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AldoVincent Semidio

Registrato: 03/08/05 06:34 Messaggi: 300
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Inviato: 23 Feb 2009 16:52 Oggetto: SEX TAX (tassare il sesso) |
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SEX TAX (tassare il sesso)
Carla Corso e Pia Covre, fondatrici del Comitato per i ?Diritti Civili delle Prostitute?, hanno presentato un?interrogazione al Presidente della Commissione Giustizia e Affari Costituzionali del Senato, dichiarando che le loro ?signore in questione? sarebbero ben disposte a pagare le tasse se il loro mestiere fosse riconosciuto ufficialmente, cambiando però la denominazione in ?operatrici sessuali?.
Sarebbe bello, e all?insegna paghiamo tutti, paghiamo meno. Perché se a qualcuno pare giusto far pagare il porno virtuale sul Web, non si vede perché non si debba tassare quell?altro. Che poi sarebbe addirittura più facile considerando l??oggetto? come merce e l?atto come prestazione, secondo il principio del ?Te la do?quanto fa?
Pure nel virtuale sarebbe facile la definizione, secondo il principio che è da considerarsi porno tutto ciò che lo fa venire duro ad un giudice.
Il problema nasce invece ? secondo me ? dall?art. 21 del DPR 633/72 per questo genere di fatturazione prevede la descrizione della natura, qualità e quantità della prestazione effettuata. Certo, si risolve tutto con una circolare ministeriale dove vengano pubblicati i corrispettivi delle parole sconce, quindi cunnigulis, fellatio, bombardino, missionario? (sessantanove e pecorina, troppo popolari forse si cambiano in ?dove sei? e trenino) ma come fare con le moldave, keniote, nigeriane e cinesine che non hanno difficoltà con l?orale (capiscimi ammè) ma con lo scritto?
La Carfagna, avrà l?ardire di organizzare corsi di alfabetizzazione per giovani contribuenti escluse dalle frequentazioni ministeriali?
Mah, saperlo!
Aldo Vincent |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 24 Feb 2009 16:56 Oggetto: |
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Ciao Aldo
Ben tornato! Il tuo cos'è uno scherzo, o una provocazione?
Vuole essere una battuta goliardica, visto il martedì grasso? Oppure vuoi sollevare il vecchio problema mai risolto, case chiuse di stato e non?
Battute a parte, resta da dire che il mestiere più vecchio del mondo, non penso possa venire equiparato ad una prestazione (?) in Italia? Vedo già le polemiche... anche a lasciar perdere la chiesa, non mi pare che i politici abbiano le idee chiare sul da farsi. Questa stessa proposta la avevo sentita tempo fa, ma poi torna nel silenzio, ha vita ciclica, ma non ho mai capito in base a quale criterio, se me lo spieghi mi fai un favore, così imparo qualcosa.
Con simpatia
Celestia |
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AldoVincent Semidio

Registrato: 03/08/05 06:34 Messaggi: 300
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Inviato: 24 Feb 2009 17:21 Oggetto: |
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celestia ha scritto: | Ciao Aldo
Ben tornato! Il tuo cos'è uno scherzo, o una provocazione?
Vuole essere una battuta goliardica, visto il martedì grasso? Oppure vuoi sollevare il vecchio problema mai risolto, case chiuse di stato e non?
Battute a parte, resta da dire che il mestiere più vecchio del mondo, non penso possa venire equiparato ad una prestazione (?) in Italia? Vedo già le polemiche... anche a lasciar perdere la chiesa, non mi pare che i politici abbiano le idee chiare sul da farsi. Questa stessa proposta la avevo sentita tempo fa, ma poi torna nel silenzio, ha vita ciclica, ma non ho mai capito in base a quale criterio, se me lo spieghi mi fai un favore, così imparo qualcosa.
Con simpatia
Celestia |
Sì, hai ragione
è un pezzo goliardico da mardì gras.
Il problema invece fa parte di quelle chiacchiere politiche che non servono a nulla, come il ponte, la vita, l'etica, e tutto quello con cui si fanno polveroni per non risolvere problemi e tirare a campare.
Lo spettacolo pià triste lo ha dato il congresso del PD dove esimi pensionati ed illustrissimi ex, hanno deciso di non decidere.
Obama ci ha trasformato tutti in congreghe medievali e non ce ne accorgiamo.
Leggi la mia nota di oggi e poi dimmi tu dove stiamo andando:
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LA CRISI DELLA CARTA STAMPATA
Il primo giornale americano fu stampato a Boston da Benjamin Harris nel 1690. Nel suo editoriale d?apertura oltre agli intenti, dichiarava che il giornale sarebbe uscito mensilmente ?a meno che non abbiamo notizie? lasciando intendere che le notizie fossero una componente esteriore del giornale. Fu James, fratello di Benjamin Franklin che nel 1730 a Filadelfia, cambiò quello che era un bollettino di quotazioni in borsa, sentenze dei tribunali e comunicati della classe prominente, in articoli di commento, in satira pungente, in critica politica, intuendo che il giornale non doveva solo aspettare le notizie, ma aveva il dovere di raccoglierle, in alcuni casi addirittura di fabbricarle. Fu quello l?inizio glorioso del ?Quarto Potere? cioè di coloro che sapevano sensibilizzare l?opinione pubblica.
Sono passati molti anni da allora e molte cose sono cambiate.
Certo nessuno si sarebbe aspettato il crollo della stampa quotidiana che in America si è mostrata con le grandi ristrutturazioni del New York Times e ora con la dichiarazione dell'editore del Philadelphia Inquirer e del Philadelphia Daily News che ha annunciato il ricorso alla protezione dai creditori prevista dal Chapter 11. Praticamente un fallimento annunciato.
L'annuncio di Philadelphia Newspapers è arrivato il giorno dopo il ricorso al Chapter 11 da parte di Journal Register Co, editore di 20 quotidiani. La lista dei quotidiani Usa in crisi si allunga inesorabile. Nelle scorse settimane si era già registrato il fallimento di Tribune Co, l'editore del Chicago Tribune e del prestigioso Los Angeles Times.
In Italia, invece prosegue tutto come se nulla fosse, con cordate d?investitori del Corriere che non si sa bene che mestiere facciano e delle riunioni di redazione in cui Paolo Mieli dice che non lo preoccupa la caduta verticale delle copie vendute, finchè ci sarà la pubblicità a sostenere il giornale (e i contributi di Stato, aggiungo io?).
Stiamo correndo tutti dietro al pifferaio di Hammelin e ai suoi pagatissimi epigoni. Soltanto ieri, al summit di Berlino, tra lo stupore di tutti, Lui, allegramente dichiarava che sì c?è la crisi ?ma le difficoltà che ho ascoltato non riguardano l?Italia? Noi stiamo meglio di tutti??
Ottimismo, perdio!
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Capisci?
Noi siamo qui...
ALDO VINCENT |
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