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Il tempo che ci viene rubato
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Autore Messaggio
OrchidBlues
Dio minore
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MessaggioInviato: 07 Apr 2008 10:56    Oggetto: Il tempo che ci viene rubato Rispondi citando

Ho letto con molto interesse un articolo su come ci venga rubato il nostro tempo; prezioso e inestimabile ci viene sottratto in modo sempre maggiore.
Ciò che dovremmo dedicare a noi stessi, alla famiglia e ai nostri interessi ci viene tolto con orari di lavoro sempre più lunghi, code per pagare, bloccati dal traffico.
Anche la tecnologia non ci viene in aiuto; le casse automatizzate dei supermercati al "servizio" dell'utente ti fanno perdere più tempo che andando in coda dove invece c'è la cassiera che ti passa i prodotti al lettore ottico....
Prodotti in cui ci vuole una gran quantità di tempo per capire come funzionano, con un maggior numero di funzionalità che dobbiamo per forza imparare per far funzionare l'aggeggio ma che poi non sfrutteremo mai nella sua pienezza.
Montare i mobili da soli, lavare la macchina da soli....alcuni esempi di come si possa perdere tanto tempo...quando invece ci possono essere persone abili a farlo al posto vostro facendovi guadagnare minuti indispensabili...
Una continua offerta di attività che alla fine ci fanno sentire privati di quello che dovrebbe essere una priorità; stare con noi stessi.

Riusciremo a ridiventare padroni del nostro tempo? Riusciremo a fare poche cose e a farle bene?
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Ranger_Trivette
Dio maturo
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MessaggioInviato: 07 Apr 2008 16:13    Oggetto: Rispondi citando

devi prendere in considerazione che ci sono persone (tipo me) che non si accontentano di fare poche cose Wink

Citazione:
Montare i mobili da soli, lavare la macchina da soli....alcuni esempi di come si possa perdere tanto tempo...quando invece ci possono essere persone abili a farlo al posto vostro facendovi guadagnare minuti indispensabili...


devi contare che c'e' un notevole risparmio andando dall'ikea e lavandosi l'auto la domenica...

poi conta che c'e' anche gente che si diverte a montarli e a giocare con il super liquidator caricato ad acqua e sapone Embarassed


Citazione:
le casse automatizzate dei supermercati al "servizio" dell'utente


Shocked Shocked Shocked

e che sarebbero??? io fin'ora ho sempre visto le cassiere Confused
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OrchidBlues
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MessaggioInviato: 07 Apr 2008 18:32    Oggetto: Rispondi citando

Shocked Shocked Shocked ma come? Non sai cos'è la "cassa amica"?????
Ma in che supermercato vai? Rolling Eyes

La cassa amica è quella fantastica Rolling Eyes cassa dove praticamente fai tutto tu!
Ti passi il prodotto in una finestra dove c'è un lettore ottico e diversi tasti con dei codici e sta a te riuscire a beccare quello giusto...poi una vocina ti dice il prezzo non appena passi il prodotto e lo devi appoggiare su una specie di bilancia che controlla se il peso corrisponde a ciò che è stato appena passato....poi, appena riesci a finire e dietro di te c'è una coda che sembra di essere al casello dell'autostrada a ferragosto Shocked arriva il momento fatidico di pagare....e scegli se in contanti o con il bancomat....se decidi di farlo con il denaro contante devi riuscire a far digerire alla macchinetta le tue banconote magari lievemente stropicciate.... Very Happy
Ma non bisogna disperare; non appena inizi a dar di matto arriva prontamente una cassiera (appostata dietro alle macchinette che stava controllando tutti i tuoi movimenti) che pensa a levarti dai guai.
Il tutto nel doppio del tempo che avresti impiegato in una cassa normale!!!

Non nego che lavarsi la macchina sia anche divertente (qualche volta!) e che montare un mobile possa dare una grande soddisfazione, ma QUANTO tempo ti ruba tutto questo?
Si...non lo fai sempre...ma pensa anche a tutte le altre cose...

Per esempio, stacchi dal lavoro e magari devi recarti in palestra dove hai un tempo limite per poter fare il tuo allenamento, ti fiondi in mezzo al traffico bestemmiando e cercando di trovare scorciatoie per fare più in fretta.....magari dopo la palestra hai prenotato un ristorantino e, anche lì!, hai l'orario prestabilito per poter mangiare...
E questi sono solo alcuni esempi.


Ma tu caro Ranger Trivette, c'è l'hai il tempo per leggere un libro o per oziare?
Riesci a ritagliarti uno spazio tutto per te?
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MK66
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MessaggioInviato: 07 Apr 2008 21:27    Oggetto: Rispondi citando

OrchidBlues ha scritto:
Shocked Shocked Shocked ma come? Non sai cos'è la "cassa amica"?????
Ma in che supermercato vai? Rolling Eyes

La cassa amica è quella fantastica Rolling Eyes cassa dove praticamente fai tutto tu!
Ti passi il prodotto in una finestra dove c'è un lettore ottico e diversi tasti con dei codici e sta a te riuscire a beccare quello giusto...poi una vocina ti dice il prezzo non appena passi il prodotto e lo devi appoggiare su una specie di bilancia che controlla se il peso corrisponde a ciò che è stato appena passato....poi, appena riesci a finire e dietro di te c'è una coda che sembra di essere al casello dell'autostrada a ferragosto Shocked arriva il momento fatidico di pagare....e scegli se in contanti o con il bancomat....se decidi di farlo con il denaro contante devi riuscire a far digerire alla macchinetta le tue banconote magari lievemente stropicciate.... Very Happy
Ma non bisogna disperare; non appena inizi a dar di matto arriva prontamente una cassiera (appostata dietro alle macchinette che stava controllando tutti i tuoi movimenti) che pensa a levarti dai guai.
Il tutto nel doppio del tempo che avresti impiegato in una cassa normale!!!

A dirla così viene quasi da ridere (se non fosse che è tutto vero: evidentemente ci serviamo dello stesso centro commerciale...) però è anche una questione di come prendi la cosa e di utilizzare gli strumenti giusti: io ho il mio sistema: quando bisogna andare alla cassa veloce (pochi pezzi, solo un cestino, niente carrello...) mando la mia sorellina, che le utilizza con una facilità e una velocità allucinanti... al punto che è capitato anche che qualcuno della coda le chiedesse se poteva fargli da cassiera... Wink
Invece per i mobili dell'Ikea... beh, lì sono costretto a ricorrere ai miei metodi... ma nulla che non si possa sistemare con una buona martellata... Twisted Evil
Quello che rompe un pò è pulire l'auto: è un bel pò di tempo che manca lo strumento fondamentale: la pioggia... Rolling Eyes
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 08 Apr 2008 05:15    Oggetto: Re: Il tempo che ci viene rubato Rispondi citando

OrchidBlues ha scritto:

Riusciremo a ridiventare padroni del nostro tempo? Riusciremo a fare poche cose e a farle bene?


Domanda davvero interessante...

Gli esempi da te riportati sono, a mio parere, solo la punta dell'iceberg.

Purtroppo la tua domanda è in contrasto con la logica del profitto.

Cerco di spiegarmi:
indipendentemente dal fatto che il do it yourself è, per molti, un'aspirazione o addirittura un obiettivo
[per queste persone, quello che tu hai descritto in modo veritiero ed esilarante (perché succede proprio così) , è il soddisfacimento del loro principio]
l'impiego di risorse umane è estremamente dispendiosa ed è causa di molti più problemi.
Così, quello che viene fatto passare per un aiuto in favore del consumatore, in realtà è un preciso calcolo per guadagnare di più: una macchina costa meno [nel medio/lungo periodo] di quanto costi una persona in carne e ossa; una macchina "si ammala" molto meno di un umano, se si rompe definitivamente, può essere sostituita senza grossi problemi e magari con un modello più nuovo [con un umano c'è qualche problemino in più].

Non sono contro la tecnologia, anzi, se ben usata dovrebbe essere il veicolo che permette agli umani di avere più tempo a disposizione per prendersi cura di se stessi, ma...

.1 il livello culturale non è uguale per tutti [ve la vedete una persona anziana alla cassa amica, senza la sorella di MK66 che l'aiuta?]

.2 Il volume di informazioni disponibili è aumentato a dismisura, rispetto a quello che le capacità umane sono in grado di assorbire.

.3 L'aspetto gratificante [sindrome di frankestein] dell'umano di sentirsi superiore [come in realtà è] a qualsiasi aggeggio elettromeccanico.

.4 Per molti [per fortuna non tutti] di essere "alla page".

.5 La necessità [per tutti] di sentirsi padroni della propria vita, di avere la sensazione "di condurre il gioco".

Fanno si che il tempo personale sia ridotto a zero.

Provo a rispondere con un esempio:
Quando non esistevano ancora i telefonini e le e-mail, tutta l'organizzazione sociale [privata e professionale] era basata sui tempi impiegati dalle infrastrutture per la comunicazione [posta, telefono fisso in casa/ufficio].

Ora non è più così:

è comodo [non sono certo io a negarlo] avere uno strumento che ti permette in qualsiasi momento di raggiungere chi vuoi, ma vale anche il contrario e se tieni il telefonino spento, preparati a subire rimostranze.

se scrivo "una lettera" importante, mi aspetto che nel giro di poco tempo [quando si parla di mezza giornata sembra di esagerare] ci sia una risposta alla mia mail, altrimenti cresce l'ansia.

Fatta questa [lunga] premessa, penso che stia a noi "filtrare" tutti gli stimoli che "ci bersagliano" dall'esterno, anche a costo di sentirci dire che siamo obsoleti o inadeguati o [per qualcuno potrebbe essere offensivo] troppo vecchi per apprezzare "le comodità moderne".

Sta a noi decidere quanto e quale tempo dedicare a noi stessi e ai nostri interessi e, sempre con l'occhio al portafoglio, decidere se uno strumento effettivamente ci aiuterà o meno in quest'intento.
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Ranger_Trivette
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MessaggioInviato: 08 Apr 2008 10:44    Oggetto: Rispondi citando

OrchidBlues ha scritto:
Shocked Shocked Shocked ma come? Non sai cos'è la "cassa amica"?????
Ma in che supermercato vai? Rolling Eyes

La cassa amica è quella fantastica Rolling Eyes cassa dove praticamente fai tutto tu!
Ti passi il prodotto in una finestra dove c'è un lettore ottico e diversi tasti con dei codici...


mai sentita Embarassed qui a genova forse non esiste...

OrchidBlues ha scritto:

Non nego che lavarsi la macchina sia anche divertente (qualche volta!) e che montare un mobile possa dare una grande soddisfazione, ma

...

hai l'orario prestabilito per poter mangiare...
E questi sono solo alcuni esempi.

io vorrei avere altro tempo per me... ad esempio vorrei poter fare ginnastica acrobatica e jeet kune do, pero' so che e' quasi impossibile se voglio mantenere dei rapporti umani... quindi mi sono praticamente rassegnato...
OrchidBlues ha scritto:

Ma tu caro Ranger Trivette, c'è l'hai il tempo per leggere un libro o per oziare?
Riesci a ritagliarti uno spazio tutto per te?

non leggo molto, leggevo sempre newton ma non lo fanno piu'. leggo harry potter quando esce e un sacco di roba su internet... ma quasi mai leggo e basta cerco sempre di fare piu' cose possibili contemporaneamente... tipo ora: faccio informatica, posto qui, mangio un panino, sono su msn e mi informo sulle prossime seratre di slow food.

la mia vita e' un gran casino perche' voglio fare molte piu' cose di quante non riesca a farne, pero' so che difficilmente potrei fare piu' di cosi', quindi mi va bene Wink
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OrchidBlues
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MessaggioInviato: 08 Apr 2008 10:50    Oggetto: Rispondi citando

Tu, GrayWolfe, punti il dito tra macchina-essere umano e il tuo discorso è ineccepibile.
Teniamo conto però, che c'è anche un'altro lato della medaglia e cioè la tendenza delle aziende ad assumere meno dipendenti ma a farli lavorare molto di più; ecco quindi ricongiungersi al discorso dell'avere sempre meno tempo per noi stessi.
Spero non arriveremo mai al punto in cui in Messico, Guatemala, India e Cina è di norma il superlavoro dove arrivano a picchi di 12-16 ore al giorno.
In Giappone le ferie non superano i dieci giorni annuali e arrivano a mangiare e a dormire (in alcuni casi il sonno si riduce a tre ore per notte) in ufficio.

E' vero che la domanda va in contrasto con la logica del profitto.


Nel settore lavorativo è difficile evitare di usare le mail o i telefonini...ma potremo anche dimenticarceli ogni volta all'uscita dall'ufficio!
Invece di correre in palestra perchè non fare una passeggiata magari in compagnia per riscoprire il piacere di una conversazione?
Perchè essere sempre reperibile con il telefonino? Basta spegnerlo....ci fanno rimostranze?! (ma davvero ci vergogniamo di dire che l'abbiamo spento perchè non avevamo voglia di essere rintracciati???)
E chissenefrega!
Come facevamo prima?
Vivevamo benissimo secondo me
Very Happy
Molto meglio di adesso che si sclera letteralmente se non hai il telefonino attaccato all'orecchio. (io lo dimentico volutamente a casa...mia figlia dice che ormai devo fare il "tagliando" perchè sto soffrendo delle patologie dell'invecchiamento!).

Perdita di profitto? Non per noi stessi!

Annulliamo gli impegni fissi; la discoteca, l'estetista, la palestra, corsi di inglese, del cinema e del teatro e "ascoltiamoci".

Citazione:
5 La necessità [per tutti] di sentirsi padroni della propria vita, di avere la sensazione "di condurre il gioco".


Ma veramente siamo ridotti così?! Sad

Citazione:
anche a costo di sentirci dire che siamo obsoleti o inadeguati


questa è la nostra vera forza; avere il coraggio di riconoscere (innanzitutto!) e rifiutare ciò che veramente non è indispensabile e inutile....Dobbiamo preoccuparci di chi ci dice che siamo antiquati?!

Ricominciamo a dare la priorità a ciò che è veramente importante.
Non a quello a cui "gli altri" danno importanza.
Togliamoci fuori dal branco.
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arabo-damasceno
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MessaggioInviato: 25 Apr 2008 10:37    Oggetto: salve Rispondi citando

hai ragione..
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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 25 Apr 2008 13:19    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ricominciamo a dare la priorità a ciò che è veramente importante.
Non a quello a cui "gli altri" danno importanza.
Togliamoci fuori dal branco.


Sante parole, difficilissime da attuare, ovviamente. Quando tutti si aspettano che tu regga qualunque situazione e, per un motivo o per l'altro, non vuoi o puoi deludere gli altri (figli, familiari, colleghi, capi, amici....) finisci con ingozzarti di impegni e spremerti fino al punto di non avere più tempo per te stessa... e nemmeno un'idea di quello che ne faresti, se mai lo avessi.

Esempio di vita vissuta: da tre minuti al pc, entra mio figlio, strisciando con discezione nella stanza, mi fa la voce dello scarafaggio e mi chiede se lo aiuto a ripassare fisica... che gli dico di no????? Quod erat demonstrandum!
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GrayWolf
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MessaggioInviato: 26 Apr 2008 10:42    Oggetto: Rispondi citando

Ermengarda Categna ha scritto:

Sante parole, difficilissime da attuare, ovviamente. Quando tutti si aspettano che tu regga qualunque situazione e, per un motivo o per l'altro, non vuoi o puoi deludere gli altri (figli, familiari, colleghi, capi, amici....) finisci con ingozzarti di impegni e spremerti fino al punto di non avere più tempo per te stessa... e nemmeno un'idea di quello che ne faresti, se mai lo avessi.

Premetto che la mia non è una critica, ma una mera considerazione.
La posizione che hai descritto attiene molto di più al mondo femminile che non a quello maschile.
Il senso materno innato, la protezione della "prole" [il mondo è pieno di bambini troppo cresciuti e di "badanti"] l'educazione millenaria che vi vuole "sempre disponibili", creano lo stato che hai descritto e dal quale, a mio parere, è ora di affrancarsi; la difficoltà nel farlo è quella terribile frase che tarpa le ali: "ma lo hai sempre fatto!" o peggio ancora: "è il tuo ruolo!"


Ermengarda Categna ha scritto:

Esempio di vita vissuta: da tre minuti al pc, entra mio figlio, strisciando con discrezione nella stanza, mi fa la voce dello scarafaggio e mi chiede se lo aiuto a ripassare fisica... che gli dico di no????? Quod erat demonstrandum!

Ecco, appunto...

[mod provocazione on]
la domanda è:
"Quando sarà militare, se lo farà, che farai tu, lo aiuterai a ripassare come si smonta e si rimonta un fucile?"
[facendoti rubare ancora del tempo]
[mod provocazione off]
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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 27 Apr 2008 21:45    Oggetto: Rispondi citando

Scusa, Wolf, ho letto solo ora. La verità é che sarei io per prima a sentirmi uno schifo se venissi meno alle aspettative altrui su di me, tanto più di schifo quanto più mi sono vicine e care le persone che mi tiranneggiano. Forse é un atteggiamento femminile, forse sarebbe più facile fregarsene, senz'altro sarebbe più comodo. Ma, nel bene e nel male, é così. Uscirne, dopo decenni, o millenni (se contiamo anche le nostre radici mammifere) non é cosa di due minuti, sai?
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MessaggioInviato: 04 Mag 2008 09:40    Oggetto: Rispondi

GrayWolf ha scritto:

Premetto che la mia non è una critica, ma una mera considerazione.
La posizione che hai descritto attiene molto di più al mondo femminile che non a quello maschile.
Il senso materno innato, la protezione della "prole" [il mondo è pieno di bambini troppo cresciuti e di "badanti"] l'educazione millenaria che vi vuole "sempre disponibili", creano lo stato che hai descritto e dal quale, a mio parere, è ora di affrancarsi; la difficoltà nel farlo è quella terribile frase che tarpa le ali: "ma lo hai sempre fatto!" o peggio ancora: "è il tuo ruolo!"


Se tale posizione è certamente più della sfera femminile per quanto riguarda il relazionarsi con i figli, ritengo che nel rapporto con "gli altri" più in generale, sia un atteggiamento che attraversa i generi senza distinzioni.
Tante (troppe) volte, siamo disposti a soccorrere amici in difficoltà.
Non è l'aiuto all'amico (o al figlio) a essere in discussione, quanto piuttosto le modalità in cui esso si svolge.
Dare consigli, ascoltare, offrire spunti di riflessione (o alle volte prestare orecchio a parole che han bisogno di uscire), va tutto bene.
Ma il rischio è "andare oltre". Sostituirsi all'altro per aiutarlo.
Certo, è la forma di aiuto più immediato, e il sollievo della persona in difficoltà sarà grande (così come la gratifica per il nostro ego).
Ma siamo sicuri che sia una forma di aiuto "a lungo termine"?
O non creeremo piuttosto una "stampella" a cui l'altro finirà per appoggiarsi, senza sentire il bisogno di "camminare" in piena autonomia?
Quando un bambino fa i primi passi, arriva un momento in cui occorre lasciare la sua manina, a costo di vederlo cadere. Ma solo cadendo si impara a rialzarsi.

Questo atteggiamento è ancor più rilevante nei genitori verso i figli. E' pienamente comprensibile. Ma forse occorrerebbe soffermarsi a riflettere sulle conseguenze future.
Verrà un giorno in cui - inevitabilmente - non ci saremo più, a offrire la stampella del nostro aiuto. E se la persona a cui l'abbiamo prestata per anni non ha imparato a camminare da sola, avrà serie difficoltà a imparare a farlo in quel momento, e probabilmente non ci proverà neanche: molto più facile cercare una replica della stampella in qualcun altro.
Questo avviene, a farci caso, specialmente nei rapporti di coppia: spesso nell'altro/a si cerca un sostituito della madre (o del padre) - le eterne "badanti" e i bambini troppo cresciuti a cui accennava Gray - come se la coppia fosse il luogo della sublimazione della "cura", illudendosi forse che in tal modo l'altro/a avrà talmente bisogno di noi che non si allontanerà mai. Ma questa rischia di rimanere soltanto un'illusione.

@Ermengarda:
Prova a pensare a quello che definisci un "fregarsene" con un altro punto di vista: non è più comodo - anche se lo sembra - perché è molto più doloroso (oltre a essere un atteggiamento additato come egoistico), ma forse, può essere la strada per far diventare i figli degli adulti da noi indipendenti.
Forse è proprio questo a farci paura.
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