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Provocazione: che fare, contro una società malata?
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dasio78
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MessaggioInviato: 24 Mag 2008 20:25    Oggetto: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

Voglio lanciare una provocazione, sempre nei limiti dell'educazione e del rispetto.

Secondo voi, perchè oggi nessuno d'inca**a più??
Perchè ci si limita a lamentarsi, ma nessuno sceglie di manifestare il proprio malessere scendendo in piazza, senza bandiere di partiti o sindacati, come liberi cittadini, a urlare il proprio scontento??

Tutti pronti a dire "la società è malata"... ma chi è la società, se non noi???
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MessaggioInviato: 24 Mag 2008 20:45    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

dasio78 ha scritto:
Voglio lanciare una provocazione, sempre nei limiti dell'educazione e del rispetto.

Secondo voi, perchè oggi nessuno d'inca**a più??
Perchè ci si limita a lamentarsi, ma nessuno sceglie di manifestare il proprio malessere scendendo in piazza, senza bandiere di partiti o sindacati, come liberi cittadini, a urlare il proprio scontento??


protestare seriamente costa tempo e fatica...
e chi ne ha voglia?
piove governo ladro (ovvero il limitarsi a lamentarsi) è molto più comodo.

Porto un esempio reale che forse ho già raccontato...tempo fa il comune ha deciso di rifare la pavimentazione della strada..bene, anzi male.
Male perchè ovviamente i lavori son partiti senza un minimo di organizzazione seria, senza sostanzialmente avvertire se non con un bigliettino affisso la sera prima ai cancelli dei garages...semplicemente chiudendo fuori casa (e fuori garage) gli abitanti di quattro palazzi...nemmeno la immondizia passavano a ritirare...e questo, nei piani, sarebbe dovuto durare almeno 15 giorni.
Tutti inferociti, tutti incazzati a urlare sotto casa o al bar che era una indecenza, blablabla...
Ma, guarda un po', il Comune é a poca distanza. Avevo proposto di fare una protesta civile...che so, parcheggiare le nostre auto davanti al Comune visto che il garage (magari preso in caro affitto) era inaccessibile...oppure di portare al Sindaco la nostra immondizia visto che non passavano a ritirarla!
Di tutti quegli incazzati (e dico che avevano ragione eh) secondo te quanti hanno voluto perdere 10 minuti del loro tempo? Zero.
Han preferito restare fuori per 15 giorni piuttosto che darsi da fare.
Io in garages la sera ci entravo...per cui contenti loro chisse ne frega. Ma in una situazione simile ho avuto la controprova di quanto poco la gente abbia spesso vogliadi darsi da fare.



Credo che il punto sia che si sta ancora troppo bene.
Non c'è fame.
Si vende meno pane e formaggio e frutta perchè i prezzi sono aumentati.
Ma se vai al centro commerciale troverai la fila per comprare l'ultimo gadget tecnologico.

Ad esempio la partecipazione ampia agli spettacoli di Grillo, ai suoi Vday in piazza non era tanto una partecipazione ad una protesta quanto la partecipazione ad uno show..certo ci si sfoga a urlare qualche vaffa ancorchè motivato. Ma non si sta protestando seriamente.


Poi ci sono i casi come in questo ultimo periodo in Campania dove le proteste incazzate ci sono eccome.
Ma li la situazione è davvero oltre il limite. Li -per un motivo o per l'altro- non stanno più bene


In generale forse se la protesta civile ma ferma partisse prima, molto prima, si eviterebbero certe situazioni da "acqua alla gola"
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 24 Mag 2008 20:54    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

dasio78 ha scritto:
Tutti pronti a dire "la società è malata"... ma chi è la società, se non noi???


ma la colpa è degli altri...

vedo gente che si lamenta del tipo in doppia fila con l'auto..e poi parcheggia sulle strisce pedonali o in uno stallo riservato ai portatori di handicap perchè va al bar...
vedo gente che si lamenta che il comune lascia le strade sporche...e poi apre il finestrino per gettare il pacchetto di sigarette..
vedo gente che si lamenta del cono gelato malamente rovesciato in mezzo al marciapiede ma poi porta il suo Fuffy a fare la cacca dove capita...
vedo gente che si lamenta dei ragazzini maleducati..e poi va a scuola a insultare il professore reo di aver requisito il cellulare alla figlioletta che durante la lezione mandava sms o telefonava...
vedo gente che attacca l'irriverenza dei giovani..e poi apostrofa malamente un anziano reo di essere un po' più lento in fila alla cassa...



ma la colpa è di questa società...malata
Lo dicono i Media che è una società malata

Chissà cosa vorrà di'...
Mah..vabbeh...caraaaa..scendi il cane che lo piscio (sul marciapiede naturalmente)
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dasio78
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 02:32    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:

Poi ci sono i casi come in questo ultimo periodo in Campania dove le proteste incazzate ci sono eccome.
Ma li la situazione è davvero oltre il limite. Li -per un motivo o per l'altro- non stanno più bene


In generale forse se la protesta civile ma ferma partisse prima, molto prima, si eviterebbero certe situazioni da "acqua alla gola"


Per il "caso Campania", va detto che c'è di mezzo la camorra, la quale non vuole che il broblema si risolva, e così mobilita manifestanti e vandali per impedire che il fenomeno si normalizzi.

La mia provocazione era riferita a proteste libere e spontanee, non pilotate.
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dasio78
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 02:37    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:


Credo che il punto sia che si sta ancora troppo bene.
Non c'è fame.
Si vende meno pane e formaggio e frutta perchè i prezzi sono aumentati.
Ma se vai al centro commerciale troverai la fila per comprare l'ultimo gadget tecnologico.



Ci si illude di stare bene, ma in verità ce lo fanno credere, giornali e televisione. In verità siamo sull'orlo del fallimento, un collasso di un sistema basato sullo sfruttamento di risorse e persone.

Stampa e televisione creano un mondo fittizio, convogliando la nostra attenzione solo su determinati fatti e avvenimenti, e noi crediamo che questo esista realmente.

Usiamo la Rete per rar aprire gli occhi, per muovere coscienze assonnate.

Grillo fa solo parte del sistema, prende migliaia di euro per spettacoli e pubblicità, ma di fondo è solo fumo e niente arrosto.

Usiamo la nostra testa, non quella altrui, e inca**iamoci!!
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 12:26    Oggetto: Rispondi citando

**cazzi***** ...o avrei dovuto scrivere inca***amoci? Tanto per provocare eh? Non per usare il turpiloquio come deterrente o sostituto della bestemmia.
A proposito: si può dire "bestemmia" o è già una bestemmia?

Dunque vediamo il tema:
Incavolarsi per cosa? Con quale prospettiva? Ribellarsi a chi? A noi stessi?
L'unica cosa che sappiamo fare noi italiani è "piangere se stessi", dopo essere ovviamente stati causa del nostro male.

Dasio hai detto cose molto condivisibili. Cosa posso rispondere?
Grillo è un fumogeno urlante, la tivù è una fogna, la classe dirigenziale una fetecchia, la classe politica un parassita sempre più aggressivo e vorace, gli italiani un popolo escrementizio che genera se stesso e ad ogni clonazione il risultato è peggiore del suo "genitore"?
Allora facciamo una cosa: Abbandoniamo l'Italia, andiamocene ad occupare i posti lasciati liberi dagli immigrati, sostituiamoci a loro, occupiamo il terzo mondo: male che vada, ad occupare il terzo posto sul podio, una medaglia di bronzo in tema con la faccia ce la daranno.
O no?
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 15:28    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Grillo è un fumogeno urlante


grillo da ottimi stimoli, il problema è che gli italiani, si limitano a sentire ciò che dice grillo senza utilizzare il giusto sguardo critico...

grillo dice: "lo stato da soldi ai giornali"
la gente risponde: "togliamoli"
Confused Confused Confused

invece di dire come mai? e scoprire così che siamo l'unico stato a non avere una legge sulla pubblicità e chiedersi ancora perchè? e scoprire cose raccapriccianti Shocked

anche una persona in vista come grillo non può far molto di fronte a un popolo di persone "chiuse"

Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 16:43    Oggetto: Rispondi citando

Infatti.. ma quello che però non mi piace è che in fondo siamo tutti in attesa di qualcuno che ci salvi. Sia questo Grillo, Berlusconi, l'ultimo acquisto della nostra squadra di calcio, il Papa e via discorrendo

E solitamente, quelli che vengono a "salvarci", fanno sempre una brutta fine.
Che siano buoni o cattivi.
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 17:06    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

dasio78 ha scritto:
Voglio lanciare una provocazione, sempre nei limiti dell'educazione e del rispetto.

Secondo voi, perchè oggi nessuno d'inca**a più??
Perchè ci si limita a lamentarsi, ma nessuno sceglie di manifestare il proprio malessere scendendo in piazza, senza bandiere di partiti o sindacati, come liberi cittadini, a urlare il proprio scontento??

Tutti pronti a dire "la società è malata"... ma chi è la società, se non noi???


..appunto..doveremmo manifestare contro noi stessi....scendere in piazza e urlare "Sono inc****to nero...perchè sono malato e la società rispecchia il mio stato..."
Personalmente non mi sento di scendere in piazza contro e per nessuno...trovo già diffficile trovare un modo per rendere me stessa migliore..per smussare i miei angoli...per sciogliere i miei nodi...
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 18:00    Oggetto: Rispondi citando

Bella come idea! Scendiamo in piazza contro noi stessi! Evvai!
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 19:17    Oggetto: Re: Provocazione: che fare, contro una società malata? Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Personalmente non mi sento di scendere in piazza contro e per nessuno...trovo già diffficile trovare un modo per rendere me stessa migliore..per smussare i miei angoli...per sciogliere i miei nodi...


questo è il problema di fondo... tutti gli italiani guardano prima nelle loro tasche... ho i miei problemi, prima penso a loro poi, se mai, al bene della mia nazione, senza riuscire a capire che molti dei nostri "problemi privati" dipendono dal male della nazione... Rolling Eyes

e se comunque anche solo uno di noi decidesse di anteporre il bene della nazione, farebbe ben poco da solo... ...ma comunque sempre meglio che nulla Wink
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 19:35    Oggetto: Rispondi citando

Tenere pulito il prorio orticello non è una soluzione... dovrebbe essere la regola, il punto di partenza dal quale guardare oltre, andare avanti e dedicarci al "bene comune".

Noi stessi siamo la società, e dobbiamo lavorare insieme per migliorarla.
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 20:43    Oggetto: Rispondi citando

No dico..o io parlo arabo o voi leggete quello che volete..non ho parlato nè di tasche nè di orticello ma di impegno a fare un percorso di crescita interiore.


Per vostra informazione in politica mi sono impegnata quando voi eravate ancora a giocare con la play (azz mi sa che lo fate ancora)....

Sono stata per 5 anni, gratuitamente, vice presidente di una casa di riposo.
Ho visto e conosciuto bene i politici della mia zona e vi assicuro che nessuno di loro si poneva domande del tipo: perchè mi impegno? Per chi mi impegno?
Ho visto conflitti di potere giocati sulla testa di vecchietti e ascoltato per ore polemiche infinite.
Ho sentito uomini riempirsi la bocca di paroloni e disprezzare le affermazioni della controparte solo perchè erano "gli altri".

Ho avuto un padre che dalla mia prima infanzia a tutta la mia adolescenza era socilmente impegnato e una madre che ha sempre fatto volontariato. Portavano a casa i malesseri del paese, dei disadattati, dei "poveri".

Ho manifestato alla fiera dell'oro e visto gente prendere a sassate auto così..per protesta...
Ho manifestato spesso e spesso ho respirato aria rabbiosa e aggressiva.

Ho due figli piccoli che mi osservano..che mi scelgono a modello. Il mio impegno sociale è essere una mamma serena e amorevole, attenta ai loro bisogni. Ho un lavoro che amo e persone che mi chiedono aiuto. Il mio impegno sociale è educare e non essere una distributrice di terapie per fare in modo che le persone si rendano autonome da ogni dipendenza terapeutica (contro le mie tasche).

Ma pensate davvero che l'unico impegno sociale sia quello ostentato, dichiarato, che urla e scende in piazza, che inveisce contro i difetti della classe politica?...

Nel proprio microcosmo si gioca il futuro....La parole..soprattutto quelle urlate, per me non hanno alcun valore.
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 21:44    Oggetto: Rispondi citando

Peché sei così accesa nelle risposte? Rolling Eyes
Le discussioni si allargano e vengono introdotti nuovi elementi di discussione e la gente può rispondere anche a quelli: Dasio rispondeva ad un argomento introdotto poco sopra.
L'orticello era una metafora del chiudersi nel proprio particulare.
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 23:30    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Sono stata per 5 anni, gratuitamente, vice presidente di una casa di riposo.
Ho visto e conosciuto bene i politici della mia zona e vi assicuro che nessuno di loro si poneva domande del tipo: perchè mi impegno? Per chi mi impegno?
Ho visto conflitti di potere giocati sulla testa di vecchietti e ascoltato per ore polemiche infinite.
(...)

hai dimenticato le navi da combattimento in fiamme ai largo dei bastioni di Orione Mr. Green
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 23:42    Oggetto: Rispondi citando

Vai cosi`, Proserpina! Credo che essere un esempio coerente e accettabile per i figli sia un enorme passo avanti verso un miglioramento della societa`. Ne sono convinta. Ma preparati, perche` un giorno ti sembrera` che il resto del mondo conti piu` di te per i tuoi figli: e` una fascia di eta` inevitabile. E poi... come per miracolo, quando tu non ti aspetti piu` nulla da loro... te li ritrovi al tuo fianco, di nuovo, come se fossero idee loro, o forse perche` lo sono diventate, introiettandole e mettabolizzandole nei lunghi anni bui in cui ti hanno accusato ad ogni minuto di essere una schifezza (non come le "madri normali" dei loro amici, tanto per capirci). Parlo per esperienza diretta, pecio` in tutta coscienza ti dico di continuare senza farti fuorviare, perche` stai costruendo il tuo piccolo pezzo di futuro.


Un singolo non puo` andare da solo molto oltre il suo orticello, credo. Non so dove sia finito quello studente cinese che si e` messo da solo davanti ad un carro armato: per fermarlo avrebbe dovuto averne un altro centinaio con se`, e lui non li aveva. Io non so dare una soluzione grande e collettiva, ma la penso anch'io come Proserpina, cerchiamo di fare bene quello che e` alla nostra portata, allevare figli piu` che fermare blindati. Magari sbaglio, o magari sbagliamo in due...
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MessaggioInviato: 25 Mag 2008 23:43    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:

hai dimenticato le navi da combattimento in fiamme ai largo dei bastioni di Orione Mr. Green


...quelle IO le ho incendiate anni fa, quando tu eri piccolo...
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MessaggioInviato: 26 Mag 2008 01:26    Oggetto: Rispondi citando

Ermengarda Categna ha scritto:

Un singolo non puo` andare da solo molto oltre il suo orticello, credo.


E' vero. infatti non bisogna pensare di agire come singoli, ma come un insieme di persone che voglio cambiare questo mondo. giusto partire dalle piccole cose, che come ho detto prima de essere la regola, non l'eccezione, ma è altrettanto giusto pensare di fare qualcosa, visto che i politici e i partiti hanno evidentemente fallito.
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MessaggioInviato: 26 Mag 2008 10:14    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:


Ma pensate davvero che l'unico impegno sociale sia quello ostentato, dichiarato, che urla e scende in piazza, che inveisce contro i difetti della classe politica?...


Se non è politicamente manovrato, e non nasconde interessi economici o di cartello, allora manifestare il proprio disgusto per una società inumana e degradata serve... se non altro a scuotere le menti, a far capire di non essere morti dentro.

Proserpina ha scritto:

Nel proprio microcosmo si gioca il futuro....La parole..soprattutto quelle urlate, per me non hanno alcun valore.


Servono entrambi, i gesti e le parole. Giusto dimostrare i propri valori con le azioni, portare la propria rettitudine come esempio. Ma giusto è anche esternare i propri pensieri con le parole, comunicare il dissenso facendosi sentire. Perchè in Italia si ha paura di parlare, di dire le cose. Si accettano compromessi, si tollerano immoralità, restando in silenzio. E la mafia, la corruzione, si nutre di silenzi.

Sia chiaro, non parlo dei terroristi che si mascherano con un passamontagna e distruggono città. Quelli vanno isolati e condannati. Parlo di persone, libere e ciscienti, che vogliono fare qualcosa per migliorare lo stato di cose.
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MessaggioInviato: 26 Mag 2008 10:31    Oggetto: Rispondi

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