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Per l'unità dei comunisti
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LupoRosso
Comune mortale
Comune mortale


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MessaggioInviato: 18 Apr 2008 16:27    Oggetto: Per l'unità dei comunisti Rispondi citando

E' apparso ieri sui maggiori quotidiani nazionali un appello all'unità dei comunisti

Citazione:
COMUNISTE E COMUNISTI: COMINCIAMO DA NOI

Dopo il crollo della Sinistra Arcobaleno, ci rivolgiamo ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del Prc e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia

Siamo comuniste e comunisti del nostro tempo. Abbiamo scelto di stare nei movimenti e nel conflitto sociale. Abbiamo storie e sensibilità diverse: sappiamo che non è il tempo delle certezze. Abbiamo il senso, anche critico, della nostra storia, che non rinneghiamo; ma il nostro sguardo è rivolto al presente e al futuro. Non abbiamo nostalgia del passato, semmai di un futuro migliore. Il risultato della Sinistra Arcobaleno è disastroso: non solo essa ottiene un quarto della somma dei voti dei tre partiti nel 2006 (10,2%) - quando ancora non vi era l?apporto di Sinistra Democratica - ma raccoglie assai meno della metàdei voti ottenuti due anni fa dai due partiti comunisti (PRC e PdCI), che superarono insieme l?8%. E poco più di un terzo del miglior risultato dell?8,6% di Rifondazione, quando essa era ancora unita. Tre milioni sono i voti perduti rispetto al 2006. E per la prima volta nell?Italia del dopoguerra viene azzerata ogni rappresentanza parlamentare: nessun comunista entra in Parlamento. Il dato elettorale ha radici assai più profonde del mero richiamo al ?voto utile?:risaltano la delusione estesa e profonda del popolo della sinistra e dei movimenti per la politica del governo Prodi e l?emergere in settori dell?Arcobaleno di una prospettiva di liquidazione dell?autonomia politica, teorica e organizzativa dei comunisti in una nuova formazione non comunista, non anticapitalista, orientata verso posizioni e culture neo-riformiste. Una formazione che non avrebbe alcuna valenza alternativa e sarebbe subalterna al progetto moderato del Partito Democratico e ad una logica di alternanza di sistema.

E? giunto il tempo delle scelte: questa è la nostra
adesion.jpgNon condividiamo l?idea del soggetto unico della sinistra di cui alcuni chiedono ostinatamente una ?accelerazione?, nonostante il fallimento politico-elettorale. Proponiamo invece una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, in un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali, senza settarismi o logiche auto-referenziali. Rivolgiamo un appello ai militanti e ai dirigenti di Rifondazione, del PdCI, di altre associazioni o reti, e alle centinaia di migliaia di comuniste/i senza tessera che in questi anni hanno contribuito nei movimenti e nelle lotte a porre le basi di una società alternativa al capitalismo, perché non si liquidino le espressioni organizzate dei comunisti ed anzi si avvii un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una ?casa comune dei comunisti?. Ci rivolgiamo: -alle lavoratrici, ai lavoratori e agli intellettuali delle vecchie e nuove professioni, ai precari, al sindacalismo di classe e di base, ai ceti sociali che oggi ?non ce la fanno più? e per i quali la ?crisi della quarta settimana? non è solo un titolo di giornale: che insieme rappresentano la base strutturale e di classe imprescindibile di ogni lotta contro il capitalismo; -ai movimenti giovanili, femministi, ambientalisti, per i diritti civili e di lotta contro ogni discriminazione sessuale, nella consapevolezza che nel nostro tempo la lotta per il socialismo e il comunismo può ritrovare la sua carica originaria di liberazione integrale solo se è capace di assumere dentro il proprio orizzonte anche le problematiche poste dal movimento femminista; -ai movimenti contro la guerra, internazionalisti, che lottano contro la presenza di armi nucleari e basi militari straniere nel nostro Paese, che sono a fianco dei paesi e dei popoli (come quello palestinese) che cercano di scuotersi di dosso la tutela militare, politica ed economica dell?imperialismo; -al mondo dei migranti, che rappresentano l?irruzione nelle società più ricche delle terribili ingiustizie che l?imperialismo continua a produrre su scala planetaria, perchè solo dall?incontro multietnico e multiculturale può nascere - nella lotta comune - una cultura ed una solidarietà cosmopolita, non integralista, anti-razzista, aperta alla ?diversità?, che faccia progredire l?umanità intera verso traguardi di superiore convivenza e di pace. Auspichiamo un processo che fin dall?inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione problematica, anche autocritica. Indagando anche sulle ragioni per le quali un?esperienza ricca e promettente come quella originaria della ?rifondazione comunista? non sia stata capace di costruire quel partito comunista di cui il movimento operaio e la sinistra avevano ed hanno bisogno; e come mai quel processo sia stato contrassegnato da tante divisioni, separazioni, defezioni che hanno deluso e allontanato dalla militanza decine di migliaia di compagne/i. Chiediamo una riflessione sulle ragioni che hanno reso fragile e inadeguato il radicamento sociale e di classe dei partiti che provengono da quella esperienza, ed anche gli errori che ci hanno portati in un governo che ha deluso le aspettative del popolo di sinistra: il che è pure all?origine della ripresa delle destre. Ci vorrà tempo, pazienza e rispetto reciproco per questa riflessione. Ma se la eludessimo, troppo precarie si rivelerebbero le fondamenta della ricostruzione. Il nostro non è un impegno che contraddice l?esigenza giusta e sentita di una più vasta unità d?azione di tutte le forze della sinistra che non rinunciano al cambiamento. Né esclude la ricerca di convergenze utili per arginare l?avanzata delle forze più apertamente reazionarie. Ma tale sforzo unitario a sinistra avrà tanto più successo, quanto più incisivo sarà il processo di ricostruzione di un partito comunista forte e unitario, all?altezza dei tempi. Che - tanto più oggi - sappia vivere e radicarsi nella società prima ancora che nelle istituzioni, perché solo il radicamento sociale può garantire solidità e prospettive di crescita e porre le basi di un partito che abbia una sua autonoma organizzazione e un suo autonomo ruolo politico con influenza di massa, nonostante l?attuale esclusione dal Parlmento e anche nella eventualità di nuove leggi elettorali peggiorative. La manifestazione del 20 ottobre 2007, nella quale un milione di persone sono sfilate con entusiasmo sotto una marea di bandiere rosse coi simboli comunisti, dimostra ? più di ogni altro discorso ? che esiste nell?Italia di oggi lo spazio sociale e politico per una forza comunista autonoma, combattiva, unita ed unitaria, che sappia essere il perno di una più vasta mobilitazione popolare a sinistra, che sappia parlare - tra gli altri - ai 200.000 della manifestazione contro la base di Vicenza, ai delegati sindacali che si sono battuti per il NO all?accordo di governo su Welfare e pensioni, ai 10 milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno sostenuto il referendum sull?art.18. Auspichiamo che questo appello ? anche attraverso incontri e momenti di discussione aperta - raccolga un?ampia adesione in ogni città, territorio, luogo di lavoro e di studio, ovunque vi siano un uomo, una donna, un ragazzo e una ragazza che non considerano il capitalismo l?orizzonte ultimo della civiltà umana.


Spero vorrete leggerlo e se condividete aderire e diffondere il più possibile.
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 19 Apr 2008 13:38    Oggetto: Rispondi citando

-comunisti: quelli che non imparano dalla realtà ?
a cura di Paolo De Gregorio, 17 aprile 2008

Certo cadono le braccia a leggere l?appello a pagamento sul ?Corriere della Sera? di oggi 17 aprile (giornale che come è noto è molto letto dagli operai), diretto a tutti i comunisti e le comuniste, ai dirigenti di partiti dell?arcobaleno, ai sindacalisti, ecc. ecc., che fa un appello alla unità dei comunisti per rifare il partito, con la firma dei soliti intellettuali, così intelligenti e preparati che in questi anni non hanno saputo capire perché gli operai votavano Berlusconi e la Lega.
L?unico appello serio era quello di chiedere a tutti i gruppi dirigenti ed intellettuali, responsabili storici della marginalizzazione della classe operaia e del conseguente trionfo della destra, di sparire per sempre dalla circolazione, di liberare il campo da un vecchio e perdente modo di intendere e fare politica, e non illudere le masse popolari che rimettere su un partitino del 5%,con i reduci delle macerie e della sconfitta, serva a qualche cosa.
Quello di cui vi è assoluto bisogno è creare una nuova classe dirigente che nasca da impegni concreti con obiettivi, magari parziali,ma urgenti e che riguardano i problemi reali dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, delle coppie di fatto, con strumenti nuovi che consentano di annullare la rappresentanza ormai venduta della CASTA dei sindacati, e lottare per il ?sindacato unico dei lavoratori? con regole nuove.
Ricordo che il ?68 per prima cosa ottenne di mettere da parte le vecchie ?commissioni interne?, composte da sindacalisti già a libro paga dei padroni, che vennero spazzate via dai ?consigli di fabbrica?, con cui si ottenne lo ?STATUTO DEI LAVORATORI?, che fu un epocale avanzamento degli operai, per la cui demolizione ci vollero 20 anni, gli avvocati dei padroni e la complicità di CGIL-CISL-UIL.
Senza questo obiettivo,la possibilità di ottenere adeguamenti salariali,sicurezza sul lavoro, uscita dal precariato, assegno di disoccupazione adeguato, sono pari a zero.

Un altro obiettivo indispensabile, per formare una nuova classe dirigente e per avere uno strumento essenziale per crescere, è la battaglia per sottrarre la RAI al dominio dei partiti, tenendo conto che la Rai è di nostra proprietà, nata come servizio pubblico, mantenuta dai cittadini che pagano il canone, e che deve diventare una ?public company? con i cittadini azionisti, che ogni 5 anni, in coincidenza con le elezioni politiche, eleggono il presidente con poteri assoluti (io voterei per Beppe Grillo).

Un altro problema su cui è necessario confrontarsi subito è quello della immigrazione, non solo quella clandestina, che ha portato gravissime contraddizioni nel mercato del lavoro e nella vivibilità delle periferie urbane. Operazione voluta e sfruttata dalle classi dominanti, fatta passare per uno degli effetti collaterali della globalizzazione, di fatto uno dei fattori della vittoria della Lega che si è accorta che i problemi che porta l?immigrazione sono superiori ai benefici.
Qui bisogna finirla con la retorica della sinistra sulla accoglienza dei ?migranti?, che è una sovrapposizione ideologica su di un fenomeno che è chiaro che ha spostato a destra la classe operaia (anche in Francia), ha determinato condizioni di vita e di lavoro insopportabili, senza tener conto di una strategia islamica, per nulla nascosta, che vuole penetrare ovunque con una aggressiva espansione demografica legata ad una loro grande prolificità.
La vecchia sinistra, con la paura di essere tacciata di razzismo, ha piegato la testa di fronte ad un fenomeno pensato da capitalisti e preti, e voltosi evidentemente a loro favore.
Tra l?altro, qualunque discorso serio sulla sostenibilità ambientale e sulla ?impronta ecologica? della nostra Italia, sarebbe frustrato dal perdurare della immigrazione, ricordando che il nostro territorio è piccolo, sovrappopolato e fragile e che in caso di crisi economica o fine della globalizzazione, si troverebbe nella impossibilità di nutrire i suoi cittadini, mentre occorre andare verso una decrescita demografica e dei consumi.

Soltanto se si riesce a mettere in piedi un movimento di massa su questi obiettivi e solo se si ottengono risultati concreti, si potrà pensare ad un partito, con regole che impediscano il triste formarsi di gruppi dirigenti inamovibili e di professione.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 21 Apr 2008 14:34    Oggetto: Rispondi citando

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Residenza: Sulle spiagge della SARDEGNA, con un piede amollo ed uno no

MessaggioInviato: 30 Apr 2008 05:51    Oggetto: Rispondi citando

C'era una canzone che faceva più o meno così:
..Illusione, dolce chimera sei tu....
Lasciate stare le idee antiquate che si son dimostrate tentativi di soverchiamento sconsiderato dei popoli.
E' dimostrato che i regimi totalitari non funzionano...

Svegliatevi, è finito il tempo di Peppone!

Ray Wink
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MessaggioInviato: 17 Lug 2008 15:02    Oggetto: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
-comunisti: quelli che non imparano dalla realtà ?
a cura di Paolo De Gregorio, 17 aprile 2008
L?unico appello serio era quello di chiedere a tutti i gruppi dirigenti ed intellettuali, responsabili storici della marginalizzazione della classe operaia e del conseguente trionfo della destra, di sparire per sempre dalla circolazione, di liberare il campo da un vecchio e perdente modo di intendere e fare politica, e non illudere le masse popolari che rimettere su un partitino del 5%,con i reduci delle macerie e della sconfitta, serva a qualche cosa.
Quello di cui vi è assoluto bisogno è creare una nuova classe dirigente che nasca da impegni concreti con obiettivi, magari parziali,ma urgenti e che riguardano i problemi reali dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, delle coppie di fatto, con strumenti nuovi che consentano di annullare la rappresentanza ormai venduta della CASTA dei sindacati, e lottare per il ?sindacato unico dei lavoratori? con regole nuove.
Ricordo che il ?68 per prima cosa ottenne di mettere da parte le vecchie ?commissioni interne?, composte da sindacalisti già a libro paga dei padroni, che vennero spazzate via dai ?consigli di fabbrica?, con cui si ottenne lo ?STATUTO DEI LAVORATORI?, che fu un epocale avanzamento degli operai, per la cui demolizione ci vollero 20 anni, gli avvocati dei padroni e la complicità di CGIL-CISL-UIL.
Senza questo obiettivo,la possibilità di ottenere adeguamenti salariali,sicurezza sul lavoro, uscita dal precariato, assegno di disoccupazione adeguato, sono pari a zero.
Paolo De Gregorio


Non posso che quotare, altre parole non servono, se non a ribadire!
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Lug 2008 01:27    Oggetto: Rispondi citando

comunista, presente!

comunista delusa e schifata dai politici che si fregiano del titolo di comunista ma di comune hanno solo l'interesse alla poltrona.
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ili07
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 02:00    Oggetto: Rispondi citando

comunista presente...!!!!!!! sono così rossa che quasi tingo!!!!!

e quoto quella comunista là sopra da me!!!!
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madvero
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 03:10    Oggetto: Rispondi citando

e chissà com'è, ma i comunisti di notte non ci dormono.
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ili07
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 03:23    Oggetto: Rispondi citando

perchè sono troppo presi a mangiarsi i gomiti adesso che l'italia è sull'orlo del baratro non per meriti "loro" ma per scazzo dei "nostri"!!!!

che il paese vada in mano a degli incoscienti è già brutto di per sè...ma regalarglielo è davvero troppo!!!
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amhara
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 17:16    Oggetto: Rispondi citando

sono d'accordo solo sulla prima parte del discorso di paolo..

questo invece proprio no.
"senza tener conto di una strategia islamica, per nulla nascosta, che vuole penetrare ovunque con una aggressiva espansione demografica legata ad una loro grande prolificità."

come se mo dietro il movimento incontrollato di milioni di persone potesse esserci una sorta di setta massonica.. sai che ragionamento mi ricorda? quello che facevano i vetero comunisti degli anni 50 che parlavano della "cricca sionista". fare sti ragionamenti è come porre i prodromi per altri lager. mi stupisco che possa dire queste cose.. ti lamenti di diliberto, che è davvero un VETEROcomunista.. poi fai ragionamenti entro le stesse categorie di pensiero.

come stupirsi quindi se dai congressi di verdi rifondazione e comunisti italiani non uscirà nulla di nuovo, sempre la solita classe dirigente?

io cmq se fossi un militante di rifondazione (per fortuna ho abbandonato quella strada in tempo) strapperei la tessera di fronte allo scempio che stanno facendo.

il partito comunista unico sarebbe una cosa utile e nesessaria.. altro che sogni passati.. solo che prima bisogna letteralmenet "purgare" i dirigenti odierni.. non sono capaci di dialogo, basti pensare che sinistra critica e PCL non sono riusciti a fare l'accordo perchè non hanno uguali visioni sulla quinta internazionale (o quella che è, per me può essere anche la dodicesima). queste cose bisogna mettere da parte, possibile che non si riesce a farlo??
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Gateo
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 18:13    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
sono d'accordo solo sulla prima parte del discorso di paolo..

questo invece proprio no.
Citazione:
"senza tener conto di una strategia islamica, per nulla nascosta, che vuole penetrare ovunque con una aggressiva espansione demografica legata ad una loro grande prolificità."
Ma ROTFL, hai ragione Amhara, non l'avevo notato!

Il che spiega il problema grosso dei comunisti: se si mettono un attimo a pensare, scoprono invariabilmente di non essere d'accordo con se stessi... Twisted Evil
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Lug 2008 18:34    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Il che spiega il problema grosso dei comunisti: se si mettono un attimo a pensare, scoprono invariabilmente di non essere d'accordo con se stessi... Twisted Evil

e qui scatta il flame.

fatto !!!
non ho sufficienti energie, gateo, ma fai conto che sia partita una delle mie trollate coi controfiocchi.

siete coerenti voi di destra, col risparmio sul budget della pubblica spesa.
decurtare lo stipendio di 5/10 euro in caso di malattia (su miserie di stipendi statali), ma sperperare 60/70 euro per l'invio della visita fiscale.
tanto costa infatti l'uscita per ogni singola visita (e poi dipende anche dalla distanza...)
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Gateo
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 18:51    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
siete coerenti voi di destra, col risparmio sul budget della pubblica spesa.

Io vado in comune una volta ogni 5 anni e solo perche' obbligato a rinnovare la carta d'identita', per me potremmo eliminarla del tutto, la spesa pubblica!




(questa si che e' una cosa di destra!) Wink
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amhara
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 19:29    Oggetto: Rispondi citando

ognuno la pensa come la vuole..

"voi comunisti" è questa la chiave sbagliata del tuo ragionamento.
non è mica una fede bello mio.. ciascuno ha visioni diverse, proprio perchè si usa la testa.

ciò che accomuna i "comunisti", in estrema sintesi, è:
-la coscienza di un mondo ingiusto, dove esistono sfruttati e sfruttatori
-il desiderio di porre fine a questo tipo di società, sostituendola con una in cui tutti gli esseri umani siano uguali.

tutto quello che c'è poi è sovrastruttura storica.. sovrastruttura sovietica, stalinista, leninista o come la vuoi chiamare.

e paolo ha il paradosso di essere un rinnovatore con idee vecchie.
io invece mi sento piuttosto una persona che a partire da poche, se vuoi anche semplici o semplicistiche constatazioni, fa le sue valutazioni politiche e orienta il suo modo di vivere e le sue scelte sulla base di quelle.

se io avessi la possibilità di poter scrivere un appello a tutti i comunisti del mondo, direi soltanto:
"eliminiamo tutto il vecchiume dalla cultura comunista.. rinnoviamoci, a partire da queste due semplici frasi". (quelle che ho detto prima).
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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 18 Lug 2008 21:53    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:

ciò che accomuna i "comunisti", in estrema sintesi, è:
-la coscienza di un mondo ingiusto, dove esistono sfruttati e sfruttatori
-il desiderio di porre fine a questo tipo di società, sostituendola con una in cui tutti gli esseri umani siano uguali.

tutto quello che c'è poi è sovrastruttura storica.. sovrastruttura sovietica, stalinista, leninista o come la vuoi chiamare.



QUOTO, QUOTO, QUOTO!!!!!!!!!!!!!
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 18 Lug 2008 23:41    Oggetto: Rispondi citando

premessina...
amhara, tranquillo che fra me e gateo è storia vecchia: ci vogliamo un bene dell'anima, ma siamo come peppone e don camillo.
sì gateo Prrr don camillo sei tu Laughing !!!

mo' seriamente.

i comunisti sono quelli che:

- credono ancora che tutti debbano essere uguali davanti alla legge (ovvero se un ricco dà un cazzotto in faccia a un povero, non deve essere il povero quello che finisce in galera, in quanto povero che non può permettersi l'azzeccagarbugli serio)

- credono che tutti abbiano diritto a studiare ed avere una cultura a prescindere dal ceto sociale cui appartengono (ovvero non è che si devono tagliare i fondi alla scuola pubblica per risparmiare e poi dare le agevolazioni alle scuole private, cosicchè lo status diventi 'mandare il figlio alla scuola privata', con i figli dei ricchi che studiano e quelli dei poveri che vanno a fare gli operatori sottopagati dei call center).

- credono che la scuola non sia internet, inglese, impresa e un mezzo di inserimento nel mondo del lavoro, ma un luogo in cui imparare nozioni, farsi una cultura e prepararsi a diventare cittadini consapevoli, prima ancora che uomini e donne.

- credono che tutti abbiano diritto alla stessa retribuzione a parità di tipologia di lavoro, prescindendo dal colore della pelle o dalla religione professata e via dicendo (ovvero non è che per agevolare l'arricchimento vergognoso degli imprenditori si debba consentire di assumere manovalanza di disperati stranieri che lavorano 12 ore al giorno in nero per 600 euro, visto che un italiano si rifiuta, tanto per parlare in soldoni.
tanto per continuare a parlare in maniera spicciola, quando un comunista scopre che nel 'decreto urgente di sicurezza' c'è scritto che l'imprenditore sorpreso ad avere dei dipendenti in nero, se sono in numero superiore a 10, rischia una pesante sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 2500 euro in totale, pensa subito "non facevano prima a scrivere prendete in nero chi caz*o volete, tanto al massimo beccate una multa irrisoria?").

- credono che tutti abbiano diritto ad essere curati dalla sanità pubblica allo stesso modo (insomma non è che se sei ricco ti operano in due giorni nelle strutture private, se sei povero o aspetti sei anni o vai al santa rita e ti levano un polmone perchè, anche se stai pagando, tanto sanno che sei povero e non potrai far loro causa).

- credono che il 'legittimo sospetto' che un giudice possa avercela con l'imputato sia un modo distorto per affermare il dato di fatto che un giudice, se gli capiti davanti, pensa anche che potresti essere colpevole.

- credono che roba tipo il lodo maccanico - schifani - alfano (tanto cambia solo il numero della gente coinvolta) sia solo un modo che i ricchi usino per arrogarsi dei privilegi cui non dovrebbero aver diritto.

- chiamano le cose con il loro nome: un assassinio è una 'roba da ergastolo', una rapina a mano armata è un 'crimine sociale', un falsuccio in bilancio è una 'truffa aggravata ai danni dei cittadini e dello stato'.

- si illudono che i politici siano gente alla de gasperi e alla togliatti che cercano il meglio per il popolo sovrano, non della gente senza un minimo di cultura che si arroga il diritto di offendere l'intelligenza degli aventi diritto al voto (no, non siamo elettori!)

- credono che i patti lateranensi siano già una grande concessione, e si stupiscono come degli stupidi (compagni, consentitemi questo autoinsulto) quando vedono gente che si professa liberale (ovvero gente che sostiene di voler garantire a tutti la massima libertà di scelta personale) sostenere posizioni che in realtà sono imposizioni coatte di una morale che è 'religiosa', e non 'civile'. sì, sto pensando a giuliano ferrara & co.

- credono nella libertà di espressione in qualunque mezzo e forma, e ancora non hanno capito che c'è gente che può dire ciò che vuole e gente che se sbaglia un aggettivo, anche se dice la verità, finisce in galera e gli portano via il conto in banca, la casa e anche un rene perchè sono dei poveracci che in banca hanno due lire e la casa non è sufficiente a coprire i 'danni morali'

vado avanti?
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max1
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MessaggioInviato: 19 Lug 2008 18:37    Oggetto: Rispondi citando

Uhm.. il problema è che i veri oggigiorno comunisti(con una morale "ferrea" tipo la tua) sn pochi.. ognuno pensa per sè come all fine è giusto che sia Very Happy E poi come qualcuno ha già detto i regimi totalitari sono finiti: è tempo di guardare avanti: così come non si può più inneggiare al fascismo non si deve più inneggiare al comunismo anche se alcune potevano essere buone.
Il mondo è cambiato non esistono più i veri comunisti e fascisti (e per fortuna !)
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amhara
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MessaggioInviato: 19 Lug 2008 19:17    Oggetto: Rispondi citando

il comunismo non è totalitarismo..
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splarz
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MessaggioInviato: 20 Lug 2008 13:41    Oggetto: Rispondi citando

mad, mi sono scoperto comunista Wink solo una cosa:
Citazione:
credono che la scuola non sia internet, inglese, impresa e un mezzo di inserimento nel mondo del lavoro, ma un luogo in cui imparare nozioni
non "imparare nozioni", bensì "imparare a ragionare". La scuola delle tre I è del primo tipo, e non ti insegna un benemerito...
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amhara
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MessaggioInviato: 20 Lug 2008 21:55    Oggetto: Rispondi

"ognuno pensa per sè come all fine è giusto che sia"
è qua la minchiata del nostro millennio ragazzi.. è proprio qua
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