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I provider americani: metteremo i filtri a Internet
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Zeus News
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MessaggioInviato: 10 Gen 2008 11:09    Oggetto: I provider americani: metteremo i filtri a Internet Rispondi citando

Commenti all'articolo I provider americani: metteremo i filtri a Internet
At&t è la capofila di un gruppo di provider statunitensi che controlleranno e filtreranno le attività dei propri utenti, su mandato delle major.


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ioSOLOio
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Registrato: 12/09/03 18:01
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MessaggioInviato: 11 Gen 2008 13:15    Oggetto: l'utente può farsi valere Rispondi citando

io sono sempre molto "liberista" nel senso di lasciare agli altri la massima libertà, convinto che il potere stia nelle mani del cliente, sempre.

Voglio dire che..ok, c'è il rischio censura, rischio di essere "controllati" sempre più stile grande fratello di orwelliana memoria.
Ok.

Ma il punto è che i Provider sono aziende che puntano a fare fatturato, a guadagnare.
Ora, allo stato attuale, tolti coloro che utilizzano internet e soprattutto la banda larga per lavoro (aziende liberi professionisti, ecc.) credo che percentualmente se non la maggioranza comunque una fetta rilevante di clientela per l'adsl è il normale utente domestico.

Dunque basterebbe che dinanzi a una scelta univoca del provider di filtrare a monte certi utilizzi (come ad esempio rallentare certi programmi) o controllare in continuo tutte le connessioni il cliente/utente semplicemente non utilizzasse il servizio.
E al provider non resterebbe che capitolare nel giro di poco, pochissimo tempo vista la necessità di garantire il fatturato e di "non deludere le aspettative finanziarie".

Ma il punto è che il "cliente" (si è clienti di un supermercato, di una banca, di un provider, di un avvocato, ecc...) non è quasi mai disposto a protestare attivamente (rinunciando dunque a qualcosa con l'obiettivo di ottenere poi qualcosa di maggiore), al massimo si lamenta, al massimo invoca il suo "diritto" ad aggirare la legge, a infrangere l'eventuale legge o decisione presa.
Vale per le tariffe dei cellulari sempre troppo care...ma che continuano ad essere usate, con miliardi di sms idioti inviati continuamente.
Vale per una scelta di impedire eventualmente l'accesso alla mail via client se non si utilizza una certa connessione..
Vale per il filtraggio ad opera di certi provider di programmi p2p..
Vale per ogni cosa ove il cliente può senza troppi problemi -e senza alcuna sostanziale rinuncia- farsi sentire pesantemente

Piuttosto che una protesta semplice ma efficace (il potere della massa-cliente pagante nei confronti del venditore) si accetta al massimo di lagnarsi.
Accettando di conseguenza l'imposizione (giusta, sbagliata, discutibile..non importa) di chi per proprio tornaconto adotta delle decisioni.
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{ice}
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MessaggioInviato: 11 Gen 2008 15:53    Oggetto: abbattere il p2p interessa anche i provider Rispondi citando

devo contraddirti:
solo un grande provider puo rivaleggiare con la major in un terreno non solo di lobbing, ma nache direttamente nei tribunali
A questo aggiungiamo che ai provider interessa usare la banda per i propri contenuti a pagamento, no per p2p su cui non guadagnano nulla
In Italia per esempio Telecom ha portato a tutti gli 8Mb....percheè...per avere un base a cui vendere la tv di alice...

poi basta con questa bufala della libertà dei consumatori di fronte a i fornitori di servizi:
i consumatori sono tanti, ma i provider sono pochi...che quindi posso molto piu facilmente fare cartello e accordarsi per i loro interessi
E noi ci attacchiamo...
basta vedere come nel tempo ci siamo dovuti arrendere a servizi assistenza ai clienti sempre piu scadenti, molti provider di telefonia addirittura rendono impossibile parlare con una persona, hanno solo rispondiroti automatici o indirizzi di posta a cui rispondono magari risponditori automatici (si vede perche la risposta è standard, e spesso richiede particolari gia forniti nella prima mail)
io sono molto pessimista, anche l'attuale legge sulla class action potrà poco
Vi faccio un esmpio che esula dalla tecnologia:
a Modena la multiutiliti META già grossa, si è fusa con la HERA (praticamente tutta la Romagna)
I risultati: adesso invece di avere uffici provincili tutte le richieste vengono confluite in un unico call center, in outourcing e che non ha contatto diretto coi vari settori
Effetto: per ogni operazione si aggiungono latenze di 2gg
Es devo fissare col tecnico x attaccare il gas in un subentro di affitto in appartamento
prima parlavo direttamente col tecnico, eventualmetne potevo intercettarlo al volo....adesso la mia richiesta va in coda e verrà eseguita socondo algoritmi......che poco danno peso all'urgenza di varie esigenze
Dimenticavo.....i nuovi dirigenti essendo dirigenti di aziende di maggior fatturato.....hanno maggiori compenti
per quello che le dirigenze sono tanto vogliose di fusioni!!!!
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 11 Gen 2008 16:12    Oggetto: Re: abbattere il p2p interessa anche i provider Rispondi

{ice} ha scritto:
poi basta con questa bufala della libertà dei consumatori di fronte a i fornitori di servizi:
i consumatori sono tanti, ma i provider sono pochi...che quindi posso molto piu facilmente fare cartello e accordarsi per i loro interessi
E noi ci attacchiamo... [..]

ci sono casi in cui effettivamente sono loro i più forti.
L'esempio che porti tu per i servizi/disservizi telefonici e i call center lo dimostra...in quei casi l'utente può fare ben poco..protestare, telefonare per ore ai call center ma comunque subire un eventuale disservizio.
Perchè il telefono è sostanzialmente un bene necessario.

Ma l'Adsl è stata venduta soprattutto mirando all'utente consumer che naviga per scaricare musica (in gran parte p2p credo), per scaricare software, ecc.ecc.
Per una normale navigazione sui forum, inviare e ricevere mail e cercare qualcosa sul web una normale flat a 256 Kb basta e avanza!

Allora se da una parte i Provider hanno sfruttato (nella loro stessa pubblicità, spesso specchietto per le allodole) la voglia di "scaricare" dall'altra hanno decisamente bisogno di continuare ad avere clienti per le loro sempre più veloci linee Adsl.

E bada che non faccio una difesa del p2p che non uso affatto.

Ma se nessuno comprasse i contenuti digitali di Alice (o degli altri) e non rincorresse la Adsl più veloce sempre e comunque, il sistema dovrebbe autoregolarsi diversamente.

La legge domanda/offerta è sempre imperante ma sui beni futili (cellulare ultima generazione, gadget tecnologici vari, Adsl da 20 Mbit, ecc.) comanda molto di più la domanda di quanto non si creda.
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