Inviato: 23 Mag 2008 22:00 Oggetto: dalla dipendenza dal petrolio alla dipendenza dall'uranio
- dalla dipendenza dal petrolio alla dipendenza dall?uranio -
a cura di Paolo De Gregorio, 23 maggio 2008
Il delirio di onnipotenza, scaturito dalla ampia vittoria elettorale, fa commettere il primo errore alla destra che vuole mettere un cantiere un progetto di costruzione di parecchie centrali nucleari, in numero sufficiente da coprire una parte consistente del fabbisogno energetico italiano.
Per capirci, l?Inghilterra con le sue 8 centrali produce meno del 20% del suo fabbisogno, quindi se parliamo di un 40% del nostro consumo elettrico, bisogna parlare di 20 centrali della stessa potenza di quelle inglesi.
L?altra cifra che mi interessa dare e che non sembra rilevante per i grandi strateghi del nucleare, è che l?uranio è in pochissime mani. Se i paesi che già possiedono la tecnologia nucleare volessero produrre con l?atomo tutta l?energia di cui hanno bisogno, l?uranio disponibile sulla terra di esaurirebbe nel corso di 10 anni (fonte: Sole 24 ore, 8 novembre 2007).
E si parla di costruire nuove centrali in Italia, mentre le vecchie che dovevano essere demolite e i rifiuti radioattivi messi in sicurezza, sono ancora lì, molto pericolose. Dopo 20 anni, non è stato ancora trovato un sito dove stoccare le scorie che restano radioattive e letali per 250.000 anni (vedi ?energia nucleare, il grande imbroglio? del 1maggio 2008 in cui ho parlato anche dei costi).
Questo progetto ha immediatamente riscosso il plauso degli industriali e il ?niente pregiudizi? del ministro ombra del Pd Colaninno, e come si vede le differenze fra la destra e il ?centro? di Veltroni non esistono proprio e, per entrambi, il ?popolo sovrano?, che in un referendum bocciò il nucleare nel 1987, non conta proprio nulla.
Si fidano del fatto di avere in mano tutti i ?media?, RAI compresa, che sono capaci di creare qualunque consenso anche se proponi rischi per la vita e la salute dei cittadini sudditi, ingannandoli e ricattandoli con la grande occupazione che tale piano procurerebbe.
Spero proprio che questa follia nuclearista faccia compattare un fronte, non di sigle superstiti dalla disgregazione della sinistra, né dei vecchi personaggi che sostennero il governo Prodi, ma un fronte di cittadini che intendono impegnarsi in modo diretto sul territorio, come è stato fatto a Scanzano contro il deposito di scorie radioattive, a Vicenza contro il raddoppio della base Usa, e contro la TAV in Val di Susa, accompagnato da una massiccia campagna di controinformazione su internet e dovunque è possibile arrivare con iniziative e manifestazioni.
Una nuova classe dirigente può uscire solo dall?impegno diretto, insieme ai cittadini e alle popolazioni locali, per difendere il proprio diritto alla salute e alla sicurezza, anche perché in Parlamento non vi è nessuno che è disposto a farlo.
Vanno contrastati già da subito con esempi concreti come quelli della Spagna, che produce già il 25% del suo fabbisogno energetico con le rinnovabili, e ha in costruzione 20 grandi centrali solari termodinamiche del progetto di Rubbia che raddoppieranno la produzione elettrica.
Il solare termodinamico in grandi centrali e il fotovoltaico diffuso su tutti i lastrici solari delle case e delle fabbriche,, è in grado di produrre indefinitivamente, senza alcun pericolo né emissione, il 100% del fabbisogno elettrico di qualsiasi nazione, basta sceglierlo e realizzarlo, e non vi sono ostacoli né tecnici, né di sicurezza.
Volendosi avventurare in una riflessione quasi filosofica, dà da pensare il fatto che pur essendoci su un piatto della bilancia una energia sicura, eterna, pulita, e sull?altro una energia pericolosa basata su di una materia (uranio) in rapido esaurimento, non si scelga con immediatezza ed evidenza la cosa migliore. Vi è qualcosa di oscuro nella mente degli uomini che vengono affascinati dal pericolo, dal desiderio di dominio sulla natura, dal rischio di autodistruzione, anche se forse si tratta solo di voler concentrare in poche mani il monopolio energetico.
Lasciamo i dottor Stranamore dell?uranio a bocca asciutta, facciamo prevalere gli interessi dei cittadini e dell?ambiente, e cominciamo a delegittimare questa destra così arretrata e pericolosa.
Paolo De Gregorio
Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
Inviato: 23 Mag 2008 22:32 Oggetto:
'Stavolta sono d'accordo con te al 100%.
Ricordiamoci però che questo governo si è inventato la formula della trasformazione delle discariche in siti militari, minacciando la galera per chi protesterà (e sarà così per la TAV, per la base di Vicenza e qualsiasi altra porcata decideranno di fare).
Non contesto le opere pubbliche, contesto i modi in cui queste vengono realizzate in Italia.
a integrazione di questo post e per comoditàdi lettura allego "energia nucleare: il grande imbroglio"
approfondiamo questi argomenti, parliamone, non stanchiamoci
ciao
paolo
-energia nucleare: il grande imbroglio -
a cura di Paolo De Gregorio, 1° maggio 2008
Le frasi magiche della offensiva nuclearista in Italia sono:
- in Europa vi sono 158 centrali nucleari, quindi il rischio ce l?abbiamo in casa, e visto che c?è, produciamo anche noi con l?uranio
- gli stranieri ci tengono in pugno poiché dipendiamo per l?88% da petrolio e gas e produciamo solo il 12% in rinnovabili autonomamente (geotermico, solare, fotovoltaico, eolico)
- le organizzazioni ecologiste sanno dire solo dei no e una crisi petrolifera ci coglierà impreparati
- rinunciando al nucleare il costo della elettricità costa il 60% in più della media europea.
Ci troviamo di fronte a persone senza scrupoli, legati internazionalmente alla lobby mondiale dell?atomo, che sono disposte ad inquinare in modo irreversibile molte zone della nostra terra con gravi rischi per la vita e la salute di milioni di persone, persone dal ?profilo criminale? che mentono spudoratamente su tutto, soggetti ?socialmente pericolosi? che possono legalmente determinare scelte sulla pelle di tutti, e di cui si dovrebbe occupare la magistratura.
- Primo imbroglio: gli stranieri ci tengono in pugno, vero, ma noi compriamo gas e petrolio in mezzo mondo, mentre l?uranio è poco, in esaurimento, ed è in mano a pochissimi soggetti che, nella migliore delle ipotesi, ci terrebbero anche essi in pugno
- gli ecologisti dicono ?no? a carbone, rigassificatori, nucleare, ma dicono sì alla diffusione orizzontale sul territorio di microgenerazione fotovoltaica, e sì alla macrogenerazione del ?solare termodinamico? del Nobel Rubbia, che, cacciato dall?Italia dal nuclearista Berlusconi, è stato accolto a braccia aperte in Spagna dove sono in costruzione venti grandi centrali con il suo brevetto, che in questi ultimi giorni è stato anche acquistato dai cinesi. Investendo massicciamente in questi due settori, microgenerazione fotovoltaica e solare termodinamico, si può fare fronte a qualsiasi domanda di energia e in modo sicuro e senza pericoli, basta solo costruirli in numero sufficiente
- il costo per kilowattora nucleare è più conveniente: la più grande balla a livello mondiale!
Per smantellare le 4 centrali nucleari del Garigliano, Latina, Trino e Caorso (25mila metri cubi di materiale radioattivo e 60.000 metri cubi di impianti da smantellare) finora sono stati spesi oltre 15mila miliardi di vecchie lire, in 20 anni, ma quasi nulla è stato fatto. Nel 1999, sotto la supervisione dell?Autorità per l?energia, è stata costituita la SOGIN, una SpA, che dovrebbe risolvere il problema nascondendo i rifiuti sotto terra, in un unico sito, ancora da trovare, dotata di un miliardo di Euro, che prevede però di spendere altri 4,3miliardi di Euro, con tempi che arrivano al 2024.
Comunque ogni anno vengono divorati 50 milioni di Euro per la manutenzione e la sorveglianza di questi mostri addormentati.
Dopo la rivolta di Scanzano, in Basilicata, dove era stato individuato un sito per lo stoccaggio di tutti i rifiuti nucleari e ospedalieri radioattivi, e siamo nel 2003, nulla è stato fatto per trovare la soluzione, anche se si sono moltiplicati studi, spese, consulenze, e nel frattempo i depositi di scorie sparsi in Italia mostrano preoccupanti segni di cedimento con pericoli reali e immediati di dispersione radioattiva.
Dio solo sa quanto andremo ancora avanti con questa situazione, quante spese (che paghiamo in bolletta elettrica) con la splendida prospettiva di rovinare la vita a quella popolazione che ospiterà questo sito, che resterà pericoloso e radioattivo per 250.000 anni, e che un forte terremoto potrebbe danneggiare.
Bisogna guardarsi da questi nuclearisti, che parlano di vantaggi del nucleare senza nemmeno essere in grado di dire quanto ci costerà l?intero ciclo, demolizione e stoccaggio compresi, e che ci vogliono esporre a pericoli futuri, mentre vi è già una tecnologia che è in grado di far fronte, in modo assolutamente pulito, a qualunque esigenza energetica.
Paolo De Gregorio
P.S. per chi vuole approfondire, suggerisco di leggere il dossier ?Sommersi dai veleni radioattivi? pubblicato su ?L?Espresso? di qualche mese fa, lo trovate digitando su google: sommersi dai veleni radioattivi
Registrato: 31/03/08 16:20 Messaggi: 2418 Residenza: torino
Inviato: 24 Mag 2008 14:19 Oggetto:
Un plauso a Paolo, che ha scritto cose molto corrette, per quello che posso capire da fisico nucleare (anche se ormai da decenni convertita a tutt'altre attività).
Aggiungo che con tutta probabilità le centrali che si intende costruire da noi saranno su brevetti stranieri (cioé si pagheranno soldi a qualcuno per i "comperare" i progetti); e notoriamente l'unico uranio nostrano é quello della Bisalta, probabilmente ce n'é quanto un pompelmo... giusto quello che ci serve per avere l'agognata indipendenza energetica.
Vi ricordo anche un dettaglio non trascurabile: il territorio italiano morfologicamente non é dei più adatti a questo tipo di impianti. Infatti, le zone pianeggianti sono poche, di solito già molto antropizzate e sfruttate per varie, lodevoli, attività produttive (agricoltura, indistria, trasporti...tutta roba che ci serve...); in più, se qualcuno lo avesse dimenticato, moltissime regioni sono a pesante rischio sismico.
Per chi si volesse informare più approfonditamente, consiglierei un libro, vecchio di una trentina d'anni ma temo ancora molto attuale, "Siti impossibili" di V.Bettini. Naturalmente, il rischio sismico é, se possibile, ancora più grave per lo stoccaggio delle scorie.
Ma sarà sufficiente militarizzare tutto per avere una sicurezza inossidabile, suppongo; chi sono io per metterlo in dubbio?????
Registrato: 02/04/07 12:05 Messaggi: 14391 Residenza: 3° pianeta del sistema solare...
Inviato: 24 Mag 2008 20:56 Oggetto:
Rubbia (premio nobel per la fisica nel 1984) ad AnnoZero aveva detto che, per costruire una centrale nucleare, ci vogliono circa 10 anni con un costo di 4/5 miliardi di Euro. Inoltre, il problema successivo, è lo stoccaggio del materiale di scarto radioattivo.
Vicino a Siracusa un impianto all'avanguardia: oggi l'inaugurazione, parla il Nobel che lo ha progettato
Rubbia e la centrale di Archimede "Così catturerò l'energia del sole"
È la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita
perfettamente competitiva, abbondante e sicura
Il premio Nobel
Carlo Rubbia
di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA - "Il nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l'energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino, è la terza via delle rinnovabili. Una fonte pulita, perfettamente competitiva, abbondante e sicura. Basta un quadrato di tre chilometri di lato, la lunghezza di una pista di aeroporto, per ottenere la stessa energia di una centrale nucleare. E per giunta è tecnologia italiana: una ricchezza che possiamo utilizzare direttamente ed esportare". E' un Carlo Rubbia in grande forma quello che si accinge a battezzare la fase uno del suo sogno. A meno di quattro anni dall'ideazione del progetto Archimede, il premio Nobel che guida l'Enea festeggerà oggi l'inaugurazione della nuova centrale elettrica di Priolo, in provincia di Siracusa, l'impianto Enel ristrutturato per far posto al sole. Si tratta della prima dimostrazione della realizzabilità del programma solare dell'Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica made in Italy.
Eppure, dopo Archimede che l'aveva usata per altri scopi, questa forma di energia solare ha avuto poco successo. E l'esperienza della centrale siciliana a specchi di Adrano, che ha inghiottito molti fondi e prodotto poca energia, aveva indotto al pessimismo. Cosa è cambiato?
"Lasciando da parte Archimede, troviamo che il primo brevetto per gli specchi solari risale al 1860. Da allora è stato un succedersi di prove ed errori. Per esempio vent'anni fa, in California, avevano costruito centrali ibride che usavano il solare e il gas naturale, ma bastava una nuvoletta per bloccare il solare e far partire l'impianto a gas: il rendimento era scarso. E poi come fluido per accumulare il calore si usava un olio minerale poco sicuro e ad alto impatto ambientale. Oggi parliamo di una tecnologia completamente diversa".
Molto più affidabile?
"Non c'è paragone. Noi usiamo specchi di nuova progettazione che si muovono lungo l'arco della giornata seguendo il sole e quindi riescono a catturare più luce. Al posto del vecchio olio infiammabile abbiamo una miscela di sali fusi che non causa problemi e consente di accumulare l'energia in moda da renderla disponibile in ogni momento, anche quando non c'è il sole, in modo da ottenere la flessibilità richiesta dal mercato. E infine c'è il fattore temperatura che è fondamentale perché lo scopo finale è produrre vapore per far girare le turbine: la vecchia tecnologia solare non arrivava a superare i 350 gradi; ora raggiungiamo i 550 gradi, la stessa temperatura che si usa negli impianti a combustibili fossili".
Siamo comunque ancora alla fase di sperimentazione.
"Come esperimento pilota i 20 megawatt aggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno ed evitano l'emissione di 40 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica. E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l'impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento".
Quanto costa oggi un metro quadrato di specchi?
"Oggi, cioè in fase preindustriale, il costo complessivo dell'impianto oscilla tra i 100 e i 150 euro a metro quadrato. E da un metro quadrato si ricava ogni anno un'energia equivalente a quella di un barile di petrolio. Il che vuol dire che utilizzando un'area desertica o semidesertica di dieci chilometri quadrati si ottengono mille megawatt: la stessa energia che si ricava da un impianto nucleare o a combustibili fossili, ma con costi inferiori e con una lunga serie di problemi in meno".
Per esempio?
"Non si producono rifiuti né emissioni. L'energia è abbondante e rinnovabile. Non bisogna costruire sistemi di trasporto per i combustibili perché il sole arriva da solo. Gli investimenti e i costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali. Il sistema è estremamente flessibile e si presta ad essere usato con impianti di piccola taglia in località isolate. I tempi di costruzione sono brevi, circa tre anni".
Ritiene che questa tecnologia cambi il ruolo delle rinnovabili?
"Secondo le previsioni dell'Iaea le rinnovabili di nuovo tipo, escludendo dunque l'idroelettrico e la biomassa tradizionale, non supereranno il 3,5 per cento del totale energetico nel 2030. Per andare oltre occorrono due condizioni. La prima è che i costi siano competitivi. La seconda è che il sistema sia flessibile: non a caso l'unica rinnovabile che ha mercato è l'idroelettrico perché le dighe consentono di usare l'acqua quando ce n'è bisogno. La tecnologia che si sperimenta a Priolo soddisfa entrambe queste condizioni".
Quanta energia si può produrre con questo tipo di centrali?
"In prospettiva, arrivando a un'applicazione industriale su larga scala, si può pensare che in regioni con una buona insolazione come il Sud dell'Italia si ricavi energia sufficiente a sostituire carbone, petrolio e metano".
Ma se la tecnologia è così semplice e i costi così bassi, perché il sistema non si è già imposto?
"Perché è un'idea nuova, e come tutte le idee nuove fatica ad essere assimilata. Noi stiamo aprendo un mercato dalle potenzialità enormi in un momento in cui c'è un disperato bisogno di un'energia non inquinante. Decidere tempi e modi spetta ai politici. Certo dal punto di vista scientifico una cosa va detta: o si lavora seriamente alla costruzione di un sistema energetico diverso da quello attuale, più pulito e in grado di ottenere più consenso, oppure si va avanti continuando a immettere gas serra nell'atmosfera e ci si assume il rischio dell'instabilità climatica legata a questo processo".
(19 maggio 2004)
Progetto che Rubbia fu costretto a portare in Spagna.
e in Spagna stanno realizzando 20 centrali con solare termodinamico......
da noi arrivano le idee,i progetti li realizzano altrove, che iella abbiamo con questi politici e oggi si è espresso il Vaticano... vi mando la mia riflessione.
- nucleare: il Vaticano benedice ?
a cura di Paolo De Gregorio, 24 maggio 2008
?E? una decisione quanto mai conveniente!? ha detto il cardinal Martino commentando la decisione del governo italiano che riaprirà le centrali nucleari.
Naturalmente i preti non fanno politica, e appoggiare gli industriali e i politicanti che hanno preso questa decisione sciagurata è un fatto squisitamente spirituale e attiene all?esercizio della ?libertà religiosa?.
I corvacci neri si appollaiano festosi dove trionfa l?irrazionalità, la possibile sofferenza degli uomini e dell?ambiente, sono sempre solidali con i potenti, e sono decisivi nel condizionare le scelte di quegli imbecilli che gli danno retta, a cui prima o dopo si dovrà chiedere di votare a favore o contro il nucleare.
Il solito lavoro sporco, pagato profumatamente con l?8 per mille per i servizi resi alla Casta.
Ma il VENTO SORPASSA L?ATOMO alla faccia del nucleare conveniente, dell?ignorante cardinal Martino.
Nel mondo l?energia nucleare produce 19mila megawatt, l?eolico di recentissima introduzione ne produce già 20mila.
Negli USA non si fanno più centrali nucleari e si sta investendo massicciamente nell?eolico, nel fotovoltaico e nel solare termodinamico.
In Italia per le energie alternativeli il governo Berlusconi ha stanziato 100 milioni di euro a fronte di 6 miliardi per il ponte sullo stretto di Messina e 20 miliardi per altre grandi opere, nucleare compreso.
Il sostanziale ?placet?di Veltroni e del PD alla follia nucleare rende tutto più difficile, e la mobilitazione e la controinformazione devono partire subito.
Paolo De Gregorio
Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
Inviato: 24 Mag 2008 22:17 Oggetto:
Altri due centesimi: il ministro ha detto che molto probilmente si "riutilizzeranno" i siti già esistenti. Quindi: Caorso, Trino vercellese (preparatevi, Padani!) e Montalto di Castro.
Vedi Paolo che quando "partecipi" il clima cambia?
Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
Inviato: 25 Mag 2008 13:55 Oggetto:
dr.K ha scritto:
Altri due centesimi: il ministro ha detto che molto probilmente si "riutilizzeranno" i siti già esistenti. Quindi: Caorso, Trino vercellese (preparatevi, Padani!) e Montalto di Castro.
essendo già esistenti soprattutto spereranno di incontrare meno opposizioni forti dalla popolazione.
ps: a proposito della Spagna, delle centrali costruite sull'idea di Rubbia....riusciamo a trovare qualche dato "oggettivo" ovvero non da articolo di giornale et simili. Ho letto in giro cifre molto diverse....chi sostiene che la Spagna già ora soddisfi il 20% del suo fabbisogno con energie alternative...
Registrato: 02/04/07 12:05 Messaggi: 14391 Residenza: 3° pianeta del sistema solare...
Inviato: 25 Mag 2008 15:14 Oggetto:
Del progetto Archimede ne avevano parlato qualche mese fa in una trasmissione dedicata alle energie alternative sulla RAI.
Appena ritrovo il nome della trasmissione, metto il link.
Caratteristiche tecniche della centrale di Priolo
L'area interessata per la creazione del campo solare è di circa 60 ettari (300 x 280 m), per una potenza elettrica di picco di 5 MW. I collettori parabolici lineari da installare sono 72, disposti su 24 file e legati insieme per permettere la circolazione e il riscaldamento dei sali fusi al loro interno. Le dimensioni dei collettori: lunghezza 100 m, larghezza 6 m; questi saranno dotati di una struttura meccanica che insegue costantemente il movimento solare.
Dati tecnici
Tipo di collettori: collettori parabolico lineare
Totale collettori: 72
superficie totale collettori: 40.000 m2
temperatura serbatoio caldo: 550 C°
temperatua serbatoio freddo: 290 C°
Produzione di elettricità : circa 10 GWh/anno
Potenza elettrica nominale: 5,2 MWe
capacità di accumulo termico: 10 ore
petrolio risparmiato: 2.400 t/anno
abbassamento emissioni CO2: 7.300 t/anno
costo per realizzazione: 40 milioni ?
Registrato: 24/03/05 06:07 Messaggi: 1186 Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!
Inviato: 25 Mag 2008 17:01 Oggetto:
ioSOLOio ha scritto:
essendo già esistenti soprattutto spereranno di incontrare meno opposizioni forti dalla popolazione.
C'è un piccolo particolare: quelle centrali sono ancora attive, perché non si possono spegnere come una lampadina, ci vogliono anni.
Come faranno a installarci sopra delle centrali di "nuova" generazione?
Ringrazio Paolo de Gregorio per aver partecipato alla discussione questa volta. Tuttavia, come forse ormai sapete, la mia opinione è diametralmente opposta. L'altra volta non avevo risposto, ma visto che in questo post c'è più vita, mi sembra una buona occasione di discussione.
Citazione:
l?uranio disponibile sulla terra di esaurirebbe nel corso di 10 anni (fonte: Sole 24 ore, 8 novembre 2007).
Ho cercato uranio sul Sole 24 Ore alla data che indichi, ma non trovo nulla
A prescindere da cosa abbia scritto quel giornalista, l'uranio sulla Terra è talmente abbondante che chiedere "Quanto uranio c'è?" non ha nemmeno senso a livello di business. La domanda giusta da fare è: "Quanto Uranio posso estrarre se sono disposto a pagarlo X ? / Kg?" e al salire di X la quantità di uranio disponibile sale a dismisura. Una volta che si è disposti a pagarlo anche 100 o 200 USD/Kg (oggi siamo a 120, quindi inizia ad essere economicamente conveniente: è ora di investire), sarebbe possibile estrarlo filtrando il mare, nel quale sono disciolti 4.6 miliardi di tonnellate di uranio (abbastanza da coprire il fabbisogno italiano per 10 milioni di anni).
E voi direte: sì, ma devo pagarlo tanto (suuponiamo sia anche 200 USD/Kg)! Vero, ma irrilevante, dato che nel costo di un MWh nucleare il costo del combustibile è insignificante (la parte del leone la fa il costo del capitale per costruire l'impianto e gli accantonamenti per lo smaltimento CHE SONO INCLUSI nel costo del MWh).
Citazione:
che in un referendum bocciò il nucleare nel 1987, non conta proprio nulla.
Ai tempi di quel referendum, c'erano in giro le centrali di seconda generazione (Chernobyl è nettamente più simile per caratteristiche ad un impianto di prima), mentre qui si sta parlando di terza e quarta generazione (impianti con sicurezza intrinseca elevatissima). Sarebbe come dire che tu regali a tua moglie un forno a microonde e lei ti dice "Ma no, avevamo stabilito che non avremmo più comprato caldaie a carbone!"
In ogni caso, sarebbe d'uopo un altro referendum o comunque altri modi per sentire il "polso" dell'opinione pubblica.
Citazione:
Spagna, che produce già il 25% del suo fabbisogno energetico con le rinnovabili, e ha in costruzione 20 grandi centrali solari termodinamiche del progetto di Rubbia che raddoppieranno la produzione elettrica
Per quel che riguarda le 20 centrali solari termodinamiche, qui dice che ognuno di essi sarà un impianto da 20 MW, ovverosia ridicolo. Per risolvere il problema energetico in italia ce ne vorrebbero 1000
Citazione:
Dati tecnici
Tipo di collettori: collettori parabolico lineare
Totale collettori: 72
superficie totale collettori: 40.000 m2
temperatura serbatoio caldo: 550 C°
temperatua serbatoio freddo: 290 C°
Produzione di elettricità : circa 10 GWh/anno
Potenza elettrica nominale: 5,2 MWe
capacità di accumulo termico: 10 ore
petrolio risparmiato: 2.400 t/anno
abbassamento emissioni CO2: 7.300 t/anno
costo per realizzazione: 40 milioni ?
A questo prezzo e su questa superficie si installa una centrale da 1000 MW a gas. Tra l'altro sul link dice che sarà un ciclo combinato, ossia la centrale andrà anche a gas, non solo a sole.
TRA PARENTESI (ma non troppo): le potenze che ho riportato sono potenze di picco, ovverosia se c'è qualche nuvola o è inverno, scordatevi di raggiungere quella potenza. Se teniamo conto di questo, per fare qualcosa per la situazione energetica italiana ce ne vorrebbero ben più di mille di quegli impianti.
Quegli specchi sono più per le allodole che altro. Sono investimenti di "pocket-money" di qualche grande azienda che ha calcolato che i ritorni di immagine sarebbero superiori.
Citazione:
Come faranno a installarci sopra delle centrali di "nuova" generazione?
Le smantellano, cosa non facile ma possibile, munendo gli operatori di protezioni adeguate e facendo fare loro turni molto brevi oppure utilizzando mezzi meccanici.
Citazione:
Nel mondo l?energia nucleare produce 19mila megawatt, l?eolico di recentissima introduzione ne produce già 20mila.
Un giorno mi spieghi dove prendi sti numeri campati per aria. Una fonte autorevolissima nel campo dell'energia, ma non pro-nucleare, in quanto legata al petrolio, riporta 320 GW di nucleare, non 20 come dici.
Citazione:
E il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali l'impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento".
Vorrei ricordare che questa affermazione è vera solamente perché il governo sussidia i rinnovabili. Il prezzo di mercato di un MWh è di circa 50 ? in Italia (in Francia con il nucleare è 20 ?), ma il gestore elettrico si impegna per legge ad acquistare l'energia prodotta con i rinnovabili a 300 ?/MWh e oltre.
Prima di proseguire: credo moltissimo nel solare termodinamico, come ho già detto in post precedenti. Ma oggi è allo stato di ricerca scientifica, non di business competitivo. E mi ripeto: se una cosa costa 50 e un'altra costa 100, spesso è più ecologica quella da 50. Scava scava, una cosa costa di più se è complicata da produrre industrialmente (il che inquina), ha materie prime costose (che anche loro inquinano), etc... E scavando ancora di più: ognuno di quegli euro alla fine va in tasca di qualcuno con un'auto, un riscaldamento e uno scaldabagno, quindi, per quanto triste possa essere, l'approssimazione del "costa meno quindi è meglio" vale in più casi di quanti non si immagini (ovviamente non in tutti, ci sono distorsioni in tutte le cose).
Qualche commento anche sul post di qualche tempo fa:
Citazione:
soggetti ?socialmente pericolosi? che possono legalmente determinare scelte sulla pelle di tutti
Kaspita! E' il miglior complimento che mi abbiano mai fatto! Non sapevo di essere socialmente pericoloso e di avere questo enorme potere! Chissà se i miei poteri comprendono anche il controllo mentale sulle belle ragazze che incontro? Scusami ma non ho resistito! Ora torno serio.
Citazione:
25mila metri cubi di materiale radioattivo e 60.000 metri cubi di impianti da smantellare
Ho trovato questo numero su diverse fonti effettivamente, ma tutte quante non sono molto chiare. Si parla di 250 tonnellate di combustibile irraggiato (che fanno 25 metri cubi, non 25 mila), Che 25 mila includa anche tutte le infrastrutture di supporto degli impianti? Allora sarebbe possibile, ma non mi spiegherei il 60.000, che però non ho trovato nelle varie fonti (la più autorevole secondo me è questa).
In sintesi, ritengo che investire nei rinnovabili sia SACROSANTO, ma lo scopo principale di tali investimenti, per oggi, sia la ricerca scientifica e non l'applicazione industriale che oggi NON è competitiva economicamente con le tecnologie esistenti (e quindi molto probabilmente se consideriamo l'intero ciclo di vita inquinano di più). Lucrare sulla povera gente che non ha il tempo né ha avuto l'opportunità di approfondire in maniera scientifica questi argomenti e crede che un pannello di silicio sia ecologico solo perché non ha il tubo di scappamento è ignobile. E' nostro dovere combattere chi lo fa.
E invece di lavarsi la coscienza con le girandoline e gli specchietti, i governi dovrebbero INCULCARE a tutti LA CULTURA DELL'EFFICIENZA E DEL RISPARMIO: quanta gente vedo andare in giro in auto con le gomme a terra. Ma non lo sanno che si consuma fino al 30% in più ed è pericoloso? I vigili fanno la multa a chi ha un faro rotto, dovrebbero farne una più salata a chi ha le gomme a terra.
Quanta gente lascia le luci accese in casa (ancor di più in ufficio) inutilmente. Ma non sanno che un sensore di movimento made in China costa pochi centesimi e ti fa risparmiare parecchi euro?
Nel frattempo, prima che i rinnovabili diventino realmente competitivi e maturi come tecnologia, il nucleare può fare da ottima soluzione ponte. Come sarebbe bello un'auto con una bella bombolozza di idrogeno, ottenuto per elettrolisi nel box di casa grazie alla corrente elettrica ottenuta a zero emissioni (almeno per l'esercizio) da una centrale nucleare?
Io spero che tra 10 anni sarà così e che tra 50 il sole ci dia tutta l'energia che ci serve a prezzi ragionevoli.
Registrato: 29/11/07 23:09 Messaggi: 210 Residenza: In giro!
Inviato: 27 Mag 2008 03:32 Oggetto:
io sono tendenzialmente a favore della produzione di energia in maniera combinata, utilizzando il nucleare come mezzo di passaggio per la produzione di massa di energia rinnovabile.
cosa che mi dà fastidio è il fatto, come si faceva precedentemente notare, è che di vantaggioso per le tasche del cittadino non ci sarà molto, perchè per fare prima compreremo i brevetti dall'estero. inoltre il costo di una conversione al nucleare, anche solo parziale, è da spavento: se si calcola che una centrale nucleare di III generazione costa intorno ai 5 miliardi di euro, e che ci serviranno almeno una dozzina di centrali per coprire quanto meno un 20-30%, si arriva alla cifra di 60 miliardi di euro in 10 anni; io a ciò aggiungerei anche il costo della tecnologia in sè e delle maestranze che dovremo importare dall'estero..
altra cosa, mi dà fastidio che la gente va millantando in giro che le centrali nucleari di III generazione sono completamente sicure, per motivi progettuali o addirittura chimici o termodinamici. ciò non è vero; nel senso che io mi fido dei fisici e degli ingegneri, e meno degli esseri umani in generale; in giappone, dove sono stati costruiti diversi di questi reattori, ci sono stati svariati incidenti di non trascurabile entità: 8 agosto 2004 a Mihama, ancora il 17 maggio 2006 a mihama, e poi il 23 marzo 2006 a Fukui. sarà la sfiga, o semplicemente il fatto che forse non tutto va sempre come i calcoli vorrebbero.. in specie se si ci mette anche il rischio sismico. va da sè infatti che il reattore può essere progettato in maniera che possa resistere alle scosse, il problema è che non è solo il reattore a dover essere resistente.. ma tutto l'impianto!
ciò che non si può risolvere in italia è lo smaltimento delle scorie.. non siamo nè grandi come la russia nè abbiamo isolette nel pacifico dove scaricare le porcate che produciamo come i francesi, nè abbiamo miniere d'oro dismesse profonde 8 km, come il sudafrica. l'unica cosa che mi viene in mente è che dovremmo esportare scorie.. pagando a carissimo prezzo ovviamente. infine, altro problema non indifferente, è che in italia non c'è uranio.. dovremo comprare anche quello (allo stesso prezzo del petrolio magari.. se non di più)?
infine vorrei capire questa storia di ottenere uranio dall'acqua.. mi daresti qualche dettaglio tecnico?
utilizzando il nucleare come mezzo di passaggio per la produzione di massa di energia rinnovabile.
Direi che sottoscrivo al 101%!
Citazione:
è che di vantaggioso per le tasche del cittadino non ci sarà molto
In Francia, con l'80% del fabbisogno coperto dal nucleare (molto più di quanto sarebbe ottimale fare, visto che il nucleare è economico da usare baseload e non per coprire i picchi), il prezzo del MWh è meno della metà rispetto a quello in Italia.
Relativamente all'importare brevetti e cervelli: forse si farà, ma di sicuro costerà meno che importare energia elettrica come facciamo ora. E comunque l'Italia è presente in svariati progetti europei, ad esempio Iris (questa pagina viene dagli USA e parla del progetto Iris, ma se cliccate sul link Irisreactor vedrete che si apre un sito Italiano, dato che l'Italia è leader di questo progetto)
Citazione:
8 agosto 2004 a Mihama, ancora il 17 maggio 2006 a mihama, e poi il 23 marzo 2006 a Fukui.
Morti tra la popolazione: zero. Fughe radioattive: circa zero, mal che vada chi abitava vicino si è preso l'equivalente di mezza radiografia o, che dir si voglia, di qualche giorno di fondo naturale. Quando si dice che sono più sicure non si intende che sono perfette e che non ci saranno mai fughe radioattive dal nocciolo, ma si intende due cose:
1) Che non possono fondere il nocciolo nemmeno volendo (nemmeno se l'operatore fa di tutto per far saltare tutto)
2) Che anche se saltasse, c'è un contenitore di calcestruzzo intorno a tutto ciò che è altamente radioattivo e nel peggiore dei casi succederebbe TMI (Three Mile Island, incidente tecnicamente molto grave ma con conseguenze praticamente nulle), non Chernobyl. Il contenitore, ovviamente, è costruito per resistere a terremoti impensabili.
La centrale di Chernobyl difetta COMPLETAMENTE sia dal punto 1 che dal 2 e nonostante ciò ha funzionato bene per anni, finché una catena allucinante di errori umani ha prodotto il patatrac.
Citazione:
ciò che non si può risolvere in italia è lo smaltimento delle scorie..
Questo è un'obiezione ben più fondata, a mio avviso, di quella della sicurezza. Comunque non penso che sia impossibile da risolvere, senza contare che tecnologie per distruggere le scorie stanno diventando sempre più mature e sperabilmente si potranno rendere innocue in qualche mese e non in un milione di anni.
La Francia non sapevo scaricasse sulle isole, ma pensavo avesse affidato le scorie interamente all'esercito. Tuttavia su questo non ho dati sicuri e controllerò, grazie per la segnalazione!
Per l'uranio dall'acqua, non ne so molto. Essenzialmente con delle reazioni chimiche che coinvolgono ioni (più info sui link) è possibile estrarre Uranio dal mare a costi che tra poco saranno convenienti. L'Italia di mare ne ha tanto, sarebbe meraviglioso se decidesse di diventare paese pioniere nell'estrazione marina di Uranio.
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Inviato: 27 Mag 2008 15:46 Oggetto:
LA7 - Exit del 26 maggio 2008 - Ritorno al nucleare.
Non ho potuto seguire l'intera trasmissione, ho visto solo la parte dell'intervento di Angelo Bonelli dei Verdi. Da quel che ho sentito, mi è sembrato molto sensato ciò che ha detto.
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Inviato: 27 Mag 2008 15:59 Oggetto:
ZapoTex ha scritto:
In Francia, con l'80% del fabbisogno coperto dal nucleare (molto più di quanto sarebbe ottimale fare, visto che il nucleare è economico da usare baseload e non per coprire i picchi), il prezzo del MWh è meno della metà rispetto a quello in Italia.
Scusa ZapoTex, stavo cercando dati in merito e trovo solo riferimenti al 20% o al 30% di energia prodotta in Francia con il nucleare.
Probabilmente sono siti incompleti, puoi dirmi dove posso trovare info aggiornate?
Di seguito i link al blog della trasmissione Buongiorno Europa che ha trattato del nucleare:
Ciao, rispondo con grandissimo piacere perché sono onorato del fatto che tu abbia spulciato criticamente un mio post.
Sul sito di EDF dice che EDF è 84% nucleare, e sempre sullo stesso sito dice che EDF produce in Francia 482 TWh nel 2007, ovverosia gran parte della produzione francese pari a circa 550 TWhsecondo il sito del ministero dell'industria francese. Tra l'altro in questo ultimo link trovi nuovamente la conferma che gran parte di questi 550 TWh (esattamente 428) sono prodotti con il nucleare.
Per curiosità, mi dici dove hai trovato gli altri numeri? Probabilmente hanno al denominatore l'energia primaria (in parole povere: nel totale sono inclusi anche i fornelli da cucina, le stufette, i forni e il riscaldamento di 30 milioni di famiglie) ed è quello che li rende diversi da questi.
l'inserto del Sole 24ore dell'8 novembre 2007 si intitola E LUCE SARA' ho la versione cartacea ed è un'analisi che mi sembra approfondita e corretta.
Altri dati sono ricavabili dall'inchiesta de l'Espresso 3 maggio2007 "sommersi dai veleni radioattivi" reperibile online con questo titolo.
Il dato sul superamento dell'eolico si riferisce alle installazioni del 2007 (accetto la critica non avendolo indicato)
Lasciando da parte i dettagli tecnici, su cui non intendo discettare, penso che sia folle non favorire, non approfondire, non finanziare la ricerca , per rendere diffusa la microgenerazione energetica.
So bene che sono gli interessi dei grandi gruppi che ostacolano questa scelta e tutti i freni e le difficoltà apparentemente burocratiche sono in realtà esecuzione di ordini superiori.
In questa fase vedo anche la mancanza di iniziative degli ambientalisti, mi sembrano spariti completamente.
In ogni caso io noto che nei vari settori (energia,alimentarione,trasporto,etc) si è abbandonato completamente il principio di prevenzione, di precauzione. Se c'è un rischio per la salute umana e per l'ambiente non si considera. Come se fosse ineluttabile.
Invece del principio della prevenzione si applica il criterio della medicalizzazione, gli ospedali diventano sempre più grandi ed efficienti.
Tutto nell'interesse sempre dei grandi gruppi. In questo caso dei farmaceutici e affini.Tra l'altro anche il servizio sanitario è organizzato in "azienda".....
ma il discorso diventa lungo. ci sarà altra occasione
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