Olimpo Informatico

[Silent Runner]

Senza offesa per i credenti mi chiedo: qualcuno può veramente dire di aver visto risorgere Gesù? E' un atto di fede credere all'evento ma nessuno, nemmeno i discepoli e le donne lo hanno materialment evisto uscire dalla tomba: secondo la tradizione egli si è presentato davanti alle donne e ai discepoli in forma mistica, oltre come materiale. E dobbiamo la conoscenza di tutto ciò a parole riportate da uomin del passato aulal cui atttendibilità non abbiamo certezze.
E' una questione di fede e a quella dovremmo riferirci, non certo proporla come verità indiscutibile.
Ho il massimo rispetto per la fede altrui ma mi aspetto lo stesso rispetto per la mia laicità: questo vezzo di sentirsi portatori di verità assolute che spesso hanno i credenti un po' mi turba, lo confesso.
Lo trovo pericoloso anche per i credenti stessi. Per la loro fede, intendo.
E per non voler passare per uno di parte, un cinico e spietato laico in tempi di ritorno delle religioni popolari, chiudo con un adomanda altrettanto laica quanto crudele.
Senza offesa per nessuno c'è qualcuno che può dire di aver visto il Big Bang?
Sarà che il paragone possa sembrare ingeneroso ma del Big Bang, guardando il fondo a microonde (non il formo! il FONDO!) del cielo, un'eco dell'evento si scorge in tutte le direzioni e, salvo qualche fluttuazione, è uniforme in modo imbarazzante.

[Ranger_Trivette]

la penso come te... finche' hai fede ok, buon per te. pero' non e' che si puo' imporre un gesto di fede a tutti i non cristiani... non e' che mi sia spiegato gran che bene

[Silent Runner]

Ma che dici? Hai fatto una sintesi meravigliosa!

[PRENCEPAT]

E' verissimo quando affermate che la fede non si può imporre, guai a farlo, perchè si verrebbe meno agli insegnamenti di Gesù Cristo!
Parlo da credente, Dio ci ha dato il dono del libero arbitrio, chi siamo noi per togliere agli altri quel che Dio stesso non toglie?
Io non mi permetterei mai di farlo.
Ho i miei due migliori amici, che considero alla stregua di fratelli consanguinei nel senso stretto del termine, e sono atei.
Ci vogliamo un gran bene!
Ho un altro amico che ugualmente considero "fratello" di sangue, ed è Indù, un altro è Testimone di Geova, un altroancora,che stimo ed ammiro moltissimo, è un Cantautore ed è Evangelico.

Non ho la chiusura mentale di certi "estremisti Cattolici", che poi di Cattolico hanno solo la facciata, (ed ora sto giudicando cosa che non mi dovrei permettere di fare).
Io ho verso tutti il massimo rispetto ed amore, proprio perchè cerco di seguire gli insegnamenti di un certo Gesù, che per me (e ripeto per me) è vivo più di quanto non lo possa essere io.
Quello che non mi piace è quando si offende gratuitamente chi crede, giudicandolo un essere privo di cervello, privo di cultura, irrazionale o altro che possa sminuire la persona.

In fondo se guardiamo bene l'universo, ci possiamo chiedere tante cose, ed a tante non abbiamo risposta.
Un esempio: prendete un piccolo pezzo di carne ad un essere umano o ad un animale ed esaminatelo al microscopio elettronico, le cellule sono "vive"; ed ora fate la medesima cosa ad un cadavere di uomo o animale, vedrete con stupore che le cellule sono "vive"......Allora il mistero della vita dov'è...la scienza lo può spiegare?

Limitiamoci a vivere in pace ed armonia, anche con divergenti opinioni, e cerchiamo di evitare tutto ciò che all'uomo è dannoso, ivi compresi la distruzione del pianeta.
Quando il nostro corpo andrà ad ingrassare la terra (di cui peraltro è composto), avremo una risposta alla nostra eterna domanda.

Io credo in un mondo ultraterreno, con un Dio che mi metterà davanti alle mie responsabilità, nei confronti degli altri beninteso, e che non mi giudicherà............ perchè lo farò da me! Esattamente come farei se fossi sporco e malvestito non si presenta ad una festa in cui tutti son puliti e coi vestiti in ordine, mi vergognerei, anche se nessuno mi guardasse storto. Mi sentirei veramente a disagio e fuori posto.
Io la penso così, e come me la pensano tanti, fra i quali ottimi scienziati, grandi personaggi dello spettacolo, per chi ama il calcio grandi calciatori, insomma sia gente semplice che con un bagaglio culturale da paura.
E sapeste quanta saggezza ho udito venir dalla bocca di persone semplici che non hanno titoli di studio!
E così pure non credo nell'imbecillità di chi usa Dio (sotto tutti i nomi che volete) per far del male o uccidere chi non la pensa come lui.
Quante guerre sono iniziate con il grido "Dio lo vuole", anche Hitler lo diceva...ma non credeva che in se stesso.

Ho sentito di quella povera ragazza di bassora, uccisa dal padre perchè amava, contracambiata, un povero soldato (cattolico) inglese.
Ed i giudici gli hanno dato ragione.....bella democrazia che hanno da quelle parti! Dice che l'ha fatto perchè aveva disonorato la famiglia e la fede islamica.....

Ray

[Silent Runner]

Una precisazione: in un cadavere, le cellule muoiono dopo un brevissimo periodo di tempo a causa della mancanza di ossigeno. E' come togliere l'aria a un motore a scoppio: la benzina non si incendia.
Un organismo pluricellulare si disorganizza e tutti i suoi componenti cellulari cessano le loro attività biochimiche dopo il cedimento della struttura che tiene collegate tutte le sue parti con il sistema circolatorio.
Gli esseri monocellulari terminano le loro funzioni vitali quando le componenti chimiche interne, l'organizzazione complessiva del sistema o le membrane presenti si lacerano o si alterano modificando l'equilibrio chimico del tutto.
La morte è semplicemente l'effetto del collasso di tutto il sistema. Non sempre però è possibile osservare il verificarsi di questo fenomeno dall'esterno (ad esempio un arresto cardiaco), non sempre sono visibili le ragioni del crollo della struttura. Essa ci apparirà identica a prima con la differenza che non mostrerà più alcuna reazione o movimento volontario.
Il cadavere di un uomo o la carcassa di un animale conserveranno perciò per breve tempo il loro aspetto originario per poi cominciare a decomporsi. La denaturazione delle proteine, la decomposizione degli organi interni e delle masse muscolari, accelerata dall'azione di batteri e dalla chimica delle sostanze che, dalla decomposizione organica e ossidativa derivano, produrranno rapidamente quelle alterazioni visibili che ben conosciamo.
Nella terra, dove solitamente la nostra cultura nasconde i morti, avvengono altri processi, detti di mineralizzazione, che lasceranno come residui la parte più dura dell'organismo: l'endoscheletro, soggetto anch'esso a decomposizione chimica e organica.
La fossilizzazione è un evento piuttosto raro e necessita tempi estremamente lunghi, per cui non rilevabili in termini umani.
Nessuna cellula, caro Prencepeat, vive dopo la morte dell'organismo.
Questo per precisare.
La vita, caro amico, non è affatto un mistero così come non lo è l'Ipod dal quale puoi ascoltare la musica. l'Ipod "vive grazie alle batterie che, grazie ad un processo chimico elementare e spontaneo, rilasciano elettroni che vengono poi utilizzati per far funzionare l'apparecchio.
Ma nessun IPod, per quanto emetta suoni, è vivo.
La vita non è un mistero ma una conseguenza naturale dell'universo stesso, per come è costituito.

La scienza può solo spiegare come funzionano le cose e perché. Il fatto che non spieghi tutto è dovuto solo al fatto che non conosciamo tutti i principi e meccanismi. Non è però necessario conoscere come funziona una lavatrice, quali sono i principi elettrochimici sui quali è stata costruita, per farla andare. E allo stesso modo, non possiamo chiamare mistero o miracolo tutto quello che vediamo e non sappiamo come funziona.

La vita è un effetto, non la causa, di complesse interazioni fra la materia posta in uno stato particolare, in un ambiente particolare. Il pesce è perfettamente in grado di "funzionare" ma se lo metti nel freezer smette di funzionare e si spegne.
La sveglia funziona ma se non la carichi, se non vi immetti energia dall'esterno, se non la nutri, dopo un po' si ferma e muore. Può ripartire solo perché la sua struttura non si deteriora al momento che non ha più energia per muoversi. Dirai che la sveglia non è viva.
Certo, la vita è un privilegio di forme di aggregazione molecolare estremamente complesse e delicate. Ma è un dono avvelenato perché basta in nonnulla per bloccare tutto in modo irreversibile: come accendere un fiammifero: lo puoi accendere solo una volta.
Dov'è il mistero? Sul succedersi degli eventi che non possiamo prevedere. Su quelli veramente, la scienza può assai poco. Ma su tutto il resto, sul funzionamento dell'universo e di tutte le sue manifestazioni, vita compresa, prima o poi scopriremo tutto.
Se io fossi un credente, penserei che nessun Dio sarebbe così sciocco da creare un simile giocattolo senza permettere alle sue parti di conoscere la gloria di tanta invenzione. Se Dio avesse voluto che noi uomini non conoscessimo l'universo e le sue meraviglie ci avrebbe resi ciechi a tutto questo.
Te la ricordi la storia dell'albero della conoscenza?
Perché, secondo te avrebbe messo quell'albero mitico proprio a portata di mano degli uomini se non per permettere a loro di scegliere fra la beota innocenza e la vertigine della conoscenza di quanto lui avrebbe creato? Se come dice la Bibbia, Egli creò tutto questo e vide che era buono, perché avrebbe dovuto nasconderlo ai nostri occhi, sue creature predilette?
Come vedi la ragione è piena di trappole ma non è con la fede nei confronti di parole pensate, dette e scritte da uomini ignoranti del mondo, vissuti migliaia di anni fa che possiamo costruire una teoria del mondo così com'è. Chiederesti ad un bambino il funzionamento di una macchina a vapore?

[PRENCEPAT]

caro Silent,
grazue del tempo che mi dedichi, malgrado i tuoi impegni, ma ti chiedo per cortesia di andare a guardare la risposta che avevo dato a danieladaniela a pag 15 del3D "Chiesa cattolica...." li ho spiegato meglio cosa intendessi dire circa la vita.


Ray

[Silent Runner]

LO farò ma sappi che ho scritto queloche ho scritto indipendentemente da quello che potrebbe pensare chiunque, dunque non è stato scrito per contestare alcunché.
La formazione delle opinioni e delle credenze è molto complessa e questo forum non è il luogo adatto per parlare di fenomeni così articolati e discussi. La mente umana è un universo chiuso e dall'interno di esso non possiamo vedere com'è fatto. Non siamo in grado di stabilire perché pensiamo alcune cose piuttosto che altre.
Io cerco solo di portare elementi utili per riflettere sul nostromodo di procedere nel pensare e nel percepire.
ovviamente, acune acquisizioni possono gettare nell'angoscia e nello sconforto ma questo fa parte del vivere. Credere aiuta a sopportare il peso del mistero e della consapevolezza della nostra morte fisica. Non voglio togliere speranze a chi crede, voglio solo avvertire che è necessario andare oltre all'etichetta del barattolo ed assaggiare il contenuto. Chi crede, non può che limitarsi a leggere l'etichetta dle baratolo. Solo dpo la morte si potà avere la certezza di ciò che si è letto. Ma nessuno fra quelli che scrivono su questo forum, purtroppo, è tornato verosimilmente dalla morte per dirci se le cose in cui credeva erano vere.
Tutto qui.
Coraggio, è un problema che coinvolge tutti, credenti e non credenti.
Essere nati ci ha condannati a tutto questo. Passerà, te l'assicuro.