha scoperto che le spese erano più che dimezzate ...

Qui Italia. I cittadini fanno fatica ad avere accesso agli atti della pubblica amministrazione e chiunque puo' vantare esperienze dirette. Ma non e' tutto. L'opacita' del rapporto tra cittadini e istituzioni e' patologica, tanto che non e' dato sapere con precisione neppure chi e' tenuto a pagare una tassa. In questo senso il canone Rai e' un caso 'di scuola'.
I call center Rai dicono che anche il possesso di un monitor di pc, di un videocitofono o di un videotelefono legittima la richiesta della tassa. Abbiamo provato, inutilmente, a chiedere conferme ufficiali al ministero delle Finanze, all'Agenzia delle Entrate e al ministero delle Comunicazioni, senza ottenere conferme alle tesi dei call center (si veda questo link: Stop al canone Rai: http://www.aduc.it/dyn/rai).
Nessuna risposta, per il momento, neppure ad una interrogazione parlamentare. Alla trasparenza si preferisce la nebbia, che porta il cittadino ad essere sempre potenzialmente colpevole, ricattato da lettere minatorie che minacciano il fermo amministrativo dell'automobile, solo per il fatto di non pagare e senza alcuna prova che il non-abbonato possieda un apparecchio atto o adattabile alla ricezione di programmi televisivi. Questa nebulosita' non genera solo sfiducia nei cittadini, ma e' anche costosa. Quanto spende la Rai per pagare gli addetti che con fare mafioso lasciano bollettini per pagare il canone? Quanto costa inviare milioni di inutili lettere a chiunque cambi residenza?
Anche questi sono i costi della mancata trasparenza. Quanto si risparmierebbe, invece, se venisse privatizzata la Rai? Per garantire un reale servizio pubblico, finanziato con la fiscalita' generale, basterebbe un canale senza pubblicita'.
Invece si preferisce il baraccone. Purtroppo il potere politico non riesce ad evolversi. Pur di mantenere i privilegi, consentendo il malaffare, che inevitabilmente genera la mancanza di chiarezza, preferiscono sopportare le ondate di "antipolitica" generalizzata. E io pago!!!






non so se questo è il luogo giusto e nemmeno se questo argomento può interessare...(e sopratutto spero che, se trattato, non lo sia stato in tali termini per non creare un inutile doppione...)

ma quello che ho riportato qui sopra è un argomento che non ha a che fare solo con la nostra "indecente pubblica amministrazione", ma anche con le conseguenze occulte che possono derivare dal possesso di un monitor P.C. con relativa connesione internet.....AIME'
l'articoletto che ha attirato la mia attenzione proviene dal sito di un'associazione di consumatori al presente link
link

e mi sembra rappresentativo della situazione al limite della realtà in cui si trovano i cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni
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ili07
Dio maturo
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Registrato: 29/05/07 22:58
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MessaggioInviato: 02 Nov 2007 22:19    Oggetto: Rispondi citando

nessun commento??? Think

non è una cosa da poco per un cittadino che nemmeno gli uffici competenti sappiano indicare se uno "deve o non deve pagare una tassa"

Oltre alla situazione irreale, mi chiedo quante persone magari andando avanti useranno il P.C. connesso ad Alice o a Fastweb senza usare i servizi che ora queste connessioni offrono a livello di programmi televisivi (e magari senza nemmeno avere il TV in casa) e potrebbero vedersi arrivare la richiesta di pagare il canone?
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Emmett Brown
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Registrato: 28/09/05 00:41
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MessaggioInviato: 02 Nov 2007 22:50    Oggetto: Rispondi citando

Direi che l'assenza di commenti E' un commento!

Il canone Rai va tuttora pagato in base al possesso di un qualsiasi apparecchio semplicemente "ATTO alla ricezione dei programmi radio e/o televisivi". La norma risale al tempo in cui le uniche trasmissioni televisive (e radiofoniche) ricevibili erano prodotte da Rai; quella era LA televisione, ben diversa e diversamente finanziata da quella di oggi e la norma era allora ragionevole, anzi doverosa.

Il fatto stesso che nei decenni, a dispetto delle immense trasformazioni degli scenari dell'emittenza radiotelevisiva e degli impensabili progressi tecnologici, la legge sia ancora immutata, è indice di malafede e di volontà di godere di una rendita di posizione ormai in gran parte indebita e irragionevole.

Credo che anche l'ignoranza degli uffici competenti sulla questione se e come vada pagata la tassa sia segno di un grande imbarazzo generale: tutti sanno da tempo che la legge è irragionevole e... Come dire... Non hanno voglia di occuparsene. Comprensibile.
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ili07
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MessaggioInviato: 02 Nov 2007 23:05    Oggetto: Rispondi citando

Daccordo con quello che hai detto....anzi, ti ringrazio molto per il tuo intervento...

il problema è che tra poco molti italiani si potrebbero veder recapitare a casa la cartellina esattoriale con la richiesta di pagamento del canone RAI, solo perchè titolari di una connessione web....

sta già succedendo da molte parti....

e quando gli uffici vedranno che il cittadino non riesce a difendersi da questi sopprusi, perchè nessuno se ne occupa, capiranno che c'è una nuova fonte di guadagno e la pressione fiscale si farà più massiccia.....

a quel punto lì si finirà tutti a gridare allo scandalo....
Rolling Eyes
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 02 Nov 2007 23:09    Oggetto: Rispondi citando

Gridare allo scandalo? Basta che nessuno paghi. Si tratterebbe (uso il condizionale) di soprusi prodotti da varie ignoranze e persino da qualche buonafede. Pagando si assevererebbe il tutto; quello sì, sarebbe un guaio.
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ili07
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MessaggioInviato: 03 Nov 2007 05:41    Oggetto: Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:
Gridare allo scandalo? Basta che nessuno paghi. Si tratterebbe (uso il condizionale) di soprusi prodotti da varie ignoranze e persino da qualche buonafede. Pagando si assevererebbe il tutto; quello sì, sarebbe un guaio.


e infatti (senza voler andare ot) quale potrebbe essere il guaio più grande della questione Peppermint (la famosa casa discografica che ha inviato centinaia di lettere estorsive di transazione extragiudiziale)...che anche solo una cinquantina di utenti abbia pagato nella speranza di togliersi dall'inghippo, e perchè non consapevoli dei propri diritti...

è risaputo che quando l'antagonista sente che hai paura attacca in modo più aggressivo...altrimenti ci pensa su o demorde...

quanti fino ad oggi si saranno visti arrivare la richiesta di pagamento del canone e, pensando l'avvocato costa troppo, o non sapendo a chi rivolgersi, avranno pagato....?

e così sotto con gli altri,.......conseguenza: l'uso diventa regolamento, e il regolamento diventa legge....
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bdoriano
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MessaggioInviato: 03 Nov 2007 09:35    Oggetto: Rispondi citando

Io, oramai, sono un "abbonato" alla trasmissione Report. Wink
Ho visto il servizio finale di domenica scorsa e mi sono detto: "Vado in Svezia!". I problemi li avranno anche loro, ma, sicuramente, le istituzioni funzionano meglio che da noi.
Non so chi ha visto AnnoZero di giovedì 1 novembre, l'argomento era banche e mutui. C'era ospite Funari che ha detto una sua frase tipica: "gli italiani sono un popolo che si fa i cazzi propri e mai quelli del vicino".
Questo per dire che ce ne sbattiamo se gli altri sono in difficoltà, tanto (a noi) non capiterà mai.
Fintanto che non riceveremo la famosa letterina con la "richiesta" del canone anche per chi ha solo il pc (o videocitofono), faremo orecchie da mercante. Poi, quando ci arriverà, ci stracceremo le vesti e andremo tutti a pagare (perché ci costa di meno in termini di tempo e preoccupazioni) lamentandoci ad alta voce.
Peccato che in Italia non si possano organizzare le Class Action come in USA.
Qui vige la legge del "ognun per se, Dio per tutti".

ADUC ha organizzato una petizione per abolire il canone.
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ili07
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MessaggioInviato: 03 Nov 2007 19:45    Oggetto: Rispondi citando

bdoriano ha scritto:
Io, oramai, sono un "abbonato" alla trasmissione Report. Wink
Ho visto il servizio finale di domenica scorsa e mi sono detto: "Vado in Svezia!". I problemi li avranno anche loro, ma, sicuramente, le istituzioni funzionano meglio che da noi.
Non so chi ha visto AnnoZero di giovedì 1 novembre, l'argomento era banche e mutui. C'era ospite Funari che ha detto una sua frase tipica: "gli italiani sono un popolo che si fa i cazzi propri e mai quelli del vicino".
Questo per dire che ce ne sbattiamo se gli altri sono in difficoltà, tanto (a noi) non capiterà mai.
Fintanto che non riceveremo la famosa letterina con la "richiesta" del canone anche per chi ha solo il pc (o videocitofono), faremo orecchie da mercante. Poi, quando ci arriverà, ci stracceremo le vesti e andremo tutti a pagare (perché ci costa di meno in termini di tempo e preoccupazioni) lamentandoci ad alta voce.
Peccato che in Italia non si possano organizzare le Class Action come in USA.Qui vige la legge del "ognun per se, Dio per tutti".

ADUC ha organizzato una petizione per abolire il canone.


sono daccordo con te Very Happy Very Happy Very Happy
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 03 Nov 2007 22:45    Oggetto: Re: la pubblica amministrazione"della nebbia":CANO Rispondi

Precisazione :
non si paga il "Canone RAI" (che non esisite, e non si vede perché dovrebbe esistere: perché alla RAI sì e agli altri no?),
ma la "tassa di posssso di apparecchi riceventi radiotelevisivi" (o qualcosa del genere).

ili07 ha scritto:
Citazione:
interrogazione parlamentare. Alla trasparenza si preferisce la nebbia, che porta il cittadino ad essere sempre potenzialmente colpevole, ricattato da lettere minatorie che minacciano il fermo amministrativo dell'automobile, solo per il fatto di non pagare e senza alcuna prova che il non-abbonato possieda un apparecchio atto o adattabile alla ricezione di programmi televisivi.
Già, un tempo l'importo da pagare era diverso, a seocnda se si possedesse una televisione a colori o una in bianco e nero.

Mia nonna per parecchi anni ha continuato ad avere la televisione in bianco e nero, e pagava il relativo importo.
Dopo un hanno inziato ad arrivarle di tantoin tanto lettere in cui le si diceva qualcosa tipo "lo sappiamo che lei ha un apparecchio a colori" e le si diceva di pagare la differenza o rischiava di pagare multe.


p.s. in generale sulla non-trasparenza:
probabilemnte a qualcuno fa comodo la non trasparenza ...
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