Dovrebbe essere ovvio che Internet non può continuare ad essere la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca.
Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni.
La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta, se uno diffama qualcuno deve prendersi le responsabilità.
Senza arrivare alla censura tipica dei paesi comunisti, il divieto di diffamare impunemente chicchessia deve essere sempre presente in una società civile che vuole definirsi tale, altrimenti si arriva all'estremo della giungla anarchica, tipica dell'ideologia comunista che poi finisce sempre nella pratica in censura estrema.
L'equilibrio sta nel mezzo. Niente censura, ma responsabilità giusta per le azioni che si prendono.
W quindi la legge della Carlucci.
mah sinceramente il fatto di doversi identificare su internet non la trovo una cosa malvagia. ciò avviene in tutte le parti del mondo, xk internet dev'essere diverso scusate? quando prenoti al ristorante gli dai il tuo nickname? quando parli con qualcuno lo chiami anonimo o col suo nickname o col suo nome? a scuola sei un ip o un nome? nelle conferenze ti iscrivi mettendo il tuo nick o il tuo nome e cognome?
perchè internet dev'essere diverso. se tu vuoi scrivere un articolo per un giornale devi firmarti no?
posso capire l'esagerazione a equiparare un blog di famiglia al corriere della sera, questo si, mi sembra un esagerazione, ma tanto tranquilli, non ci saràmai nessuno che controllerà i milioni di blog in giro.
Ma ripeto, se devi parlare male di Emilio Fede xk ti sta sul culo, ma cmq con rispetto, e non fai nulla di male, perchè non dovresti firmarti? perchè forse sei codardo
perchè probabilmente tu non andresti mai in faccia a emilio fede a dirgli quello che pensi, perchè ti quelerebbe subito. Meglio nascondersi dietro a nickname e ad un avatar no? è più facile. è più da codardi.
Quoto in toto.
Lo capirebbe chiunque.
E' che questi che si incazzano vogliono poter sparlare e diffamare chiunque impunemente e quindi parlano e straparlano di censura, di regime e di altre assurdità che guarda caso sono tipiche dei regimi comunisti e non di quelli liberali.
Tranne ovviamente se uno comincia a diffamare loro!!! se uno diffama questi che si incazzano tanto, con tanto di nomi, cognomi, dati e fatti personali, foto..., allora sì, allora altro che libertà di sputtanamento!!
E' già successo mille volte che questi grandissimi ipocriti che si battono per l'anarchia totale poi quando sono toccati nel personale allora sono i primi a voler querelare e denunciare.
Persino Beppe Grillo parla di anarchia, anonimato, ecc. ma poi vuole nome, cognome e autenticazione se scrivi nel suo blog ed è il primo a querelare chi lo diffama.
Dovrebbe essere ovvio che Internet non può continuare ad essere la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca.
Non lo è infatti, in presenza di un reato l'autorità giudiziaria può chiedere all'isp di fornire i dati dell'intestatario della connessione dalla quale proviene l'offesa, identificare l'autore quindi è banale.
Yoda ha scritto:
Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni.
L'ingiustizia c'è anche dove ci sono forti differenze economiche, e di conseguenza di potere. E dove le leggi non vengono scritte per regolamentare, ma per cercare consensi con l'arma della demagogia.
Yoda ha scritto:
La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta, se uno diffama qualcuno deve prendersi le responsabilità.
Certo, ma la regolamentazione deve essere giusta, il meno ambigua possibile e soprattutto non ridondante.
Inviato: 19 Feb 2009 13:28 Oggetto: L'imponderabile leggerezza dell'essere parlamentare
Ma i quattro articoli della proprosta di legge della Carlucci, a parte che sono sconclusionati nel loro insieme, pongono dei limiti e vero ma non chiariscono una cosa fondamentale, come copri le spese di questi controlli aggiuntivi e di questo fantomatico comitato.
Abbiamo tagliato il tagliabile, come pensano che uffici giudiziari a collasso possano trattare altri argomenti oltre a quelli da cui sono sommersi.
O la vaga senzazione che sara una delle tante norme fasulle inserite nel nostro corpo giuridico, alla faccia della semplificazione invocata in campagna elettorale.
Registrato: 21/01/08 00:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
Inviato: 19 Feb 2009 14:03 Oggetto:
maxvim ha scritto:
mah sinceramente il fatto di doversi identificare su internet non la trovo una cosa malvagia. ciò avviene in tutte le parti del mondo, xk internet dev'essere diverso scusate? quando prenoti al ristorante gli dai il tuo nickname? quando parli con qualcuno lo chiami anonimo o col suo nickname o col suo nome? a scuola sei un ip o un nome? nelle conferenze ti iscrivi mettendo il tuo nick o il tuo nome e cognome?
perchè internet dev'essere diverso. se tu vuoi scrivere un articolo per un giornale devi firmarti no?
Scusami sai, non voglio offenderti, ma ti rendi conto delle sciocchezze che hai scritto?
Che vuol dire identificarsi? Dire il proprio nome?
Cioè se questo mio intervento portasse la firma "Roberto Pincopallo" invece di "Roberto1960" sarebbe "in linea" con la nuova legge appena proposta dal "genio giuridico" di turno, vero?
Saremmo tutti più tranquilli, giusto?
Avremmo risolto tutti i problemi di Internet?
Ma, seriamente, ci hai pensato alla cosa?
E' evidente che identificarsi vuol dire altro.
Identificarsi vuol dire fornire documenti ufficiali di, appunto, identificazione.
E dimmi un po', come penseresti di fare questo con Internet?
Seriamente, come pensi si possa fare in pratica questa cosa qui, questo controllo?
Vediamo se riesci a fare una proposta operativamente valida.
Stupiscimi.
Quando tu prenoti al ristorante gli dai un cognome, giusto?
E dimmi un po', c'è mai stato un solo ristoratore, nella tua vita, che ti ha subito dopo chiesto un documento di riconoscimento, altrimenti non ti faceva mangiare?
E dimmi ancora, a quali conferenze hai partecipato in cui ti hanno chiesto la carta d'identità per assistere?
A me queste cose non sono mai successe, forse vivo in un altro mondo...
Che poi tu non abbia mai sentito parlare di articoli di giornali firmati con una sigla o uno pseudonimo, scusami, non ti offendere, ma la dice lunga sulla tua confidenza con il media...
Chiedo scusa per il tono forse eccessivamente canzonatorio, ma assicuro tutti, moderatori inclusi, che non è mia intenzione offendere.
La mia intenzione è semplicemente incitare tutti a porsi davanti ai problemi e a parlarne, dopo averli valutati almeno un attimo con almeno una certa attenzione.
Chiunque faccia questo, a prescindere dalla sua ideologia politica, sociale, religiosa o quant'altro non potrà che concludere che la proposta è fondamentalmente scema.
L'unico strumento che, per quanto incompleto, parziale e da prendere con le molle, può consentire una certa identificazione degli interventi, che può essere utilizzato in caso di sospette e comprovate violazioni della legge, senza peraltro ledere un diritto fondamentale, quello della libertà di espressione, è: indovinate un po'?...
Quello che già c'è: la tracciatura degli accessi alla rete attraverso i provider...
Quando sento e leggo queste cose, vi garantisco che sento anche forte la fatica di vivere in questo mondo, in questa società. Che tristezza!
Al di la di tutto, io offrirei volentieri alla tre sorelle "carletti" una bella crociera, ospitate in un gavone e poi legate ciascuna a un'ancora per fargli fare un'immersione di una mezz'oretta senza respiratore. 3 zavorre in meno!
Ditemi se la rai e chi ci lavora non è un'associazione mafiosa di "figli di"
Ricordate l'arroganza della carlucci che parcheggia la sua porsche ovunque anche sui marciapiedi, e pretende di non essere multata? Del resto lei fa parte dell'infame casta... che vuoi pretendere.
Inviato: 19 Feb 2009 14:56 Oggetto: Ma cosa c'entrano le altre due sorelle?
digirun ha scritto:
Al di la di tutto, io offrirei volentieri alla tre sorelle "carletti" una bella crociera, ospitate in un gavone e poi legate ciascuna a un'ancora per fargli fare un'immersione di una mezz'oretta senza respiratore. 3 zavorre in meno!
Ditemi se la rai e chi ci lavora non è un'associazione mafiosa di "figli di"
Ricordate l'arroganza della carlucci che parcheggia la sua porsche ovunque anche sui marciapiedi, e pretende di non essere multata? Del resto lei fa parte dell'infame casta... che vuoi pretendere.
Ma cosa c'entra con quello che dice la parlamentare, le altre due sorelle?
Non mi risulta che milly carlucci si sia messa a far propaganda della sorellina esibizionista.
Registrato: 04/04/07 20:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
Inviato: 19 Feb 2009 16:00 Oggetto:
Tralasciando un attimo il discorso sul è giusto o no l'anonimato, ma quanto costerebbe implementare quello che dicono?
Proprio 'sti politici parlano senza capire nulla di ciò che dicono!
Tornando a bomba: il problema non esiste, come abbiamo già spiegato in queste pagine se uno commette un reato in rete può già essere identificato (tralasciamo i vari barbatrucchi). Queste leggi servono solo per aumentare il controllo sulla gente, chi pensa in modo autonomo è pericoloso...
Per favore non tirate in ballo l'anarchia, qui è solo buonsenso...
Inviato: 19 Feb 2009 16:42 Oggetto: Le ballerine al governo
Non se ne può più di uesta gente, senza nessun titolo per governare che mette voce in questioni di cui non sarebbero capaci nemmeno di recepirne il senso. spero solo che prima o poi tutta sta caciara finisca assieme a questo governuccio da quattrom soldi. pubblicate il messaggio. me ne assumo tutte le responsabilità.
una criticare una cosa che non è ancora resa pubblica, mi sembra abbastanza una pratica non molto, diciamo ortodossa. Comunque anche se tutte le critiche, giuste o meno, fossero appropriate, chiedo se non sarebbe il caso che ad ogni articolo, magari anche dopo la critica, non ci fosse anche un buon suggerimento. Penso sarebbe utile come per quelli che come me, non sono esperti di informatica, e potrebbero cominciare a farsi un'idea del problema.
Saluti
Perché dici che non è ancora stata resa pubblica? Ovviamente non è ancora legge e non c'è neanche una versione definitiva, ma purtroppo da questa classe politica non credo proprio possiamo aspettarci ci venga fornito il testo di qualcosa per valutarlo prima che sia ormai troppo tardi, oppure tu ti ricordi casi in cui è successo? Sarebbe auspicabile, e forse in molti altri Stati capita spesso, ma qua da noi, attualmente, è una possibilità che non abbiamo! L'alternativa è accettare incondizionatamente tutto quello che i politici decidono, che è quello che loro vorrebbero e, purtroppo, moltissimi fanno...
Riguardo i suggerimenti, non mi sembra una grande idea, anche perché a volte sono palesi, come in questo caso: aggiungere in fondo all'articolo un "suggerirei che la Carlucci si togliesse dalla testa di fare una legge del genere" non aggiungerebbe molto all'articolo. E poi ritengo che sia meglio affidarsi alla propria testa, ragionare sulle cose e capire da soli quale sarebbe il giusto "suggerimento"...
Essere esperti di informatica aiuta solo a riconoscere meglio quando qualcuno prova a legiferare su cose che non conosce assolutamente.
Registrato: 01/04/05 17:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
Inviato: 19 Feb 2009 19:40 Oggetto: Si può prenotae un ristorante anche a nome Pippo.
maxvim ha scritto:
quando prenoti al ristorante gli dai il tuo nickname?
A volte sì,
ad esempio quando prenotiamo per un'Olimpizza (a proposito ce ne srà una nei prossimi giorni: il 1 marzo a Firenze. Infromazioni qui.
Mi ricordo poi di un mio compagno d'università che, ormai anni fa, raccontava di aver telefonato ad un ristorante etnico (mi pare cinese) per prenotare, ma quando diceva al titolare del ritstorante il proprio cognome, questo non lo capiva e non riusciva a scrivere.
Alla fine gli ha detto un cognome inventato lì per lì e facile , un nome alternativo quindi, uno pseudonimo, (es. "Pippo") la persona del ristorante se l'è segnato ,
e quando il mio consocente è andato gli hanno chiesto "Avete prentoato? A che nome?", lui ha risposto senza problemi "Pippo".
Dovrebbe essere ovvio che Internet non può continuare ad essere la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca.
Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni.
La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta, se uno diffama qualcuno deve prendersi le responsabilità.
Senza arrivare alla censura tipica dei paesi comunisti, il divieto di diffamare impunemente chicchessia deve essere sempre presente in una società civile che vuole definirsi tale, altrimenti si arriva all'estremo della giungla anarchica, tipica dell'ideologia comunista che poi finisce sempre nella pratica in censura estrema.
L'equilibrio sta nel mezzo. Niente censura, ma responsabilità giusta per le azioni che si prendono.
W quindi la legge della Carlucci.
O mamma... Questi sono i commenti che si vorrebbe non vedere mai, ma che purtroppo dimostrano che c'è tanta gente che pure usando Internet non conosce assolutamente la realtà che lo circonda. Inizia con un'affermazione assurda, dicendo che Internet sarebbe "la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca". Evidentemente non conosce Internet, non conosce la legge italiana e non ha una grande informazione. Mi spiace, mi rendo conto di essere un po' duro, ma come non esserlo di fronte a commenti come quello?
E frasi come "La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta"? Evolversi è cosa ben diversa dal regolamentare, lo può capire chiunque accetti di rifletterci sopra.
Tra l'altro non so su che testi abbia studiato il comunismo ma come si fa a parlare di "giungla anarchica, tipica dell'ideologia comunista"?
Anche dire che "Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni." è, quantomeno, poco profondo. Ognuno fa quello che vuole dappertutto e in nessun posto. Bisognerebbe un attimo riflettere su cosa sia l'anarchia e su quanto possa esistere. Vabbe', adesso forse sto diventanto troppo astratto e vago, perché il campo diventa complessissimo. Mettiamola così, se domani ti dicessero, caro Yoda, che è stato deciso che quello che fai a casa tua va controllato da un certo Tizio che ti potrà dire, in base alle sue idee etico-religiose, cosa puoi fare e cosa no, perché attualmente la libertà di cui godi costituisce anarchia e quindi ingiustizia, cosa diresti? Inoltre più verrebbe regolamentata da Tizio la tua vita è più la situazione in casa tua sarebbe evoluta!
E' ovvio che è un esempio assurdo, ma io credo attinente...
Infine la frase finale "W quindi la legge della Carlucci" è a dir poco una comica, visto che le premesse a quel "quindi" sono assolutamente insensate, in particolare quando cerca di far credere che attualmente si possa diffamare tranquillamente chi si vuole!
Secondo me, il problema serio è la diffamazione via televisione, altro che quella via Internet. In Internet se uno diffama a sproposito, ci sono altre migliaia di voci che dicono la verità o almeno altre versioni della cosa. In TV invece? Torno su un nome già fatto tante volte: Emilio Fede! L'ho sentito tranquillamente diffamare Venezia, una città che conosco molto bene per esperienza diretta, cioé per averci abitato. Nella trasmissione "Sipario Notte" ha fatto una puntata su Venezia che ha indiganto tantissimi veneziani. Mi sento di poter dire tranquillamente che dava chiaramente un'immagine falsa della città, eppure, almeno per il momento la sta facendo franca. Eppure si sa chi è, a dimostrazione del fatto che l'anonimato non è necessario per diffamare e che lo si può fare tranquillamente col proprio nome.
Viste alcune cose sritte precedentemente, ci tengo a sottolineare che ora sto scrivendo sotto pseudonimo come di consueto in questo forum, ma su FaceBook uso il mio vero nome e sono tranquillamente iscritto al gruppo di protesta per quel servizio, oltre al fatto che per la legge sono comunque responsabile per le cose che scrivo su questo forum e se scrivessi qualcosa di illecito tramite il mio IP qualsiasi magistrato potrebbe risalire a me. Per la legge attuale, invece, se qualcuno volesse sapere il mio nome e il mio indirizzo per venirmi a bastonare perché non gradisce qualcosa che ho detto, non ha il diritto di conoscerli, e, pensate un po', la cosa non mi sembra neanche ingiusta o un segno di un paese poco evoluto (al di là del fatto che in realtà non faccio molto per difendere il mio anonimato, ma se lo volessi vorrei che fosse un mio diritto!)...
Li avete votati ? E allora teneteveli, ballerine incluse!
Ragazzi, qua hanno infilato la punta del cuneo e ora spingono...spingono....un colpetto alla volta...ungono di vasellina(tutte le str... per le quali la massa va scema) ..e spingono.. ..e spingono. ..e spingono.
Finché si arriverà al divieto di riunirsi in più di 3 persone pena "Associazione contro il potere dello stato"...., di esprimere opinioni non in linea col potere, di fondare partiti che non siano quelli al potere ecc. ecc. tante altre cose già viste 90 anni fa ...
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