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I limiti della libertà
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Proserpina
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 20:31    Oggetto: I limiti della libertà Rispondi citando

la discussione proviene da qui
edit by GrayWolf

GrayWolf ha scritto:

cito wikipedia perché son troppo pigro e non è questo un thread di discussione filosofica]

Wikipedia alla voce etica, tra l'altro, ha scritto:
Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere.




Se poni una questione etica non puoi esimerti dal tirare in ballo la filosofia.

E se o fai...allora è sulla definizione di etica che ci dobbiamo confrontare.

"definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà"
Che consentano all'individuo di gestire la propria libertà ..non quella altrui.
Con quale diritto ci si sente autorizzati ad entrare nella vita di altri, con il nostro metro di giudizio, per riferire una cosa della quale in realtà non sappiamo nulla?
Visto che via piace la parola tradire allora con quale diritto decidiamo che la persona ha "tradito"? E cosa ha tradito? E perchè lo ha fatto?....
Credo che questi eventi riguardino la sfera intima.. Interferire mi sembra,lo ripeto, espressione di una forte inquietudine che il gesto visto o immaginato scatena in noi.

Continua a pensare che dietro a questo 3d ci sia ben altro di cui discutere.
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kevin
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 20:55    Oggetto: Rispondi citando

Etica o non, è sempre buona cosa farsi gli affari propri, ci si guadagna in salute!
Credo che se uno dei due cerca storie extra, è perchè gli manca qualcosa dal suo attuale rapporto oppure ha dei problemi.
Ora dico, ma con che diritto, tu amico, parente o conoscente, vai da uno dei due a dargli altri problemi da sommare a quelli che ha gia?
O sei maligno e ti piace far scoppiare casini oppure sei solo invidioso nel vedere uno dei due che ha trovato quel qualcosa in più che gli mancava, quel qualcosa che tu non hai ...
Altra considerazione da fare,
ma secondo voi, è un comportamento d'amico quello di andare a far soffrire una persona che magari soffre già per i cazzi suoi?
E una volta fatto, vi fa sentire in pace con voi stessi?
pensateci un pò va ...
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Cybion
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 21:01    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
[...] "definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà"
Che consentano all'individuo di gestire la propria libertà ..non quella altrui.

Chi "interviene" ed "entra nella vita altrui", non fa altro che esercitare la propria libertà.
Che poi questo vada a scontrarsi pesantemente con la libertà di qualcun altro, è quasi ovvio: la Libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri. Purtroppo questo confine non è così facilmente demarcabile, e ognuno - giustamente, che questo ci piaccia o no - non fa altro che esercitare la propria libertà. Anche a scapito di quella degli altri, come spesso accade.

Proserpina ha scritto:
Con quale diritto ci si sente autorizzati ad entrare nella vita di altri, con il nostro metro di giudizio, per riferire una cosa della quale in realtà non sappiamo nulla?

Mi ripeto? Ma sì, repetita iuvant.
Il diritto che fa sentire autorizzati a comportarsi in questo modo altro non è che l'esercizio della propria libertà.

Proserpina ha scritto:
Visto che via piace la parola tradire allora con quale diritto decidiamo che la persona ha "tradito"? E cosa ha tradito? E perchè lo ha fatto?....
Credo che questi eventi riguardino la sfera intima.. Interferire mi sembra,lo ripeto, espressione di una forte inquietudine che il gesto visto o immaginato scatena in noi.

Non ci piace la parola tradire.
E', molto semplicemente, quella in uso per definire il concetto a essa associato.
Il verbo ha da sempre avuto in sé - proprio per la sua etimologia latina - il senso di "ingannare qualcuno che si fida".
Il tradimento non è altro che una forma di menzogna.

Le motivazioni per cui si tradisce?
Possono essere tantissime, e tutte individuali.
Ma qualunque sia il problema di fondo che ne è causa, non è certo nel tradimento che se ne trova soluzione.
Si rischia di nascondersi dietro un paravento senza prendere decisioni.
Perché si continua a non affrontare realmente il problema.

Qualche post fa, raccontavi l'episodio di quella giovane donna, di come fosse radiosa prima, e come fosse spenta quella luce una volta "rientrata nel ruolo" di "brava moglie".

Ma quella luce, non l'ha spenta il delatore.
L'ha spenta proprio lei, nel momento in cui ha preso una decisione.
Nessuno l'ha costretta a "tornare" con il marito. L'ha scelto lei.
Avrebbe potuto fare diversamente. Perché non l'abbia fatto, ancora una volta, può saperlo soltanto lei.
Ogni scelta comporta dolore.
Ma ogni scelta è responsabilità esclusiva di chi la fa.
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kevin
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 21:13    Oggetto: Rispondi citando

Cybion scrive
Citazione:
Chi "interviene" ed "entra nella vita altrui", non fa altro che esercitare la propria libertà.

e poi dice ...
Citazione:
la Libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri.

Sarò gnurànt ma ci vedo una contraddizione in queste due frasi ...

E non può essere libertà, l'andare a intrufolarsi nella vita degli altri per alimentare focolai, questo è vandalismo!
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Proserpina
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 21:19    Oggetto: Rispondi citando

Cybion ha scritto:
[
Il verbo ha da sempre avuto in sé - proprio per la sua etimologia latina - il senso di "ingannare qualcuno che si fida".
Il tradimento non è altro che una forma di menzogna.Le motivazioni per cui si tradisce?
Possono essere tantissime, e tutte individuali.
Ma qualunque sia il problema di fondo che ne è causa, non è certo nel tradimento che se ne trova soluzione.




Il tradimento è un sintomo che spesso porta alla rottura di un rapporto. E' anche una prima via per comprendere cosa si cerca davvero o cosa ci manca. E' spesso una fase, un momento...

Sono dell'idea che nessuno ha il diritto di entrare in dinamiche tanto delicate. E tantomeno di giudicare. Ho tradito silenziosamente , ho detto di averlo fatto e poi svoltato.... Ascoltando quello che accadeva in me...leale innanzitutto con me stessa.
Egoista? Molto. E ne sono fiera.

La menzogna vera si cela spesso dietro le pieghe dell'ipocrisia di relazioni a tutti i costi. Magari senza vita ma stabili. Magari apatiche ma fedeli.

Ma questo non mi porta a giudicare chi rimane in stallo, chi sceglie di rimanere sposato o non lo dice. I motivi sono tanti. E avere la presunzione di sapere quali siano mi sembra davvero puerile.
Il raccontarlo poi...
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Cybion
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 23:31    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
Cybion scrive
Citazione:
Chi "interviene" ed "entra nella vita altrui", non fa altro che esercitare la propria libertà.

e poi dice ...
Citazione:
la Libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri.

Sarò gnurànt ma ci vedo una contraddizione in queste due frasi ...

Ma se hai letto la frase fino in fondo, così continua:
Cybion ha scritto:

[...] la Libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri. Purtroppo questo confine non è così facilmente demarcabile, e ognuno - giustamente, che questo ci piaccia o no - non fa altro che esercitare la propria libertà. Anche a scapito di quella degli altri, come spesso accade.

Privare una frase del contesto in cui è stata scritta non è che un altro tradimento: quello del senso.

kevin ha scritto:

E non può essere libertà, l'andare a intrufolarsi nella vita degli altri per alimentare focolai, questo è vandalismo!

Ogni intrusione nella nostra vita da parte degli altri ci irrita.
Tanto più qualcosa che rischia di cambiare pesantemente le carte in tavola.
Ma se ci deve essere rispetto per la libertà chi fa determinate scelte di vita, lo stesso rispetto va concesso alla libertà di chi, ognuno a suo modo, di fronte a queste scelte reagisce (e agisce).
Troppo comodo arrogarsi il diritto alla libertà pretendendo di esserne gli unici depositari, mentre chi ci sta attorno deve comportarsi secondo criteri da noi stabiliti.
Ad ogni azione che compiamo ci sono reazioni che non possiamo né prevedere né tanto meno prevenire: la legge del caos non è una favoletta per bambini.

Proserpina ha scritto:
Il tradimento è un sintomo che spesso porta alla rottura di un rapporto. E' anche una prima via per comprendere cosa si cerca davvero o cosa ci manca. E' spesso una fase, un momento...

A volte porta alla rottura del rapporto. Altre no.
A volte, la variabile tra queste due soluzioni è l'intervento esterno di un "delatore". Altre, ovviamente, no.
Nel momento in cui vai a cercare qualcosa "fuori" dal rapporto, è appunto perché senti la mancanza di qualcosa.
Ma nel momento in cui avverti quella mancanza, nel momento in cui ti è diventato stretto, quel rapporto ha già in sé, se non la rottura, almeno una bella crepa.

Proserpina ha scritto:
Sono dell'idea che nessuno ha il diritto di entrare in dinamiche tanto delicate. E tantomeno di giudicare. Ho tradito silenziosamente , ho detto di averlo fatto e poi svoltato.... Ascoltando quello che accadeva in me...leale innanzitutto con me stessa.
Egoista? Molto. E ne sono fiera.

Se hai letto il primo post che ho scritto in risposta alle domande di GrayWolf, dovresti aver compreso che - appunto per una questione di rispetto della Libertà di ognuno e per la volontà di non essere giudicante - tra le tre opzioni ho scelto la terza: il silenzio mio nei confronti, e degli altri nei miei.
Ma nel momento in cui gli altri non si attengono alle mie scelte comportamentali, non posso processarli per questo. Perché andrei proprio contro quelle scelte, che diventerebbero solo emissione di fiato concretizzato in parole e nulla più.

Proserpina ha scritto:
La menzogna vera si cela spesso dietro le pieghe dell'ipocrisia di relazioni a tutti i costi. Magari senza vita ma stabili. Magari apatiche ma fedeli.

E non è ugualmente ipocrita, il fingersi coppia mentre si è monadi alla ricerca di una soddisfazione personale (più che legittima, ma comunque aliena alla sussistenza stessa della coppia)?

Proserpina ha scritto:
Ma questo non mi porta a giudicare chi rimane in stallo, chi sceglie di rimanere sposato o non lo dice. I motivi sono tanti. E avere la presunzione di sapere quali siano mi sembra davvero puerile.

Vero. I motivi di tali decisioni sono tanti.
Ma bisogna accettare le conseguenze delle proprie azioni.
Anche quelle che non ci piacciono per niente.
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Jeppo59
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MessaggioInviato: 17 Mar 2008 23:32    Oggetto: Rispondi citando

A poco a poco ci si sta spostando sul perché si tradisce e ci si allontana dalla prima richiesta che è quella se si ritiene giusto dirlo o no.
Vedo che come è ovvio i pareri sono contrastanti e ci metto su anche che a secondo il territorio dove si vive, la valutazione cambia.
E qui potrebbe nascere un nuovo thread e cioè quanto e fino a che punto è importante un amico per voi?
Come si fa a farsi gli affari propri vedendo che un proprio amico viene tradito?
L'amico che ha diviso tutto con voi; l'amico che non vi ha abbandonato nel momento del bisogno; l'amico che ha pianto e riso con voi; l'amico che ha preso botte e le ha date con voi!!!
Forse non avete mai avuto un vero amico!!!
Se quel problema ce l'ha il mio amico, allora quel problema è anche il mio!
E come ho già detto, col traditore ci vado a parlare, perché probabilmente anche il traditore è mio amico e se non c'è rimedio, pazienza; ma è giusto che se lo dicano in faccia!
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Proserpina
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MessaggioInviato: 18 Mar 2008 02:08    Oggetto: Rispondi citando

Jeppo59 ha scritto:

L'amico che ha diviso tutto con voi; l'amico che non vi ha abbandonato nel momento del bisogno; l'amico che ha pianto e riso con voi; l'amico che ha preso botte e le ha date con voi!!!



andiamo ot e facciamoci splittare...quello che hai detto è troppo bello...
Si..ho solo due veri amici...e sono coppia...e si...si sono innamorati e traditi...

Ho condiviso la loro gioia e il loro dolore. Ho pianto con loro in momenti diversi.
Li ho ascoltati narrare passioni e sofferenze...sensi di colpa e balzi di consapevolezza...

Li osservati e capiti...li amo entrambi anche per la loro fragilità e umanità... Ma MAI mi è passato per la mente di riferire i loro segreti.
Mai ho sentito il bisogno di entrare nella loro relazione per..salvarli. Semplicemente penso che non ne il diritto nè il potere Jeppo...
Amore è anche stare a guardare...ascoltare....esserci..non è sempre agire...anzi..non lo è quasi mai, per me.
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Jeppo59
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MessaggioInviato: 18 Mar 2008 22:00    Oggetto: Rispondi citando

Prose ha scritto:
Ma MAI mi è passato per la mente di riferire i loro segreti.

Neanche io ho riferito i loro segreti, ma ho preso (con altri amici) a quattrocchi il fedifrago e l'ho indotto a chiarire la sua posizione.
Perché quella situazione creava disagio anche a noi amici.
Come si fa a ridere e scherzare con una persona che si comporta in maniera falsa; e come fai a parlare di qualcosa avendo paura di tradirti e far uscire fuori il tradimento, soprattutto se hai cercato di impostare l'amicizia del gruppo sulla sincerità e la stima reciproca!
Probabilmente come ho già detto può dipendere dalla posizione geografica, dalle abitudini e dalle diverse educazioni ricevute, ma questo è argomento di altre discussioni!!!

P.S.
Quant'è bello sto forum e com'è bello poter parlare con la gente di tutto il mondo (vabbeh di tutta l'Italia, che se no non ci capiamo!)!
Fino a ieri ci si meravigliava già a scoprire come la pensavano gli abitanti del paesino vicino!!!

Fiori Ciao
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 18 Mar 2008 23:24    Oggetto: Re: I limiti della libertà Rispondi citando

Proserpina ha scritto:

GrayWolf ha scritto:

cito wikipedia perché son troppo pigro e non è questo un thread di discussione filosofica]

Wikipedia alla voce etica, tra l'altro, ha scritto:
Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere.




Se poni una questione etica non puoi esimerti dal tirare in ballo la filosofia.

E se o fai...allora è sulla definizione di etica che ci dobbiamo confrontare.

"definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà"
Che consentano all'individuo di gestire la propria libertà ..non quella altrui.
Con quale diritto ci si sente autorizzati ad entrare nella vita di altri, con il nostro metro di giudizio, per riferire una cosa della quale in realtà non sappiamo nulla?
Visto che via piace la parola tradire allora con quale diritto decidiamo che la persona ha "tradito"? E cosa ha tradito? E perchè lo ha fatto?....
Credo che questi eventi riguardino la sfera intima.. Interferire mi sembra,lo ripeto, espressione di una forte inquietudine che il gesto visto o immaginato scatena in noi.

Continua a pensare che dietro a questo 3d ci sia ben altro di cui discutere.


Insisto:
non è questo un thread di discussione filosofica
non si pretende così tanto, comunque:
la definizione estrapolata da quella dell'etica è una figura retorica atta, non a confutare l'asserzione di Amhara [nell'altro thread in questo punto] bensì a chiarirne il significato.

Detto questo, proseguo attenendomi al subject del thread

Citazione:
la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà

Necessariamente i limiti si trovano anche, anzi soprattutto, percorrendo strade o compiendo azioni che portano inevitabilmente a fratture di sentimento.
infatti
Citazione:
essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere.


Ora, come giustamente dice Jeppo e anche qualcun altro, è una questione di posizione geografica che attiene la cultura sviluppatasi, anche a causa della morfologia del terreno e delle condizioni ambientali.

Faccio un esempio:
in una società di cannibali non c'è nessuna remora a mangiare i nemici uccisi [cosa che per noi è inorridente] anzi, se non lo si fa
non si riescono a stabilire i limiti della libertà, della libertà interpretata da quella cultura.
Se non si vuole a fare ciò [libertariamente, non mangiare i nemici] ci si arroga il diritto di aver ragione anche contro l'ambiente che ci circonda.
Per alcuni, assumere questa posizione può essere gratificante, ciò non significa che le azioni degli altri che la pensano diversamente da noi, limitino la nostra libertà.

Concludendo:
Ognuno ha il diritto di compiere delle azioni che possono in qualche modo danneggiare altri, in questo caso non è il diritto in discussione, bensì l'azione; con questo presupposto solo il confronto e l'eventuale chiarimento, potranno definire i limiti entro i quali le libertà individuali possono esistere.
Se in una società [luogo geografico e culturale] per tradizione, non sono ritenute lecite alcune azioni, chi le compie sa benissimo cosa sta facendo ed è inutile pretendere che ciò che lo circonda giustifichi o non intervenga per "ricondurre sulla retta via" l'interessato/a.


L'ultima modifica di GrayWolf il 19 Mar 2008 13:14, modificato 1 volta
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Proserpina
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MessaggioInviato: 19 Mar 2008 09:46    Oggetto: Re: I limiti della libertà Rispondi citando

GrayWolf ha scritto:

Se in una società [luogo geografico e culturale] per tradizione, non sono ritenute lecite alcune azioni, chi le compie sa benissimo cosa sta facendo ed è inutile pretendere che ciò che lo circonda giustifichi o non intervenga per "ricondurre sulla retta via" l'interessato/a.



...esiste il reato di adulterio? Shocked
Per tradizione.....chi decide che la tradizione sancisce la regola che guida l'individuo????? Anche l'infibulazione è una tradizione.....
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Cybion
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MessaggioInviato: 19 Mar 2008 12:41    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
chi decide che la tradizione sancisce la regola che guida l'individuo?


Nessuno.
Ma ognuno è libero di decidere su quali basi strutturare le proprie norme comportamentali.

Qualcuno resta nei solchi che la tradizione ha tracciato nella società in cui vive.
Qualcun altro, sceglie di seguire percorsi diversi.

Ogni scelta è ugualmente legittima, in quanto appunto scaturita dalla libertà individuale.

L'infibulazione è una pratica tristemente brutale e, in quanto donna, mi fa inorridire.
Ciononostante, continua a essere parte del bagaglio di tradizioni di quella civiltà. E come tale viene mantenuta in vita.
Così come, nostro malgrado, sono frutto di tradizioni altre usanze che a noi appaiono inaccettabili, dal burka alla shari'a.
Quest'ultima altro non è che una dimostrazione che l'adulterio in quanto reato esiste, in determinate civiltà.
La cosa ci scandalizza? Fino a una cinquantina d'anni fa, era considerato tale anche in Italia, dando luogo persino alle attenuanti per "delitto d'onore".

Spesso le tradizioni finiscono per essere forme repressive della libertà individuale.
Vivere "al di fuori" di esse è il frutto di una scelta profondamente personale che merita rispetto.
Ma come tale, porta radicata in se stessa la gamma di conseguenze che scatena negli altri
(ognuno apportatore dei frutti delle proprie scelte, altrettanto libere)
dalla quale, nostro malgrado, non possiamo prescindere.

Né tanto meno possiamo pretendere che venga messa a tacere, in nome di una libertà che - questa volta ingiustamente - sia soltanto nostra.
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MessaggioInviato: 19 Mar 2008 13:41    Oggetto: Rispondi citando

Cybion ha scritto:


Vivere "al di fuori" di esse è il frutto di una scelta profondamente personale che merita rispetto.
Ma come tale, porta radicata in se stessa la gamma di conseguenze che scatena negli altri

(ognuno apportatore dei frutti delle proprie scelte, altrettanto libere)
dalla quale, nostro malgrado, non possiamo prescindere.

Né tanto meno possiamo pretendere che venga messa a tacere, in nome di una libertà che - questa volta ingiustamente - sia soltanto nostra.


ok...ci siamo..finalmente un punto d'incontro. Lungi dal pretendere il silenzio della voce della tradizione apportatrice a volte di valori sono invece molto predisposta (magari non sembra ma lo è) al confronto. Mi piace poter raffrontarmi con i valori degli altri e parlare di me.
Ma accade spesso che prevale il gossip sotterraneo e il confronto non avviene neanche con gli amici.

Proprio poco fa al telefono ho deciso dopo un anno di gossip di confrontarmi con un amica che una volta era importante per me.

Le scelte fuori dagli schemi sono fonte di inquietutdine che diventa maldicenza.
A ben pensare è molto molto più maturo chi si prende la responsabilità dei suoi pensieri e li esprime al diretto interessato.

Limiti della libertà? Nella tua ultima affermazione mi ritrovo Cybion. Wink
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amhara
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MessaggioInviato: 20 Mar 2008 19:41    Oggetto: Rispondi citando

io penso, proserpina, che jeppo si riferisse al fatto che ci sono luoghi dove (a prescindere se ciò sia vero o falso) essere "cornuto" è una umiliazione.
Questo porta a pensare la gente, gli amici nel caso specifico, a cercare di intervenire per evitare danni peggiori al tradito, non già per costringere nessuno a fare alcunchè. mi spiego meglio: gli amici vanno dal traditore e dicono:"o lo\a lasci o contiamo tutto" (con grande semplificazione).

Del resto il rapporto di coppia dovrebbe essere improntato alla sincerità (non oso dire alla fedeltà). Cioè se non mi vuoi più, finiamola prima, non dopo. Oppure dopo, ma comunque non dopo 6 anni che hai l'amante.

Io non penso che indurre le persone a fare la cosa giusta (o ciò che si pensa essere giusto) sia una violazione della libertà. Perciò, simili interventi di "amici" non violano da alcun punto di vista la libertà del traditore o del tradito, al massimo mirano ad un ristabilimento della verità.

O forse è la verità che non è etica in questi casi? Mi sembra, leggendoti, che tu egoisticamente anteponi il tuo diritto di scelta al di sopra del prossimo. Quindi tu (impersonalmente) tradisci, distruggendo deliberatamente la libertà di scelta del tuo (impersonale) partner.
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 11:20    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:

O forse è la verità che non è etica in questi casi? Mi sembra, leggendoti, che tu egoisticamente anteponi il tuo diritto di scelta al di sopra del prossimo. Quindi tu (impersonalmente) tradisci, distruggendo deliberatamente la libertà di scelta del tuo (impersonale) partner.


..Ti sembra...quello che vuoi vedere.
Io ho parlato di fasi della vita, di momenti e di rispetto delle vite altrui senza interferenze..
Io personalmente ( non mi piace teorizzare ma se parlo lo faccio sulla base del mio vissuto) ho tradito e poi l'ho detto quasi subito. Una volta dichiarato tu come lo chiami?
E, (ma temo che dicendo questo mi tirerò la zappa sui piedi) ho vissuto nella totale sincerità più relazioni contemporaneamente.
Come lo chiami questo: tradimento comunicato?

A me sembra invece che ci sia una notevle difficoltà ad andare oltri i propri schemi di pensiero e le proprie certezze.

Egoisticamente? Forse dovresti chiederlo ai miei partner quanto egoista sono....E credo faresti delle anomale scoperte.
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 11:53    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
...
Io personalmente ( non mi piace teorizzare ma se parlo lo faccio sulla base del mio vissuto) ho tradito e poi l'ho detto quasi subito. Una volta dichiarato tu come lo chiami?

Il quasi non è un termine di misura.
Comunque: anche avvisare il partner che non è l'unico destinatario del nostro amore, indipendentemente che questo sia accettato o meno, è un limitare la sua libertà in favore della propria
[che è ciò che amhara ha sottolineato]

Proserpina ha scritto:

E, (ma temo che dicendo questo mi tirerò la zappa sui piedi) ho vissuto nella totale sincerità più relazioni contemporaneamente.
Come lo chiami questo: tradimento comunicato?

Puoi usare il termine che vuoi, rimane il fatto che, nota che è la mia impressione personale espressa in tutta libertà, con questa frase, tu stia dicendo:
"Caro mio le cose stanno così, io sono libera di fare ciò che voglio, tu se mi vuoi ancora devi accettare [obtorto collo] la mia necessità di promiscuità"
E tu come lo chiami questo?
Persistendo il fatto che ognuno dice e fa ciò che vuole senza nessuna limitazione, se non quella di arrivare a un'offesa.
In caso di espressione offensiva la limitazione è governata dal convivere civilmente in una società in cui il limite della libertà è fornito dalla scelta di condividere o meno correnti di pensiero [entrambi posizioni legittime e non oggetto di critica].

Proserpina ha scritto:

A me sembra invece che ci sia una notevle difficoltà ad andare oltri i propri schemi di pensiero e le proprie certezze.

Egoisticamente? Forse dovresti chiederlo ai miei partner quanto egoista sono....E credo faresti delle anomale scoperte.

Nonostante tutte le scoperte che amhara possa fare, rimane il fatto che abbia parlato avendo una visione globale del problema, ergo ha esposto uno schema altrettanto libero da pregiudizi.
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 12:26    Oggetto: Rispondi citando

Non pensiamo che i tempi bui dell'inquisizione siano poi tanto lontani. Riscontro sempre la stessa arroganza, la presunzione di sapere cosa è bene e cosa è male, di sapere come dovrebbero andare le cose.


Citazione:
"Caro mio le cose stanno così, io sono libera di fare ciò che voglio, tu se mi vuoi ancora devi accettare [obtorto collo] la mia necessità di promiscuità


Questa è una tua deduzione soggettiva...non è così..il partner è libero di staccarsi ci mancherebbe. E io non ho necessità di promisquità ...stai sottilmente dicendo che per soddisfare i miei grandi appetiti ho bisogno di più uomini?.....
Semplicemente mi è capitato di innamorarmi e di sentire che un amore non ne esclude un altro.


E se non ti garba raduna i tuoi lanzichenecchi e accendi la pira. Wink
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 12:44    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Non pensiamo che i tempi bui dell'inquisizione siano poi tanto lontani. Riscontro sempre la stessa arroganza, la presunzione di sapere cosa è bene e cosa è male, di sapere come dovrebbero andare le cose.

sei libera di pensarla come vuoi...

Proserpina ha scritto:

Citazione:
"Caro mio le cose stanno così, io sono libera di fare ciò che voglio, tu se mi vuoi ancora devi accettare [obtorto collo] la mia necessità di promiscuità


Questa è una tua deduzione soggettiva...


Stai solo rimarcando l'ovvio, infatti:
GrayWolf ha scritto:

Puoi usare il termine che vuoi, rimane il fatto che, nota che è la mia impressione personale espressa in tutta libertà, con questa frase, tu stia dicendo:


e

Proserpina ha scritto:

non è così..il partner è libero di staccarsi ci mancherebbe. E io non ho necessità di promisquità ...stai sottilmente dicendo che per soddisfare i miei grandi appetiti ho bisogno di più uomini?.....
Semplicemente mi è capitato di innamorarmi e di sentire che un amore non ne esclude un altro.


appunto, ancora una volta l'ovvio:
GrayWolf ha scritto:

anche avvisare il partner che non è l'unico destinatario del nostro amore, indipendentemente che questo sia accettato o meno, è un limitare la sua libertà in favore della propria


Proserpina ha scritto:
E se non ti garba raduna i tuoi lanzichenecchi e accendi la pira. Wink


I mercenari e il legno costano troppo, mi limito a esprimere ciò che penso.
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Proserpina
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 13:15    Oggetto: Rispondi citando

voglio un ring!!!! TapTap Fescion Yuppi




non cancellarmi ti prego Pray
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 14:16    Oggetto: Rispondi

Proserpina ha scritto:
voglio un ring!!!! TapTap Fescion Yuppi


L'Olimpo e tanto meno questo forum, è un luogo di scontro o di studio, bensì un punto dove idee diverse si confrontano.

il tuo post andrebbe cancellato solo perché fuori luogo
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