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Torna l'Ecobufala della Eolo
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Zeus News
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MessaggioInviato: 11 Mar 2008 00:00    Oggetto: Torna l'Ecobufala della Eolo Rispondi citando

Commenti all'articolo Torna l'Ecobufala della Eolo
A volte ritornano. La fregnaccia dell'energia pulita quasi gratis ricompare nelle nostre mailbox. Ce ne libereremo mai?


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corrado
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 03:17    Oggetto: Re: Torna l'Ecobufala della Eolo Rispondi citando

Commenti ha scritto:
A volte ritornano. La fregnaccia dell'energia pulita quasi gratis ricompare nelle nostre mailbox. Ce ne libereremo mai?
puoi dimostrare che è una fregnaccia?





messaggio editato - le polemiche solo in zeus si'/no, grazie
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 04:06    Oggetto: Uno che non capisce l'ironia Rispondi citando

Quindi, avendo voi sbugiardato questa bufala, vi auto-catalogate come "autori di complotti al soldo dei petrolieri"...
E in realtà si era capito da tempo.
Peraltro, circa un paio di anni fa, quando il progetto Eolo si arenò per l'ultima volta, ero in contatto con uno dei responsabili che mi disse che era tutto pronto per iniziare la produzione in serie: mancavano solo - come dire - i denari... e non riuscivano a trovare uno schifo di banca, finanziaria o chicchessia disposti a coprirgli le spalle per l'investimento iniziale.
Chi è poi al soldo dei petrolieri?
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bladerun
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 06:01    Oggetto: Eolo e veicoli a ricarica elettrica Rispondi citando

Hai ragione, la tecnologia non si affronta con le chiacchiere, ma con serie analisi tecnico scientifiche, e queste non sono incoraggianti per la Eolo.

Però sbagli nella chiusura del pezzo: la potenza nominale di un veicolo non va confrontata con quella del contatore, poiché puoi pensare di caricare in 8 ore l'energia che consumerai ad esempio in 2 ore, disponendo di un adeguato sistema di accumulo/restituzione dell'energia, la carica notturna sarebbe possibile. Il problema è che il sistema di accumulo/restituzione capiente, efficiente ed economico non lo abbiamo ancora Sad
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liver
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 08:31    Oggetto: Re: Eolo e veicoli a ricarica elettrica Rispondi citando

bladerun ha scritto:
Però sbagli nella chiusura del pezzo: la potenza nominale di un veicolo non va confrontata con quella del contatore, poiché puoi pensare di caricare in 8 ore l'energia che consumerai ad esempio in 2 ore, disponendo di un adeguato sistema di accumulo/restituzione dell'energia, la carica notturna sarebbe possibile. Il problema è che il sistema di accumulo/restituzione capiente, efficiente ed economico non lo abbiamo ancora Sad

Sia chiaro: noi non ce l'abbiamo con l'idea in sé. Muovere persone e cose con l'aria compressa è un progetto onorevolissimo, al pari con l'auto elettrica o quella a idrogeno.

Quello che contestiamo è l'enfasi salvifica e la conseguente attesa emozionale su questa tecnologia, a dir la verità un po' banalotta e sicuramente poco efficiente, almeno per il momento.

Il confronto tra potenza del motore e quella del contatore serve solo a dare un'idea dei numeri in gioco. Va bene come dici tu ipotizzare una notte di ricarica per un'ora di traffico ma il testo della mail parla di dieci ore di funzionamento per l'uso urbano e 0,77 euro per 100 km.
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Gateo
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 10:45    Oggetto: Re: Torna l'Ecobufala della Eolo Rispondi citando

corrado ha scritto:
Commenti ha scritto:
A volte ritornano. La fregnaccia dell'energia pulita quasi gratis ricompare nelle nostre mailbox. Ce ne libereremo mai?
puoi dimostrare che è una fregnaccia?

Bastava seguire i link : te ne aggiungo un paio ai quali non si risale immediatamente dall'articolo, e che analizzano la realizzabilita'/utilita' di tale macchina da un punto di vista prettamente scientifico:
IL COMPLOTTO DELL'ARIA COMPRESSA
Citazione:
Possiamo escludere senz'altro che questo sia il risultato di qualche complotto, altrimenti i costruttori avrebbero smesso di lavorare anche su tutte le altre soluzioni. Piuttosto, il fatto di scartare a priori l'aria compressa deve essere il risultato di una stima dai principi fisici di base. Proveremo ora a fare, appunto, questa stima.
Automobile ad aria compressa
Citazione:
Il motore ad aria compressa sfrutta l'energia contenuta in bombole di aria compressa che secondo la legge dei gas perfetti è massima per una trasformazione isoterma (espansione dell'aria nel pistone del motore a temperatura costante) ....
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 11:08    Oggetto: Sempre meno energia disponibile Rispondi citando

Sono molto d'accordo sul fatto che avremo sempre meno energia disponibile per i trasporti

E per fare qualcosa di concreto ed immediato suggerisco di cominciare a lasciare un pò di più in garage l'automobile e usare, ad esempio, le bici elettriche che fanno più di 100 km con un kilowattora
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c1p8
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 11:12    Oggetto: Rispondi citando

Ne hanno parlato anche qui...

Citazione:
Era il 2001 quando al Motorshow di Bologna Guy Nègre, un ingegnere francese con alle spalle diversi anni in Formula Uno come progettista di motori alla Williams, presentò la Eolo, un'automobile costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, con motore ad aria compressa.
Stando alle sue dichiarazioni, questa straordinaria vettura, leggerissima ed ultraresistente, era in grado di percorrere 100 Km con meno di un euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per circa 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Il veicolo avrebbe dovuto rifornirsi, nel giro di qualche ora, con un compressore interno collegato ad una presa della corrente, richiedere poca manutenzione e costare relativamente poco.
Dallo scarico sarebbe uscita solo aria fredda, utilizzabile d'estate per l'impianto di condizionamento.

Grazie a queste affermazioni incontrollate, quando fu presentata fece un grande scalpore, tanto che il produttore venne subissato di richieste di prenotazione.
La produzione sarebbe dovuta partire pochi mesi dopo, all'inizio del 2002, ma non si ebbero più notizie del progetto e cominciarono a girare in Rete ipotesi di complotti imputabili alle Sette Sorelle (le sette grandi multinazionali del petrolio nate alla fine dell'Ottocento) che per continuare a prosperare avrebbero impedito la realizzazione dell?auto.
Se così fosse, non si capirebbe perchè oggi, a distanza di pochi anni, l?auto dovrebbe realmente entrare in commercio (l?uso del condizionale è d?obbligo, visti i precedenti).
In assenza di dichiarazioni da parte del progettista e produttore, che non si è mai pronunciato in merito agli enormi ritardi del progetto, possiamo solo avanzare ipotesi, attenendoci a quanto è stato possibile ricostruire con i dati certi disponibili.


A questo punto non so più cosa pensare se sia una bufala, oppure un complotto delle case automobilistiche.

Certo è che se fosse vera, addio petrolio... o quasi...
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{Diego}
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MessaggioInviato: 13 Mar 2008 22:27    Oggetto: L'idrogeno non e' la panacea Rispondi citando

E' la prima volta che leggo un articolo in cui si descriva con chiarezza la realta' che riguarda l'idrogeno. L'idrogeno non puo' risolvere i problemi energetici, anche se molti cercano di farcelo credere, al limite li sposta al di fuori delle citta', con enormi problemi logistici legati alla sua distribuzione.
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corrado
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MessaggioInviato: 14 Mar 2008 05:12    Oggetto: Rispondi citando

attendo qualche altra osservazione assurda poi passiamo alla replica....

ciao

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{Roberto Polato}
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MessaggioInviato: 14 Mar 2008 09:21    Oggetto: Rispondi citando

Io vado ad olio di colza da tre anni. L'energia pulita esiste. No oil No war. Cambiare si può. Peccato ci siano persone che sputtanano tutto !
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mauro_mbf1948
Dio minore
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MessaggioInviato: 02 Apr 2008 11:54    Oggetto: Eolo auto a trazione "economica" Rispondi citando

Prima di tutto, pur senza essere un esperto, con un motore da 18 kW, che come potenza è quello della mia caldaia murale Vaillant, o forse poco più di un ciclomotore, non so DOVE e quanto potrebbe funzionare un'auto a motore elettrico, non parliamo poi di motori a combustione interna.-

Seconda cosa, supponendo che l'auto andasse e ricaricasse delle batterie, ci vorrebbe altro che un contatore domestico perchè se vogliamo fare la carica con un decimo della potenza necessaria al motore anche con la corrente necessaria corrispondente alla potenza di 1,8 KW, CI VORREBBERO 10 ORE per una ricarica. Oppure sei ore con un contatore da 3 kW solo per l'auto.- E per la casa? Va bene che di notte si dorme e le luci sono spente, ma lo avrete un frigorifero?

Usare un'auto elettrica da ricaricare la notte per usarla solo di giorno è ridicolo, perchè o che si ha un giardino privato annesso alla casa e basterebbe portare la corrente fuori, altrimenti vi lascio immaginare, se vogliamo ridere alla Beppe Grillo, la prolunga!. L'alternativa avere due set di batterie, uno da lasciare in tampone ed uno in uso. Ma penso che la sostituzione delle pesantissime batterie richiederebbe lo smontaggio dall'auto una volta al giorno, cosa non facile dato che sarebbero vari elementi in serie/parallelo, quindi non alla portata di tutti e soprattutto sappiamo che intervenire sulla propria auto senza essere meccanici è anche vietato.-

Vi lascio immaginare una partenza improvvisa per cui serve l'auto.-

Ancora se è un'auto elettrica, non si sa a che tensione vada, almeno non lo so, per cui immagino ad esempio a soli 48 Volt, che razza di corrente ci vorrebbe per alimentarla. Cavi spessi come quelli del secondario di una saldatrice ad arco, e batterie in proporzione con proporzionale peso.-
Un motore a corrente continua da 18 KW pesa sicuramente come una persona robusta, se non due, e le batterie sicuramente almeno il doppio.-

Ancora oggi per alimentare un veicolo elettrico il peso degli accumulatori, pur con le nuove tecnologie che permettono correnti fornibili elevatissime anche con piccoli accumulatori, influisce parecchio, quindi limita enormemente il carico trasportabile.- Esperimenti come gli autobus elettrici, che a Genova, dove abito, ci sono, e sono ad accumulatori elettrici, ricaricati da un piccolo motore a combustione interna sempre acceso, sono destinati prima o poi allo scaricamento progressivo delle batterie. E' pur vero che un motore di ricarica non inquina come quello di un autobus, ma dovrebbe stare in funzione giorno e notte per compensare le perdite, supponendo compensazione del consumo con lunghe soste ai capolinea; ed i brevi istanti di fermate per fare salire e scendere le persone durante le quali non c'è consumo da parte del motore.-

Inutile ed idiota il discorso che qualcuno fa per il fatto che andando in discesa i motori elettrici stessi possono fornire energia, in quanto reversibili, per cui potrebbero ricaricare le batterie.
A parte il fatto che ci sarebbe il problema di automatizzare l' inversione della polarità, altrimenti ci sarebbe un corto circuito, che l'energia fornita non compenserebbe mai quella consumata, se abbiamo una discesa, prima sicuramente da qualche parte c'era stata una salita, e quindi il discorso è valido solo per i filobus, azionati da linea esterna a filo, che infatti devono se viaggiano in discesa, staccare l'alimentazione al motore dalla rete elettrica esterna e possono utilizzare la forza controelettromotrice fornita dal motore, come freno elettrico o semplice limitatore di velocità, o di ricarica delle batterie di bordo di emergenza.-

La trazione elettrica si rivela vincente in salita, perchè a differenza del motore a combustione, sotto carico non diminuisce i giri, ma a scapito della durata delle batterie, perchè la corrente assorbita aumenta in maniera esponenziale.

E' anche vero che abbiamo visto auto ecologiche che vanno a pannelli solari fotovoltaici, ma a parte il fatto che assomigliano più a piccoli aerei monoposto solo che non volano, funzionerebbero solo nei deserti dove il sole batte implacabile, e per ora sono semplici curiosità o gare per appassionati.-

Chi mi dicesse che con un motore da 18 KW elettrico percorre anche solo 100 Km di autonomia con accumulatori, lo guarderei come se mi dicesse di avere inventato il moto perpetuo, salvo andasse sempre in piano, a 30 km l'ora, per cui basterebbe anche andare a vela.-

Forse hanno visto la pubblicità della Q8 con la barca a vela che naviga sulla strada? (grazie alla computer grafica)
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 02 Apr 2008 15:42    Oggetto: Re: Torna l'Ecobufala della Eolo Rispondi citando

corrado ha scritto:
Commenti ha scritto:
A volte ritornano. La fregnaccia dell'energia pulita quasi gratis ricompare nelle nostre mailbox. Ce ne libereremo mai?
puoi dimostrare che è una fregnaccia?





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Ho visto il video. Dimentichiamo che a mano a mano che si scaricano le bombole la temperatura dell'aria decresce fino ad arrivare quasi al congelamento delle bombole stesse, considerando che le bombole non siano riscaldate ma a temperatura ambiente all'avvio del motore. Il rendimento della macchina decresce sia con lo scaricamento delle bombole che non potrebbe andare sotto un certo limite, sotto il quale il motore si fermerebbe, sia con la diminuzione di pressione conseguente anche al raffreddamento delle bombole stesse. Provate ad usare una normale pistola ad aria compressa ed in breve tempo vi gelerete le mani, se lo scarico è continuo per più di un minuto. Se interromperete il getto per un attimo, al successivo soffio uscirà della condensa.-Francamente ....mi pare difficile pensare che quell'auto faccia anche solo 100 km a sola aria compressa.-

Supponendo pure che l'aria contenuta nelle delle bombole venga in qualche modo riscaldata, per compensarne il raffreddamento, da dove si potrebbe attingere quell'energia se non con sistemi elettrici? Oppure si potrebbe riutilizzando il calore recuperato dall'olio di lubrificazione. Non so dire quanto si compenserebbero riscaldamento e raffreddamento. E che dire delle tubazioni che portano l'aria compressa al motore e soprattutto di quelle che ne escono?? Come vengono riscaldate dato che gelerebbero? Ed abbiamo considerato che per assorbire poca energia nella ricarica del compressore occorrerebbe una piccola portata, per cui la ricarica per FORZA sarà lenta, il che vieterebbe l'utilizzo dell'auto per gran parte della giornata? 4,5 ore non sono poche, perchè assolutamente necessarie anche perchè un qualsiasi gas se compresso si riscalda notevolmente ed a certe pressioni la testata del compressorino arriverebbe a limiti eccessivi.- Il calore è generato dalla compressione dell'aria, ed è causato dagli attriti del pistone contro le pareti del cilindro solo in minima parte.- Il fatto che abbiano detto che ricaricano a 300 bar in tre minuti dato che non hanno detto quale sia la capacità delle bombole, mi fa supporre che esse siano numerose perchè altrimenti durante la ricarica così rapida ci sarebbe un riscaldamento a mio avviso elevato delle bombole stesse. A che temperatura arriverebbero le bombole? Provate a toccare dopo solo un minuto di carica la testa di un compressore nonostante il raffreddamento della ventola, e ci lascerete la pelle attaccata.- E guardate che io parlo di un compressore a soli 8 bar.- O se preferite fare una prova "domestica, prendete una siringa da iniezione, lubrificate il pistoncino interno per evitare attriti con un poco di vasellina o lubrificante che non faccia gonfiare la gomma del pistoncino, togliete l'ago e tappate il bocchello di uscita ermeticamente od addirittura per fusione del medesimo alla fiamma. Azionate lo stantuffo della siringa più volte e per alcuni minuti e poi toccate il corpo della siringa. Vedrete come si è riscaldata.- E non è l'attrito del pistoncino contro le pareti a farla scaldare, come si potrebbe pensare, ma la compressione dell'aria contenuta, perchè se prendiamo ad esempio una siringa da 5 cc e presumendo di arrivare fino alla fine corsa del pistoncino (ma vi assicuro che sarà difficile) all'interno arriva a pressioni di almeno 10-16 volte quella atmosferica iniziale. Se riduciamo a metà lo spazio occupato da un gas in recipiente ermetico la pressione raddoppia. Se riduciamo anche questa a metà la pressione quadruplica. La prossima riduzione a metà la farà aumentare a 8 volte; con altra riduzione a meta arriveremo a 16 volte quella iniziale e così via, unico limite toccare il fondo della siringa a a fine corsa, sempre che ci si riesca e che non ci siano fughe di aria.
Con l'uso di bombole calde, e tubazioni ben coibentate forse si potrebbe evitare il congelamento delle parti meccaniche, ma partendo a temperatura ambiente, o peggio di inverno con il freddo, per di più che nel video dicono che nel prototipo le bombole sono all'interno, ma nelle auto al pubblico sarebbero esterne e sotto il pianale, cosa succederà??

L'energia elettrica per un compressorino che lavori per quattro ore e mezza, abbastanza potente per arrivare a 300 bar, anche a piccola portata, quanto costa, al giorno? Da dove la prenderebbe un eventuale utente, se non ha un giardino proprio, od un garage proprio?

Ma la cosa che è assolutamente difficile a mio avviso, come fare a regolarsi per l'autonomia? La pressione indicata da un manometro non decresce linearmente, per cui è solo indicativa, perchè nessun manometro per gas può essere a funzionamento lineare.-

In caso di pendenze da superare l'aumento di pressione necessario per azionare il motore si tradurrebbe in precoce esaurimento delle bombole, o non si potrebbero ad un certo punto di utilizzo, superare certe pendenze che si potrebbero invece fare a "pieno di aria" per cui per avere un utilizzo uniforme e rendimento costante in ogni tempo di utilizzo occorrerebbe avere una sovrappressione di riserva sotto la quale non si potrebbe assolutamente scendere.-
Oltre tutto il consumo dell'aria necessaria non potrebbe assolutamente essere reintegrato nemmeno parzialmente durante l'uso della macchina, come si fa con le batterie, perchè un compressore di ricarica, anche piccolo, interno che aumentasse anche di poco la durata delle bombole dovrebbe fornire la stessa pressione esistente nelle bombole in ogni momento, prevedendo in progettazione del compressore la pressione massima di esercizio, ossia quella a pieno carico di aria, il che significa ricorrere ad energia alternativa per alimentarlo.-

Consideriamo pure come già anticipato che progressivamente la potenza dell'auto, a meno di usare una pressione elevatissima ed usarne una piccola parte, decresce, poichè quando la pressione nei cilindri non riesce più a compensare lo sforzo richiesto per l'azionamento, perchè è vicino a quella residua fornibile dalle bombole, il motore si ferma, ma prima di fermarsi si ha un calo netto e repentino delle prestazioni.-

Dicono che possono andare a 100 e più chilometri l'ora.....ma che è un'auto concepita per la città...Questo fuori di ogni dubbio.-

E lo scarico? Come farebbe a non gelare? Ricordiamoci che non è un motore a combustione che genera calore, ma un motore che funzionando è causa di sottrazione di calore al gas (l'aria compressa) che lo alimenta.

Poi diciamolo francamente. L'idea è bellissima, perchè un compressore che riceve aria invece di comprimerla diventa a sua volta un motore, ma 18 kw sono sempre e solo 18 kw, siano elettrici, a combustione interna, ad aria compressa od in qualunque altro modo. Più o meno la potenza di uno scooter.- A cosa si riferisce quella potenza?Facciamo andare una auto piccola con un motore di scooter?

Non dico certo che l'ingegnere che l'ha progettata sia in errore, perchè avrà previsto tutte le variabili, anzi bisogna riconoscere la sua genialità.

Ma come si potrebbe validamente utilizzare un'auto ad aria compressa? A parte il fatto che costi come un'auto normale, anche costasse di meno, come capitale iniziale, e pur avendo manutenzione minima, come pure il costo del "carburante" termine improprio sia a zero, come sarebbe possibile per la maggioranza delle persone ricaricare le bombole, non esistendo le stazioni di aria compressa di quella per quella pressione?
Senza contare che servirebbe forse un compressorino a membrana metallica, perchè a certe pressioni sarebbe impensabile utilizzare compressori a pistoni che richiederebbero troppa potenza per compensare gli attriti elevati dovuti ai giochi ridottissimi per evitare fughe dalle tenute fra pistone e cilindro.-

Pensiamo che un normale compressorino a pistone con serbatoio da 200 litri per uso artigianale e pressioni fino ad 8 bar richiede un motore da un 1,5 KW pari a 2 CV.... che la pressione non aumenta linearmente e così pure la potenza richiesta per comprimere.....non so cosa pensare.-
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MessaggioInviato: 02 Apr 2008 19:23    Oggetto: Re: Eolo e veicoli a ricarica elettrica Rispondi citando

bladerun ha scritto:
Hai ragione, la tecnologia non si affronta con le chiacchiere, ma con serie analisi tecnico scientifiche, e queste non sono incoraggianti per la Eolo.

Però sbagli nella chiusura del pezzo: la potenza nominale di un veicolo non va confrontata con quella del contatore, poiché puoi pensare di caricare in 8 ore l'energia che consumerai ad esempio in 2 ore, disponendo di un adeguato sistema di accumulo/restituzione dell'energia, la carica notturna sarebbe possibile. Il problema è che il sistema di accumulo/restituzione capiente, efficiente ed economico non lo abbiamo ancora Sad


Non so se posso dire veramente di sbagliare. Facciamo il paragone con le batterie ricaricabili. Normalmente per non esagerare con la corrente, dato che troppa corrente ne accorcia la durata, si presume di ricaricare una batteria di 10 A nominali con una corrente di 1 A per dieci ore; oppure di 2 A per 5 ore.- Se si tiene in tampone, ossia sempre connessa, una batteria la corrente deve essere un centesimo di quella nominale della batteria.- La superricarica surriscalda le batterie e le potrebbe fare esplodere, perchè l'elettrolita sviluppa gas se non riesce a convertire la corrente in sostanze chimiche in proporzione alla corrente ricevuta.-

Le cosiddette ricariche rapide in un'ora, vanno bene per certi utilizzi, come un elettroutensile che devi ricaricare alla svelta. Ma la durata del pacco batterie è tutto da verificare.-

Possiamo paragonare la potenza del contatore con la quantità di energia da fornire all'utenza, ossia il compressore, ipotizzando di dovere fornire tutte le notti una utenza che deve lavorare diverse ore, e rammento che si tratta di un compressore di media portata, ma di elevatissima pressione. Un compressorino tipo frigo da banco come montato in molti deumidificatori, (ne ho uno) manda il gas refrigerante a solo 30 bar in mandata e lo riaspira a 12, con una portatadi ricircolo di qualche decina di litri ora, e mi assorbe (il mio) la bellezza di 600 Watt ora dalla rete, rendendone 450 effettivi. Se devo farlo funzionare 4,5 ore ogni notte sono la bellezza di 2,7 chilowatt almeno ogni notte ossia oltre 81 chilowatt al mese in più. Non sto parlando come dovrebbe essere di potenza nell'unità di tempo che dovrebbe essere espressa in chilowattora, anche se purtroppo l'Enel ce la fa pagare in chilowattora anche se li hai consumati in un giorno, ossia a potenza oraria ossia concentrata, ben minore.- Quello che dovrebbe costare non è la quantità di energia consumata in totale ma la potenza assorbita concentrata nell'unità di tempo, ossia il chilowatt/ora detto chilowattora.-
Purtroppo sappiamo che la corrente elettrica alternata non può essere immagazzinata e tenuta da parte per essere riutilizzata in seguito.-

Pensa tu quanto deve assorbire in proporzione e non a parità di portata che non conosciamo, in quanto non si sa la capienza totale delle bombole, infatti più sotto la ipotizzo, un compressorino che deve in 4,5 ore riempire bombole a 300 bar ossia dieci volte la pressione del mio umidificatore in mandata, considerando che deve partire dalla pressione atmosferica ed arrivare a 300 bar, mentre il mio compressorino dell'umidificatore ha bisogno di aumentare la pressione di 30-12 = 18 bar soltanto perchè aspira già un fluido in circuito chiuso sotto pressione.

Non credo davvero in ogni caso che un compressore che deve dare 300 bar in mandata possa assorbire meno di 2-3 chilowatt ogni ora, perchè la potenza assorbita meccanicamente è sempre data dal prodotto della portata per la prevalenza (in questo caso la pressione finale perchè in aspirazione sei a pressione atmosferica) rapportato al rendimento percentuale.

A parità di rendimento, supponendo che esso non cambi, per fare un esempio, se io con il compressore d'aria FINI che ho mi riempie in un minuto un serbatoio da 25 litri con pressione finale di 8 bar, ed assorbe il motore 1,5 kw ogni ora, penso sia la stessa cosa se pompasse 8 litri a contropressione di 25 bar.- Sarebbe la stessa potenza assorbita, se non mi sbaglio a parità di rendimento.- Sarebbero sempre 200 litri da pompare in totale.-

Ora per muovere un'auto e dare una certa potenza ed autonomia, non credo bastino solo poche centinaia di litri di aria compressa...ma saranno necessarie alcune centinaia di litri di volume di serbatoio, ossia le bombole, il cui volume interno, moltiplicato per la pressione di 300 bar iniziali (che con l'uso ed il raffreddamento scendono più meno rapidamente), danno diverse decine di metri cubi di aria in totale.
Pertanto la potenza assorbita da quel compressore penso sia superiore comunque a quella di un contatore domestico da 3 kw, dato che deve ripristinare una pressione di ben 300 bar in sole 4 ore e mezza con una portata di alcune decine di metri cubi ogni ciclo di carica. Supponiamo che ogni bombola abbia un volume interno di soli 50 litri e ce ne siano 4 collegate in parallelo; ossia 200 litri di volume da riempire a 300 bar. Come quantità iniziale ci sarebbero ben 60 metri cubi di aria utilizzabili, che dovrebbero essere reintegrati in 4,5 ore ossia minimo 13.000 litri di aria ogni ora, ossia 13 metri cubi ora di media (di media perchè senza contropressione la portata è maggiore all'inizio e poi diminuisce a mano a mano che ci si avvicina alla pressione finale) Quattro volte ed oltre la portata massima di un contatore domestico del gas! Ovviamente noi ignoriamo quale sia il consumo medio di aria, che varia con l'uso dell'acceleratore in funzione della potenza richiesta.-

Ma poi consideriamo che per ricaricare il compressore dell'auto ci vorrebbe un collegamento elettrico ad un contatore appositamente dedicato, o contaotre domestico sovradimensionato, e soprattutto dato che non possiamo riderci dietro alle Beppe Grillo per la prolunga, sarebbe un mercato ristretto a chi ha un proprio garage collegato al suo contatore di casa, quindi non sarebbe ammissibile in un garage condominiale, (basta che uno solo si opponga) oppure appannaggio di chi ha la casa di proprietà con il passo carrabile in un cortile o giardino di cui sia unico proprietario.

Diversamente si potrebbe utilizzare questo sistema nelle Aziende, per i muletti, i transpallet, e per i mezzi interni di trasporto ecologici.-

Qui il sistema lo vedrei fattibile. Circolazione interna di veicoli di servizio in ospedali, case di cura o in capannoni dove non sarebbe tollerabile l'emissione di fumi nocivi, come per per muoversi all'interno di grosse industrie petrolchimiche o dove ci siano lavorazioni pericolose che richiederebbero soltanto mezzi muniti di tubo di scarico con parafiamma, od elettrici, ma con protezione elevata, ossia isolamenti in classe F od H ed in esecuzione antideflagrante.-

Non per niente di solito nei magazzini chiusi i muletti od i transpallets sono elettrici , con stazioni di ricarica, mai a combustione interna.-

Potrebbe essere una valida idea qui il motore ad aria compressa.

mauro
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{alisarda}
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MessaggioInviato: 20 Set 2012 09:43    Oggetto: Rispondi

L'articolo è abbastanza condivisibile. Però: 1)spostare l'inquinamento dalla marmitta alla centrale è un grosso passo avanti in termini di rendimento energetico e di inquinamento totale; 2) 3kW vs 18kW, falso problema, quello che conta è l'energia trasferita al pacco batterie e quindio l'autonomia che ne può derivare, bassa con un impianto da 3kW, più alta con 4,5 o 6 kW sino a giungere alla ricarica rapida in media tensione.
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