Olimpo Informatico

[ili07]

in una nota mail-list ho letto il caso di un dipendente a tempo indeterminato al quale Unicredit Banca per la Casa ha concesso, nel 2006, un mutuo a tasso fisso espressamente richiesto.


il soggetto in questione racconta però che in questi giorni gli sarebbe arrivata comunicazione che codesto mutuo, sarebbe stato "inglobato", in un'operazione di cartolarizzazione che pone sul mercato azionario la sua posizione cedendo ad una finanziaria praticamente la sua solvibilità.




domanda a chi si interessa molto del settore (e qui siete in tanti e molto preparati mi pare)...Unicredit ha agito correttamente???

nel senso che nel mutuo stipulato ci poteva realmente essere una clausola che prevedeva tale cessione??
è se sì, è da ritenersi una clausola legittima allo stato dei fatti??

cosa rischia questa persona ora??

[danielegr]

Direi che non rischia nulla (tieni presente però che da più di tredici anni ho abbandonato la banca: può darsi che le cose siano cambiate). In sostanza è cambiato il creditore, ma non le condizioni. Lui continuerà a pagare le sue rate a Unicredit, il quale le girerà alla finanziaria (che probabilmente sarà una emanazione di Unicredit stesso).

[ioSOLOio]

ho letto e sentito di altri casi simili, e se non erro non solo con Unicredit.

Come dice danielegr, immagino che la cessione del credito alla finanziaria sia fatta per motivi fiscali/contabili e che la finanziaria sia facilmente una "emanazione" della banca medesima.

Il mutuo è un contratto per cui non dovrebbero cambiare le condizioni a suo tempo previste.
Che poi i soldi siano versati a Unicredit oppure a una altra scoietà, per la persona non dovrebbe cambiare nulla.