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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 18 Giu 2008 17:15 Oggetto: |
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E ora ci tocca la Spagna!!!
Materemo il toro (di maxismakigwax)!
@fly: il tuo post l'ho messi qui nel 3d dedicato alla partita Italia-Francia. |
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flyngvfactor87 Dio maturo
Registrato: 12/03/08 13:11 Messaggi: 7030 Residenza: Casa mia
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Inviato: 18 Giu 2008 17:18 Oggetto: |
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andrea1975 ha scritto: | @fly: il tuo post l'ho messi qui nel 3d dedicato alla partita Italia-Francia. |
Tranquillo...potevi anche cancellarlo...ma non sapevo in che altro modo esprimere la mia gioia!!!
...sinceramente pensavo di essere bannato dal forum... |
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maxismakingwax Amministratore
Registrato: 23/07/06 20:22 Messaggi: 7446 Residenza: Con la testa nel case
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Inviato: 18 Giu 2008 17:38 Oggetto: |
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A parte che il mio Toro fa tutto da solo non c'è bisogno di sforzarsi troppo per matarlo ... ma mi spaventa molto il loro attacco (le corna praticamente, no?) considerando che noi come fenomeno difensivo abbiamo Grosso
flyngvfactor87 ha scritto: | ...
...sinceramente pensavo di essere bannato dal forum... |
non ancora ... |
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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 18 Giu 2008 17:58 Oggetto: |
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Intanto stanno rispolverando la gomitata di Tassotti del 1994.
Da Gazzetta.it
Citazione: | L'uomo che chiede "vendetta" è il simbolo scelto dai media spagnoli nel primo giorno di vigilia della sfida all'Italia. Ci sarebbe ancora la partita contro la Grecia da seguire, magari per valutare la condizione degli uomini più in forma a disposizione di Aragones. Ma dalle parti di Madrid interessa solo la semifinale, che tradotto fa: sbattere fuori dall'Europeo l'Italia. |
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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 21 Giu 2008 14:21 Oggetto: |
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Per Spagna-Italia ci spostiamo qui. |
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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 24 Giu 2008 16:54 Oggetto: |
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maxismakingwax Amministratore
Registrato: 23/07/06 20:22 Messaggi: 7446 Residenza: Con la testa nel case
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Inviato: 24 Giu 2008 17:54 Oggetto: |
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Dai adesso giudizione globale di questa nazionale.
Chi se la sente posti anche il pagellone.
Donadoni: 5,5. Indeciso sulla formazione, men che meno sulla tattica, riesce a scegliere alcuni uomini importanti nei momenti giusti ma no trova in nessun modo soluzioni alla scarsa vena realizzativa della squadra.
Toni: s.v. A parte il gol regolare segnato e annullato non si vede proprio, spiace anche perché è un gran bell'uomo e l'omosessualità potrebbe colpirmi da un momento all'altro, ma su di lui c'erano grandi aspettative paurosamente deluse.
Del Piero, Di Natale,Camoranesi: 5,5. discorso molto simile per tutti e tre. Anche per loro c'erano grandi aspettative, fondamentalmente deluse, complici anche gli utilizi a singhiozzo, ma nel momento decisivo non hanno inciso.
Cassano: 5,5. Però diverso da quelli sopra. Lui sì che ha avuto spazio, anhe se poi anche lui non è stato mai decisivo. Molte bellissime giocate ma che non hanno portato a niente. Non mi ricordo neanche un suo tiro in porta. Peccato.
Buffon: 6,5. Non gli do di più perché mi è sempre stato antipatico. Però insieme ai suoi compagni di reparto mi sembra sia stato la nota lieta, con il rigore parato e almeno un paio di interventi decisivi a partita.
Panuzzi: 6,5. Segna, corre, marca, reimposta il gioco ... peccato che presumibilmente per i prossimi mondiali non ci sia.
Grosso: 7. Gli avrei dato di meno ma lui invece mi sta simpatico. Possibile che sto qui giochi solo nelle manifestazioni internazionali a quei livelli? E nella squadra di club non potrebbero ingannarlo e dirgli che sta giocando con la nazionale?
Zambrotta: 4,5. Per me il peggiore, parzialmente riscattatosi nell'ultima partita. Sembrava completamente fuori da schemi e partita. Per dirla con le parole dell'Avvocato è stato emozionante. |
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Zeus Amministratore
Registrato: 21/10/00 01:01 Messaggi: 12752 Residenza: San Junipero
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Inviato: 24 Giu 2008 21:35 Oggetto: LE PAGELLE DEL TIFOSO RASSEGNATO |
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Questo (mezzo) articolo di Vittorio Zucconi mi fa morire :)
Citazione: | Buffon (30). Il voto in decimi, da elementari, non basta più per colui che ci ha portato fuori dal gorgo del primo girone e ci aveva anche rimesso in sesto il conto dei rigori. E se qualcuno osa dire che ha avuto sedere su quell'errore salvato dal palo, si ricordi che non si videro mai portieri professionisti o giocatori professionali di poker sfigati.
Grosso (7). Toni è riuscito a portargli via dai piedi il sogno di rifare il numero di Germania 2006. Continua a giocare come se la palla fosse una testata atomica innescata, della quale liberarsi appena si passa la metà del campo per sganciarla su qualche altro malcapitato, ma che cavolo volete da uno che è stato buttato via da Moratti come la centesima cicca fumata a San Siro?
Panucci (7). Ha fatto l'unico gol italiano facendo rotolare il pallone nella porta romena e non ha dato occasioni contro la Spagna all'arbitro per appioppargli un rigore. Lippi lo aveva sepolto due anni fa, ma il vecchio Lazzarone un giretto fuori dalla grotta se l'è fatto. Buon per lui. Ora torna Lippi e lui torna nella grotta.
Chiellini (10). Tu es Petrus e su questa pietra potremmo rifondare Santa Madre Difesa oggi a pezzi. Non sarà Bramante o Brunelleschi, ma i muri li sa innalzare. In mancanza dei grandi architetti, viva i muratori.
Zambrotta (5). Uno spettro si aggira sulla destra della difesa italiana. Perché Donadoni non ha convocato Zambrotta al suo posto?
De Rossi (6). Alla fine era "dead midfielder walking", un centrocampista che camminava morto, di fatica. Aveva due occhiaie che avrebbero indotto qualsiasi madre a sbattergli almeno tre uova imponendogli di andare subito a confessarsi e non frugare più in Internet.
Perrotta (s. r). Senza ruolo. Quando è così, è come un filo elettrico senza la corrente, che deve sempre essere qualche elettricista a passargli, altrimenti è una corda qualsiasi, un volenteroso senza grandi piedi e fantasia.
Aquilani (2+). Per incoraggiamento. A un certo punto, quello che alla Rai fa la parte di Ginger Rogers per il Fred Astaire telecronista e si sente in dovere di parlare anche quando non ha niente da dire, cioè quasi sempre, lo ho chiamato, per felix lapsus, "Aquiloni". L'unico giudizio inteligente della serata. Era leggero e malinconico proprio come una cometa di carta tirata da un bambino su un prato di periferia.
Cassano (m. p. c.). Ma per carità. Se deve giocare così, in questo modo irritante e sempre con la stessa mossetta che hanno capito anche al Roccadisotto FC, meglio che si ributti sulle orecchiette e la burrata. Almeno si diverte lui. Una lode ai telecronisti che almeno ci hanno risparmiato il refrain del "talento di Bari Vecchia".
Ambrosini (s. v.). Senza voto. Bocciarlo sarebbe ingiusto. Promuoverlo sarebbe troppo generoso. Anche lui, come Perrotta, è abituato a fare la parte del baritono alla Scala lasciando ai tenori le romanze strappa applausi. Ieri cantava nella corale "Amici della Lirica" di Valenza Po, mica si poteva pretendere che diventasse di colpo Pavarotti "all'alba vincerooooo".
Toni (-1). Introduciamo la novità algebrica dei numeri negativi, perché, oltre a non combinare una beata mazza, ha anche impedito a un altro (Grosso) di fare gol, dunque si becca un "meno uno", tentando una sgangherata bicicletta al volo che sarebbe forse riuscita a un giocatore agilissimo altro un metro e cinquanta. Non a un pinocchione che sembrava avere tutte le parti del corpo montate male da un papà che non ha letto le istruzioni del mobile comperato all'Ikea.
Di Natale (4). Speriamo nella Befana, perché questo Natale ha portato soltanto carbone, e non Doni, al suo ammiratore, che ora perderà pure il posto. Atroce il suo rigore.
Camoranesi (7). Ha fatto casino, ha rimescolato un po' la morta gora del centrocampo italiano, ha impegnato il portiere Casillas, ha addirittura - miracolo - saltato qualche difensore. Sembrava un giocatore professionista di calcio in mezzo alla nazionale dell'ufficio paghe e contributi.
Del Piero (10+). No, adesso, seriamente. Deponete i flabelli, i turiboli, le fruste e la cassetta di acqua minerale. Che senso ha portarsi dietro uno così per farlo giocare un tempo e dieci minuti? Giusto per arruffianarsi i trombons del cosidetto giornalismo sportivo quelli del "come si fa a lasciare a casa Del Piero"? O ci credi, e lo fai giocare, o lo lasci in pace a conversare con i canarini.
Donadoni (6). Vigliacchi a tutti coloro che ora oseranno infierire o dare i suoi riccioletti in pasto alla plebe per salvarsi la poltrona. Gli auguro di trovare un lavoro meno ingrato di quello che gli fu buttato adosso dai sepolcri imbiancati del pallone italiano quando volevano farci credere di essere tornati tutti vergini.
Arbitro (8). Gli arbitri italiani sbagliano come tutti gli altri, dalla Lapponia all'Uzbekhistan, ma una cosa dovrebbero imparare i nostri: mettere un tappo ai loro zufoletti e lasciar giocare di più. 'Scolta Collina. Non tutte le cadute sono falli e se si zufola per ogni spinta e ogni ruzzolone si incoraggiano soltanto i "casqueurs" di professione e si fa fare esercizio ai massaggiatori e ai barellieri. I giocatori sono come i cani, capiscono in fretta che cosa permette, e non permette, di fare il padrone e non è un caso se nelle Euro aree di rigore si sono viste molto meno scene da "ratto delle Sabine" di quelle che vediamo nei campionati italiani. I cagnolini avevano capito che sarebbe stato inutile. |
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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 26 Giu 2008 10:23 Oggetto: Re: LE PAGELLE DEL TIFOSO RASSEGNATO |
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zeussino ha scritto: | Questo (mezzo) articolo di Vittorio Zucconi mi fa morire
Citazione: | Buffon (30). Il voto in decimi, da elementari, non basta più per colui che ci ha portato fuori dal gorgo del primo girone e ci aveva anche rimesso in sesto il conto dei rigori. E se qualcuno osa dire che ha avuto sedere su quell'errore salvato dal palo, si ricordi che non si videro mai portieri professionisti o giocatori professionali di poker sfigati.
Grosso (7). Toni è riuscito a portargli via dai piedi il sogno di rifare il numero di Germania 2006. Continua a giocare come se la palla fosse una testata atomica innescata, della quale liberarsi appena si passa la metà del campo per sganciarla su qualche altro malcapitato, ma che cavolo volete da uno che è stato buttato via da Moratti come la centesima cicca fumata a San Siro?
Panucci (7). Ha fatto l'unico gol italiano facendo rotolare il pallone nella porta romena e non ha dato occasioni contro la Spagna all'arbitro per appioppargli un rigore. Lippi lo aveva sepolto due anni fa, ma il vecchio Lazzarone un giretto fuori dalla grotta se l'è fatto. Buon per lui. Ora torna Lippi e lui torna nella grotta.
Chiellini (10). Tu es Petrus e su questa pietra potremmo rifondare Santa Madre Difesa oggi a pezzi. Non sarà Bramante o Brunelleschi, ma i muri li sa innalzare. In mancanza dei grandi architetti, viva i muratori.
Zambrotta (5). Uno spettro si aggira sulla destra della difesa italiana. Perché Donadoni non ha convocato Zambrotta al suo posto?
De Rossi (6). Alla fine era "dead midfielder walking", un centrocampista che camminava morto, di fatica. Aveva due occhiaie che avrebbero indotto qualsiasi madre a sbattergli almeno tre uova imponendogli di andare subito a confessarsi e non frugare più in Internet.
Perrotta (s. r). Senza ruolo. Quando è così, è come un filo elettrico senza la corrente, che deve sempre essere qualche elettricista a passargli, altrimenti è una corda qualsiasi, un volenteroso senza grandi piedi e fantasia.
Aquilani (2+). Per incoraggiamento. A un certo punto, quello che alla Rai fa la parte di Ginger Rogers per il Fred Astaire telecronista e si sente in dovere di parlare anche quando non ha niente da dire, cioè quasi sempre, lo ho chiamato, per felix lapsus, "Aquiloni". L'unico giudizio inteligente della serata. Era leggero e malinconico proprio come una cometa di carta tirata da un bambino su un prato di periferia.
Cassano (m. p. c.). Ma per carità. Se deve giocare così, in questo modo irritante e sempre con la stessa mossetta che hanno capito anche al Roccadisotto FC, meglio che si ributti sulle orecchiette e la burrata. Almeno si diverte lui. Una lode ai telecronisti che almeno ci hanno risparmiato il refrain del "talento di Bari Vecchia".
Ambrosini (s. v.). Senza voto. Bocciarlo sarebbe ingiusto. Promuoverlo sarebbe troppo generoso. Anche lui, come Perrotta, è abituato a fare la parte del baritono alla Scala lasciando ai tenori le romanze strappa applausi. Ieri cantava nella corale "Amici della Lirica" di Valenza Po, mica si poteva pretendere che diventasse di colpo Pavarotti "all'alba vincerooooo".
Toni (-1). Introduciamo la novità algebrica dei numeri negativi, perché, oltre a non combinare una beata mazza, ha anche impedito a un altro (Grosso) di fare gol, dunque si becca un "meno uno", tentando una sgangherata bicicletta al volo che sarebbe forse riuscita a un giocatore agilissimo altro un metro e cinquanta. Non a un pinocchione che sembrava avere tutte le parti del corpo montate male da un papà che non ha letto le istruzioni del mobile comperato all'Ikea.
Di Natale (4). Speriamo nella Befana, perché questo Natale ha portato soltanto carbone, e non Doni, al suo ammiratore, che ora perderà pure il posto. Atroce il suo rigore.
Camoranesi (7). Ha fatto casino, ha rimescolato un po' la morta gora del centrocampo italiano, ha impegnato il portiere Casillas, ha addirittura - miracolo - saltato qualche difensore. Sembrava un giocatore professionista di calcio in mezzo alla nazionale dell'ufficio paghe e contributi.
Del Piero (10+). No, adesso, seriamente. Deponete i flabelli, i turiboli, le fruste e la cassetta di acqua minerale. Che senso ha portarsi dietro uno così per farlo giocare un tempo e dieci minuti? Giusto per arruffianarsi i trombons del cosidetto giornalismo sportivo quelli del "come si fa a lasciare a casa Del Piero"? O ci credi, e lo fai giocare, o lo lasci in pace a conversare con i canarini.
Donadoni (6). Vigliacchi a tutti coloro che ora oseranno infierire o dare i suoi riccioletti in pasto alla plebe per salvarsi la poltrona. Gli auguro di trovare un lavoro meno ingrato di quello che gli fu buttato adosso dai sepolcri imbiancati del pallone italiano quando volevano farci credere di essere tornati tutti vergini.
Arbitro (8). Gli arbitri italiani sbagliano come tutti gli altri, dalla Lapponia all'Uzbekhistan, ma una cosa dovrebbero imparare i nostri: mettere un tappo ai loro zufoletti e lasciar giocare di più. 'Scolta Collina. Non tutte le cadute sono falli e se si zufola per ogni spinta e ogni ruzzolone si incoraggiano soltanto i "casqueurs" di professione e si fa fare esercizio ai massaggiatori e ai barellieri. I giocatori sono come i cani, capiscono in fretta che cosa permette, e non permette, di fare il padrone e non è un caso se nelle Euro aree di rigore si sono viste molto meno scene da "ratto delle Sabine" di quelle che vediamo nei campionati italiani. I cagnolini avevano capito che sarebbe stato inutile. |
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Sembrano i voti che il mio professore di tecnica (omonimo o quasi del giornalista) dava a noi, e anche le motivazioni erano molto simili.
Ovviamente i miei voti erano simili a quelli di Toni. |
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andrea1975 Dio maturo
Registrato: 07/12/06 17:58 Messaggi: 4052
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Inviato: 26 Giu 2008 19:35 Oggetto: |
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Ufficiale il ritorno di Lippi alla guida della nazionale
Da gazzetta.it
Citazione: | La Figc annuncia il ritorno del c.t. campione del Mondo, che aveva lasciato dopo il trionfo in Germania e 29 partite con appena due sconfitte. Martedì a Roma la presentazione |
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