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GFP Dio minore
Registrato: 06/02/06 11:11 Messaggi: 959
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Inviato: 21 Dic 2007 17:58 Oggetto: |
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Secondo me, e secondo quando citato dall'articolo del link l'accesso alla posta elettronica da parte del Datore di lavoro è lecito anche senza alcun consenso da parte del Dipendente.
Va da sè che, fra la posta in arrivo vi sono messaggi privati gli stessi non debbono essere cestinati dal Datore di lavoro.
In tutto ciò non ci vedo nulla di strano.. anzi.. Sarebbe come se un dipendente chiudesse a chiave nei cassetti della scrivania delle pratiche, non permettendo all'Azienda di consultarle in sua assenza.. (il massimo dell'organizzazione...!) |
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{giovanni} Ospite
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Inviato: 23 Dic 2007 11:05 Oggetto: |
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forse qualcuno farebbe meglio a rileggersi le basi della giourisprudenza.
esiste un discorso di fonti del diritto, che spesso viene ignorato.
lo statuto dei lavoratori è una fonte che prevale su un'insulsa policy aziendale. Se un codice di leggi eun contrattuncolo interno si contraddicono, quale fonte dovrà mai prevalere?
ma nel nostro Pase lo stato di diritto è ormai un optionale.
però, stiamo attenti perchè le sentenze si impugnano, ma non si contestano e magari ci mettono in carcere per un reato di opinione. |
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{giovanni} Ospite
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Inviato: 23 Dic 2007 11:36 Oggetto: |
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nel caso in esame ha giocato l'imperizia dell'interessata nell'utilizzo dei programmi di posta. E' una bella trovata utilizzare la posta aziendale per inviare messaggi alla concorrenza. Vuol dire proprio mettercela per farsi licenziare.
E' anche per queste complicazione legali che è opportuno tenere due caselle di posta, una ziendale e una personale, raggiungibile tramite web-mail.
a questo punto il problema si sposta verso quelle aziende che impediscono il collegamento internet ai dipendenti, limitandolo alla sola intranet aziendale. In questo modo la casella di posta aziendale diventa tutt'uno con quella personale del dipendente.
Mentre sarebbe opportuna stile anni '60, il ritorno a una netta contrapposizione fra pubblico e privato.
Pubblico: mail aziandale da e verso clleghi, clienti e fornitori, solamente. Con la tanto sospirata trasparenza, chiunque in azienda dovrebbe poter leggere la e-mail, nè più nè meno di quanto già accade con un account di posta non nominale. Il dipendente non dovrebbe aver nulla da nascondere in questo senso.
Per la vita privata, all'opposto, una mail personale e massima riservatezza. |
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