Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
prostituzione:il pollaio parlamentare starnazza
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 07 Giu 2008 17:29    Oggetto: prostituzione:il pollaio parlamentare starnazza Rispondi citando

- prostituzione: il pollaio parlamentare starnazza ?
a cura di Paolo De Gregorio, 7 giugno 2008

- Berzelli e Vizzini esponenti del governo presentano un emendamento che definisce ?le prostitute pericolose per la pubblica moralità?
- il ministro della giustizia, Alfano,osserva acutamente che bisogna distinguere tra vittime e carnefici
- Mantovano (sottosegretario del ministero dell?interno), molto realisticamente, dice che le donne sfruttate possono ricorrere all?articolo 18 della Bossi-Fini e denunciare i propri sfruttatori (risata di sottofondo)
- Mara Carfagna poi (si impegna a fondo) apprezza lo spirito dell?emendamento, ma chiede una riflessione seria
- Pisanu, ex ministro dell?interno?: ?è aberrante attribuire unilateralmente alle prostitute di strada il reato contro la moralità pubblica,assolvendo i loro clienti?
- Maroni: ?sì a quartieri a luci rosse!?
- dulcis in fundu, Anna Finocchiaro del governo ombra: ?solo propaganda che nasconde confusione, la maggioranza corre dietro all?umore e alla pancia del Paese?.
La gentile signora Finocchiaro (?caso umano? da pensionare) non si è ancora accorta che non tener contro della ?pancia del Paese? significa perdere le elezioni, in eterno. Il dovere della opposizione, che il voto se lo deve guadagnare, è quello di formulare una organica proposta di legge per risolvere il problema, soprattutto se si è di fronte ad un governo impreparato e balbettante su questa materia.
Lo scorso settembre, sullo stesso tema ho scritto un intervento intitolato: ?prostituzione che fare? che ripropongo senza modifiche. Chi lo condivide può dare una mano mandandolo in giro il più possibile.
Paolo De Gregorio


- prostituzione, che fare -
a cura di Paolo De Gregorio ? 6 settembre 2007

Ciò che leggo in tema di prostituzione mi fa rabbrividire per la approssimazione e per le potenti dosi di catto-comunismo, di ridicola sociologia, di moralismo, che parlano di denunciare i clienti, che bisogna cambiare cultura, che la prostituzione è un lavoro e le addette devono pagare le tasse, che vuole che la prostituzione sia un reato, il ritorno dei casini, più poliziotti in giro e via farneticando.
Brevissimamente dirò cosa penso.
La prima è che la prostituzione è una realtà insopprimibile e che qualunque atto repressivo è destinato al fallimento, cosa che la senatrice Merlin, responsabile della legge omonima che vieta le case chiuse, non aveva assolutamente capito, visto che il suo obiettivo (infantile) era quello di far scomparire la prostituzione.
La seconda è mettere in chiaro che la prostituzione NON è un lavoro, e chi lo sostiene dovrebbe tentare di convincere di ciò (a proprio rischio e pericolo) un operaio di fonderia durante l?esercizio delle sue funzioni, e magari alla fine del mese quando il salario è già finito.
Si dovrebbe uscire dalla ipocrisia distillata ogni giorno da una soffocante e indecente, per uno stato laico, egemonia culturale cattolica, e dichiarare legale la prostituzione con solo poche regole da far rispettare TASSATIVAMENTE: che questa attività sia svolta in appartamenti affittati o comprati a tale scopo, che l?età minima delle prostitute sia 18 anni, che non vi sia una concentrazione di attività con un massimo di quattro associate, che queste persone siano obbligate a svolgere ogni mese un test su Aids e malattie veneree da esibire a un eventuale controllo di polizia.
L?attività di ogni persona malata deve essere fermata fino alla guarigione.
Soltanto in queste condizioni legali, e senza nessuna pretesa tributaria per l?attività della prostituzione, si può pensare a provvedimenti di arresto per chi pratica la prostituzione per la strada o in casa clandestinamente e senza controlli sanitari.
I vantaggi possibili: anzitutto una quantificazione del fenomeno, un prevedibile calo di spesa sanitaria, la fine della occupazione di interi quartieri dove la gente non può uscire la sera, il contenimento del fenomeno dei ?protettori?, la possibilità di legiferare con durezza per i trasgressori perché non vi è alcun intendimento vessatorio né tributario ma si vogliono solo regole valide per la salute e la sicurezza di tutti.
Per far dispetto ai preti e per la ?par condicio? tra i sessi, auspicherei la attività di prostituti uomini, per la gioia di arzille cinquantenni a secco per i problemi prostatici del partner.
Paolo De Gregorio
Top
Profilo Invia messaggio privato
Blumerle
Semidio
Semidio


Registrato: 03/06/08 10:35
Messaggi: 235

MessaggioInviato: 07 Giu 2008 17:46    Oggetto: Rispondi citando

Parli bene, e in parte hai le tue ragioni, ma questo è un argomento che come dici tu, contraddicendoti poi, non ammette regole.
Purtroppo e dico purtroppo.
La legge di mercato ha delle leggi ferree...si vende solo ciò che interessa e non ciò che vale.
Se non ci sono ( apparentemente) prostituti uomini è solo perchè il mercato non li richiede, in quanto la donna vuole qualcos'altro che uno del mestiere non può dare.
L'uomo invece vuole ciò che non è legale , per quell'altro c'è la moglie o le fidanzate o le avventure chiamiamole gratis.
Quando paga vuole altro. Sono secoli che è così.
Eppoi ci sono gli omosex che sono tanti e le combinazioni sono infinite.
Difficile fare delle regole, Come dici tu appunto.
Top
Profilo Invia messaggio privato
dr.K
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 24/03/05 06:07
Messaggi: 1186
Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!

MessaggioInviato: 12 Giu 2008 16:26    Oggetto: Rispondi citando

Chi è "brutto", anziano o ha problemi di socializzazione non ha diritto al sesso?
Ci aspetta l'ennesima legge ipocrita che crede di far sparire il fenomeno, così, con un colpo di spugna?
Dovrebbero combattere più attivamente lo sfruttamento.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Blumerle
Semidio
Semidio


Registrato: 03/06/08 10:35
Messaggi: 235

MessaggioInviato: 12 Giu 2008 17:18    Oggetto: Rispondi

Caro mio,
Chi è brutto anziano con problemi di socializzazione e povero non ha diritto a niente. Mica solo in qesto argomento....
E una società del cavolo
Le donne poi non ne parliamo.
O ne vogliamo parlare? Le leggi le fanno gli esseri umani! E come tali dimostrano la pochezza della sua società. Non ci ribelliamo abbastanza, ma se volessimo tutti la stessa cosa ce l'avremmo. é ua questione di potere. Di scelte. Di voto politico e di impegno personale.
IO ci ho provato e non mi vergogno a dirlo. Qui pare che tutti lo dicono e poi pensano ai cavoli loro. Come si dice "io sto coi frarti e zappo l'orto"
Ovviamente non parlo direttamente ai presenti ma in generale e parlo con rammarico ad una società controllata e masterizzata.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi