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re Silvio
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paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 11 Dic 2008 14:19    Oggetto: re Silvio Rispondi citando

- notizie del giorno -
a cura di Paolo De Gregorio, 11 dicembre 2008

-trucido esibizionismo, cafone e insultante per la moglie, del ?leader maximo? re Silvio, che si vanta del suo gallismo sentendosi in dovere di annunciare alla stampa che lui è un appassionato cacciatore di donne. Mi piacerebbe vedere che faccia farebbe se Veronica gli replicasse che anche lei è una entusiasta cacciatrice di uomini, e non solo a parole.
Si sente onnipotente re Silvio, intoccabile anche dalla Chiesa, che se la prende con i poveracci conviventi e a LUI non muove nemmeno un fervorino, anche se esibisce massimo disprezzo per le regole della famiglia. Non capisco perché la moglie non divorzi. O meglio, capisco che ciò non succede per una questione di soldi o perché è minacciata perché il fatto getterebbe discredito sul monarca.
Non sarebbe ora che le femministe, che annunciano di voler ?uscire dal silenzio?, dicessero qualcosa, soprattutto a quelle donne che abbacinate dai soldi e dal potere calpestano ogni principio di dignità?

-sempre re Silvio, in polemica con D?Alema, afferma che lui non avrebbe bombardato la Serbia. Da che pulpito!
Dimentica che la sua entusiastica partecipazione all?aggressione all?Iraq, per compiacere il suo compare Bush, aggressione legittimata da false prove sulle armi di distruzione di massa, è costata agli italiani 40 morti e 4.000 miliardi di vecchie lire bruciati senza nessuna contropartita. Un vero successo del buongoverno!
Quanto a D?Alema, dopo quel fatto ha sancito la fine della sinistra e la fine del suo futuro politico.

-in Germania contro la crisi, invece dei licenziamenti arriva la settimana corta, le imprese pagano il tempo lavorato per la produzione vendibile, il resto lo paga lo Stato.
Qui da noi invece i nostri gentili amministratori o licenziano, o mettono in cassa integrazione, o addirittura detassano gli straordinari, facendo lavorare di più gli occupati, mentre un elementare buon senso direbbe che lo straordinario deve essere abolito. Certo ciò avviene anche perché abbiamo un sindacato che non vale niente.

-Berlusconi dichiara al ?Sole 24 ore?: siamo nelle mani dei consumatori?
Questo signore, a 72 anni, ignora che i consumatori se hanno i soldi consumano, non è una questione di volontà o di scelta, consumano di meno solo se hanno meno soldi in tasca e sono preoccupati per il loro futuro.
Dare la responsabilità ai consumatori è un giochetto da dilettanti e incapaci, volto a mascherare la propria incapacità e non volere riconoscere il fallimento del modello capitalista che senza l?aiuto degli Stati sarebbe già deflagrato.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 11 Dic 2008 15:49    Oggetto: Berlusconi e il potere Rispondi citando

Ciao Paolo
Mescoli argomenti diversi, anche se le riflessioni sono condivisibili, però mi resta una curiosità: "Che potere REALE (in tutti i sensi) ha Berlusconi?"perchè a ben vedere non sembra che possa incidere molto nella vita reale! Nel 1994, quando è sceso in politica, diceva di voler creare 1.000.000 di posti di lavoro, poi è arrivato Bossi..., spesso viene smentito dai suoi stessi ministri, tutte le belle promesse non si possono fare, voleva detassare le tredicesime e Tremonti gli ha messo l'altolà, perchè niente soldi... Ma in realtà chi comanda, oltre alla mafia che muove miliardi? Boh!!!, Sono cieca io o Tu sopravvaluti Berlusca? Per quanto riguarda le donne, mi sembra che la moglie lo lascia dire perchè è tutto fumo e niente arrosto, non tutti si offendono per le stesse cose, e per l'opposizione, stesso discorso anche se cambia l'argomento, anche qui trova ostacoli dapperttutto, in primis nella sua stessa maggioranza.
Magari hai ragione per l'arroganza, ma tutto sto potere appare più teorico che concreto, sarà!
In politica estera poi fa pure meno, Bush da poco ha ammesso l'errore di valutazione, quindi si è imbarcato per nulla, però mi pare che ha più potere di Berlusconi, o almeno credo, per il resto occorre sapere qualcosa di più sulle vere motivazioni dei conflitti, anche se ci sono di mezzo valutazioni economiche più o meno evidenti
Per quanto riguarda i sindacati: solo da noi sono strutturati così, anomalia italiana, ma le colpe dei sindacati sono solo un alibi per non fare, ma questo succede con tutti i governi, io ricordo Andreotti che dava la colpa alla cattiva volontà dei sindacati per gli accordi sui contratti collettivi, quando falliva la trattativa, dov'è la novità?
Tranquillo: le brutte abitudini sono dure a morire...
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MessaggioInviato: 11 Dic 2008 17:03    Oggetto: Rispondi citando

celestia ha scritto:
Che potere REALE (in tutti i sensi) ha Berlusconi?"perchè a ben vedere non sembra che possa incidere molto nella vita reale!

...è una battuta vero?...

celestia ha scritto:
Ma in realtà chi comanda, oltre alla mafia che muove miliardi?

...mafia=berlusca...

celestia ha scritto:
Bush da poco ha ammesso l'errore di valutazione, quindi si è imbarcato per nulla

...un "nulla" chiamato petrolio...ah!! dimenticavo ha anche esportato la democrazia...

celestia ha scritto:
Tranquillo: le brutte abitudini sono dure a morire...

...cioè????...il post di paolo è un piccolo spaccato che ci mostra alcuni aspetti del notro "premier"...non riesco a capire il messaggio del tuo intervento...stai forse tentando di di riablitare di un imprenditore che, dopo aver costruito il suo impero con i soldi della mafia, si è trovato costretto(aveva perso il suo padrino politico (craxi) e rischiava la galera) ad entrare in politica....in questa nuova "avventura" il mitico silvio (dopo essersi parato il culo dalla gattabuia) si è diletta nel: distruggere il mondo del lavoro, distruggere la sanità, distruggere l'istruzione e la ricerca, distruggere la legalità....tornado alla tua prima osservazione: questa non è forse vita reale?
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MessaggioInviato: 11 Dic 2008 18:47    Oggetto: Sull'impermanenza cosmica del Cavaliere Rispondi citando

Berlusconi sta semplicemente completando un ciclo di atti che lo porteranno sicuramente ad alcuni dei suoi traguardi. Molte delle cose che ha detto le ha fatte senza incontrare molta resistenza a causa di un sistema politico infettato da pressapochismo e piccoli arrivismi personali.
Il problema è tutto nella democrazia che da spazio a tutti, incapaci, ruffiani, eccellenze e grandi capacità così come da spazio agli arrivisti con ego spropositato.

Ma come alternativa alla democrazia diretta c'è in seconda istanza una democrazia controllata dall'alto, omologata intorno ad un progetto di supercontrollo esterno alle istituzioni.
Se quello che vediamo accade davanti all'indifferenza delle persone che poi ne subiranno le conseguenze per prime non è solo frutto d'ignoranza e di indottrinamento.
Esistono vari livelli di reattività nella gente e alcuni di questi sono ormai assopiti da anni di comode vie di fuga e compensazioni edonistico-consumistiche.
Fintanto che la gente comune, quella che alla fine va a votare non viene toccata nei propri interessi tutto va bene, anche una sorta di sovrapposizione di poteri al limite dell'abuso. E anche lì la convenienza spinge indietro molti dei desideri di rivalsa e di giustizia, anche in casi gravi di abuso da parte delle autorità.
Basta guardare come il fenomeno del mobbing riesce a penetrare gli ambienti di lavoro annientando la serenità e la salute di migliaia di persone, figuriamoci se la gente ha voglia di ribellarsi davanti ad abusi così lontani e incomprensibili quali sono quelli che vengono applicati oggi stravolgendo le regole della politica e della legalità.

E così la marcia trionfale del Premier si fa ogni giorno più audace fino a sfiorare ogni possibile forma di prepotenza verbale, politica e legislativa. La forza di questo piccolo uomo è tutta nella capacità di far si che i suoi sudditi si identifichino con lui malgrado le assurdità dei suoi atteggiamenti da, come lo chiamano in Francia, "vecchio clown incipriato".

Celestia non ha torto a porsi la domanda che si pone. Ma la risposta è complessa e comunque non risolve la questione: da dove prende tutto questo potere se in fondo non ce l'ha se non per delega nostra?
Il potere del premier è tutto nella sua volontà e nella capacità di tenere legati insieme interessi politici e economici di una destra che ha finalmente ritrovato un leader sotto al quale raccogliersi.

La destra italiana ha sempre avuto un grande problema di leadership. Spesso, vuoi per passione e per ingenuità si è affidata a personaggi che hanno scelto la destra solo per fare quello che più di ogni altra cosa desideravano, prendere il potere nelle mani per poter in qualche modo sconfiggere il nulla che li circondava o che li permeava. E che cosa poteva fare la base, così lontana dagli scranni del potere se non credere ciecamente al leader che si affacciava alle loro vite promettendo ciò che loro, segretamente desideravano porre come barriera dei loro timori?
La gente di destra non è scema, è solo fiduciosa come lo saremmo tutti, della persona in cui crediamo. E se questa persona è inadatta al ruolo, a precipitare nell'abisso saranno tutti, anche gli elettori o gli estimatori del leader.
Con la differenza che la colpa verrà attribuita ad altro perché la complessità dei fatti è troppo ingestibile da chi già dall'inizio cercava soluzioni semplificate adatte per essere capite mentre si guarda la tivù, si legge il giornale o si chiacchiera con gli amici al bar.

Gli italiani sono culturalmente e antropologicamente di destra, questo è un dato di fatto. Anche gli italiani che votano a sinistra hanno l'anima a destra. E questa dualità, avere il cuore a sinistra e l'anima a destra, spinge molti scontenti a punire il proprio partito votando dall'altra parte o non andando a votare per niente favorendo comunque lo zoccolo duro degli avversari.
Di fatto, questa forzatura che l'avvento del berlusconismo ha provocato per scelta ben ponderata, la spaccatura in due del paese e della politica, "o stai con me o sei contro di me", non può che nuocere al paese e alla democrazia e, a mio avviso, sta nocendo più alla destra (quella vera, quella della gente comune) che alla sinistra (che sa come farsi del male da sola; ovviamente mi riferisco alla classe dirigente dei partiti di centro-sinistra).

Berlusconi vince e a perdere è la destra sana, quella destra fatta di gente per bene che ha creduto ad un interesse personale e legittimo, ha creduto in una leadership che promuovesse azioni e non solo parole. Ma quelle azioni sono andate tutte a favorire una classe dirigente già gonfia di denaro e di privilegi, le azioni sono state usate per scardinare un equilibrio che, se non permetteva grandi balzi, almeno impediva di cadere nel caos. E qui il caos sta emergendo di nuovo, fra la costernazione allibita dei più svegli e fra la paura e lo stordimento dei meno attenti.

Ma come è possibile, abbiamo gli scaffali dei supermercati pieni di roba e c'è la crisi? Il traffico è insostenibile, tutti vanno in giro con auto che costano migliaia di euro e c'è la crisi? La gente che si incazza perché perde l'aereo per le isole lontane, non per tornare a casa ma per andare in vacanza in posti esotici e c'è la crisi? ..E allora quelli che muoiono di fame a poche migliaia di chilometri da noi sono solo dei cretini che non sono andati al supermercato?
Sta crollando un castello di carte di credito, sta crollando l'idea di un progresso fatto solo di consumi e non di conoscenza? O stiamo solo Subendo il colpo finale di uno stupro lento e invisibile perpetrato ai nostri danni convincendoci che poi ci sarebbe pure piaciuto?

Gli anticorpi ci sono ma sono dormienti. Spero solo che la reazione non sia come quella che spesso esplode distruggendo il giusto con l'ingiusto, con una certa predilezione per il giusto che, chissà perché è il bersaglio preferito delle tragedie. Solo Shakespeare sapeva distribuire le tragedie fra buoni e cattivi ma, Shakespeare, come è ben noto, è morto da un pezzo.
Spero solo che questo Re Sole in sedicesimo non esasperi troppo le cose al punto da dare il pretesto a forze eversive di destra e di sinistra e così giustificare nuove repressioni o peggio, spingere il paese verso nuovi anni di piombo e lacrime personali.
In fondo, le vittime di queste tragedie sono solo e sempre singoli isolati nella loro tragica sorte voluta da altri.

Colpirne uno per educarne cento non va più bene. Adesso vige il colpirne cento per educarne uno.
Solo che quell'uno non si sa chi sia, forse è solo un ideale di cittadino nuovo che il Premier vorrebbe vedere come elettore, alla faccia della destra naturale di un paese che, sebbene sia al limite della suppurazione è ancora in grado di guarire dai suoi mali più profondi.
Eh, sì, abbiamo un premier che sogna di vivere 120 anni e più, tanto da prometterlo quasi ai suoi increduli cittadini. Peccato che non tenga conto della possibilità che un asteroide centri la sua ricrescita fermando il suo sogno di potersi un giorno fare le trecce da calare dalla torre del suo narcisismo.
Tranquillizzatevi, ha già 72 anni, prima o poi dovrà riposare, tutti dobbiamo farlo. E allora raccoglieremo i frutti della nostra ignavia davanti al cavaliere e i suoi sodali. Peccato per gli elettori di destra che con il cavaliere hanno sì vinto le elezioni (anche grazie alla Lega che con il cavaliere non ha nulla a che vedere ed ha ben altri scopi), peccato, dicevo, per gli elettori del cavaliere che, alla sua uscita di scena non troveranno una classe dirigente che possa sostituirlo adeguatamente: egli preso com'è da se stesso e dal suo ottimismo, sta materialmente impedendo la crescita di nuove leve. Tutto quello che si vede in giro sono solo fotocopie appassionate ma prive di un progetto personale, vuoi per incapacità vuoi per impossibilità di esporsi con un tanto potente superleader maximo.

Succede sempre così quando il Principe è troppo forte per accettare l'idea di lasciare successori.
Dopo di lui il diluvio.
Io direi anche prima di lui.
Signori miei stiamo assistendo alla storia che si dipana come un nastro sul quale niente è ancora scritto.
Se sapete pregare fatelo.
Ma, mi raccomando, non pregate il Dio sbagliato.
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MessaggioInviato: 12 Dic 2008 03:53    Oggetto: Re: Sull'impermanenza cosmica del Cavaliere Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Il problema è tutto nella democrazia che da spazio a tutti, incapaci, ruffiani, eccellenze e grandi capacità così come da spazio agli arrivisti con ego spropositato.

...il problema è che quella da te descritta è la democrazia reale...che di democrazia non ha un bel nulla...governo del popolo?!?!...ma dove????...

Silent Runner ha scritto:
Se quello che vediamo accade davanti all'indifferenza delle persone che poi ne subiranno le conseguenze per prime non è solo frutto d'ignoranza e di indottrinamento.
Esistono vari livelli di reattività nella gente e alcuni di questi sono ormai assopiti da anni di comode vie di fuga e compensazioni edonistico-consumistiche.

...condivido...forse noi non arriveremo a vedere...il giorno in cui ci risveglieremo oppure avremo tutti il nostro codice a barre personale...

Silent Runner ha scritto:
una destra che ha finalmente ritrovato un leader

...e già...dai tempi di benito...

Silent Runner ha scritto:
La gente di destra non è scema, è solo fiduciosa come lo saremmo tutti

...questa qualche annetto fa l'avrei fatta passare...ma ci rendiamo conto che questo è il quarto governo berlusconi...ok...sei di destra?...non voterai mai a sinistra?...ok...ma berlusconi no...non si può...
(chiarimento:le domande non sono rivolte a Silent Runner ma ad un qualsiasi elettore di berlusconi)

Silent Runner ha scritto:
Con la differenza che la colpa verrà attribuita ad altro perché la complessità dei fatti è troppo ingestibile da chi già dall'inizio cercava soluzioni semplificate adatte per essere capite mentre si guarda la tivù, si legge il giornale o si chiacchiera con gli amici al bar.

...questa me la devi rispiegare...Think...

Silent Runner ha scritto:
Gli italiani sono culturalmente e antropologicamente di destra, questo è un dato di fatto.

...non penso valga solo per gli italiani...è un background che fa parte di tutti gli stati moderni...

Silent Runner ha scritto:
Sta crollando un castello di carte di credito, sta crollando l'idea di un progresso fatto solo di consumi e non di conoscenza? O stiamo solo Subendo il colpo finale di uno stupro lento e invisibile perpetrato ai nostri danni convincendoci che poi ci sarebbe pure piaciuto?

...voto per lo stupro...ma non penso sia il colpo finale...secondo me hanno appena applicato la vaselina...

Silent Runner ha scritto:
peccato, dicevo, per gli elettori del cavaliere che, alla sua uscita di scena non troveranno una classe dirigente che possa sostituirlo adeguatamente

...beh...ad esempio c'è piersilvio...

Silent Runner ha scritto:
Signori miei stiamo assistendo alla storia che si dipana come un nastro sul quale niente è ancora scritto.
Se sapete pregare fatelo.
Ma, mi raccomando, non pregate il Dio sbagliato.

...mi ripeto...non penso che avremo l'onore di bagnarci con l'acqua del del sacro diluvio...ma se ciò dovesse accadere...
...a quale dio chiederai perdono?.....
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MessaggioInviato: 12 Dic 2008 09:31    Oggetto: Rispondi citando

Ad alcune tue osservazioni risponderò più tardi, sono molto di fretta, scusami.
Chiarisco solo due punti.
1) Sono agnostico, sono perciò sollevato dal dover chiedere perdono a Dio.

2) Non prego mai: non potrei accettare favori da qualcuno che cede alle mie lusinghe.

A più tardi. Wink
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MessaggioInviato: 12 Dic 2008 10:46    Oggetto: Potere reale e democrazia Rispondi citando

Ciao n4ps
Dovresti spiegare se Berlusconi ha tanto potere come mai il 1.000.000 di posti di lavoro non lo ha creato (?) c'è comunque qualcosa che non va se tutte le promesse fatte finiscono in fumo, se io in casa mia posso fare i muri a pois blu su fondo grigio e non lo faccio qualcosa o qualcuno mi blocca! Ho sempre sentito ottime proposte a cui però non sono mai seguiti i fatti: chi blocca? Non credo che verrà fatta la separazione delle carriere in magistratura, i boss mafiosi che ci sono dietro stoppano
O Berlusconi è lo strumento in mano ad altri o ha un potere solo rappresentativo. La stessa contraddizione che Tu indichi tra crisi e vacanze nei paesi esotici è l'indicatore più sicuro che la facciata che si vede non corrisponde pienamente alla sostanza, c'è come una realta "virtuale" che copre quella vera
Per quanto riguarda la destra e la sinistra, ahinoi, si equivalgono, l'uomo nuovo e forte della destra ricorda Berlinguer, che con il duce aveva in comune molto più di quanto ammetteva, anche se Mussolini è riuscito non solo a far arrivare i treni in orario, ma anche a far funzionare l'Italia senza troppa corruzione, mentre Berlusca straparla e basta
Nel nostro paese non c'è un premierato forte, non è come in America dove il capo dello Stato E' realmente uno statista, Berlusconi è una macchietta rispetto agli altri leader mondiali. Incensa Bush, che però non lo prende così sul serio come crede lui, quindi il potere deve stare per forza da qualche altra parte...
Per quanto riguarda la gente comune: se da un lato è normale che pensi a problemi più contingenti, (se no sarebbero tutti politici) dall'altro è vero che la maggior alfabetizzazione rispetto al dopoguerra ha portato ad una presa di coscienza maggiore rispetto al passato, ma è un processo capillare lento, e da sempre il popolo chiede "pane e divertimenti", gli antichi romani lo sapevano bene.
Io comunque sono un pochino più fiduciosa di Te, sento i discorsi dei non politici, che però non sono sciocchi, anche internet ha aiutato molto la presa di coscienza di un gran N° di persone, per come la vedo "dormono" molto di più i politici di professione e gli uomini degli apparati di partito, che al risveglio potrebbero avere sorprese...
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MessaggioInviato: 12 Dic 2008 19:09    Oggetto: Re: Potere reale e democrazia Rispondi citando

celestia ha scritto:
Ciao n4ps
Dovresti spiegare se Berlusconi ha tanto potere come mai il 1.000.000 di posti di lavoro non lo ha creato (?)

...mai sentito parlare di demagogia?...
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MessaggioInviato: 13 Dic 2008 15:13    Oggetto: Politica e lavoro Rispondi citando

Ciao n4ps
Certo la demagogia è una cancrena della politica, però nel 1994 quando è nato il 1° governo Berlusconi c'era un clima di fiducia, e gli imprenditori si sentivano rappresentati e volevano assumere, le promesse sono state disattese, e si è perso un buon momento e una buona opportunità di cambiamento. Perchè? E' un cigno nero o mancanza di potere sostanziale? Se il capo del governo ha idea di creare posti di lavoro e la cosa finisce in fumo c'è qualcosa che non va (Sigh!) Ormai ho imparato che spesso dietro la facciata c'è altro, perchè ho conosciuto troppa gente che vende lucciole per lanterne, in tutti i campi, quindi anche l'I.S.T.A.T ormai è arrivata alla conclusione che non è tutto oro quel che luccica, ahinoi!
berlusconi parla tantissimo, ma la realtà si ostina ad essere sempre quella, e mi ricordo di averlo sentito lamentarsi di avere le mani legate, comincio a pensare che sia solo un paravento...
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MessaggioInviato: 14 Dic 2008 03:33    Oggetto: Rispondi citando

Post molto interessante. Aggiungo qualche riflessione.
n4ps ha scritto:
Silent Runner ha scritto:

Gli italiani sono culturalmente e antropologicamente di destra, questo è un dato di fatto.

...non penso valga solo per gli italiani...è un background che fa parte di tutti gli stati moderni...

Io invece tendo a riconoscere molta più profondità in questa frase apparentemente banale di Silent. E' così: l'italiano medio ha un bias, una deviazione sistematica verso destra. Sono convinto che questa caratteristica "politica" derivi da una nostra caratterisitica "culturale": noi siamo più individualisti di altri popoli. Prendete per esempio la nostra inveterata abitudine a considerarci più "furbi" degli altri. Oppure il fatto che nella scienza, nell'arte, nella cultura gli italiani ottengono grandi risultati soprattutti in progetti che richiedono un lavoro individuale o in piccoli gruppi.
E potrei continuare con molti altri esempi.

L'individualismo italico è, a mio avviso, un retaggio del grande ritardo con cui l'italia si è affacciata alla democrazia rispetto al resto d'Europa. In ultima analisi è un segno di ritardo culturale di cui soffre la nostra società.
Cosa d'altra parte dimostrata da quello che è il dato macroscopico maggiormente negativo della nostra economia rispetto a tutto il resto del mondo occidentale, che non è affatto, come continuano a volerci far credere, il debito pubblico, bensì l'evasione fiscale che è il triplo abbondante di quella di tutti gli altri paesi occidentali.
Solo in un paese di "individualisti" si può tollerare questa situazione. Solo da noi può accadere che un uomo che apertamente e pubblicamente giustifica l'evasione fiscale, e la cui azienda-simbolo viene condannata nei suoi più alti dirigenti per evasione fiscale (anzi, per corruzione in atti d'ufficio finalizzata ad evasione fiscale) possa poi diventare Presidente del Consiglio. In America e nel resto d'Europa una cosa del genere sarebbe semplicemente impensabile.

Vorrei poi fare una domanda a Celestia:
ma seriamente non ti rendi conto di quanto grande sia il potere di Berlusconi? Potere politico ed economico, diretto ed indiretto, di condizionamento di tutta la vita politica, di tutto (o quasi) il giornalismo italiano?
Oggi mi è capitato, girando in rete, di beccare la registrazione di un intervento di Luciano Violante, uomo di spicco della sinistra, in cui egli rivendicava verso gli scranni della destra il fatto che la sinistra, quando è stata al potere, non ha toccato le televisioni Mediaset, né ha messo mano in alcun modo a leggi sul conflitto di interessi, due temi cioé sui quali la impresentabilità del Cavaliere è addirittura lampante. Lo faceva con il tono di chi si aspettava una sorta di "riguardo" ricambiato dall'interlocutore. Mentre guardavo questo filmato indegno mi interrogavo su quali incredibili ed indicibili mezzi di pressione abbia potuto contare il nostro eroe per riuscire ad ottenere cotanto asservimento in un grande partito che a lui (apparentemente) si oppone.
Non fare confusione con il punto di vista istituzionale, che vede il Presidente del Consiglio italiano avere meno poteri di presidenti, primi ministri e cancellieri di altri paesi. Il Potere che è andato concentrandosi nelle mani di questa persona è oggi enorme e la minaccia di regime è assolutamente concreta.
Come mai non è riuscito a creare il milione di posti di lavoro e non è riuscito a far decollare l'economia italiana?
Per il motivo più semplice del mondo, cara Celestia: non gliene frega proprio niente! Anche ammesso che ne avesse le qualità, cosa di cui dubito fortemente, la sua ascesa politica è stata dettata dal puro e semplice interesse personale, la cosa è ormai talmente evidente da non meritare più discussioni.

Silent Runner ha scritto:
Ma come è possibile, abbiamo gli scaffali dei supermercati pieni di roba e c'è la crisi?

Eppure, caro Silent, la spiegazione è semplice. I numerosi meccanismi che hanno spinto l'Occidente verso la "finanziarizzazione" dell'economia (penso alla "riserva frazionaria" del sistema bancario, allo sfruttamento del credito derivante dal conio tolto agli Stati e attribuito alle banche, agli innumerevoli sistemi di incentivazione e moltiplicazione del debito, sia privato sia pubblico) hanno prodotto negli ultimi decenni un effetto "secondario" che definire disastroso è proprio il massimo degli eufemismi: un progressivo scollamento tra il denaro - inteso letteralmente come moneta circolante - e benessere prodotto.
Vado a spiegare questa mia idea fissa.
In una utopica economia "sana" la moneta è essenzialmente un corrispettivo. Io produco benessere (ovvero beni e/o servizi) e a fronte di questo benessere prodotto posso essere retribuito con altro benessere oppure con denaro. In questo secondo caso nelle mie mani c'è della moneta che equivale ad un puro corrispettivo del bene prodotto da me.
Poi si esce dall'utopia e si entra nella realtà delle nostre economie reali, nelle quali il denaro comincia ad avere una sua "individualità" che esula dal puro ruolo di corrispettivo visto sopra. Il denaro può produrre altro denaro, nuovo denaro, in maniera indipendente dall'associazione con benessere in qualche modo prodotto. Nasce la speculazione.
Una certa quantità di speculazione può essere considerata fisiologica in una economia che è sostanzialmente sana, cioè produttiva.
Però poi cosa succede? Che chi specula, cioè sostanzialmente incamera denaro senza lavorare, ovvero senza produrre un cazzo di niente, ci prende gusto, diventa ancora più ingordo e moltiplica i meccanismi di speculazione. E poi ancora, l'amico dello speculatore, che fino a ieri lavorava per campare, si fa furbo e comincia a speculare pure lui.

Il risultato finale è il mondo come lo abbiamo oggi (ho già scritto questo dato in un altro post ma non mi ricordo più dove): il debito consolidato dai privati cittadini e dagli stati è da tre a cinque volte superiore a tutta la massa di denaro circolante nel mondo intero.
E' evidente che in queste condizioni le banconote che abbiamo in tasca rischiano di diventare carta straccia. Pensate un attimo a questa cosa: il meccanismo della riserva frazionaria delle banche è tale che se solamente il 20% di noi domani mattina volesse ritirare i propri soldi dai depositi bancari andremmo subito incontro ad una crisi di liquidità irrisolvibile.
E questo a cosa è servito? A creare nuovo benessere, risponderanno gli oltranzisti del capitalismo. A far arricchire una casta di speculatori, corrotti e fannulloni, senza che il benessere globale sia stato tangibilmente aumentato, rispondo io. Di nuovo, il sostegno all'indebitamento non è il diavolo e anzi entro certi limiti è auspicabile.
Tuttavia questi limiti sono stati superati abbondantemente.
Il progresso almeno in senso puramente materiale, può anche essere fatto solo di consumi, ma se si tenta di consumare molto di più di quello che si produce, presto o tardi si va in crisi.
Ecco allora il nocciolo della crisi odierna: essere in crisi pur avendo un sacco di soldi in tasca. La beffa dopo il danno.
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MessaggioInviato: 14 Dic 2008 10:28    Oggetto: Speculazione Rispondi citando

Ciao Roberto
E' vero che Berlusconi non è un "testa" qualsialsi, ma l'impressione che sia sopravvalutato è forte, proprio perchè ciò che dice non si traduce in azioni, vedo che gli altri capi di stato promettono un 5° e mantengono di più. Per quanto riguarda Violante che sia un Para***o lo sapevamo già, gli inciuci ci sono sempre stati, non è storia di adesso
Ma se anche gli Istituti di rilevamento fanno notare profonde contraddizioni nella realtà italiana, ci dev'essere di più..., siccome siamo un popolo di furbi vogliamo vendere lucciole per lanterne, e far credere ciò che non è, purtroppo anche i Padri dell'unità d'Italia conoscevano bene l'individualismo di cui siamo capaci, tant'è che la frase: "Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani!" è valida ancora oggi, non ricordo chi l'ha detta, ma era un cranio!
Ora che è esplosa la bolla speculativa, è il momento ideale per ricominciare a ragionare sulla realtà e non sul virtuale, io sono più fiduciosa di Te sul fatto che venga colta l'occasione di smascherare i furbi, in parte ha molto contribuito internet, la globalizzazione non è sempre un male, dipende da come la si usa, auguriamoci che sia il momento buono per evitare un'altra crisi peggiore in futuro.
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MessaggioInviato: 14 Dic 2008 12:44    Oggetto: Re: Speculazione Rispondi citando

celestia ha scritto:
...purtroppo anche i Padri dell'unità d'Italia conoscevano bene l'individualismo di cui siamo capaci, tant'è che la frase: "Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani!" è valida ancora oggi, non ricordo chi l'ha detta, ma era un cranio!

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MessaggioInviato: 14 Dic 2008 17:32    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Ma come è possibile, abbiamo gli scaffali dei supermercati pieni di roba e c'è la crisi?

Eppure, caro Silent, la spiegazione è semplice. [...]

La mia domanda, era ovviamente retorica. Wink
Ti ringrazio per aver completato con queste precisazioni il mio pensiero.
Concordo.

Vorrei però quotare rivalutando quanto ha detto Celestia. In fondo non ha tutti i torti a parlare di sopravvalutazione del fenomeno Berlusconi. Il cavaliere è supervalutato per eccesso di credulità di una gran parte della popolazione degli elettori. Curiosamente è un consenso molto trasversale (come se si possa parlare in termini di molto o di poco quando si tratta il fenomeno della trasversalità dei consensi, come comunque è, sempre molto impermanente). Berlusconi deve il tuo immenso potere ai media che ha acquisito con la complicità di Craxi? Con le sue immense fortune di cui non ha mai voluto dichiarare l'origine? Berlusconi deve il tuo incredibile e fulminante successo dall'essere l'Ultimo Populista senza alcun senso del ridicolo? Una sorta di Pulcinella o Arlecchino, questa volta ricco sfondato, grezzo nelle battute e nei lazzi, quanto vendicativo e rancoroso nei rapporti con gli avversari? Ossessionato com'è dal comunismo italico si va ad alleare con Putin e nessuno ha niente da ridire?
Berlusconi non può averci comprati tutti per la semplice ragione che lo abbiamo comprato prima noi. E non solo perché la sua ricchezza deriva da noi, perché siamo noi a foraggiare le sue imprese, da quelle mediatiche alle assicurazioni, all'editoria, alla finanza eccetera... ma non siamo noi ad essere in trappola bensì lui. Lo abbiamo comprato perché ci divertisse, perché ci liberasse da una televisione impaludata e noiosa fino alla nausea, incapace di riformarsi. Sì, sto semplificando nella retorica dei discorsi semplici ma è così che alla fine la gente ragiona e agisce, spinta più dai bisogni che dai desideri, più dalle incontinenze che dalla progettualità.

Provo a semplificare ulteriormente con questo falso paradosso di Epimenide: un sillogismo all'apparenza erroneo ma che contiene nella sua semplicità il senso di quanto fin qui ho cercato di spiegare.

Berlusconi è italiano,
tutti gli italiani sono uomini.
Berlusconi è un uomo,
Tutti gli uomini sono Berlusconi.

Se questo paradosso in qualche modo illustra una parte della verità che attraversa la società italiana tra la fine del novecento e l'inizio del nuovo millennio possiamo dunque affermare che il fenomeno del Berlusconismo è figlio della democrazia tanto quanto i terroristi neri e rossi e quanto tutti gli uomini e donne di indiscussa onestà e correttezza. Il Berlusconismo è il prodotto di una mutagenesi nella redistribuzione delle aspettative. Non contiamo più su noi stessi, sulla presunta furbizia italica, sulla nostra capacità reale e non provvisoria di fare impresa in piccolo garantendo qualità e creatività, ma ci affidiamo ad altri, al taumaturgo maximo, al prestigiatore di passaggio, brutto o bello che sia, purché alla fine ci faccia in qualche modo sentire segretamente superiori a lui.
Le cose stanno più o meno così:
Noi lo invidiamo, lui di disprezza.
Lui ha bisogno del nostro consenso, noi lo disprezziamo.
Per il momento ci limitiamo a invidiarlo ed amarlo gelosi e velleitari, lo amiamo "di pancia", con l'istinto dello stupratore che trae a sé la donna che crede di sedurci mentre in realtà noi stiamo per usarle violenza perché non abbiamo bisogno e non siamo interessati alla sua seduzione. A noi interessa solo appropriarci di ciò che non è nostro.
Sì, perché Berlusconi è femmineo nei suoi slanci e nelle sue avversioni, ma femmineo inteso nel senso dello stereotipo negativo che, nella nostra cultura si attribuisce a ciò che è fondamentalmente isterico e rancoroso.
Mi perdonino le donne se uso questi termini che in realtà aborro, non come parole ma come categorie da attribuire ad un genere piuttosto che a un altro.. Sono vecchie idiozie che sono state incollate a forza sul genere femminile e in tal senso le utilizzo, cioè come stereotipi e modelli da usarsi solo in chiave di metafora.
Se questo vi può apparire volgare me ne scuso in anticipo. Non è facile, credetemi, sviluppare metafore che possano contenere tutte le caratteristiche di questo epifenomeno perché Berlusconi non è più solo un uomo in carne e ossa ma ha trasceso il suo valore di persona per diventare mito, almeno per quelli che avevano bisogno di un mito del genere per sentirsi parte di un gruppo, di una identità collettiva, fedeli di una metareligione profondamente pagana.
E qui aggiungo questo appunto: Gli italiani non sono solo antropologicamente di destra ma sono anche antropologicamente pagani. Lo possiamo vedere nel tracciato millenario che la potentissima Chiesa di Roma ha segnato nel suo cammino, arrancando faticosamente dietro le genti che cercava di acchiappare: ben lungi dall'essere devi veri cristiani, gli italiani sono dei politeisti interessati solo al proprio tornaconto anche davanti al loro Dio.
Parlo in generale, ho conosciuto molte persone genuinamente religiose ma francamente mi è difficile catalogarle come cattoliche così come mi è difficile immaginare un Dio, essere superiore per eccellenza, che sia per sua natura, cattolico.
C'è una sorta di anarchia sia nella divinità che gli italiani hanno dimenticato per tornare al gaudente politeismo precristiano sia nella incomprensibile (e forse è dovuto a questo il suo silenzio) assenza di Dio.

Abbiamo dunque da una parte il bisogno e la necessità e da quell'altra ciò che offre il convento.
Se da una parte ci siamo inventati gli dei che più ci piacevano perché non inventarci un Conducator in scatola di montaggio? Ne abbiamo appena buttato via uno, un certo Benito Mussolini, appeso a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo (questo è un tema ricorrente nel ricordare la tragicità di quel vilipendio di cadavere) e l'altro lo abbiamo costruito e voluto noi con un consenso corale che ha sorpreso sicuramente anche il malcapitato.
Certo, il primo ha condotto il paese verso una guerra inutile e disastrosa, non solo per noi, ha cancellato libertà e aperto le porte all'impunità dei violenti, per l'occasione raccolti sotto le ali del partito e dell'ideologia mentre il secondo, all?apparenza più innocuo si limita a lanciar invettive e a far passare come normale un clima da condominio dove volano coltellate e volgarità di ogni genere. Credo che Silvio Berlusconi sia uno egli uomini più "violenti" che siano mai apparsi sulla scena politica. La sua violenza appare subita e poi rovesciata all'esterno come per una vendetta infinita che non troverà mai pace.
Oh, certo, lui non si sporcherà mai le mani, non licenzierà mai nessuno, farà però in modo che i suoi lacchè lo facciano al posto suo, parandosi la coscienza che avrà sicuramente immacolata per non averla mai usata.
Ed è per questo che in tanti lo amano. E badate bene, lo amano sinceramente. E, curiosamente, è proprio questa la sua debolezza. L'amore delle genti è sempre capriccioso, molto più capriccioso di un'amante adolescente.
Dunque Celestia ha ragione a dire che Berlusconi tanto potente non lo è. E se lo è, aggiungo io, lo è solo virtualmente e più per capriccio altrui chje per vere qualità taumaturgiche dal momento che fin'ora non ha dimostrato di poter salvare l'Italia o di offrire milioni di posti di lavoro. Tutto quello che ha saputo fare è di circondarsi di personaggi compiacenti e servili o di individui interessati a tormentare intere categorie di lavoratori squalificandoli a rango di fannulloni o di altri personaggi capaci solo di demolire la scuola per far crescere nuove generazioni di ignoranti assoluti, buoni consumatori ma non cittadini liberi.
Lo so che ha in mano tutto quello che gli serve per instaurare un regime più o meno visibile alla gente che opprimerà con sempre maggiori restrizioni della libertà, soprattutto di informarsi su ciò che accade realmente.Ma è un potere illusorio e basta un capriccio degli italiani per farlo cadere nell'oblio se non nel disprezzo come è accaduto al suo precursore, il bonario e arrogante Craxi, cacciato non dalla magistratura come continuamente su vuol far credere ma dal disamore degli italiani che lo hanno rimosso dal loro consenso popolare.
I leader fondano il loro potere sul consenso, altrimenti sono solo dittatori e Berlusconi è un leader, non un dittatore.

Provo una profonda pietas per l'uomo Berlusconi. Egli ha una paura folle, forse più ancora della morte (che si illude di poter ritardare promettendo a tutti che, forse, un domani potremo vivere fino a 120 anni), egli ha paura di perdere l'amore della gente, oggi unica sorgente di vera gratificazione e di autoconfermazione. E questa la sua fortuna, è questa la sua condanna. Un giorno egli si affaccerà sull'abisso della propria ambizione, si affaccerà come Narciso sullo specchio d'acqua nel quale riconoscersi e innamorarsi perdutamente, che è come morire, si affaccerà e scorgerà con sempre maggiore terrore che quel riflesso non restituirà il suo volto sorridente bensì quello di tutti gli italiani che lo hanno amato e lo stanno amando con la condizionale, con quel crudele e beffardo destino che hanno tutti gli innamoramenti, destinati prima o poi a finire. Quel giorno comprenderà che il suo tempo è finito e lui lo ha sprecato tutto, inutilmente.
Non auguratevi che accada presto, abbiamo tutti quanti bisogno di imparare qualcosa da questa tragedia, come persone e come popolo tutto.

Un "Buona Fortuna" a questo punto è necessario per tutti quanti, Scambiamocelo pure liberamente.
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MessaggioInviato: 15 Dic 2008 15:51    Oggetto: Promesse di Berlusconi Rispondi citando

Ciao bdoriano
Grazie per aver completato la citazione!(sono una frana per i nomi) per quanto riguarda Berlusconi lasciami dire che lo vedo come un novello Craxi, mi auguro che non faccia la stessa fine, però noto con un pò di sconforto che tutte le volte che un governo scontenta gli Italiani questi si rivolgono all'avversario sperando che li liberi dai problemi, quasi che avesse in serbo rimedi miracolosi. Non so se Ti ricordi quando ha vinto Prodi: era un salvatore della patria, quando ha scontentato tutti non valeva una cicca, per dirlo senza parolacce, ma hai capito...
Quando ha vinto Berlusconi era il più amato dal popolo, però se scontenta qualcuno o qualche lobbie ridiventa il diavolo: francamente non so se sia creduloneria o voglia di sognare e illudersi ad ogni costo (?), ma questo ondeggiare sembra più il risultato di egoismo che di un'analisi politica attenta, perchè vincono i più numerosi, cioè il popolo minuto, quel 3° Stato che ha fatto la rivoluzione francese (Sigh!)
Che siamo individualisti non c'è dubbio, ma non credo che sia SOLO individualismo, dietro ci sono molti fattori, non tutti economici, non tutti politici, chiaro che la realtà è sempre più sfaccettata delle analisi tecniche, è normale, però più che nella fortuna spererei in un nuovo management, quello che abbiamo prima o poi dovrà cedere il passo, anche perchè i grandi vecchi hanno fatto il loro tempo
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MessaggioInviato: 16 Dic 2008 17:04    Oggetto: Re: Promesse di Berlusconi Rispondi citando

celestia ha scritto:
nel 1994 quando è nato il 1° governo Berlusconi c'era un clima di fiducia, e gli imprenditori si sentivano rappresentati e volevano assumere, le promesse sono state disattese

celestia ha scritto:
impressione che sia sopravvalutato è forte, proprio perchè ciò che dice non si traduce in azioni

Silent Runner ha scritto:
Il cavaliere è supervalutato per eccesso di credulità di una gran parte della popolazione degli elettori

Silent Runner ha scritto:
fin'ora non ha dimostrato di poter salvare l'Italia o di offrire milioni di posti di lavoro

...lo so che è difficile ammeterlo ma dovete farvene una ragione...il vostro amato silvio vi ha preso per il culo...(e continua a farlo)...

Silent Runner ha scritto:
Lo abbiamo comprato perché ci divertisse, perché ci liberasse da una televisione impaludata e noiosa fino alla nausea, incapace di riformarsi

...non sono d'accordo...tu hai forse deciso di concedere le frequenze televisive a silvio?...è stata solo una furberia politica organizzata col caro amichetto craxi...io preferisco una televisione apparentemente noiosa ad una fatta con tette e culi...comunque non l'abbiamo comprato noi...

Silent Runner ha scritto:
Lui ha bisogno del nostro consenso, noi lo disprezziamo

...noi lo disprezziamo?!?!...oltre il 50% degli italiani sicuramente non lo disprezza...

Silent Runner ha scritto:
lo amiamo "di pancia"

...ti riferisci a voi elettori di re silvio...

Silent Runner ha scritto:
Lo so che ha in mano tutto quello che gli serve per instaurare un regime più o meno visibile alla gente che opprimerà con sempre maggiori restrizioni della libertà, soprattutto di informarsi su ciò che accade realmente.Ma è un potere illusorio e basta un capriccio degli italiani per farlo cadere nell'oblio se non nel disprezzo come è accaduto al suo precursore, il bonario e arrogante Craxi, cacciato non dalla magistratura come continuamente su vuol far credere ma dal disamore degli italiani che lo hanno rimosso dal loro consenso popolare

...certo come no...se non ci fosse stata tangentopoli forse ora bettino sarebbe senatore a vita insieme al divo...infatti silvio per evitare ogni sorta di problema con la magistratura sta già preparando un bel programmino anti-giustizia...a gennaio ne riparleremo...

Silent Runner ha scritto:
I leader fondano il loro potere sul consenso, altrimenti sono solo dittatori e Berlusconi è un leader, non un dittatore

...silvio è un dittatore mascherato da leader...

Silent Runner ha scritto:
Provo una profonda pietas per l'uomo Berlusconi ...Un giorno egli si affaccerà sull'abisso della propria ambizione, si affaccerà come Narciso sullo specchio d'acqua nel quale riconoscersi e innamorarsi perdutamente, che è come morire, si affaccerà e scorgerà con sempre maggiore terrore che quel riflesso non restituirà il suo volto sorridente bensì quello di tutti gli italiani che lo hanno amato e lo stanno amando con la condizionale, con quel crudele e beffardo destino che hanno tutti gli innamoramenti, destinati prima o poi a finire. Quel giorno comprenderà che il suo tempo è finito e lui lo ha sprecato tutto, inutilmente.

...berlusconi è proprio un grande...un personaggio del suo calibro che riesce a generare questi sentimenti nella gente è la più grande dimostrazione del poter che possiede questo demoniaco omuncolo...

celestia ha scritto:
Berlusconi lasciami dire che lo vedo come un novello Craxi, mi auguro che non faccia la stessa fine

...tranquilla...silvio ha già pensato a tutto... a gennaio partorisce una bella "riforma" della giustizia...

...concordo con Roberto1960 riguardo allo spiccato individualismo italico...
...per me la causa pricipale è quella che tu chiami "ritardo culturale"...
...ignoranza a 360 gradi...
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MessaggioInviato: 17 Dic 2008 15:31    Oggetto: Promesse e riforme Rispondi citando

Ciao n4ps
Come sei pessimista! Non riesci a vedere le cose positive, per quanto poche esistono, ma il tuo è il tipico errore della sinistra che vede Berlusconi come un novello Satana, invece è solo un furbo che ha sfruttato le debolezze della parte avversa.
A parte che io non lo amo proprio! Non è mio, non ce l'ho in tasca! Non sono così cieca da non capire che non si può chiedere al tacchino di fare il pranzo di Natale, però c'è da dire che il sistema è strutturato in modo tale da bloccare chiunque abbia troppo potere, ufficialmente per evitare dittature, in via ufficiosa per salvaguardare lo status quo.
Questo fatto però è anche "normale", ciò che c'è di anormale è che in Italia ci si perde troppo in fesserie e questioni marginali e non si affrontano le priorità, e succede in tutti i campi, non solo in politica
A gennaio ci sarà (speriamo!) la riforma della giustizia, auguriamoci che vengano affrontati i problemi reali, ma ora è presto per parlarne perchè è solo chiacchiera, andrà bene al BarSport, ma è solo ! , un pò poco, per poter vedere i risultati occorrerà conoscere come reagiranno gli avvocati: se scioperano vuol dire che fa l'interesse dei cittadini...
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MessaggioInviato: 18 Dic 2008 15:48    Oggetto: Re: Promesse e riforme Rispondi citando

celestia ha scritto:
Come sei pessimista! Non riesci a vedere le cose positive, per quanto poche esistono

...cose positive?...e quali sarebbero?...

celestia ha scritto:
tipico errore della sinistra che vede Berlusconi come un novello Satana, invece è solo un furbo che ha sfruttato le debolezze della parte avversa

...chiamalo satana o furbo...per me è la stessa cosa...è un privato che ,grazie al potere dei media che controlla, continua ad abbindolare l'italia...

celestia ha scritto:
il sistema è strutturato in modo tale da bloccare chiunque abbia troppo potere

...Think...non sono molto convinto...comunque vedremo cosa succederà se il tuo amato silvio riuscirà a mettere mano anche alla costituzione...

celestia ha scritto:
A gennaio ci sarà (speriamo!) la riforma della giustizia

...speriamo di no...gli unici aspetti che il berlusca cercherà di "riformare" saranno quelli che renderanno una giustizia ancora meno uguale per tutti...

celestia ha scritto:
gli avvocati: se scioperano vuol dire che fa l'interesse dei cittadini

...non vedo l'ora di assistere a questo sciopero...ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL...
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MessaggioInviato: 18 Dic 2008 16:22    Oggetto: Potere politico Rispondi citando

Ciao n4ps
Le cose positive sono poche ma ci sono: es il fatto che il settore del lusso tenga bene: è un segno che il mercato è vivace, se ci fosse crisi vera nessuno investirebbe in beni durevoli; ma questo è solo un es, perchè negare i miglioramenti? certo fa più notizia il negativo, perchè non è auspicabile, ma il positivo esiste
Per quanto riguarda Berlusca, io non lo amo, Lui o un altro leader è la stessa cosa, Tu confondi Berlusconi persona con la carica istituzionale, sono 2 cose differenti, il Presidente del Cd M ha dei poteri stabiliti dalla legge e dalla Costituzione, che però non si traducono in risultati concreti, e anche le TV non sono un mezzo per condizionare l'opinione pubblica visto che Lui non impone ai singoli quello che devono dire: c'è più gente di sinistra a Mediaset che in parlamento...
La giustizia sta esplodendo perchè i grandi avvocati hanno imposto templi biblici ai processi per guadagnare sulla durata delle cause, la lobbyes degli avvocati ha condizionato sempre la politica giudiziaria, ma ora il sistema si rifiuta di andare avanti, ecco perchè DOVRA' venire riformato, che poi la riforma funzioni o meno è un altro paio di maniche
Io comunque spero che prevalga il buon senso, sono più fiduciosa di Te, mi auguro che succeda, vista la crisi
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MessaggioInviato: 18 Dic 2008 16:40    Oggetto: Re: Potere politico Rispondi citando

celestia ha scritto:
Le cose positive sono poche ma ci sono

...positive per pochi e negative per molti...allora sono d'accordo...

celestia ha scritto:
le TV non sono un mezzo per condizionare l'opinione pubblica

...se pensi veramente che le tv non condizionino la gente...allora sei totalmente inconsapevole del potere dei media...

celestia ha scritto:
La giustizia sta esplodendo perchè i grandi avvocati hanno imposto templi biblici

...ma ti rendi conto che silvio non ha fatto altro che sfuggire/prolungare/cancellare i suoi processi????...l'unica riforma della giustizia che avremo sarà finalizzata ad agevolare chi si potrà permettere grandi spese negli avvocati...ma cosa ti vuoi aspettare da una "riforma" elaborata uno che ha fatto della corruzione e il malaffare il suo credo personale...
...per cortesia facciamo i seri e leviamoci i paraocchi...
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MessaggioInviato: 18 Dic 2008 16:55    Oggetto: Giustizia e riforme Rispondi

Ciao n4ps
Nel 1982 Berlusconi non era presidente del Cd M e la giustizia era una barzelletta! I processi sono allo sfascio da tanto tempo, non è un problema di Berlusconi, anche se ha potere e soldi non ha la forza di condizionare tutto e tutti, già negli anni '80 le cose andavano male, Tu forse non hai mai fatto una denuncia o una querela, io purtroppo un pò di esperienza me la sono fatta sulla mia pelle, e conosco le magagne e i cavilli del sistema, anche da poco ho testimoniato e ho toccato con mano le incongruenze della giustizia, certo se va male non mi meraviglio, ma spero che non sia così.
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