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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 14 Nov 2008 14:46 Oggetto: il "compagno" Berlusconi, futuro imperatore d'Euro |
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- il compagno Berlusconi, futuro ?imperatore? d?Europa -
a cura di Paolo De Gregorio, 13 novembre 2008
?I missili in Polonia provocazione contro Mosca?. Elementare verità che, se esistesse una sinistra, andrebbe ripetuta ogni giorno, ma sorprendentemente è il ?compagno? Berlusconi che si smarca dal moribondo Bush e fa una affermazione, che se fosse coerentemente sviluppata significherebbe il primo passo verso la fine dell?egemonia americana in Europa.
La cosa avviene in un momento di debolezza politica degli Usa, con un presidente uscente praticamente senza poteri, mentre è diffusa convinzione che gli Usa sono all?origine e responsabili della crisi finanziaria ed economica mondiale, e il cavaliere, con raffinato intuito politico, e probabilmente in sintonia con il pensiero di Obama, approfitta per far emergere la necessità della autonomia europea e la distensione con Mosca, che è nostro essenziale partner economico e fornitore di energia.
Anche Sarkozy, pochi giorni fa, affermava: ?è finita l?epoca in cui un solo paese, l?America, dettava la direzione al mondo, non esiste più solo il dollaro, paghiamo per un loro errore, ora ci ascoltino?.
Incredibilmente queste esternazioni vengono da destra, che sembra aver capito l?elementare verità che una sorta di nazionalismo e di autonomia europea sono essenziali per uscire dalla crisi che gli americani ci hanno rovesciato addosso, e si approfitta di questo interregno nel potere politico americano per porre qualche paletto impensabile fino a ieri.
Bisognerebbe approfittare di questo momento e pretendere un coerente seguito a queste dichiarazioni. Dare ragione e appoggio a questo sussulto di dignità europea, e intraprendere da subito un percorso che veda i maggiori paesi fondatori e integrati nell?Euro (Francia, Germania, Spagna, Italia), funzionare subito come motore di quelle necessarie riforme che portino questi paesi ad avere un funzionamento come in una normale democrazia, dove tutto venga deciso a semplice maggioranza, e dove si lasci liberi gli altri paesi di entrare o meno in Europa, ma con le regole stabilite dai fondatori e realizzatori della moneta unica.
Sono anni che insisto che l?integrazione europea, l?autonomia da Washington e l?abbandono della Nato, l?apertura verso la Russia e il mondo arabo, la PACE, sono fattori decisivi per il nostro futuro, e che solo gli anglo-americani si sono alacremente impegnati ad impedire questo cammino fino alla incredibile provocazione di mettere i missili in Polonia e di incoraggiare la Georgia ad impossessarsi di territori abitati da russi.
Certo sentire la destra filoatlantica dire certe cose, mi procura un po? di depressione e di nostalgia per una sinistra che non c?è, e quindi non approfitta delle occasioni della Storia.
Sono disposto a votare Berlusconi ?Imperatore? d?Europa se riesce a far chiudere la Nato, le basi militari americane in Europa e a lasciare fuori dalla UE l?Inghilterra (d?altronde è stato socialista craxiano, ha sdoganato la destra,, oggi che il capitalismo è in crisi non gli resta che il ?sendero luminoso? del marxismo-leninismo).
Paolo De Gregorio |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 14 Nov 2008 15:50 Oggetto: |
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Berlusconi si è naturalmente già rimangiato il tutto, basta leggere i giornali di oggi.
Sarkozy invece dimentica quanto costò al paese Francia una altra presa di posizione di un suo predecessore nel più o meno recente passato...con i prodotti francesi che videro un crollo delle esportazioni in un batter di ciglia.
Condivido il portare avanti una politica "indipendente" dell'Europa.
Molto meno quello di avvicinarsi alla Russia come contraltare degli Usa, non perchè "comunisti" (oramai del comunismo laggiù non vi è più traccia) ma per una indubbia gestione molto più rude dei primi ma con sostanziale veduta finale.
Ma quanto i popoli europei sono disposti a pagare?
Perchè vedi Paolo, alla fine il punto è proprio questo.
Discutibile o meno, si potrebbe anche tagliare via la potenza economica Usa ma bisognerebbe affrontarne le conseguenze. Economiche, immediatamente tradotte in soldini dalle tasche dei singoli cittadini.
Che non so quanto sarebbero disposti ad accettare. |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 15 Nov 2008 12:13 Oggetto: |
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ho letto anche io che Berlusconi si è rimangiato tutto. Siamo alle solite...
Io sono per l'autonomia dell'Europa e l'avvicinamento alla Russia non lo intendo come contraltare agli Usa,ma come normali rapporti commerciali utili alla nostra economia.
Riguardo a quanto i popoli europei sono disposti a pagare, faccio osservare che stanno pagando, e ben cara, la sudditanza alla economia americana determinata dalle scelte dei propri banchieri.
ciao a tutti
paolo |
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Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
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Inviato: 15 Nov 2008 17:21 Oggetto: |
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Citazione: | ho letto anche io che Berlusconi si è rimangiato tutto |
Che Berlusconi si sia rimangiato tutto non vuol dire granché, la sua è una strategia comunicativa, fa sempre così.
Che però questo sia il preludio ad un cambiamento di rotta del nostro nocchiero sul tema dell'indipendenza europea dagli Stati Uniti mi permetto di dubitare molto.
Non solo, sono pure convinto che non possiamo aspettarci grandi cambiamenti da questo punto di vista neppure da Obama.
Sulla indipendenza dell'Europa dagli Stati Uniti sarebbe l'Europa a dover spingere con decisione, a prezzo di contrasti anche molto forti e accettando anche dei costi iniziali e allora entrerebbe la questione giustamente sollevata da ioSOLOio:
Citazione: | Ma quanto i popoli europei sono disposti a pagare? |
La risposta è poco, pochissimo (e quello che stiamo pagando con l'attuale crisi finanziaria è piccola cosa in confronto a quello che dovremmo pagare).
Se però avessimo al governo dei veri statisti, uomini politicamente capaci, che sapessero imporre ai popoli decisioni dettate da ragion di stato e opportunità politica, avremmo già cominciato a muoverci, perché il prezzo da pagare è un costo iniziale per poter poi godere successivamente di enormi vantantaggi.
Sfortunatamente al governo abbiamo solo una casta di smidollati ed inetti che pensano soltanto a gestire le emergenze senza prendere alcuna decisione "impegnativa" perché in realtà il loro unico pensiero è continuare ad intrallazzare.
In Italia, con Berlusconi e compagnia, noi stiamo particolarmente messi male, ma non è che nel resto d'Europa siano pieni di novelli Churchill.
Così le uniche cose che i nostri governi riescono ad imporre contro la volontà (e soprattutto contro il bene) dei cittadini sono i tantissimi provvedimenti presi per fare il gioco dei potentati economico-finanziari.
L'unica cosa che gioca a vantaggio è l'emergenza di nuovi poli mondiali - Cina e India - che oggettivamente erodono il monopolio americano e quindi danno maggiori opportunità anche a noi (smidollati) europei. |
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