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guerra tra magistrati
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n4ps
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 05/11/08 18:44
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MessaggioInviato: 04 Dic 2008 14:51    Oggetto: guerra tra magistrati Rispondi citando

Citazione:
I pm salernitani parlano di «accordo corruttivo» tra alcuni indagati nelle inchieste «Why Not» e «Poseidone» e alcuni tra i magistrati che hanno ereditato quelle indagini dopo il trasferimento di De Magistris disposto dal Csm.

Il «caso de Magistris» s'è trasformato in un aspro scontro tra due procure, quelle di Salerno e Catanzaro, che ha già coinvolto il Csm, il ministro di Giustizia, Angelino Alfano, e persino il presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano ieri ha chiesto d'acquisire elementi dell'inchiesta sui magistrati di Catanzaro. Il ministro Alfano ha chiesto di esaminare gli atti per verificarne gli aspetti disciplinari. Il Csm, invece, ha già aperto una pratica sul caso. E sotto lo «scontro» cova la brace racchiusa nelle 1700 pagine firmate dai pm Dionigio Verasani, Gabriella Nuzzi e dal procuratore di Salerno Luigi Apicella.

Se il loro teorema accusatorio fosse provato, saremmo dinanzi a un?inchiesta devastante, sia per l'immagine della magistratura, sia per i rapporti tra politica e giustizia. I pm salernitani parlano di «accordo corruttivo» tra alcuni indagati nelle inchieste «Why Not» e «Poseidone» e alcuni tra i magistrati che hanno ereditato quelle indagini dopo il trasferimento di De Magistris disposto dal Csm. Per la precisione parliamo dei vertici della procura di Catanzaro: il pg Enzo Iannelli, l'ex reggente Dolcino Favi (che avocò l?inchiesta Why not a De Magistris), i sostituti pg Domenico De Lorenzo e Alfredo Garbati, il procuratore aggiunto Salvatore Murone, l'ex procuratore capo Mariano Lombardi. Indagati, a vario titolo, per reati che spaziano dall'abuso di ufficio alla corruzione in atti giudiziari.


...bloccheranno anche questa indagine?...
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n4ps
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 05/11/08 18:44
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MessaggioInviato: 04 Dic 2008 18:13    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Atti e informazioni sulla vicenda De Magistris sono stati chiesti dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, al Procuratore Generale presso la Corte di appello di Salerno. La richiesta e' stata avanzata su preciso mandato del capo dello Stato, Giorgio Napolitano dopo la decisione di sequestrare atti di inchieste condotte dall'ex pm della procura di Catanzaro De Magistris ora in servizio a Napoli.


...contromossa della casta?...
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n4ps
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


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MessaggioInviato: 04 Dic 2008 18:16    Oggetto: Rispondi citando

...intervengono angelino e il piduista...
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n4ps
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 05/11/08 18:44
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MessaggioInviato: 07 Dic 2008 06:33    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
La prima commissione del Csm ha deciso oggi all'unanimità di aprire un procedimento di incompatibilità funzionale e ambientale per il procuratore di Salerno Luigi Apicella e per il procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli in merito allo scontro fra i due uffici giudiziari sul sequestro degli atti dell'inchiesta "Why Not"


...il solito finale made in italy...
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chemicalbit
Dio maturo
Dio maturo


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MessaggioInviato: 07 Dic 2008 13:17    Oggetto: Rispondi citando

Ho -purtroppo- seguito molto poco la vicenda.

Qualcuno me la può riassumere?
E soprattuto spiegare, infatti non capisco perché si parli di "guerra" (sensazionalismo giornalistico?)

Infatti sia formalmente è espressamente previsto dalle leggi (codice di procedura penale, ecc. ecc. ) le indagino su magistrati (con norme particolari, cioè deve essere un'altra sede giudiziaria ad occuparsene, non quella dove lavora il magistrato)

sia dovrebbe essere normale che chi ha un così importante incarico pubblico (e lo stesso dovrebbe essere per altri poteri politici o quasi/pseudo-politici) sia accuratamente controllato.
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n4ps
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MessaggioInviato: 09 Dic 2008 05:26    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
dovrebbe essere normale che chi ha un così importante incarico pubblico (e lo stesso dovrebbe essere per altri poteri politici o quasi/pseudo-politici) sia accuratamente controllato


...la notizia che ho linkato è ambientata in una nazione che ha come presidente del cosiglio un certo silvio berlusconi...Damn!...
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bdoriano
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MessaggioInviato: 09 Dic 2008 09:38    Oggetto: Rispondi citando

E' ovvio che diano un taglio sensazionalistico a questa finta guerra... in questi giorni, i nostri parlamentari, devono preparare l'affondo finale contro la magistratura e hanno bisogno della maggior copertura mediatica possibile. Per far si che la cosiddetta opinione pubblica sia favorevole alle leggi blocca-magistrati e salva-politici.

Ovviamente, dopo l'approvazione delle leggi sopra citate, solo i magistrati allineati con il pensiero del nostro premier potranno permettersi di fare carriera.

PS: ma gli studenti hanno smesso di essere in rivolta contro la riforma della scuola? O hanno smesso i giornalisti di parlarne?
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bdoriano
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MessaggioInviato: 14 Dic 2008 21:54    Oggetto: Rispondi

I magistrati vengono trasferiti, i giornalisti (che dicono troppo) vengono licenziati...
Carlo Vulpio (ex) giornalista del Corriere della sera, licenziato il 3 dicembre per aver scritto i nomi "toccati" dall'inchiesta.
Carlo Vulpio ha scritto:
Avevo fatto una battuta: avevo detto: i giornalisti, a differenza dei magistrati, non possono essere trasferiti. Avrei fatto meglio a stare zitto. Da lì a poco sarei stato ?trasferito? anch?io.
E? stato la sera del 3 dicembre, dopo che sul mio giornale era uscito un mio servizio da Catanzaro sulle perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procura di Salerno nei confronti di otto magistrati calabresi e di altri politici e imprenditori.
ROBA NOSTRA
Come sempre, non solo durante questa inchiesta, ma perché questo è il mio modo di lavorare, avevo ?fatto i nomi?. E cioè, non avevo omesso di scrivere i nomi di chi compariva negli atti giudiziari (il decreto di perquisizione dei magistrati di Salerno, che trovate su questo blog in versione integrale) non più coperti da segreto istruttorio. Tutto qui. Nomi noti, per lo più. Accompagnati però da qualche ?new entry?: per esempio, Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, Mario Delli Priscoli, procuratore generale della Corte di Cassazione, Simone Luerti, presidente dell?Associazione nazionale magistrati.
Con una telefonata, il giorno stesso dell?uscita del mio articolo, la sera del 3 dicembre appunto, invece di sostenermi nel continuare a lavorare sul ?caso Catanzaro? (non chiamiamolo più ?caso de Magistris?, per favore, altrimenti sembra che il problema sia l?ex pm calabrese e non ciò che stanno combinando a lui, a noi, alla giustizia e alla società italiana), invece di farmi continuare a lavorare ? dicevo ?, come sarebbe stato giusto e naturale, sono stato sollevato dall?incarico.
Esonerato. Rimosso. Congedato. Trasferito.
Con una telefonata, il mio direttore, Paolo Mieli, ha dichiarato concluso il mio viaggio fra Catanzaro e Salerno, Potenza e San Marino, Roma e Lamezia Terme. Un viaggio cominciato il 27 febbraio 2007, quando scoppiò ?Toghe Lucane? (la terza inchiesta di de Magistris, con ?Poseidone? e ?Why Not?). Un viaggio che mi fece subito capire che da quel momento in poi nulla sarebbe stato più come prima all?interno della magistratura e in Italia.
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