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Braccio di Ferro fa a cazzotti col copyright (e vince)
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 06 Gen 2009 02:08    Oggetto: Braccio di Ferro fa a cazzotti col copyright (e vince) Rispondi citando

Commenti all'articolo Braccio di Ferro fa a cazzotti col copyright (e vince)
A settant'anni dalla morte dell'autore del fumetto, i diritti d'autore sul celeberrimo Popeye sono scaduti e chiunque può utilizzarne l'immagine. Ma non negli Usa.



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chemicalbit
Dio maturo
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Residenza: Milano

MessaggioInviato: 06 Gen 2009 11:48    Oggetto: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

Ma in teoria non dovrebbe valere il termine prvisto dalla la legge dello stato dell'autore (Convenzione di Berna)? E Elzie Segar era statuinitense.

(Convenzione di Berna che però prevede che uno stato può decidere di non applicarla -paradosso per una convenzione!- e pretendere che si usino i propri di termini. E gli USA hanno abbondantemente utilizzato questa sorta di sospensione della convenzione.
Insomma un gran casino e poca certezza del diritto Mad ).


Io non mi arrischierei ad usare l'immagine di Popeye neppure in Europa.
Vi è il rischio di una causa negli USA.



p.s. non ho capito perché non è scaduto anche il nome Popeye.
(e per l'italiano "Braccio di ferro")?
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ioSOLOio
Amministratore
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Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 06 Gen 2009 14:41    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:


p.s. non ho capito perché non è scaduto anche il nome Popeye.

forse perchè mentre la paternità dell'opera era del suo disegnatore, il nome è stato scelto, inventato a posteriori da una società (che magari ne ha comprato i diritti d'uso) e dunque slegato dall'invenzione prima del personaggio

ma vado così a naso...
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axias41
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MessaggioInviato: 06 Gen 2009 19:08    Oggetto: Rispondi citando

Ennesima dimostrazione che un sistema del genere frena l'innovazione. A quasi un secolo dalla loro ideazione si continuano ad usare personaggi ormai entrati nella storia
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spirolone
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MessaggioInviato: 06 Gen 2009 21:15    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Ma in teoria non dovrebbe valere il termine prvisto dalla la legge dello stato dell'autore (Convenzione di Berna)? E Elzie Segar era statuinitense.

(Convenzione di Berna che però prevede che uno stato può decidere di non applicarla -paradosso per una convenzione!- e pretendere che si usino i propri di termini. E gli USA hanno abbondantemente utilizzato questa sorta di sospensione della convenzione.
Insomma un gran casino e poca certezza del diritto Mad ).

Io non mi arrischierei ad usare l'immagine di Popeye neppure in Europa.
Vi è il rischio di una causa negli USA.

p.s. non ho capito perché non è scaduto anche il nome Popeye.
(e per l'italiano "Braccio di ferro")?

Credo che la convenzione di Berna riconosca agli autori stranieri gli stessi diritti d'autore di quelli nazionali, non penso che sarebbe molto logico riconoscere quelli che hanno in altri Stati! E difficilmente possono farmi causa negli USA per qualcosa compiuto in Italia...

Il nome Popeye non è "scaduto" perché è un marchio registrato, non un opera protetta da diritto d'autore, almeno da quel che ho capito io.

Devo dire che non capisco perché i termini dei diritti d'autore siano così lunghi; 70 anni dalla morte dell'autore mi sembrano un'enormità! A parte che non mi sembra logico considerare far partire il contegio dalla morte dell'autore; insomma se una multinazionale compra i diritti su di un'opera di un ventenne potrà sfruttarli per magari 140 anni, mentre se l'opera è di un settantenne solo per magari 80? Cos'è un gioco d'azzardo? Un giorno magari le multinazionali detentrici di diritti d'autore arriveranno a far causa ad un autore perché non si mantiene in buona salute e così accorcia la sua vita e la durata dei diritti!!! Laughing
Che effetti negativi ci sarebbero a portare la durata dei diritti d'autore a vent'anni, per esempio, dalla pubblicazione dell'opera? Non sono più che sufficienti come incentivo?
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 06 Gen 2009 22:46    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

spirolone ha scritto:
Credo che la convenzione di Berna riconosca agli autori stranieri gli stessi diritti d'autore di quelli nazionali, non penso che sarebbe molto logico riconoscere quelli che hanno in altri Stati!
Perché non è logico? Shocked

Ad es. in base alla Convenzione di Berna l'Italia riconosce (*) agli autori statiunitensi i diritti che essi hanno in un altro stato, gli USA.
( (*) = ma a sua scelta potrebbe anche non riconoscerli, qui sta l'assurdità).


spirolone ha scritto:
E difficilmente possono farmi causa negli USA per qualcosa compiuto in Italia...
Come no, gli USA si considerano competenti per qualunque cosa riguardi gli stati uniti e i suoi cittadini. anche all'estero
(a volte mandano anche i marines - o la Delta Force, come nel caso del cittadino USa ucciso durante il dirottamento della nave Achille Lauro)


Considera che se fai causa negli USA, è il tribunale USA a decidere se sé steso è competente. E se la legislazione USA prevede che lo sia, deciderà positivamente.
Anche se un'altro stato ha una legge che assegnerebbe la competenza all'altro stato.


(E gli USA non sono i soli.
Anche l'Italia giudica i reati all'estero che coinvolgono cittadini italiani. e' competente il tribunale di Roma).



p.s. tieni anche conto che non si può mai sapere come andrà a finire una caus.
In Italia uno si è trovato a non poter usare il proprio cognome come dominio Internet perché un suo non-concorrente omonimo è famoso!
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spirolone
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MessaggioInviato: 07 Gen 2009 05:34    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
spirolone ha scritto:
Credo che la convenzione di Berna riconosca agli autori stranieri gli stessi diritti d'autore di quelli nazionali, non penso che sarebbe molto logico riconoscere quelli che hanno in altri Stati!
Perché non è logico? Shocked
A me non sembra logico intanto perché uno è tenuto a conoscere la legislazione del proprio Paese, non quella degli altri; inoltre non è logico che un Paese riconosca a stranieri diritti maggiori rispetto a quelli riconosciuti ai propri cittadini, mentre invece accadrebbe proprio questo se in un'altra nazione vengono riconosciuti maggiori diritti (di solito, invece, ogni Nazione cerca di tutelare maggiormente i propri cittadini!); infine chiunque ha interessi nel campo delle opere protette da diritti d'autore farebbe la propria sede in Paesi con leggi ultra-protettive per gli autori.
Devo dire che mi stanno venendo in mente tantissime altri motivi per considerare illogica una scelta del genere, ma per ora spero almeno di aver reso l'idea...

chemicalbit ha scritto:
Ad es. in base alla Convenzione di Berna l'Italia riconosce (*) agli autori statiunitensi i diritti che essi hanno in un altro stato, gli USA.
( (*) = ma a sua scelta potrebbe anche non riconoscerli, qui sta l'assurdità).
Veramente non mi sembra; direi che riconosce agli autori statunitensi i diritti che hanno gli autori italiani. Cito il punto 1 dell'articolo 5:
Citazione:
Nei Paesi dell'Unione diversi da quello di origine dell'opera gli autori godono, relativamente alle opere per le quali sono protetti in forza della presente Convenzione, dei diritti che le rispettive leggi attualmente conferiscono o potranno successivamente conferire ai nazionali, nonché dei diritti conferiti specificamente dalla presente Convenzione.
Tu hai visto altri articoli in cui invece si parla di riconoscere i diritti riconosciuti nel paese d'origine?

chemicalbit ha scritto:
spirolone ha scritto:
E difficilmente possono farmi causa negli USA per qualcosa compiuto in Italia...
Come no, gli USA si considerano competenti per qualunque cosa riguardi gli stati uniti e i suoi cittadini. anche all'estero
(a volte mandano anche i marines - o la Delta Force, come nel caso del cittadino USa ucciso durante il dirottamento della nave Achille Lauro)

Considera che se fai causa negli USA, è il tribunale USA a decidere se sé steso è competente. E se la legislazione USA prevede che lo sia, deciderà positivamente.
Anche se un'altro stato ha una legge che assegnerebbe la competenza all'altro stato.

(E gli USA non sono i soli.
Anche l'Italia giudica i reati all'estero che coinvolgono cittadini italiani. e' competente il tribunale di Roma).

p.s. tieni anche conto che non si può mai sapere come andrà a finire una caus.
In Italia uno si è trovato a non poter usare il proprio cognome come dominio Internet perché un suo non-concorrente omonimo è famoso!

E' vero che ci sono casi in cui uno Stato cerca di imporre la propria legge in un altro Stato, ma di solito le si considerano situazioni di guerra. In tempo di pace non si impongono leggi ad altri Stati, al massimo si possono fare pressioni...
Insomma, se un tribunale di un Paese sperduto decide che sono colpevole di un qualche reato che in Italia non è considerato tale, la cosa non mi tange a meno che non decida di andare a fare il turista da quelle parti; finché sto in Italia dovrò preoccuparmi delle decisioni dei tribunali italiani fatte in base alla legge italiana!
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 07 Gen 2009 12:38    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi citando

spirolone ha scritto:
Veramente non mi sembra; direi che riconosce agli autori statunitensi i diritti che hanno gli autori italiani. Cito il punto 1 dell'articolo 5:
Citazione:
Nei Paesi dell'Unione diversi da quello di origine dell'opera gli autori godono, relativamente alle opere per le quali sono protetti in forza della presente Convenzione, dei diritti che le rispettive leggi attualmente conferiscono o potranno successivamente conferire ai nazionali, nonché dei diritti conferiti specificamente dalla presente Convenzione.
Tu hai visto altri articoli in cui invece si parla di riconoscere i diritti riconosciuti nel paese d'origine?
Al solito le leggi sono scritte inmodo da non essere chiare. Mad
che vuol dire "rispettive"? Rispettive ... rispetto agli "Paesi dell'Unione diversi " o rispetto agli "autori"?


Inoltre bisognerebbe vedere "i diritti conferiti specificamente dalla presente Convenzione. "

chemicalbit ha scritto:
E' vero che ci sono casi in cui uno Stato cerca di imporre la propria legge in un altro Stato, ma di solito le si considerano situazioni di guerra.
Beh, quelle sì.

Io però non mi riferivo a casi in cui uno stato vuole occupare con la guerra un altro stato e imporvi la propria legge.

Ma la fatto che uno stato considera propria giurisdizione anche fatti avvenuti all'estero, ma non come un "sopra un altro stato", ma come norma ... normale.

Se negli USA, dove è consentito bruciare bandiere come "forma di libera espressione" garantita dalla loro costituzione,
una persona brucia una bandiera italiana, questa si può trovare imputata presso il tribunale di Roma. Certo quella persona negli USA magari non conosceva la legge italiana che lo vieta. Ma al tribunale italiano questo poco importerà, applicherà la legge italiana, compreso quella riassunta nel detto "La legge non ammette ignoranza". (Nonostante uno per sapere quali leggi esistano in Italia debba pagare)

spirolone ha scritto:
chemicalbit ha scritto:
spirolone ha scritto:
Credo che la convenzione di Berna riconosca agli autori stranieri gli stessi diritti d'autore di quelli nazionali, non penso che sarebbe molto logico riconoscere quelli che hanno in altri Stati!
Perché non è logico? Shocked
A me non sembra logico intanto perché uno è tenuto a conoscere la legislazione del proprio Paese, non quella degli altri;
Ma appunto applicando in ogni stato la legge dello stato in qeustioen che un cittadino deve conoscere la legge di tutti gli stati.
Es. se io scrivo un libro, mi trovo costretto a conoscere la legge di tutti i paesi. (Ad es. se nel paese X c'è la legge che dice che il copyright scade dopo solo 4 anni a meno che io non scriva esplicitamente "tutti i diritti sono riservati", io devo saperlo e ricordarmi di scriverlo sennò mi fregano in questo modo?)
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spirolone
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MessaggioInviato: 08 Gen 2009 15:53    Oggetto: Re: Io non mi arrischierei ad usare Popeye neppure in Europa Rispondi

chemicalbit ha scritto:
Al solito le leggi sono scritte inmodo da non essere chiare. Mad
che vuol dire "rispettive"? Rispettive ... rispetto agli "Paesi dell'Unione diversi " o rispetto agli "autori"?
E' vero, non è chiarissimo. Confused
Ma ritengo che sia da riferirsi ai Paesi perché le leggi possono essere di un Paese, non di un autore, in quel caso sarebbe stato più corretto "le leggi dei rispettivi Paesi", anche se nel linguaggio comune molti si sarebbero potuti esprimere così!

chemicalbit ha scritto:
Se negli USA, dove è consentito bruciare bandiere come "forma di libera espressione" garantita dalla loro costituzione,
una persona brucia una bandiera italiana, questa si può trovare imputata presso il tribunale di Roma. Certo quella persona negli USA magari non conosceva la legge italiana che lo vieta. Ma al tribunale italiano questo poco importerà, applicherà la legge italiana, compreso quella riassunta nel detto "La legge non ammette ignoranza".
In effetti ogni Stato è libero di far le leggi come vuole e di considerare reato anche cose fatte in altri Stati, ma poi sta allo Stato dove sta la persona decidere in base alle proprie leggi cosa fare; se non c'è una legge che preveda l'estradizione per quel reato o qualcosa di simile, difficilmente al "colpevole" l'eventuale condanna di uno Stato straniero toccherà in qualche modo.
Comunque, il diritto internazionale è senz'altro un campo complicato! Smile

chemicalbit ha scritto:
spirolone ha scritto:
A me non sembra logico intanto perché uno è tenuto a conoscere la legislazione del proprio Paese, non quella degli altri;
Ma appunto applicando in ogni stato la legge dello stato in qeustioen che un cittadino deve conoscere la legge di tutti gli stati.
Es. se io scrivo un libro, mi trovo costretto a conoscere la legge di tutti i paesi. (Ad es. se nel paese X c'è la legge che dice che il copyright scade dopo solo 4 anni a meno che io non scriva esplicitamente "tutti i diritti sono riservati", io devo saperlo e ricordarmi di scriverlo sennò mi fregano in questo modo?)
Hai ragione. Però mi sembra anche logico che uno debba conoscere la legge di uno Stato anche se non è il suo se vuole commerciarvi qualcosa; se ho interesse a vendere un libro in un Paese straniero dovrò informarmi sulle leggi di quel Paese. E' però un informarsi a proprio vantaggio e che consente un guadagno. Mi sembra meno giusto che invece debba farlo un normale utente che non ne ha un vantaggio commerciale.
Per quel che riguarda scritte tipo "tutti i diritti sono riservati", forse proprio per ovviare al problema che hai nominato, mi sembra che la convenzione di Berna preveda che non siano necessarie.

Ovviamente, poi, c'è un'ultima cosa da dire riguardo la convenzione di Berna che abbiamo citato tante volte (e che devo ammettere che grazie a questa conversazione ora conosco meglio!), e cioé che è solo una convenzione, non ha valore legale. Non credo neanche uno Stato debba dichiarare esplicitamente di accettarla: semplicemente in base alle leggi che fa uno Stato si può dire se è conforme o no. E' un po' come uno standard consigliato. L'unica perplessità che ho è su come nelle leggi si differenzi tra gli stranieri appartenenti a Paesi che hanno recepito la convenzione oppure no... Confused
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