Olimpo Informatico

[Pik]

Avete notato che da un po' di tempo in TV - in tutti i canali indistintamente - non si riesce più a seguire una qualsiasi trasmissione dove c'è un ospite che sia politico o dello spettacolo, a causa delle continue interruzioni degli applausi? La cosa, se fosse spontanea, potrebbe essere sopportabile, ma poichè c'è un "direttore di scena" che decide insindacabilmente secondo gli interessi di bottega quando il pubblico deve intervenire con cenni imperiosi, la situazione è immancabilmente falsa quanto un soldo bucato! Il massimo della falsità si ha quando, in caso di una esibizione di un cantante, il pubblico è invitato a quella ridicola pantomima che li vede con le braccia alzate ondeggiare come in preda ad un improvvisi colpi di vento. Credo che questa televisione ci voglia trattare come simpatici allocchi influenzabili da applausi o false standing ovations, non rendendosi conto che con questo sistema, la trasmissione e l'ospite stesso, perdono di credibilità agli occhi dello spettatore attento!

[etabeta.7]

[Silent Runner]

No, è una strategia di marketing come le risate vistosamente finte che sono apparse nei telefilm americani quanche anno fa: più primitivo è il livello del segnale più facilmente supera la barriera della coscienza contribuendo a fidelizzare il pubblico che poi guarderà anche le pubblicità conle quali le emittenti televisive fanno quadrare i bilanci.
Se per assurdo il pubblico televisivo guardasse una trasmisione di solo dibattitto (anche senza litigi) si annoierebbe e cambierebbe canale.

L'applauso ha una forte connotazione di richiamo e di appartenenza al gruppo. Se tutti ridono ti viene da ridere anche a te, se tutti piangono ti senti comunque cupo o triste. Entrano in gioco i cosiddetti "neuroni specchio" e la fidelizzazione del pubblico, sebbene di breve durata serve proprio a questo. Più la scena si interrompe con qualcosa di inaspettato o improvviso più l'attenzione rimane o torna alta.

A teatro questo non avviene con altrettanta frequenza malgrado la presenza di una claque ben organizzata e per questo la gente si addormenta più facilmente. Ma a teatro ci va un pubblico di volontari, un pubblico selezionato e (almeno per ora) il teatro non si sostiene con interruzioni pubblicitarie.

Gli applausi durante i dibattiti sono odiosi ma sono comunque falsi perché governati da una claque che lavora in regia. C'è una soluzione semplice. Cambiare canale anche se l'Auditel non se ne accorgerà perché come le risate e gli applausi, è sicuramente manovrata e perciò insincera nei risultati.

Evitate dunque i dibattiti televisivi che sono precotti e si sa esattamente come vanno a finire, così come succede con le riunioni di condominio.
Scendete per strada e camminate, incontrate persone vere e parlate con loro. Non sentirete più applausi fasulli.

Oppure leggetevi un buon libro! Impossibile applaudire con un libro in mano: se siete seduti vi cadrebbe sulle palle.

[Pik]

Io evidentemente non appartengo alla schiera degli spettatori sensibili a questa strategia di marketing, perchè dopo aver sbuffato un paio di volte, cambio canale. Avevo dimenticato nel mio post di segnalare l'oscenità delle risate registrate: sono riusciti con questo artificio a declassare anche i monologhi di Verdone e di W. Chiari che in diretta erano godibilissimi! Sempre più guardo in televisione film e documentari e meno dibattiti politici o programmi di intrattenimento!

[Silent Runner]

[Ranger_Trivette]

certo che se alla tele guardi trasmissini con ospiti politici...

[kevin]

certo che se .. guardi la tele ..

[Pik]

Beh, un buon film o un documentario scientifico lo preferisco ad una partita di calcio o alla discoteca....è lo zapping durante la pubblicità che mi frega.

[Ranger_Trivette]

eh beh ma allora ti basta postare quì quando c'è pubblicità

[Pik]

E' quello che faccio di solito...

[flyngvfactor87]

Io non vedo la tv, di mia spontanea volontà, dal 2 febbraio 2008...fate voi!

[Pik]

[Blacks84]

[flyngvfactor87]

[Pik]

[flyngvfactor87]

[Pik]

[flyngvfactor87]

[anabasi]

[kevin]