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La pagella ai medici di famiglia
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 07 Mar 2008 00:50    Oggetto: La pagella ai medici di famiglia Rispondi citando

Commenti all'articolo La pagella ai medici di famiglia
Dopo il sito in cui si danno i voti ai professori di scuola, adesso un'iniziativa simile coinvolge i medici di base.



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{rey}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Mar 2008 13:04    Oggetto: Votiamo. Anzi, valutiamo Rispondi citando

C'è una bella differenza tra votare un insegnante, da parte degli allievi che non hanno ancora pienamente sviluppato la capacità di giudizio e la serenità per esprimere valutazioni consistenti ed obiettive, e _valutare_ in termini di _risultati_ un medico, certamente un avvocato e si, perchè no, anche un magistrato poichè questi ultimi non devono sentirsi parte di una casta fuori del contesto umano, semidei intoccabili con poteri di vita o di morte. Nelle aziende più evolute il sistema di valutazione è fatto dai responsabili verso i collaboratori, DISCUSSO con essi, ed i collaboratori hanno la possibilità di valutare il loro responsabile in termini di capacità tecnica (quanti "capi" ne sanno tanto meno dei sottoposti!!) di leadership, di autorevolezza, di capacità di guidare il team verso i risultati attesi. Negli USA ed in Giappone quasto sistema funziona da anni, ed i risultati si sono visti. Qui da noi si grida allo scandalo, ma se io valuto negativamente un avvocato cane che mi ha fatto spendere soldi e perso la causa, peggio, mi ha esortato a intentare una causa sapendo benissimo le scarse possibilità di successo, questo mio parere potrà servire a qualcun altro a non cascarci. Lo stesso dicasi per i medici, in forma diversa naturalmente. Non è la rivincita degli ignoranti, ma solo un moderno mezzo per far si che professionisti mediocri o scadenti non continuino ad esercitare sapendo che qualsiasi risultato ottengano, la parcella (salata) sarà sempre garantita. Anzi...io introdurrei la condivisione del rischio, e cioè per l'avvocato una partecipazione ai danni/spese in caso di insuccesso, per il medico il pagamento dei danni in caso di diagnosi od interventi dannosi, e per i magistrati un severo riesame dei comportamenti con riflessi pesanti nelle retribuzioni e nella carriera, nel caso di errori giudiziari, persecuzioni, ignavia nei confronti di cittadini che non abbiano già avuto a che fare con la giustizia penale. Altro che "addirittura"!!!!
Sarebbe ora di finirla con il garantismo per le categorie che hanno a che fare con settori delicati della vita dei cittadini (salute, legge, etc) per far finalmente emergere una classe di professionisti capace, cosciente e sempre protesa verso standard qualitativi che oggi possiamo solo ipotizzare. Questo può essere un ottimo strumento per arrivare a ciò, oltre ad altre misure che sarebbe OT elencare qui.
Per inciso, nel mio lavoro ho dovuto fare centinaia di valutazioni delle prestazioni dei miei collaboratori, e dal loro feedback, non sempre positivo, ho imparato molto anche su me stesso, correggendo talvolta comportamenti che rallentavano l'ottenimento degli obiettivi. Il risultato finale è stata una leadership riconosciuta, poiche non c'è nulla più del "capo" che ascolta e poi è in grado di guidare che cementa il gruppo. Così deve essere per i professionisti "intoccabili". Io andrei più volentieri a farmi assistere da un legale che ha imparato dai suoi errori che da un principe del foro che non ha mai ascoltato una critica.
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 08 Mar 2008 10:47    Oggetto: Re: Votiamo. Anzi, valutiamo Rispondi

{rey} ha scritto:
C'è una bella differenza tra votare un insegnante, da parte degli allievi ... Io andrei più volentieri a farmi assistere da un legale che ha imparato dai suoi errori che da un principe del foro che non ha mai ascoltato una critica.

Ineccepibile il ragionamento, peccato che poi sia inficiato nella pratica e per almeno un paio di buoni motivi.

Il primo è che gli allievi sono parti in causa, in qualche modo "clienti" di chi gli viene imposto come docente; pur con tutti i difetti della gioventù non sono tuttavia acefali, specialmente i più svogliati, che spesso sono disamorati dallo studio perché nessuno ha saputo interessarli ad uno scopo così importante.

Nel caso invece degli esercenti una professione "liberale", una generica "abilitazione" rilasciata dallo Stato ovviamente non li trasporta automaticamente in una dimensione sconosciuta ai comuni mortali, che tuttavia possono giudicarli soltanto per "sentito dire" piuttosto che in base ai risultati in quanto sono in genere completamente digiuni dal punto di vista tecnico.

Per altro è un'affermazione che soffre di numerose eccezioni, di modo che tra i medici lo specialista è quello più fortunato (nel senso che tra i pazienti ne ammazza o ne storpia mediamente meno dei colleghi) mentre tra i generici il più bravo è quello che più facilmente ti dà giorni di mutua; il "bravo commercialista" è quello più ammanicato con l'Ufficio delle entrate o con il Tribunale fallimentare, l'avvocato di grido è quello che per sua fortuna è particolarmente facondo senza per annoiare i giudici togati, il "miglior architetto" è sovente quello dai progetti più stravaganti ed il miglior sarto è quello che confezionò il vestito al re della favola.

Tralascio i cuochi, perché da quando le massaie hanno abbandonato l'Artusi per le diete occasionalmente corrette nelle pizzerie o gli snack dei superstore e riducendosi ai dì di festa a indulgere agli assaggi tipici della "nouvelle cuisine", non esistono critiche appropriate per difetto assoluto di parametri ragionevoli.

Quanto ai commercianti i migliori sono quelli che vendono a prezzi inferiori o si pigliano i ticket mentre tra agli artigiani i più ricercati sono quelli "che vengono subito" (si fa per dire) a fare le riparazioni in casa limitando in termini "ragionevoli" l'estorsione impropriamente denominata "diritto di chiamata" di cui sembra per altro che nessuno mai chieda il rilascio di ricevuta; oltretutto fuori campo iva, visto che si tratta di un rimborso spese forfetariamente determinato.

In questo bel quadretto, non capisco bene che ci si trovi di difendibile nei comportamenti generici della gran massa dei fornitori di servizi e in ogni caso mi pare che quelli degli insegnanti siano valutabili oggettivamente dai diretti utenti anziché per fama -spesso abusata- di altri utenti spesso non in grado di giudicare sulla specifica qualità dei servizi; servizi che spesso sono costretti ad acquistare a caro prezzo e concessi da pochi in regime di semi monopolio.
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