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Zeus News Ospite
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Inviato: 10 Apr 2008 07:37 Oggetto: È illegale buttare questo CD nella spazzatura |
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Commenti all'articolo È illegale buttare questo CD nella spazzatura
La Universal pensa di essere l'unica padrona dei CD distribuiti a scopo promozionale e fa causa a quei pirati che se ne disfano.
Immagine royalty free |
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{Bengio} Ospite
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Inviato: 10 Apr 2008 09:13 Oggetto: quel qualcosa è mio e posso farci quello che vogli |
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cito: "La Electronic Frontier Foundation, che si è interessata del caso, ritiene che un tale comportamento violi i diritti di chi ha ricevuto o comprato un oggetto da un altro (poniamo, un CD promozionale da Universal), compreso il diritto di rivendita. In altre parole, una volta che qualcuno mi ha dato qualcosa, quel qualcosa è mio e posso farci quello che voglio: regalarlo, buttarlo via, rivenderlo."
Ma la EFF ha mai letto le licenze dei vari prodotti software, Microsoft in testa? |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Apr 2008 09:51 Oggetto: rindarglieli indietro, a spese di chi? |
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Ma allora cosa bisogna fare, quando non sivuole più tenerli?
Rimandarglieli indietro?
E chi paga le spese di trasporto?
In teoria loro, visto che ne sono loro i proprietari! |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Apr 2008 09:55 Oggetto: EFF e le licenze dei vari prodotti software, es. Microsoft |
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{Bengio} ha scritto: | Ma la EFF ha mai letto le licenze dei vari prodotti software, Microsoft in testa? | Probabilmente sì,
e probabilmente anche in quel caso "che un tale comportamento violi i diritti di chi ha ricevuto o comprato un oggetto da un altro".
Questa però è unamia supposizione, bisognerebbe chiederlo a loro.
Per quello che posso dire, io concordo, che lo sia.
Sia nel caso trattato dall'articolo, sia nel caso delel licenze di vari prodotti software, Microsoft in testa?
p.s. quanto alla Microsoft, orse ha le idee un po' confuse vedere questo articolo di Zeus News di una settimana fa circa: Microsoft in India dice che il software lo vende proprio. |
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Kassius Mortale devoto


Registrato: 18/01/08 10:30 Messaggi: 10 Residenza: Namibia
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Inviato: 10 Apr 2008 16:12 Oggetto: |
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Allora, bisognerebbe rendere illegale prestare ad un parente o ad un amico un qualsiasi prodotto protetto da copyright.
Siamo veramente ai limiti del ridicolo.  |
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Puppybarf Semidio


Registrato: 17/10/05 11:22 Messaggi: 206 Residenza: Benevento
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Inviato: 10 Apr 2008 17:47 Oggetto: |
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Le major USA stanno completamente fuori: di testa, e dal mondo. |
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merlin Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 10 Apr 2008 17:52 Oggetto: proprietà e possesso |
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Citazione: | La Universal pensa di essere l'unica padrona dei CD distribuiti a scopo promozionale e fa causa a quei pirati che se ne disfano. |
Mi sembra ineccepibile, il bene ceduto a scopo promozionale dovrebbe essere restituito una volta esaurito il suo scopo e se la restituzione fosse onerosa dal punto di vista economico non resta che lo smaltimento nei modi concordati con la proprietà.
Si tratta infatti di beni "fuori commercio" per definizione e in teoria da rendere; pensiamo a titolo esemplificativo all'hardware e al software consegnato alle riviste d'informatica per le famose "prove pratiche". |
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mauro_mbf1948 Dio minore

Registrato: 18/03/08 06:06 Messaggi: 742 Residenza: genova
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Inviato: 10 Apr 2008 19:07 Oggetto: Re: È illegale buttare questo CD nella spazzatura |
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A parte il fatto che trovo sciocco lamentarsi di un CD finito nella spazzatura perchè vorrei vedere chi avrebbe il coraggio di prenderlo, pulirlo disinfettarlo ed usarlo, cosa che lo danneggerebbe comunque e lo righerebbe, perchè voglio vedervi a rimuovere dalle tacche incise dal laser residui di acqua calcare e detersivi dopo un lavaggio, io la risolvo più semplicemente. Qualsiasi CD debba gettare, registrato bene o inutilizzabile per masterizzazione mal riuscita ad esempio lo metto nel mio tritadocumenti da ufficio comprato appositamente che lo riduce a frammenti di 4 mm per 20 circa, in quanto è predisposto appunto per distruggere oltre alla carta, carta fotografica, CD/DVD carte di credito, schede telefoniche, carte di ricarica per telefoni etc., ossia per uso professionale tesserini plastici di qualsiasi tipo.-
Avendo un potente motore da 800 W almeno, con riduttore ad ingranaggi rodusti come quelli di un cambio di automobile, e dispositivo di frammentazione professionale, garantito 7 anni, sfido chiunque anche questa fantomatica proprietaria, a ritrovarlo nel canestro di raccolta del materiale tritato, ricomporlo e dimostrare che era suo..-
Se non si sa come disfarsene basta semplicemente rigarlo in malo modo ed in tutti i sensi con un taglierino. Per i più "pignoli"e professionisti che desiderano la tutela della privacy che non hanno tritadocumenti basta comprare una apposita macchinetta che vendono nei negozi di materale per ufficio che distrugge irrimediabilmente grattandole in modo circolare le superfici speculari del CD.-
Un rimedio "casalingo sarebbe di applicare nastro adesivo o carta adesiva sul CD e poi rimuoverla dopo alcuni minuti. Questo asporta lo strato plastico metallizzato e riflettente che permette al laser di lettura di leggere per riflessione.- Resta un disco di plastica trasparente, inutilizzabile.-
Per essere definiti pirati informatici occorre dimostra che il disco è stato ceduto sia in comodato che in vendita che in cessione gratuita a terzi..-
Un conto è copiare il CD oltre una copia permessa dalla legge per uso personale, e darlo in giro un conto gettarlo dove nessuno penserebbe di andarlo a recuperare.
Ma ce lo mettereste voi un cd tolto dalla spazzatura nel lettore del vostro PC? ma chi sarebbe così sciocco? Solo se cade sul pavimento di casa per sua stessa natura attira tutta la polvere sul pavimnento per effetto elettrostatico. E sappiamo come sia difficile pulirlo senza danneggiarlo.-
Per questo trovo la pretesa della Universal per lo meno ridicola.- Io consiglierei a questa Società di indirizzare i suoi sforzi in altra direzione.- |
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al_pacino Dio maturo


Registrato: 13/04/05 15:16 Messaggi: 1331 Residenza: Versilia
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Inviato: 10 Apr 2008 21:07 Oggetto: |
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mi intrometto con un argomento al limite dell'o.t.
se uno volesse fare il cittadino modello e crede nella raccolta differenziata... i propri CD di cui non se ne fa più nulla, che nn valgono + un soldo, dove dovrebbe buttarli!??! non esiste un centro di riciclaggio?! non credo che la raccolta plastica possa andare bene... visto che contengono argento e altri materiali...  |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Apr 2008 22:00 Oggetto: |
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La raccolta della plastica comuqne riguarda solo la plastica per imballaggi.
(per il poco ecologico e poco scientifico motivo, che solo i prouttori di palstica per imballaggi pagano la tasa per l'apposita raccolta e il riciclaggio di tale prlastica) |
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dr.K Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
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Inviato: 10 Apr 2008 23:36 Oggetto: |
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Qualcuno s'è rivenduto i cd promozionali e qualcun'altro se li è comprati e adesso li rivende su e-bay. se li avesse rivenduti al mercatino dell'usato non sarebbe successo niente. è questo che dà fastidio alla universal. posso (a malapena) capirli ma non bisogna esagerare, quindi secondo me la EFF ha pienamente ragione.
ribaltando il punto di vista, io avrei tutto il diritto di entrare in un negozio di dischi con tutta la discografia dei weather report in vinile e chiedere i rispettivi cd pagando giusto il supporto fisico (e la "confezione"): i diritti sulla musica li ho già pagati vent'anni fa! |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Apr 2008 23:43 Oggetto: |
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dr.K ha scritto: | ribaltando il punto di vista, io avrei tutto il diritto di entrare in un negozio di dischi con tutta la discografia dei weather report in vinile e chiedere i rispettivi cd pagando giusto il supporto fisico (e la "confezione"): i diritti sulla musica li ho già pagati vent'anni fa! | Ma il negozio di musica non fa questo servizio.
p.s. e il disco invinile che fine farebbe? Lo terresti comunque tu? |
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dr.K Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
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Inviato: 11 Apr 2008 12:14 Oggetto: |
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chemicalbit ha scritto: | Ma il negozio di musica non fa questo servizio.
p.s. e il disco invinile che fine farebbe? Lo terresti comunque tu? |
No, nessun negozio fa questo servizio.
Certo, il disco in vinile lo tengo io, l'ho pagato, dopotutto!
Nel prezzo di un disco sono incluse: le spese di produzione dell'oggetto fisico, il prezzo dei diritti d'autore, il prezzo per il diritto di copia privata.
Per l'oggetto fisico, niente da dire, anche se con 1000 euro oggi puoi stamparti 3000 copie del tuo disco di esordio (copertina inclusa) e distribuirtelo autonomamente.
I diritti di ascolto non "scadono". Dopo vent'anni non devo pagarli ancora.
Il diritto di copia privata ce lo stanno negando (o almeno ci provano) distribuendo cd infarciti di errori, in modo da impedire al masterizzatore di un pc di leggerlo (dopo un po' che cerca di correggere gli errori, si dà per vinto e "molla il colpo"). Questi non potrebbero essere chiamati "Compact Disc" perché non rispondono agli standard di qualità definiti da Philips (che infatti ha diffidato dal produrre simili supporti e chiamarli con quel nome).
Questa è semplicemente una provocazione, ma se ci pensi bene, per le multinazionali siamo "consumatori", bovini all'ingrasso che devono comprare e stare zitti.
Se loro possono accampare pretese assurde e al limite dell'isteria, allora dovremmo farlo anche noi. |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 11 Apr 2008 12:36 Oggetto: @ dr.K : ma se tieni tu il vinile. |
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Sì però, se tu dici dr.K ha scritto: | "chiedere i rispettivi cd pagando giusto il supporto fisico (e la "confezione"): i diritti sulla musica li ho già pagati vent'anni fa!" | e compri quindii cd tenendo i venili,
hai due modi di ascoltare la stessa canzone, per cui hai pagato una sola volta i diritti.
Escludendo che tu la ascolti in contemporanea da due riproduttori diversi (uno cd e l'altro vinile) ,
C'è però il problema che tu potresti rivendere (o buttare nella spazzatura, e qualcun altro trovarlo) il vinile e tenerti il CD. A quel punto tu hai pagato un solo "diritto sulla musica" all'autore (dico "all'autore" per brevità: ci sarebbe da discutere a lungo, ma andremmo off-topic) edue persone potrebbero ascoltarlo.
Fare come proproni tu, allora sì che renderebbe sensato e giustificherebbe il divieto di buttare via Cd e dischi (a meno di buttarli via assieme ... )
Problema che non ci sarebeb con un vero e proprio cambio. |
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dr.K Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
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Inviato: 11 Apr 2008 17:26 Oggetto: |
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Non ho ben capito cosa intendi...
Siccome ho la stessa musica su due supporti, sarebbe illegale ascoltarli contemporaneamente?
Siccome ho la stessa musica su due supporti diversi, potrei rivenderne uno violando così la proprietà intellettuale di un autore?
Allora sarebbe illegale invitare gli amici a casa per ascoltare dei dischi insieme! Non dovrebbero esistere i negozi di dischi usati!
Il supporto fisico l'ho pagato come oggetto e me lo tengo (se voglio ci tappezzo la parete della cameretta con i vinili), non trovo corretto farmi pagare due volte per la stessa "opera d'ingegno" (dovrei pagare ogni volta che ascolto un brano? Secondo me ci arriveranno, a questo).
E' vero che la musica "datata" è spesso venduta in niceprice, ma ho anche visto il cd di Led Zeppelin III (1970) a prezzo pieno (20 euri)...
Ribadendo che la mia è una provocazione (in risposta all'arroganza delle major), parto dal presupposto che qualsiasi opera "di intelletto" (la "cultura", con o senza c maiuscola) dovrebbe essere fruibile liberamente.
Fruibile, non ri-utilizzabile; dovrei essere libero di ascoltare musica, leggere racconti, romanzi, poesie, ecc... senza dover pagare qualcosa a qualcuno diverso dall'autore. Se intendessi usare una foto o un brano musicale di qualcun'altro, allora sono d'accordo sul pagare un prezzo.
Le idee (la musica, secondo me, è pensiero) non dovrebbero essere trattate come merce.
Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, abbiamo una mela ciascuno; se io ho un'idea e tu hai un'idea e ce le scambiamo, abbiamo due idee a testa.
E' il meccanismo che ci ha fatti uscire dalla savana per arrivare sulla Luna e adesso qualche ingordo (che spesso non è l'inventore dell'idea, ma semplicemente chi la commercializza) vorrebbe dirci che no, dobbiamo pagare qualsiasi cosa.
Si arriva quindi a prendere algoritmi software (tipo quello per rendere negativa un'immagine) scritti da smanettoni negli anni '80 e, non si sa bene con quale percorso, BREVETTARLI (nei tardi anni '90 e da parte di chi non ha scritto quel pezzo di software). Se la programmazione è un linguaggio, è come se qualcuno brevettasse i proverbi!
Dovremmo opporci alla mercificazione delle idee, o quantomeno agli abusi di certe multinazionali; non siamo bovini all'ingrasso, dovremmo ricordarcelo ogni tanto. |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 11 Apr 2008 18:11 Oggetto: |
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dr.K ha scritto: | Siccome ho la stessa musica su due supporti diversi, potrei rivenderne uno violando così la proprietà intellettuale di un autore? | Non è tanto diverso da avere un discoinvinile,
farne tu una copia su Cd (paghi tu il costodel supporto, non è tanto diverso da quello che dicevi tu), ingergo ... "masterizzare",
e poi vendre il Cd così ottenuto.
Che, come ben si sa, è illegale.
dr.K ha scritto: | Allora sarebbe illegale invitare gli amici a casa per ascoltare dei dischi insieme! | Annosa questione ....
Ad es. per i film puoi vederli con i tuoiparenti e/o amici.
Ma non puoi fare un cineforum (a meno di pagare i relativi diritti).
(Un po' come se ospiti un amicoin casa. Per uanlegge animafia, dovresti -dico dovresti perché mi sa che chi lo fa si conta sulle dita di una mano- avvisare la polizia / questura / non so cosa- se ospiti in casa tua una persona, un po' come avviene per gli alberghi.
Ma se viene un tuo amico a cena, no, non loospiti lì.
Se però la cena si protrae fino alle 6 del mattino, e nel frattempo vi addormentate?)
dr.K ha scritto: | Non dovrebbero esistere i negozi di dischi usati! | Beh no,
se tu vendi il disco e i diritti ad ascoltarlo ( = non te ne sei fatto una copia) perché dovrebbero essere illegali? |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 11 Apr 2008 18:13 Oggetto: |
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dr.K ha scritto: | Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, abbiamo una mela ciascuno; se io ho un'idea e tu hai un'idea e ce le scambiamo, abbiamo due idee a testa. | Questa l'ho sentita (mi pare il weekend scroso) a "Che tempo che fa" (Fabio Fazio),
l'ospite / intervistato ha detto che la diceva suo padre.
Però non ricordo chi fosse l'ospite ... |
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dr.K Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
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Inviato: 11 Apr 2008 18:48 Oggetto: |
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chemicalbit ha scritto: | Non è tanto diverso da avere un discoinvinile,
farne tu una copia su Cd (paghi tu il costodel supporto, non è tanto diverso da quello che dicevi tu), ingergo ... "masterizzare",
e poi vendre il Cd così ottenuto.
Che, come ben si sa, è illegale.
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Attenzione: è illegale vendere la copia, NON farsi una (o più) copia!!!
Come saprai, tutti i supporti registrabili, tutte le apparecchiature da riproduzione sono tassate per sostenere il "diritto di copia privata".
In breve: siccome se compro un disco (e quindi i diritti ad ascoltarlo) poi posso farmi delle compilation personali (chi non si faceva le compilation su audiocassetta, e l'iPod che cos'è, in fondo?), limitando così l'acquisto di compilation "ufficiali", pago (e già questa cosa mi sembra assurda, perché paga anche chi non "masterizza").
Se colleghi questo fatto ai cd "no copia", ti apparirà evidente che la violazione di un diritto è compiuta dalla casa discografica, prima che dal consumatore. Però di questo non si parla. A quanto pare è "PIU' VALIDO" il diritto di una major rispetto a quello di milioni di persone.
La malafede e l'ipocrisia delle major è confermata da episodi come quello dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood: hanno dovuto scioperare per vedersi riconosciuti i diritti sui "nuovi media". Da un lato le major strillano appena una ragazzina "ruba" 15 brani in mp3, dall'altro si intascano i legittimi diritti (soldi) di chi ha lavorato per loro.
Ne faccio una questione di principio, prima ancora che violazione di una legge. Conta più l'ingordigia di una multinazionale rispetto al DIRITTO di ascoltare musica, guardare un film, leggere un libro ("cibo per la mente")?
Sono d'accordo che l'artista vada pagato, sono d'accordo che vada pagata la produzione dell'oggetto, sono d'accordo che chi copia illegalmente per lucro vada punito, ma non sono d'accordo che qualcuno venga a questionare che uso faccio di un PRODOTTO (perché è così che le major trattano ciò che vendono) che ho acquistato regolarmente.
Mi sembra assurdo che io possa rischiare una multa dalla siae perché ascolto musica in compagnia di dieci persone se non ho fatto pagare loro il biglietto di ingresso.
Se li lasciamo fare ci brevetteranno anche le idee che abbiamo nella testa. |
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dr.K Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
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Inviato: 11 Apr 2008 20:50 Oggetto: Re: @ dr.K : ma se tieni tu il vinile. |
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chemicalbit ha scritto: |
hai due modi di ascoltare la stessa canzone, per cui hai pagato una sola volta i diritti. |
Un po' di chiarezza.
Chi è il detentore dei diritti di un'opera può farci ciò che vuole. Anche negare il diritto di riutilizzo (Jovanotti non concede la propria musica per gli spot pubblicitari, ad esempio). Di riutilizzo, non di fruizione.
Spesso mi capita di avere bisogno di immagini da mettere come sfondo per una scena (un cielo, un panorama). La casa di produzione filma i soggetti su green/blue back in studio, ma fare una ripresa dell'Ayers Rock in Australia costerebbe come produrre tutto il resto (il viaggio, l'organizzazione, ecc...).
Allora si rivolge ad un'agenzia, accede all'archivio, seleziona le immagini che servono e poi paga i diritti in base ad una contrattazione ben precisa che include: tipo di immagine (foto/video), il medium sul quale verrà pubblicata l'opera (evento culturale, spot pubblicitario, banner di un sito, pagina di una rivista), il periodo per il quale quest'immagine verrà usata (un mese, 6 mesi, un anno...), qualche volta la risoluzione dell'immagine. Qualsiasi uso dell'immagine fuori dai termini del contratto è una violazione del copyright e come tale va punita. Il fotografo o il filmaker che ha realizzato l'opera si vedrà corrisposta una percentuale sul prezzo, ma la proprietà intellettuale dell'opera rimarrà per sempre sua (cioè egli non è più padrone dei diritti di utilizzo, ma è il "padrone" dell'idea creativa: se questa viene "copiata" (non fisicamente) c'è il reato di plagio). Il creatore ha ceduto i diritti di utilizzo ad un'agenzia che li "presta" temporaneamente a chi ne fa richiesta. Il tutto è regolato da contratti ben precisi (privati, la Legge non c'entra).
Michael Jackon s'era comprato i diritti di una parte della discografia dei Beatles, e quindi tutte le royalties derivanti dal ri-utilizzo dei brani spettavano a lui, ma egli non era diventato il "padrone" di Lucy In The Sky With Diamonds. Non solo: per usare quel brano bisognava chiedere il "permesso" a lui, non ai Beatles (e avrebbe potuto anche negarlo).
Quindi quando compro i diritti per un'immagine non sto comprando il pezzo di pellicola su cui è stampata ma semplicemente la possibilità di riutilizzarla per altri scopi.
Altra cosa sono i diritti di fruizione. Michael Jackson non può impedirmi di ascoltare i Beatles, se ho comprato un disco. Non devo pagarli una seconda volta, se li ho già pagati. Posso sfogliare il libro di fotografie di Salgado quante volte voglio, perché insieme alla carta del libro ho pagato il diritto di fruizione "perpetuo".
Nel caso che tu configuri siamo in ambito di fruizione, non di riutilizzo.
Quindi il negozio di dischi usati dovrebbe essere illegale; ci sarà un comma bis che mi smentisce, sicuramente, ma in base alla regolamentazione sul copyright io posso rivendere il pezzo di plastica, non la musica che contiene, perché IO non ho NESSUN diritto di rivendere l'opera contenuta in un cd (a meno che io e Jovanotti non stipulassimo un contratto, ed è esattamente ciò che Jovanotti e tutti gli altri fanno con la casa discografica).
Come potrai immaginare scaturiscono contraddizioni e conflitti di interesse da questa situazione.
Il copyright come lo conosciamo è figlio della "riproducibilità tecnica dell'opera d'arte" (anche se è di molto precedente alla pubblicazione di Benjamin), cioè serve a garantire un compenso all'autore dal momento in cui l'arte perde la propria unicità a causa del progresso capitalista. Leonardo fu pagato una volta sola per la Gioconda, perché irriproducibile, ma le foto di Henry Cartier Bresson sono stampabili in milioni di copie. Il processo di riproduzione "meccanico" richiede però un originale in forma fisica. Oggi siamo nell'era della riproduzione elettronica (una casa editrice turca ha preso un jpeg che un mio amico aveva pubblicato su deviantart.com e ne ha fatto la copertina di un libro, senza chiedere il permesso a nessuno) e secondo me tutto cambia, il copyright andrebbe rivisto. I Creative Commons sono un passo positivo, a mio avviso, mantengono la proprietà intellettuale ma prendono in prestito alcune interessanti innovazioni dalla licenza GPL.
Le major dovrebbero adeguarsi, non siamo più nel XX secolo. |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 16 Apr 2008 15:00 Oggetto: Re: @ dr.K : ma se tieni tu il vinile. |
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dr.K ha scritto: | Altra cosa sono i diritti di fruizione. Michael Jackson non può impedirmi di ascoltare i Beatles, se ho comprato un disco. Non devo pagarli una seconda volta, se li ho già pagati. Posso sfogliare il libro di fotografie di Salgado quante volte voglio, perché insieme alla carta del libro ho pagato il diritto di fruizione "perpetuo".
Nel caso che tu configuri siamo in ambito di fruizione, non di riutilizzo.
Quindi il negozio di dischi usati dovrebbe essere illegale; | E perché?
Se io vendo il Cd (o disco in vinile) con l'annesso diritto di fruizione che ho comprato conesso, cosa c'è d'illegale.
E per fare un paragone, se io comprassi un quadro di Picasso -magari averci soldi ... - poi non potrei rivenderlo senza il permesso dell'autore (o suoi eredi), anche se è ... usato! (io l'ho guardato, e anche altri prima di me). |
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