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* Peer to peer con Tiscali e libero
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anabasi
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MessaggioInviato: 23 Ott 2008 06:50    Oggetto: * Peer to peer con Tiscali e libero Rispondi citando

In questo periodo, Libero sembra essere uno dei provider con le tariffe più convenienti, in particolar modo con le proposte che comprendono anche il traffico telefonico (e conseguente distacco da Telecom).
Ho fatto una piccola ricerca nel web, e sembra che Libero impedisca il p2p soltanto agli abbonati che, vivendo in aree non ancora raggiunte dalla rete Libero/Infostrada, vengono collegati tramite la rete Telecom (il cosiddetto "wholesale"). A quanto pare, invece, agli abbonati di Libero che sono collegati direttamente con la rete proprietaria non viene filtrato il traffico p2p.
Qualcuno lo può confermare, per esperienza personale?

Grazie.
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fulmine
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MessaggioInviato: 23 Ott 2008 07:52    Oggetto: Re: Peer to peer con Libero Rispondi citando

anabasi ha scritto:
In questo periodo, Libero sembra essere uno dei provider con le tariffe più convenienti, in particolar modo con le proposte che comprendono anche il traffico telefonico (e conseguente distacco da Telecom).
Ho fatto una piccola ricerca nel web, e sembra che Libero impedisca il p2p soltanto agli abbonati che, vivendo in aree non ancora raggiunte dalla rete Libero/Infostrada, vengono collegati tramite la rete Telecom (il cosiddetto "wholesale"). A quanto pare, invece, agli abbonati di Libero che sono collegati direttamente con la rete proprietaria non viene filtrato il traffico p2p.
Qualcuno lo può confermare, per esperienza personale?

Grazie.


C'è una discussione su tele2 su questo problema che cita aimè anche di libero in un messaggio ed è questo.
Leggi tutta la discussione perchè mi sa che le stesse cose valgono anche per libero. Comunque aspettiamo, magari qualche utente di libero ci può dare conferma. Ciao
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anabasi
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MessaggioInviato: 23 Ott 2008 18:03    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, Fulmine

Grazie per il link all'altra discussione; l'avevo già letto, purtroppo non aggiunge nessuna certezza al mio dubbio.

Non ho molta esperienza di p2p (anzi, sarebbe più corretto dire che non ne ho nessuna!) e non credo che in futuro ne farò un gran utilizzo ma, avendo deciso di cambiare tipo di contratto adsl e operatore, vorrei evitare di precludermi questa possibilità, anche soltanto per poter scaricare tramite torrent una distribuzione Linux.

Ho fatto ancora qualche ricerca, e ho trovato molti racconti di utenti scontenti di Libero, ma senza alcun riferimento alla rete cui sono allacciati (Wholesale o ULL).
"Rovistando" nel sito di Libero, ho invece trovato questo:
Citazione:

Quality of Service (QoS) per un miglior utilizzo della banda larga
Libero applica una policy per il corretto utilizzo della banda larga ("fair use") allo scopo di migliorare la qualità media del servizio a vantaggio di tutti i Clienti. Una politica che privilegia il traffico "conversazionale" (navigazione, posta, VoIP...) rispetto a quello generato da software di file sharing: ma solo negli orari di punta, solo se necessario e solo per le ADSL che non sono su rete di Libero.
[...]
Iniziamo col chiarire che la policy di QoS adottata da Libero non blocca alcun tipo di traffico. Al contrario privilegia, solo in orari di picco e solo se si rende necessario, il traffico "conversazionale" (HTTP per la navigazione, RTP per il VoIP, i protocolli per la gestione della posta elettronica ecc...) rispetto al traffico generato da software di P2P o file sharing.
Fuori dagli orari di punta e quando non è necessario non è attiva alcuna policy di QoS.
[...]
La policy si rende necessaria in particolare per i Clienti la cui linea ADSL non è direttamente collegata alla rete di accesso di Libero e quindi dove i parametri di qualità non sono completamente sotto il nostro controllo. In questi casi, infatti, negli orari di picco (tipicamente nel pomeriggio/sera dei giorni feriali) si possono verificare fenomeni di congestione.
Pertanto la policy di QoS non viene applicata ai Clienti che sono collegati direttamente alla rete d'accesso di Libero, sulla quale la banda disponibile è di gran lunga superiore al fabbisogno.


Queste assicurazioni sembrano sufficienti, ma ancora meglio sarebbe se qualcuno di noi ne avesse esperienza diretta...

Ciao
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MessaggioInviato: 23 Ott 2008 18:55    Oggetto: Rispondi citando

anabasi ha scritto:
Ciao, Fulmine

Grazie per il link all'altra discussione; l'avevo già letto, purtroppo non aggiunge nessuna certezza al mio dubbio.

Non ho molta esperienza di p2p (anzi, sarebbe più corretto dire che non ne ho nessuna!) e non credo che in futuro ne farò un gran utilizzo ma, avendo deciso di cambiare tipo di contratto adsl e operatore, vorrei evitare di precludermi questa possibilità, anche soltanto per poter scaricare tramite torrent una distribuzione Linux.

Ho fatto ancora qualche ricerca, e ho trovato molti racconti di utenti scontenti di Libero, ma senza alcun riferimento alla rete cui sono allacciati (Wholesale o ULL).
"Rovistando" nel sito di Libero, ho invece trovato questo:
Citazione:

Quality of Service (QoS) per un miglior utilizzo della banda larga
Libero applica una policy per il corretto utilizzo della banda larga ("fair use") allo scopo di migliorare la qualità media del servizio a vantaggio di tutti i Clienti. Una politica che privilegia il traffico "conversazionale" (navigazione, posta, VoIP...) rispetto a quello generato da software di file sharing: ma solo negli orari di punta, solo se necessario e solo per le ADSL che non sono su rete di Libero.
[...]
Iniziamo col chiarire che la policy di QoS adottata da Libero non blocca alcun tipo di traffico. Al contrario privilegia, solo in orari di picco e solo se si rende necessario, il traffico "conversazionale" (HTTP per la navigazione, RTP per il VoIP, i protocolli per la gestione della posta elettronica ecc...) rispetto al traffico generato da software di P2P o file sharing.
Fuori dagli orari di punta e quando non è necessario non è attiva alcuna policy di QoS.
[...]
La policy si rende necessaria in particolare per i Clienti la cui linea ADSL non è direttamente collegata alla rete di accesso di Libero e quindi dove i parametri di qualità non sono completamente sotto il nostro controllo. In questi casi, infatti, negli orari di picco (tipicamente nel pomeriggio/sera dei giorni feriali) si possono verificare fenomeni di congestione.
Pertanto la policy di QoS non viene applicata ai Clienti che sono collegati direttamente alla rete d'accesso di Libero, sulla quale la banda disponibile è di gran lunga superiore al fabbisogno.


Queste assicurazioni sembrano sufficienti, ma ancora meglio sarebbe se qualcuno di noi ne avesse esperienza diretta...

Ciao


Dipende anabasi, se usi libero per posta o navigazione ma per il P2P ho i miei dubbi, se poi non lo usi può andar bene. Ti dico ciò perche se leggi qui ti spiega il filtro dpi usato da libero per filtrare.
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MessaggioInviato: 24 Ott 2008 06:56    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per l'aiuto Very Happy
Nel link che mi hai indicato, Nicorac spiega come funziona il "Deep Packet Inspection", e poi spiega che Tele2 lo utilizzava, per sua esperienza personale, in modo così "invasivo" da non permettere mai l'utilizzo del p2p. Ma non parla di Libero... Think
Ecco perché mi sarebbe utile l'esperienza di qualche utente Libero, per avere conferma del rispetto da parte di Libero di quanto affermato nel loro sito (e riportato nel mio ultimo post). Questo per me potrebbe essere sufficiente, perché rientrerei nel caso indicato nell'ultimo capoverso: connessione diretta alla rete di accesso di Libero.
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MessaggioInviato: 24 Ott 2008 08:43    Oggetto: Rispondi citando

anabasi ha scritto:
Grazie per l'aiuto Very Happy
Nel link che mi hai indicato, Nicorac spiega come funziona il "Deep Packet Inspection", e poi spiega che Tele2 lo utilizzava, per sua esperienza personale, in modo così "invasivo" da non permettere mai l'utilizzo del p2p. Ma non parla di Libero... Think
Ecco perché mi sarebbe utile l'esperienza di qualche utente Libero, per avere conferma del rispetto da parte di Libero di quanto affermato nel loro sito (e riportato nel mio ultimo post). Questo per me potrebbe essere sufficiente, perché rientrerei nel caso indicato nell'ultimo capoverso: connessione diretta alla rete di accesso di Libero.


Aspettiamo, comunque qualcuno dice che come soluzione temporanea contro i filtri di libero basta impostare la porta 1755 in tcp e anche in udp essendo una porta utilizzata da windows media player, non dovrebbe essere filtrata. Questa soluzione è da prendere con le pinze perchè non è detto che funzioni o anche se funziona, per quanto? Se libero modifica i filtri? Per ora non basarti su questa soluzione per il P2P ma aspettiamo se c'è qualche utente di libero che ne sa di più, ok?
E magari funzionerebbe anche per tele2. Ciao
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MessaggioInviato: 25 Ott 2008 11:03    Oggetto: * Peer to peer con Tiscali Rispondi citando

Nemmeno a farlo apposta Wink , ieri Tiscali ha aggiornato le sue offerte, allineandosi con la concorrenza. Pertanto, sotto l'aspetto delle tariffe, Tiscali e Libero sono attualmente equivalenti.

Facendo qualche ricerca, ho trovato in maggioranza pareri favorevoli a Tiscali, anche se con qualche giudizio contrario.
Per quanto riguarda i filtri, ho trovato questa dichiarazione di Tiscali, datata Marzo 2007, nella quale l'utilizzo di filtri viene escluso.

A questo punto, mi sarebbero utili le vostre esperienze di utenti Tiscali.
La qualità del servizio è buona?
Viene filtrato il traffico p2p degli utenti (in particolare, quelli raggiunti direttamente dalla rete Tiscali)?

Grazie Very Happy
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MessaggioInviato: 25 Ott 2008 22:44    Oggetto: Re: Peer to peer con Tiscali Rispondi citando

anabasi ha scritto:
Nemmeno a farlo apposta Wink , ieri Tiscali ha aggiornato le sue offerte, allineandosi con la concorrenza. Pertanto, sotto l'aspetto delle tariffe, Tiscali e Libero sono attualmente equivalenti.


Facendo un giretto nella rete sembra che tiscali non dia tanti problemi col P2P, magari aspetta se qualche utente che ce l'ha può dirti qualcosa di più. Ciao
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MessaggioInviato: 26 Ott 2008 07:17    Oggetto: Rispondi citando

Ti ringrazio.
In effetti, anch'io ne ho avuto una buona impressione, cercando qua e là nel web.

Tra l'altro, una cosa a cui di solito non si pensa: la necessità che il provider non applichi filtri al p2p non è soltanto legata all'utilizzo più "classico" del peer to peer, ma anche all'utilizzo di Skype, che anch'esso è un software basato sul p2p!

Ciao
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MessaggioInviato: 26 Ott 2008 11:27    Oggetto: Rispondi citando

anabasi ha scritto:
....
Tra l'altro, una cosa a cui di solito non si pensa: la necessità che il provider non applichi filtri al p2p non è soltanto legata all'utilizzo più "classico" del peer to peer, ma anche all'utilizzo di Skype, che anch'esso è un software basato sul p2p!

Ciao

Cosa intendi dicendo che skipe è basato sul P2P?
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MessaggioInviato: 27 Ott 2008 07:22    Oggetto: Rispondi citando

fulmine ha scritto:
Cosa intendi dicendo che skipe è basato sul P2P?

Wikipedia su Skipe dice:
Citazione:

Skype è un software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP. Esso unisce caratteristiche presenti nei client più comuni (chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file) ad un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. Gli sviluppatori Niklas Zennström e Janus Friis, sono gli stessi che hanno realizzato il popolare client di file sharing Kazaa, ossia la Sharman Networks. Il prodotto è stato introdotto nel 2002.


Pertanto, credo che se il provider filtra il traffico p2p impedisca anche l'utilizzo di Skipe. In rete, ho trovato alcune discussioni in proposito.
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MessaggioInviato: 27 Ott 2008 11:37    Oggetto: Rispondi citando

anabasi ha scritto:
fulmine ha scritto:
Cosa intendi dicendo che skipe è basato sul P2P?

Wikipedia su Skipe dice:
Citazione:

<a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=32624&a=441108&g=16124000">Skype</A> è un software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP. Esso unisce caratteristiche presenti nei client più comuni (chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file) ad un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. Gli sviluppatori Niklas Zennström e Janus Friis, sono gli stessi che hanno realizzato il popolare client di file sharing Kazaa, ossia la Sharman Networks. Il prodotto è stato introdotto nel 2002.


Pertanto, credo che se il provider filtra il traffico p2p impedisca anche l'utilizzo di Skipe. In rete, ho trovato alcune discussioni in proposito.

Si ma questo termine è in senso generico, nel senso che il concetto sia lo stesso del software per condividere come eMule o altri ma non credo che skipe usi gli stessi server dei programmi usati per scaricare files. Si, secondo me è ambigua questa definizione, perchè se si va a vedere anche messanger dovrebbe usare lo stesso metodo. Praticamente è sempre P2P ma usa server diversi del P2P come eMule o altri.

Citazione:
Generalmente per peer-to-peer (o P2P), cioè rete paritaria, si intende una rete di computer o qualsiasi rete informatica che non possiede nodi gerarchizzati come client o server fissi (clienti e serventi), ma un numero di nodi equivalenti (pari, in inglese peer appunto) che fungono sia da cliente che da servente verso altri nodi della rete.


Quindi ciò non da a significare che se usi libero o altri operatori che filtrano i server dei P2P usati per scaricare files, questi filtrano anche i server usati da skype o altri software simili. Non credo.
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 19:29    Oggetto: Rispondi citando

Ho accennato anche a Skype perché avevo letto alcuni articoli e post relativi all'impossibilità di utilizzarlo in presenza di filtri p2p.
Ho cercato di rintracciare qualcuna di quelle pagine web, e una l'ho trovata: probabilmente è quella che inquadra meglio il problema, ed è abbastanza recente (Febbraio 2008).

Secondo l'autore:
Citazione:

Skype in pratica funziona esattamente come i programmi utilizzati per il file sharing (eMule, eDonkey, Torrent etc.) ed ecco il problema. I filtri attuati dei providers non sono in grado di riconoscere la differenza tra un pacchetto creato da emule (tanto per fare un esempio) e skype. Una connessione bloccata si troverebbe sì impossibilitata a scaricare software illegalmente ma allo stesso tempo impossibilitata a chiamare tramite Skype.
Si capisce che l?utilizzo su ampia scala dei filtri per il p2p comporterebbe un notevole danno economico a Skype, il quale si vedrebbe impossibilitato ad offrire il suo servizio. Questo ha costretto i dirigenti di Skype a muoversi per evitare la legalizzazione dei filtri e schierarsi quindi dalla parte dei consumatori

Nei commenti al post, qualcuno ipotizza che i provider possano distinguere comunque il traffico p2p generato da Skype rispetto al traffico p2p generato dagli altri programmi di file sharing, ma che non tutti i provider vogliano fare questa distinzione, preferendo impedire tutto il p2p tout court.

Comunque, esistono client per il VoIP che utilizzano il protocollo SIP, tra i quali Ekiga (per Linux, installato di default su Ubuntu), e Wengo (per Windows e Linux). Questi non dovrebbero avere inconvenienti, in caso di filtraggio del p2p.
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 21:44    Oggetto: Rispondi citando

Shame on you Tiscali (e non solo Tiscali) filtra le connessioni in wholesale e non in shared access.
Il voIP passa attraverso gli stessi server ma si avvale di una sua struttura e viene instradato, dal Provider, in maniera diversa e, ovviamente, non viene filtrato (mi appare chiaro che quando si parla di voIP si parla di software delegati alla comunicazione, come Skype e Windows Live Messenger, giusto per fare due esempi).
Questa ipotesi (anche perché la struttura ed i server utilizzati, per le comunicazioni voice over IP (voIP) Skype e Windows Live Messenger, non sono quelli di Tiscali):
fulmine ha scritto:
se si va a vedere anche messanger dovrebbe usare lo stesso metodo. Praticamente è sempre P2P.

Tecnicamente parlando:
Le porte utilizzate da Messenger sono queste:
1863: TCP (base per lo scambio di messaggi)
Da 6891 a 6900: TCP (scambio file)
6901: TCP (per la voce)
6901: UDP (per la voce)
12352: UDP
14300: TCP
7790: UDP
Per i P2P, Il flitro agisce, esclusivamente, sulla porta TCP (la porta TCP emulata è la classica 4662 quella UDP è la 4762 e poco importa se, in fase di installazione, per esempio di Emule, le porte TCP/UDP, vengono assegnate in random) utilizzata per il trasferimento file, attraverso l'identificazione dei pacchetti edonkey ed anche facendo ricorso ad uno split di offuscamento IP (è una opzione propria di Emule) non si aggira il problema.
Ciao
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 23:10    Oggetto: Rispondi citando

Riverside ha scritto:
Shame on you Tiscali (e non solo Tiscali) filtra le connessioni in wholesale e non in shared access.
Il voIP passa attraverso gli stessi server ma si avvale di una sua struttura e viene instradato, dal Provider, in maniera diversa e, ovviamente, non viene filtrato (mi appare chiaro che quando si parla di voIP si parla di software delegati alla comunicazione, come <a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=32624&a=441108&g=16124000">Skype</A> e Windows Live Messenger, giusto per fare due esempi).
Questa ipotesi (anche perché la struttura ed i server utilizzati, per le comunicazioni voice over IP (voIP) <a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=32624&a=441108&g=16124000">Skype</A> e Windows Live Messenger, non sono quelli di Tiscali):
fulmine ha scritto:
se si va a vedere anche messanger dovrebbe usare lo stesso metodo. Praticamente è sempre P2P.

Tecnicamente parlando:
Le porte utilizzate da Messenger sono queste:
1863: TCP (base per lo scambio di messaggi)
Da 6891 a 6900: TCP (scambio file)
6901: TCP (per la voce)
6901: UDP (per la voce)
12352: UDP
14300: TCP
7790: UDP
Per i P2P, Il flitro agisce, esclusivamente, sulla porta TCP (la porta TCP emulata è la classica 4662 quella UDP è la 4762 e poco importa se, in fase di installazione, per esempio di Emule, le porte TCP/UDP, vengono assegnate in random) utilizzata per il trasferimento file, attraverso l'identificazione dei pacchetti edonkey ed anche facendo ricorso ad uno split di offuscamento IP (è una opzione propria di Emule) non si aggira il problema.
Ciao

Ammiro la tua preparazione riverside ma la mia
Citazione:
Generalmente per peer-to-peer (o P2P), cioè rete paritaria, si intende una rete di computer o qualsiasi rete informatica che non possiede nodi gerarchizzati come client o server fissi (clienti e serventi), ma un numero di nodi equivalenti (pari, in inglese peer appunto) che fungono sia da cliente che da servente verso altri nodi della rete.


era generica, nel senso che spiega il significato del P2P che quindi comprende il metodo di funzionamento di software come skipe o mssgr, niente di più.


L'ultima modifica di fulmine il 18 Nov 2008 11:15, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 23:57    Oggetto: Rispondi citando

anabasi ha scritto:
Viene filtrato il traffico p2p degli utenti (in particolare, quelli raggiunti direttamente dalla rete Tiscali)?

Questa era la domanda ed a quella ho risposto.
Il resto mi sembra perlopiù costituito da considerazioni generiche...
Inoltre, facevo riferimento ad un altro quesito posto, sempre, da anabasi:
Citazione:
qualcuno ipotizza che i provider possano distinguere comunque il traffico p2p generato da Skype rispetto al traffico p2p generato dagli altri programmi di file sharing, ma che non tutti i provider vogliano fare questa distinzione, preferendo impedire tutto il p2p tout court.

Nessun Provider filtra il voice over IP; e le ragioni mi appaio palesi, se si considera che le comunicazioni voice over IP vengono oramai, utlizzate, anche, da diverse istituzioni pubbliche (ed era ora, mi verrebbe da dire).
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 07:46    Oggetto: Rispondi citando

Riverside ha scritto:
Tiscali (e non solo Tiscali) filtra le connessioni in wholesale e non in shared access.

Ciao, e grazie per la risposta.
L'operatore di Tiscali, da me contattato, ha garantito che Tiscali non filtra neppure le connessioni in wholesale. Mi è sembrato competente ma, d'altra parte, il suo lavoro è vendere contratti... Think
Ad ogni modo, nel mio caso non dovrebbero esserci problemi, essendo raggiunto dalla rete Tiscali.

Riverside ha scritto:
Il voIP passa attraverso gli stessi server ma si avvale di una sua struttura e viene instradato, dal Provider, in maniera diversa e, ovviamente, non viene filtrato (mi appare chiaro che quando si parla di voIP si parla di software delegati alla comunicazione, come <a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=32624&a=441108&g=16124000">Skype</A> e Windows Live Messenger, giusto per fare due esempi).

In questo (e in molto altro...) sono un "perfetto" incompetente. Mi aveva però colpito la discussione che avevo linkato nel post precedente.
Nel blog, l'autore del post (ultimo paragrafo) dava come notizia certa un intervento di Skype, a tutela dei suoi interessi:
Citazione:

Si capisce che l?utilizzo su ampia scala dei filtri per il p2p comporterebbe un notevole danno economico a Skype, il quale si vedrebbe impossibilitato ad offrire il suo servizio. Questo ha costretto i dirigenti di Skype a muoversi per evitare la legalizzazione dei filtri e schierarsi quindi dalla parte dei consumatori.

Nei commenti al post si discute se con la Deep Packet Inspection sia possibile distinguere un pacchetto skype da un pacchetto emule senza margine di errore, e che alcuni ISP potrebbero, per semplificarsi il lavoro, "tagliare la testa al toro" e filtrare tutto il traffico p2p senza distinzioni.
Tu, riguardo a quest'ultimo punto, dici che nessun provider filtra il VoIP, e certamente è meglio così. Very Happy

Riverside ha scritto:
A volte, allagare il discorso, attraverso considerazioni generiche, portando ad esempio software che per struttura, sono completamente diversi da quelli utilizzati per il file sharing, rischia di confondere le idee.

Hai ragione: talvolta, allargando il discorso, si perde il filo... Wink
Però...la notizia che i filtri al p2p potessero ostacolare anche il VoIP mi è parsa interessante, oltre che preoccupante, e un motivo in più per scegliere con oculatezza il provider.

Ciao
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 08:58    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Ana, intanto devo fare una precisazione: rileggendo la discussione, l'osservazione fatta da Fulmine non va considerata del tutto errata, nel senso che molto spesso, sono proprio gli utenti che si autoimpediscono alcune attività.
Faccio un esempio in maniera da poter capire meglio (questo consente, anche, di comprendere l'importanza delle porte): chi possiede un router (che è firewallato di suo) non si accontenta di utilizzare il firewall integrato di Windows (sulla questione firewall integrato, pochi sanno che VISTA, a differenza di XP non solo possiede il firewall chiamiamolo di default, ma anche un secondo firewall, molto più dettagliato e largamente configurabile) ed installa un prodotto software di terzi parti (Comodo, Armor, ZoneAlarm, ecc.).
E' vero che istruito il firewall software, un programma viene fatto uscire: ma, nel caso di software come Emule (ed anche i software voIP) diventa necessario mappare le porte sul router in maniera che possano uscire correttamente.
Citazione:
L'operatore di Tiscali, da me contattato, ha garantito che Tiscali non filtra neppure le connessioni in wholesale

Qui è necessario un chiarimento: una cosa sono le connessioni unbundling local loop un'altra quelle wholesale.
Queste ultime, trattandosi di pacchetti di connessioni che i provider fornitori acquistano all'ingrosso da Telecom, vengono, dagli stessi provider, rivendute esattamente così come da Telecom vengono consegnate.
Possedere una connessione adsl unbundling local loop o Wholesale non comporta differenze; non fino a quando si verificassero problemi di malfunzionamento della linea che per la loro risoluzione, ricadono non sulle spalle del provider che fornisce il servizio ma su quelle di Telecom che, per risolverli, deve utlizzare un proprio tecnico (con tutto ciò che ne consegue, in termini di costi aggiuntivi).
Mi appare evidente che Telecom non ha ottiene nessun vantaggio (anche se è obbligato contrattualmente) nel risolvere, rapidamente problematiche di clienti abbonati ad altri provider.
Quindi ciò che ti è stato detto dall'operatore Tiscali non è, esattamente, corretto ma:
Citazione:
......d'altra parte, il suo lavoro è vendere contratti...
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 12:54    Oggetto: Rispondi citando

Riverside ha scritto:
anabasi ha scritto:
Viene filtrato il traffico p2p degli utenti (in particolare, quelli raggiunti direttamente dalla rete Tiscali)?

Questa era la domanda ed a quella ho risposto.
Il resto mi sembra perlopiù costituito da considerazioni generiche...
Inoltre, facevo riferimento ad un altro quesito posto, sempre, da anabasi:
Citazione:
qualcuno ipotizza che i provider possano distinguere comunque il traffico p2p generato da <a href="http://clk.tradedoubler.com/click?p=32624&a=441108&g=16124000">Skype</A> rispetto al traffico p2p generato dagli altri programmi di file sharing, ma che non tutti i provider vogliano fare questa distinzione, preferendo impedire tutto il p2p tout court.

Nessun Provider filtra il voice over IP; e le ragioni mi appaio palesi, se si considera che le comunicazioni voice over IP vengono oramai, utlizzate, anche, da diverse istituzioni pubbliche (ed era ora, mi verrebbe da dire).

Beh, lo scopo non era quello di confondere le idee, anche perché non mi era sembrato il caso di approfondire particolarmente il tema VoIP visto che siamo nel forum P2P... Wink


L'ultima modifica di fulmine il 18 Nov 2008 11:18, modificato 1 volta
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fulmine
Dio maturo
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 15:42    Oggetto: Rispondi

Citazione:
...L'operatore di Tiscali, da me contattato, ha garantito che Tiscali non filtra neppure le connessioni in wholesale. Mi è sembrato competente ma, d'altra parte, il suo lavoro è vendere contratti... Think
Ad ogni modo, nel mio caso non dovrebbero esserci problemi, essendo raggiunto dalla rete Tiscali.


Normalmente quello che dice l'operatore deve corrispondere alla verità, le sue affermazioni si possono citare come contratto vocale, c'è anche un articolo su zeus news appena uscito che parla anche di questo e guarda caso parla proprio di tiscali.
Citazione:
Abbiamo sentito Tiscali, che tiene a precisare la propria versione dei fatti: emerge che l'abbonamento Adsl è stato sottoscritto dalla moglie del pensionato (e Tiscali dichiara di avere le registrazioni vocali che provano la richiesta di abbonamento).
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