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Gandhi e Telecom Italia
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 13 Ott 2004 00:00    Oggetto: Gandhi e Telecom Italia Rispondi citando

Commenti all'articolo Gandhi e Telecom Italia
Fa molto discutere la pubblicità istituzionale (si chiama così perché non vende un prodotto o un servizio particolare) in cui Gandhi parla alle masse del '900 attraverso i moderni mezzi della comunicazione.
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stefano
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 08:12    Oggetto: Che tristezza vedere un indiano.... Rispondi citando

Mi fa veramente tristezza vedere un indiano nella monument valley alle prese con un laptop dove windows si pianta in continuo... perché un indiano deve essere obbligato ad usare un pc? perché bisogna imporre modi e stili di vita a persone così diverse tra loro? lasciamo ogni popolo alle proprie tradizioni! la diversità è il sale del mondo.
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claudio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 08:37    Oggetto: totalmente Rispondi citando

assolutamente, completamente d'accordo!
non sono le tecnologie, ma la volonta' dell'uomo.
Cristo o San Francesco o Budda sono arrivati dappertutto senza avere niente.
Spot buonista e falso!
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Ospite






MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:04    Oggetto: 1984 Rispondi citando

L'ho trovato scuro, inquietante e "orwelliano"
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Emiliano
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:14    Oggetto: ...e poi sarebbe stato censurato Rispondi citando

Si dimentica, a mio avviso, il fatto che se Gandhi avesse avuto disponibilità verso le ultime tecnologie, probabilmente sarebbe stato censurato come chiunque altro, in questo momento, che afferma opinioni ed idee diverse da quelle che il sistema vuole sentire.
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Antonio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:22    Oggetto: e domani? Rispondi citando

Concordo con tutto quello che dici ma la cosa che maggiormente mi da fastidio è l'inganno. L'inganno che le telecomunicazioni (meglio se offerte da Telecom Italia, in questo caso) siano necessarie alla sopravvivenza del genere umano; oggi ha usato Gandhi, ieri aveva rappresentato dei bambini tristi perchè senza voce, vista e udito. Le telecomunicazioni semmai sortiscono l'effetto di permettere a due persone di bisticciare anche se a qualche migliaio di km di distanza e, intendiamoci, non per colpa delle telecomunicazioni stesse, così non è opera delle telecomunicazioni se un bambino vede, parla e sente ma della nostra buona e mai abbastanza cara Natura. Un saluto.
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Simone
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:25    Oggetto: tecnologia inutile se non vi si ha accesso Rispondi citando

Uno come Gandhi, oggi, non avrebbe mai accesso ai maxischermi! Tanto tanto sarebbe forse andato a Ballarò mentre i tg non lo avrebbero neanche citato. E le radio? A Firenze abbiamo una sola radio libera in FM e quella avrebbe trasmesso i discorsi di Gandhi mentre le altre avrebbero continuato a mandare "Laura non c'è", le pubblicità dei telefonini e i notiziari fotocopia del TG2.
Oggi abbiamo tanti telefonini con cui chiamarci di continuo ma per i mezzi di comunicazione di massa vi consiglio di suonare il campanello a Murdoch o a Silvio I Banana. L'unica cosa che avrebbe potuto fare liberamente sarebbe stata www.gandhi.org....e forse ancora per poco.
Meditate gente...
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Ospite






MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:30    Oggetto: il bene deriso dal male Rispondi citando

se per vendere schede e telefonini si pone sullo stesso piano massimo lopez con gandhi allora mi spiego il perchè del male nel mondo
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Giovanni Caponago del Mon
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:46    Oggetto: Gandhi e Telecom Italia Rispondi citando

"Che giova all'uomo avere tre cellulari se poi perde la sua anima?"
Sono d'accordo.
Giovanni
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Mara
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 09:59    Oggetto: un pochino fuori dal coro Rispondi citando

Concordo di massima con quello che Lei ha scritto nell'articolo, sopratutto se se ne fa una lettura critica e profonda, ma devo dire sinceramente che istintivamente la pubblicità Telecom mi piace e credo che sia quello che succede alla massa delle persone che vedono lo spot.
Mio figlio, 8 anni, mi ha detto, dopo aver saputo chi era Ghandi, "un uomo così buono avrebbe fatto diventare buoni tutti". Utopistico ed infantile? Forse. ma credo che a volte bisogna prendere le cose così come sono ed in un periodo storico come questo, con tutte le angosce che le persone vivono, forse anche uno spot può regalare 30 secondi di sogno, pur sempre restando con i piedi per terra!
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Vittorio
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 10:14    Oggetto: Che mondo sarebbe/che mondo e' Rispondi citando

Guardando lo spot istituzionale di Telecom a volte mi viene da immaginare un "anti spot". Bin Laden che parla davanti ad una telecamera, i suoi proclami che viaggiano via satellite con Al Jazeera o che vengono ripresi e diffusi su i siti internet, ecc.. Infine la domanda: che mondo è ora che lui può comunicare così?
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Sandro
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 10:29    Oggetto: tecnologia e censura Rispondi citando

Se Gandi avesse avuto accesso a mezzi di comunicazione più ampi, sarebbe semplicemente stato "spento". Chi ha l'interruttore decide. La chiusura di Indymedia insegna...
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Francesco
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 10:47    Oggetto: una pubblicità corretta Rispondi citando

... che illustra bene la qualità dei servizi proposti: infatti benché parli lentamente in inglese non si riesce a capire cosa dice
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il caro leader
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 11:00    Oggetto: Quando il regista vuol fare il pubblicitario... Rispondi citando

Un spot fanfarone e retorico, che tenta a buon prezzo di solleticare il brividino. Degno di una tv sudamericana, con tutto il rispetto.
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Camilla
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 11:25    Oggetto: Rispondi citando

Condivido il commento perché sono convinta che ogni scelta dovrebbe essere sempre preceduta da un a un minimo di approfondimento sull'effettiva "efficacia" del testimonial. Vorrei dire di mio che non riesco a capire queste campagne istituzionali che hanno un senso solo perché si ripromettono di migliorare l'immagine dell'azienda che le paga attraverso una sorta di autocelebrazione. A mio avviso la pubblicità di aziende già così note ha senso quando se ne promuovono i prodotti o i servizi e ciascun pubblicitario, anche alle prime armi, sa che se queste campagne sono realizzate dopo un attento studio della strategia di comunicazione per la riconoscibilità del brand si riesce contemporaneamente a raggiumgere l'obiettivo commerciale e il miglioramento dell'immagine.
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Alessandro
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 11:52    Oggetto: Rispondi citando

Potremmo segnalare che già più di 2000 anni fa un certo Seneca diceva: Animum debes mutare, non caelum. Tradotto in: Il tuo spirito devi mutare , non il cielo sotto cui vivi.
A questo proposito Seneca diceva anche un'altra cosa: C'è sempre da imparare da un grande uomo anche quando tace. Gandhi aveva fatto un voto di tacere tutti i lunedì della sua vita introducendo nella sua vita i giorni del silenzio, coerente con la sua convinzione che "In ogni momemto della vita imparo che il silenzio è la lingua migliore. Chi deve proprio parlare dovrebbe farlo il meno possibile. Evitate di usare due parole se ne basta una sola" basata su un principio assolutamente semplice "L'uomo ha due occhi, due orecchi e solo una lingua. Perciò dovrebbe parlare la metà di quello che vede e la metà di quello che sente", da qui trae origine il principio dell'ascesi retorica di Gandhi. Per chi sia al corrente di queste informazioni su Gandhi la pubblicità Telecom è senza alcun senso, al posto di Gandhi potrebbe esserci Paperino ed il messaggio avrebbe maggior efficacia, quantomeno non dimostrerebbe tanta ignoranza sul personaggio che si sta sfruttando per promuovere la propria immagine aziendale. Mi piacerebbe scoprire se sia il creativo pubblicitario che abbia una vistosa ignoranza o superficialità in merito od in alternativa conti sulla ignoranza e/o superficialità delle persone a cui è destinato il messaggio. Ti posso dire che personalmente la mia sensazione è stata negativa, di convinzione che tutta questa tecnologia non facilita un certo tipo di comunicazione ma rende banale e vuota la comunicazione stessa, la rende impersonale, priva del valore del contenuto e volta tutta all'aspetto del mezzo di comunicazione.

Abbiamo forse ribaltato i termini di importanza fra strumento di comunicazione e contenuto della comunicazione, è più importante lo strumento con cui si comunica o il processo con cui si conmunica?

Ti lascio con una massima buddista: "Prima dell'illuminazione portare acqua e spaccare legna - dopo l'illuminazione portare acqua e spaccare legna" a cui risponde Seneca "L'importante è sapere con quale spirito arrivi, non dove arrivi".
Buona giornata
Alessandro
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raffaello
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 12:05    Oggetto: piccola rettifica Rispondi citando

L'italiana vincitrice delle elezioni di cui parli è Sonia, non Indira, Gandhi.
Ciao
Raffaello Campagna
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GM
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 12:07    Oggetto: informazioni e valutazioni sbagliate Rispondi citando

che lei consideri Zendrini "uno dei maghi della creatività dell'advertising italiano", la dice lunga sulla sua competenza tecnica in fatto di creatività e branding. tralasciando poi il fatto che Zendrini si occupava solo dell'advertising della div.della telefonia fissa e non di quella corporate, di cui avevano altri la resonsabilità (uno dei quali continua a seguire e a dirigere le campagne corporate di TI). vi ricordate gli spot "bellissimi" del 187? e quello censurato del sirio 187 (lo slogan "tutti gli sms che vuoi dal telefono dei tuoi" - ovvero telecom che si proponeva come spalla ai figli per fregare i genitori - a loro insaputa - il costo degli sms!!!!). chi li fece? "uno dei maghi della creatività dell'advertising italiano"... con le relative ripercussioni sulla percezione del brand!!!
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Giovanni Vannini
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 12:25    Oggetto: Il mezzo e il fine. Rispondi citando

Prendo spunto dalla riflessione finale dell'articolo e sollevo un distinguo tre mezzo e fine.
Per me, il fine è sempre l'uomo. Per questo la tecnologia non è buona né cattiva, i media non sono buoni né cattivi, internet...ecc.

Il distinguo: tecnicamante, dal punto di vista degli obiettivi che una pubblicità istituzionale ha, credo che lo spot Gandhi di Telecom Italia sia una perla.
Emozionante, evocativo, visionario.
Ho già assistito a un elogio pubblico del lavoro, da parte di un esperto quale Giuseppe Minoia, presidente Eurisko, che nel suo intervento dal titolo "Le parole del Mahtma" di mercoledì 6 Ottobre a Milano in un evento Eurisko - Yahoo scrive in slide: "L'evento Gandhi di Telecom Italia è un esempio straordinario di comunicazione aperta: traguarda gli steccati di genere e di target con un testo (narrazione) capace di suscitare domande nel pubblico trasversale in sincronia con lo spirito del tempo (information anxiety) in un registro fantastico e realistico, documentaristico e utopico".
Non solo, ma Minoia scava negli effetti dello spot, spiegando che secondo lui "L'operazione avrà sicuramente ricadute positive per il valore di responsabilità sociale di Telecom Italia. Ma la campagna possiede un valore in sé, quale creazione davvero ipertestuale in grado di spostare stereotipi e di allargare conoscenze. Soprattutto l'operazione Gandhi fa nascere domande cui Internet può e deve fornire risposte", per cui è prevedibile uno stimolo all'approfondimento in rete.
Non è forse questo articolo di Tolardo e questa serie di commenti, il mio compreso, una conferma della forza dell'operazione Gandhi nel senso espresso da Minoia? Per non parlare degli utenti, spero giovani ma non solo, che saranno andati a capire chi era Gandhi, cosa diceva, qual era il suo periodo storico ecc. ecc.

Tutto questo dal punto di vista tecnico. Queste riflessioni riguardano il mezzo.

Mi unisco invece alle riflessioni critiche presentando una semplice provocazione: vedo lo spot Telecom-Gandhi e mi lascio anche coinvolgere, emozionare. Poi faccio una carrellata di canali Tv; visualizzate questa realtà: Raiuno, Berlusconi; Raidue, Berlusconi, Raitre, Berlusconi? Retequattro, Berlusconi! Canale5, Berlusconi; Italia1, Berlusconi.
Visioni? Videofonino: Berlusconi; digitale terrestre: Gerry Berlusconi; internet: eh no, qui ci si ferma, forse.

Allora va bene farci emozionare, ma cerchiamo di stare ben svegli e giustamente distinguiamo il mezzo dal fine, così come la tecnica dal vero valore.

Giovanni Vannini
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Maria Alessandra
Ospite





MessaggioInviato: 14 Ott 2004 13:44    Oggetto: Ancora su Gandhi Rispondi

Concordo con quanto ha detto il sig. Tolardo, e aggiungo un'altra cosa: se quella tecnologia fosse esistita, quale accesso avrebbe potuto avervi il mahatma? Quale sarebbe stata la sua audience a livello planetario?. La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho visto la pubblicità è che, se una simile tecnologia fosse esistita, lui di certo non vi avrebbe avuto accesso. Sabbatini ALessandra
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